Innalzamento dei mari e crollo del mercato immobiliare nelle zone litoranee





Uno studio della Columbia University conferma le mie teorie che gli accordi COP21 siano sbagliati: "dobbiamo aspettarci un aumento del livello delle acque dai 5 ai 9 metri entro il 2080". Questo vuol dire che dal 2025 i mari cresceranno di 2-5 cm l'anno, le spiagge saranno completamente erose e le case in riva al mare non varranno più niente. Tutti esporranno il cartello vendesi e nessuno vorrà più comperare. Lo dice anche Petteri Taalas, segretario generale dell’Wmo, agenzia ONU sul clima, "andremo verso pericolosi incrementi delle temperature, ben sopra i limiti dell’Accordo di Parigi sul clima", anche di 5 gradi a lungo termine. Il cancelliere tedesco Merkel sostiene che "gli impegni di Parigi non ci consentiranno di rimanere entro l’obiettivo dei due gradi di riscaldamento delle temperature globali e accadrà un'ecatombe climatica". Per Guterres segretario generale ONU "siamo di fronte a una minaccia per la nostra stessa sopravvivenza".

Il mare crescerà più velocemente per una serie di fattori che vengono taciuti dagli accordi COP21 di Parigi:

- scioglimento permafrost
- effetto albedo
- innalzamento di 5-8 gradi della temperatura in Groenlandia
- erosione da sotto dei ghiacciai antartici
- dilatazione termica dei mari
- aumento delle emissioni serra nei paesi in via di sviluppo
- aumento deforestazione
- aumento allevamenti intensivi per la produzione di carne
- aumento della popolazione mondiale
- aumento del vapore acqueo in atmosfera a causa della maggiore evaporazione dei mari



Una superficie grande 20 volte l'Italia nel Nord della Siberia è coperta di permafrost, un misto di ghiaccio, fango, sedimenti organici, roccia. C'è una zona molto vasta di permafrost anche in Alaska e nel  Canada settentrionale.

Decomponendosi le sostanze organiche hanno prodotto metano che è rimasto intrappolato sotto il ghiaccio perenne. Il gas metano è un gas serra 30 volte più dannoso dell'anidride carbonica.

Con il riscaldamento globale il ghiaccio perenne si sta sciogliendo rapidamente e il permafrost libera metano. La quantità di metano che viene liberata è spaventosa, interi giacimenti con tipiche esplosioni che lasciano grandi crateri. La situazione sta precipitando e sta raddoppiando la velocità del surriscaldamento globale



L'albedo è il fenomeno della riflessione della luce solare nelle zone ricoperte dai ghiacci. Milioni di km2 ricoperti dai ghiacci perenni e dalla neve riflettevano la luce solare che ora invece viene assorbita dal suolo o dal mare. Pensate a tutto il Mare Artico e alla tundra siberiana e canadese ricoperte dal permafrost. Pensate al Polo sud. Si tratta di una superficie grande decine di volte l'Italia che ora assorbe calore e che potrebbe far aumentare la temperatura media del mondo di 2 gradi nel giro di pochi anni, con punte di 6-8 gradi nelle zone coinvolte come già sta accadendo.



Il fenomeno è molto visibile nel Mare Artico che ormai in estate è quasi completamente disciolto. Il mare ora assorbe i raggi solari e la sua temperatura è già aumentata di quasi 5 gradi cambiando le correnti marine ed alzando la temperatura di Siberia, Alaska, Canada, Groenlandia, Scandinavia. 

Si vede molto bene anche nel mare Antartico.



In Groenlandia da osservazioni satellitari si è scoperto che i tre maggiori ghiacciai scivolano sempre più velocemente nel mare, 50-100 metri al giorno.

La temperatura media in Groenlandia è cresciuta di oltre 5 gradi per via del cambiamento delle correnti marine, molto di più che in tutto il resto del mondo.

La calotta glaciale della Groenlandia occupa circa 1,71 milioni di km² ( 5 volte l'Italia) e se si sciogliesse causerebbe l'innalzamento del livello del mare di 7,2 m. L'altezza media del ghiaccio è di 2.135 m.

Dal 2025 secondo me i mari cresceranno di quasi 2 cm all'anno solo per i ghiacci groenlandesi. I più ottimisti affermano che avverrà solo dal 2035-2040 in poi quando la temperatura del mondo salirà di 3 gradi. Ma la temperatura in Groenlandia è già salita di 5 gradi, quindi sono studi sbagliati.



Ai ghiacci groenlandesi vanno aggiunti quelli antartici, in particolare lo Thwaites grande varie volte l'Italia alto migliaia di metri, che non poggia sulla terra ferma, ma sul mare, quindi viene eroso da sotto dalle acque più calde. Se l'acqua dei mari si alzerà di  altri  2-5 cm l'anno sommuoverà lo Thwaites e ci saranno immense fratture. Si formeranno iceberg grossi come la Svizzera e il mare salirà di 3 metri in pochi anni.



E  se guardate la mappa, in Antartide non c'è solo lo Thwaites, c'è anche il Pine e vari altri ghiacciai imponenti alti migliaia di metri che poggiano sul mare. Erosi da sotto, formandosi icebergs si scioglieranno molto prima che quelli sulla terra ferma che nel frattempo si sciolgono nella parte superiore.



C'è poi da aggiungere la dilatazione termica dei mari a causa dell'aumento della loro temperatura. Recenti studi ritengono sia responsabile del 40% dell'innalzamento dei mari. Quindi in caso di un aumento di 2 gradi il mare si alzerá di almeno 2 metri solo per la dilatazione termica e non di 1 metro come hanno calcolato a Parigi.

Bosogna calcolare anche l'aumento della popolazione, della deforestazione, e dei consumi di carne.

Inoltre con l'aumento della temperatura aumenta l'evaporazione dei mari e il vapore acqueo é un gas serra.


Conviene muoversi adesso. non bisogna aspettare il 2030, gli accordi di Parigi sono sbagliati. Pannelli solari e turbine eoliche non bastano. Nel 2040 secondo l'EIA (International Energy Outlook) il consumo di energia sarà aumentato del 56% rispetto al 2010 e l'emissioni serra da combustibili fossili del 46%. Serve il Motore Schietti.



Anche le previsioni Exxon non prevedono modifiche nelle percentuali. Cresceranno le rinnovabili, ma anche le fossili. La percentuale rimarrà uguale e quindi le emissioni serra non verranno fermate, ma aumenteranno. Come si vede nel grafico nel 2040  aumenteranno petrolio, gas e nucleare mentre le rinnovabili saranno una percentuale ridicola. Anche il Word Oil Outlook 2019 dell'Opec non prevede riduzioni per l'aumento dei consumi nei paesi in via di sviluppo. Bisogna ribellarsi.



Fra la dilatazione termica, e lo scioglimento dei ghiacci groenlandesi e di quelli antartici, dal 2025 i mari potrebbero crescere di 2-5 cm all'anno. Entro il 2080 come ha previsto la Columbia University i mari potrebbero crescere di 5-9 metri se avvenissero grosse fratture in Antardide. Dopo il 2100 di oltre 60 metri come mostrano le mappe.

Questo avverrà perchè il mare non crescerà costantemente di 4 mm all'anno per i prossimi 80 anni come sostengono gli accordi di Parigi. Come è già stato dimostrato ogni anno cresce circa di 1 mm in più perchè aumentando la temperatura, aumenta lo scioglimento dei ghiacci e il livello del mare. Per l'esattezza se adesso nel 2018 cresce di 4 mm all'anno, fra un paio d'anni salirà di 5 mm, fra 4-5 anni di 6 mm, nel 2030 di 1 cm, nel 2040 di di 2 cm, e nel 2100 di 5-10 cm l'anno. Quindi il mare nel 2030 potrebbe essere già cresciuto di altri 10 cm, nel 2050 di altri 50 cm, e nel 2100 di oltre 3 metri. Ma ad essere ottimisti. Per la Columbia University nel 2080 di almeno 5-9 metri.



In Italia nel 2080 verrebbero cancellati il delta del Po, la costa della Toscana del nord, varie città in Puglia e Basilicata, il porto di Napoli e la periferia sud-ovest di Roma. Milioni di persone diventeranno profughi climatici nel giro di pochi decenni. Dopo il 2100 come nella mappa.



Negli Stati Uniti sparirebbero un quarto della Florida e circa 300 chilometri di costa fra Boston e New York. Dopo il 2100 come nella mappa.



In Asia annegherebbero Calcutta, l'estremità sud del Vietnam e la zona nord di Shanghai e decine di grandi metropoli. Ci saranno centinaia di milioni di profughi climatici. Il PIL mondiale crollerà del 40%. Nei luoghi sommersi del 100%.

Per l'Enea "senza un drastico cambio di rotta nelle emissioni dei gas a effetto serra, l'aumento atteso del livello del mare entro il 2100 modificherà irreversibilmente la morfologia attuale del territorio italiano, con una previsione di allagamento della pianura costiera, dove si concentra oltre la metà della popolazione italiana".



Il mercato immobiliare nelle zone in riva al mare sta già crollando. Le spiagge vengono erose dal mare già cresciuto di 20 cm. Nessuno vuole comperare e tutti vogliono vendere. Una casa in riva al mare non vale più niente ora, non fra 30 anni. Il valore reale è il tempo ancora utilizzabile, quindi 15-20 anni di affitto, ma nessuno sarà disposto a dare quella cifra tutta assieme, preferiranno darla anno per anno.



Non credo sarà possibile vendere petrolio. Milioni di persone conoscono il Motore Schietti. Già nel 2025 ci sarà l'assalto ai distributori di benzina per distruggerli. La gente sarà inferocita. I gasdotti verranno fatti saltare per aria con bombe. Il PIL mondiale crollerà del 40%, nelle zone sommerse del 100%. Nessuno vorrà azioni di multinazionali petrolifere. Migliaia di persone sporgeranno denuncia.  Non si parlerà d'altro che del Motore Schietti.

- Motore Schietti, Energia per Tutti: la Spiegazione

Smog ed Effetto Serra: denuncia a Polizia e Carabinieri per genocidio. Bisogna usare il Motore Schietti e l'auto ad idrogeno

F.A.Q. Motore Schietti - Le Domande più Frequenti

Domenico Schietti



EFFETTO SERRA: SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO

La comunità scientifica internazionale è unanime, ormai è stato superato il punto di non ritorno per almeno 9 motivi:

1) i gas serra immessi nell'atmosfera non c'è modo che possano essere levati se non in piccolissima misura con la riforestazione, ma nel mondo cresce la deforestazione
2) se anche si decidesse di utilizzare il Motore Schietti o altri metodi rinnovabili boicottati occorrerebbero almeno altri 20-30 anni di transizione continuando ad immettere gas serra facendo comunque aumentare la temperatura di altri 2-3 gradi. Quindi i mari continuerebbero a crescere di almeno 2 cm l'anno per secoli
3) la temperatura in Groenlandia e in Antartide è già salita di 5-8 gradi e quindi i ghiacciai si scioglieranno comunque quasi tutti alzando i mari di almeno 20-30 metri, secondo alcuni 60 metri
4) ci sono altre cause che generano gas serra come gli allevamenti intensivi per la produzione di carne, i gas dei condizionatori e lo scioglimento del permafrost siberiano che forse superano complessivamente le emissioni da combustibili fossili
5) i ghiacciai alpini ormai si stanno già dissolvendo e le pianure fertili con i fiumi alimentati dai ghiacciai in estate diverranno comunque aride
6) la combustione del gas metano emette CO2 non é pulito e con le perdite durante la lavorazione inquinerebbe più del carbone perchè il metano è un gas serra 20 volte più dannoso dell'anidride carbonica. Quindi è solo propaganda quella che farebbe diminuire l'effetto serra
7) il processo di desertificazione di ampie zone del pianeta come il Sahel non può essere fermato e quindi le emigrazioni di massa
8) Fukushima verrà sommersa in ogni caso dal mare contaminando tutto il mondo
9) I principali porti del mondo come Rotterdam, Amburgo, Shangai, Hong Kong, Singapore, Le Havre, Genova, verranno sommersi in ogni caso e i commerci nel mondo diverranno problematici

Di conseguenza ci saranno inondazione delle coste, centinaia di milioni di profughi climatici, guerre per le risorse, crisi politiche, dittature con legge marziale per riportare l'ordine, psicosi di massa con suicidi collettivi, crollo del PIL.

Certo se si decidesse di passare subito al Motore Schietti sarebbe meglio che nel 2050 o nel 2080 quando allora l'apocalisse sarebbe certa al 100%. Però gli scienziati con me in testa ritengono che il punto di non ritorno sia stato già superato e parlano già ora di fine del mondo, apocalisse climatica, punto di non ritorno.

I miei studi sulla fine del mondo per il boicottaggio del Motore Schietti: https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/09/la-fine-del-mondo-avverra-per-il.html