Il Piano di Schietti in 7 punti per dimezzare gli incidenti a Milano


(Lettera di Schietti all'assessora, al sindaco e al ministro)

 Caro Sindaco Sala, Cara Assessora Censi, Caro Ministro Giovannini, come va? Sono Schietti.

Ho migliorato la mia strategia per dimezzare gli incidenti stradali a Milano in tre anni con una grande campagna mediatica che coroni gli sforzi per migliorare la viabilità. Sono il più grande genio del mondo, sapete bene chi sono, se non ce la faccio io non ce la fa nessuno. E' pane per i miei denti. Vi offro una consulenza gratuita del valore di almeno 10 milioni di euro.

Il piano ora è di 7 punti:

1) studio sulle vie con più alto numero di incidenti
2) misure sulle persone over 75 che causano circa il 30% degli incidenti
3) segnalazioni dei cittadini sui punti pericolosi
4) personale del reddito di cittadinanza negli incroci trafficati
5) studio sulle vie in pavè
6) studio sulle persone con più incidenti e relative misure
7) misure sui neopatentati che fanno il 30% degli incidenti

Spiego meglio punto per punto:

1) studio sulle vie con più alto numero di incidenti

Ho trovato una mappa con le vie con maggior numero di incidenti ed è facile dedurre che almeno la metà degli incidenti avvengono sempre negli stessi punti. Bisogna intervenire con varie misure a cominciare nei 100 punti più pericolosi e poi a seguire in almeno altri 100. Le misure che si possono prendere sono:

- dossetti pedonali per rallentare (in alcuni punti non vanno bene in altri si)
- cartelli "incrocio pericoloso rallentare", e altri appositi a seconda della situazione ("attenzione biciclette" per esempio)
- strisce per rallentare volendo anche di tipo rumoroso che fanno tatatatat prima del punto pericoloso
- limite 30 kmh
- regolazione semafori con verde o arancione più lunghi per far defluire gli ingorghi (se per esempio l'arancione dura 1,5 secondi in più, non entrano nuove auto nell'incrocio e quelle vecchie fanno in tempo ad andarsene)
- specchi per vedere meglio per esempio in uscita da passi carrabili
- cambi di sensi di marcia
- divieto di posteggio ad auto che intralciano (delle semplici righe bianche trasversali in tutti i punti per esempio che impediscono la visuale negli incroci o nelle uscite dai posteggi e dai box)
- nuovi semafori
- nuove strisce pedonali
- allargare o stringere le carreggiate
- aggiungere carreggiata con strisce e semaforo con freccia per svolta a destra o a sinistra
- chiudere le buche
- semafori lampeggianti (in alcuni paesi si mettono dei semafori solo con la luce gialla lampeggiante, bisogna capire se servono)
- rondò (pagati da aziende in cambio di pubblicità e manutenzione del verde nel rondò)
- strisce per ciclabili sulla destra delle vie larghe invece delle piste costose con muretti, cambio dei posteggi, cordoli, che magari passano due biciclette al giorno

Il punto di vista deve essere che se su 50 vie il motivo degli incidenti è evidente, ottimo, si interviene rapidi per ridurre anche del 90% gli incidenti. Gli altri 50 se sono incroci impossibili magari basta un'opera a basso costo di quelle elencate scelte da personale esperto, sveglio, con occhio che capisce cosa c'è da fare per ridurre almeno del 30-40% gli incidenti.

E poi si passa alle seconde 200 vie

2)   misure sulle persone over 75 che causano circa il 30% degli incidenti 

Non credo sia possibile fare scattare un divieto di uso dell'auto agli over 75 o perlomeno over 80, od over 85, ma vanno inasprite le visite mediche per il rinnovo della patente. Se ci sono dubbi non va rinnovata. Se un medico non è stupido vede bene chi ha davanti e se sa che il 30% degli incidenti è fatto da over 75 capisce bene che nel giro di un paio d'anni quel vecchietto farà un incidente.

E quindi vanno fatti abbonamenti a nome del comune a mezzi pubblici, taxy e Uber per over 65 (una lettera del comune a casa dove si viene invitati a parlare con un vigile che offre l'abbonamento). Chi fa l'abbonamento deve poter risparmiare anche il 50%. Per esempio se il servizio taxi 8585 fa un accordo con il Comune, se uno ha l'abbonamento con carta di identità, sconto del 50% tramite anche una tassazione agevolata. O almeno 40%. O almeno almeno 30% considerando una detassazione. Oppure Uber che già è più economico di circa il 30% servizio a domicilio anziani convenzionato per il comune di Milano. Per esempio se un anziano non sa usare l'applicazione un centralino telefonico che selezioni l'auto per lui. E poi accesso anche a Uber alle corsie preferenziali con segno di riconoscimento ben visibile 

Se si fa il conto di quanto spende un anziano per l'auto con assicurazione, bollo, benzina, manutenzione, box, posteggi, ammortamento, incidenti...  fa almeno 3000 euro all'anno. Con 3000 euro si può prendere il taxy o Uber 300 volte. Dove deve andare quell'anziano più di 300 volte l'anno? Sulla lettera vanno fatti i conti in tasca agli anziani, gli va spiegato anche dal vigile di persona.

3) le segnalazioni dei cittadini sui punti pericolosi

ci sono punti che magari non sono elencati nella mappa con più incidenti perchè ne avvengono solo uno o due all'anno, ma ogni giorno almeno una frenatona, o una volta al mese un piccolo incidente non segnalato per non aumentare il bonus-malus. I cittadini devono poter segnalare ad un ufficio apposito dove secondo loro bisogna intervenire con i loro consigli. E poi si fanno interventi mirati a basso costo scelti dai soliti esperti.

4) personale del reddito di cittadinanza negli incroci trafficati

se ci sono punti nevralgici che regolarmente nelle ore di punta si intasano e avvengono incidenti che bloccano il traffico vanno richiesti almeno 200 operatori che percepiscono il reddito di cittadinanza affinchè con una bella paletta in mano e un giubbotto giallo aiutino a far defluire il traffico dopo un breve corso con un vigile esperto che poi gira i vari incroci a vedere se lavorano bene per dare consigli. 

5) studio sulle vie in pavè

nessuno ufficialmente sa se nelle vie con pavè avvengono più incidenti soprattutto di moto e bici. Mi sembra ci fossero 2000 cause contro il comune per il pavè. Va studiato nelle mappe se sono tra le vie con più incidenti e se si scoprisse che per esempio 500 incidenti all'anno avvengono per il pavè va chiesto un aiuto  alle assicurazioni o altre aziende per togliere una a una le pavimentazioni in pavè in cambio di pubblicità nelle vie con i lavori in corso

6) studio sulle persone con più incidenti e relative misure

questo è bello. Va fatto uno studio per capire se magari 5.000 dei 13.000 incidenti all'anno negli ultimi 5 anni sono stati fatti sempre dalle solite 10.000 o 20.000 o 30.000 persone. Magari sono sempre i soliti a fare incidenti. (sia quando hanno colpa ma anche quando hanno ragione). Bisogna intervenire su quelle 30.000 persone cominciando a convocarle in un ufficio apposito dai vigili e poi proporgli un abbonamento a mezzi pubblici a prezzo agevolato, anche gratis, un abbonamento ai taxy come per gli over 75, un esame se utilizzano droghe, un esame rinnovo patente più severo in anticipo sulla scadenza prevista, e ogni genere di misura, compreso il foglio di via, il divieto di circolazione, togliergli dei punti dalla patente per somma di incidenti, una convocazione dai vigili ogni sei mesi.

Poi lo studio va migliorato per categorie, per esempio taxisti e fattorini. Se i 5.000 tassisti hanno un media di un incidente ogni 5 anni e ci sono 300 tassisti che ne fanno 3 all'anno, vanno convocati e gli va fatta vendere la licenza, o gli va sequestrata, o gli vanno tolti punti patente, va fatto un esame se utilizzano droghe, gli va consigliato di trovare un altro lavoro e vanno riconvocati dopo 6 mesi.

Idem per 10.000 fattorini, se la media è un incidente ogni 5 anni, se 1000 ne fanno 2 all'anno, vanno convocati e gli va fatto cambiare lavoro, va fatto un esame se utilizzano droghe, un esame rinnovo patente più severo in anticipo sulla scadenza prevista, e ogni genere di misura, compreso il foglio di via, il divieto di circolazione, togliergli dei punti dalla patente per somma di incidenti, una convocazione dai vigili ogni sei mesi.

Vanno calcolati sia incidenti in cui si ha ragione che quelli in cui si ha torto. Vanno calcolati sia i residenti che i non residenti. Devono apparire nello studio anche il numero di incidenti fatti fuori Milano. Per esempio uno ne ha 2 a Milano negli ultimi 5 anni e non è nella classifica dei primi 30 mila, ma ne ha fatti 7 altrove, va convocato lo stesso.

Si può fare lo studio anche sui motociclisti, sui postini, sui rappresentanti, sugli imprenditori, sui professionisti.

Se ci sono troppe persone da convocare si cerca di vedere solo i 5000 più pericolosi e agli altri si manda una lettera di avviso che al prossimo incidente saranno convocati.

7) misure sui neopatentati che fanno il 30% degli incidenti

Va fatto uno studio, quanti in media fanno un incidente nei primi 3 anni, quanti due, quanti tre o più. Se si appura che il 70% non fa incidenti o ne fa uno solo, e il 30% ne fa due o di più, perfetto, bisogna distinguere incidenti ridicoli come un fanale rotto da incidenti seri. Chi fa un incidente serio va subito convocato nell'ufficio del vigile per esame droghe, offerta di abbonamento mezzi pubblici, taxy od Uber e ramanzina e magari prova guida ulteriore. Si può valutare una convocazione anche per incidenti stupidi, oppure si manda una semplice lettera in cui si spiega che i neopatentati fanno il 30% degli incidenti e se ne facesse un altro verrà convocato dai vigili. Può anche essere mandata a tutti una lettera dopo sei mesi che hanno preso la patente con una ramanzina.

Mi fermo qua.

Dobbiamo essere di esempio a tutta Italia ed anche l'Ue. In tre anni dimezzare gli incidenti a Milano con poche spese, capendo l'intervento mirato.

Provate ad immaginare Milano con metà incidenti, subito vi apparirà l'immagine di una città vivibile, un aumento del valore degli immobili, maggiore felicità. Sono stati fatti grossi passi in avanti con il verde, con le metropolitane, con le zone a traffico limitato, con le isole pedonali, con le piste ciclabili (ottime quelle economiche a fianco strada solo con le strisce, per niente buone quelle costose con muretti e divisori, sono usate poco). Ora è il momento di dimezzare gli incidenti.

Cordiali saluti

Domenico Schietti

PS: La mia proposta per le autostrade e le tangenziali trafficate è limitare automaticamente ai caselli di entrata l'accesso di autovetture in base al traffico in modo che una volta in autostrada scorrano senza problemi. Una specie di tetto massimo di auto e in base alle auto che escono dai caselli se ne fanno entrare delle altre. E poi certamente caricare auto e tir sui treni come fanno in Svizzera. O costruire una corsia in più.