La Biografia di Domenico Schietti




Compilare la mia biografia è praticamente impossibile, non basterebbe un libro. Ci sono centinaia di episodi significativi. Per essere brevi è quindi è necessario sintetizzare solo i momenti più significativi, o divertenti, o di valenza storica senza troppi particolari. Se ci fossero episodi non chiari magari per la punteggiatura o sottintesi che capisco solo io scrivetemi a skydom3@gmail.com

In alcuni casi bisognerebbe avere la data precisa recuperabile di un particolare avvenimento e poi capire se i fatti relativi avvennero prima o dopo. O gli autori. O le foto o i video. Chi li avesse mi può scrivere.

Se si pensa alla storia di Gesù, o Maometto o Budda, o Che Guevara, o Garibaldi, o San Francesco, o Gandhi, o Archimede, o Einstein, o Tesla, o tanti altri personaggi storici, la mia storia appare subito molto bella e non meno ricca di episodi. 

Non ne avevo parlato prima con molti dettagli per non mischiarmi con altri movimenti come verdi, umanisti, no global, no tav, grillini, cattolici, e non sembrare dei loro essendo la mia posizione già complicata per l'invenzione del Motore Schietti. 

Il problema appare evidente quando uno per esempio cerca la storia del Movimento Umanista che svolse molte attività insieme a me negli anni 90. Non c'è niente, nessuna storia. Erano quasi tutte attivitá spontanee come le mie che usavano marchio "umanista" e che non possono essere citate sulla loro storia ufficiale perché boicottate dai poteri occulti massonici dietro agli umanisti. 

E così per no global, verdi, cattolici e altri gruppi. Le finte opposizioni ufficiali non hanno mai una loro storia ufficiale ricca di avvenimenti. E continuano a sostituire leader, marchi e movimenti. Come Greta Thunberg che appare dal niente come se nessuno si fosse mai occupato di effetto serra. Avviene per ricominciare senza le contraddizioni accumulate dai loro marchi ufficiali.

(Siccome sono totalmente in buona fede, prima di uccidermi per qualche cosa che ho scritto avvisatemi. E nel caso per favore non come Regeni. Sono appunti presi in successione rapida, se raccontassi tutto servirebbe un libro di 3000 pagine)

(in alcuni casi ho dovuto romanzare, per esempio se un giorno eravamo in 20 e dico 20, chi legge pensa 10, quindi se scrivo 30 uno pensa 20. Ma se uno era presente dice ha esagerato. Però in alcuni casi ho dovuto ridurre perchè se per esempio mi sono baciato con 10 ragazze, se dico 20 mi mandano tutti a quel paese, meglio dire 5. O se dico che avevamo scopato, meglio dire usciti insieme)

(mi sono dilungato su eventi da ragazzo se no sarebbe impossibile comprendere lo spirito che mi animava)

(gli eventi non sono messi in una sequenza cronografica, ma come se parlassi liberamente della mia vita a degli amici con i ricordi che mi vengono in mente)

( molte volte non si capisce perché possa aver fatto simili scelte perché è tutto molto sintetizzato, andrebbe descritto meglio, ma bisogna capire l'inesperienza, il cammino tutto nuovo da percorrere e soprattutto che fra due mali si sceglie il minore. Se avevo dei sogni da realizzare e una missione da compiere, dovevo proseguire in quella direzione)

Le 5 date salienti per chi non avesse tempo di leggere tutto: La lettura della mia biografia potrebbe risultare lunga se non si avesse tempo, sono come 70 pagine di un libro, in sintesi le 5 date salienti:

1989: ideatore e promotore della prima campagna mondiale contro la deforestazione e l'effetto serra. Primi volantini in cui parlo di un mondo più umano senza guerra, povertà, violenza, inquinamento, discriminazione, ingiustizie. Pianificazione trentennale per risolvere tutti i problemi del mondo.
1992: ideatore e promotore della prima campagna mondiale per eliminare la povertà con lo sviluppo sostenibile
1995: ideatore e promotore della prima campagna mondiale per un mondo senza guerre 
2003: invenzione del Motore Schietti per dare energia pulita a prezzo minore di petrolio e nucleare e finanziare l'Onu con 500 miliardi l'anno, la tassa mondiale sulla produzione di energia con il Motore Schietti, da utilizzare per pace, ambiente e povertà. Diventano così possibili le mie 3 campagne che di fatto diventano le prime del genere con un termine preciso di scadenza, 2010: Poverty Elimination, la mia campagna del 2003 che le unisce.
2015: redazione definitiva della Dottrina di Schietti e dello Stile di Vita Schiettista
2020: conclusione ufficiale della mia pianificazione  per salvare il mondo di fronte all'evidenza che l'umanità abbia scelto il suicidio e l'autodistruzione. Ogni altra azione è lasciata a mia discrezione, ma non strettamente necessaria di fronte all'evidenza dei problemi e delle mie proposte. Inizia l'Apocalisse e la fase finale con gli ultimi tentativi per salvare il mondo dalla distruzione totale.

Le Principali Proposte di Schietti: a questo link https://domenico-schietti.blogspot.com/2020/04/le-proposte-di-schietti.html

SCHIETTI SPIEGA IN POCHE RIGHE LA SUA STORIA ALLA SUA RAGAZZA

- Ho capito tutto, ma mi dici quando avevi aperto il centro sociale poi cos'era successo e come siamo arrivati sino a qu?

- Il centro sociale ecologista, pacifista, nonviolento, senza alcol, droga e carne, è stato aperto dal 1989 al 1992, però ne avevamo aperto ormai centinaia forse migliaia in tutto il mondo che lo volevano fare come il mio. E quindi fino 1999-2001 c'erano migliaia di gruppi che si ispiravano al mio stile di vita e le mie proposte come non violenza, pace, ecologia, senza alcool, senza droghe, vegani, sostenibili che io coordinavo essendo che il capo di queste organizzazioni veniva ogni settimana a casa mia a fare riunioni con me. 

Però erano grandi organizzazioni che cercavano di copiarmi e che a me personalmente mi boicottavano in ogni modo per non fare prendere il potere a me. Nacque il Movimento Nonviolento che poi divenne comandato da Agnoletto, ma 10 anni dopo il mio. Come Greta 30 anni dopo le mie manifestazioni in 40 paesi contro l'effetto serra tra cui una a Milano con 10 mila persone. 

Poi dopo Genova G8 2001 e la macelleria messicana le grandi organizzazioni chiusero tutto. Io dal 1999 avevo spostato le mie attività in internet ed avevo il sito più visitato del web in 6 lingue per eliminare povertà, guerra ed effetto serra entro il 2010 con il motore Schietti e le mie proposte. Oltre 40 mila visite al giorno. 

Nel 2005 riuscii ad adunare 100 mila persone in val di Susa con le mie proposte e da quel momento mi chiudono ogni pagina o gruppo o blog non appaio sui motori di ricerca e vengo diffamato pesantamente e viene spesso la polizia a casa mia minacciandomi di farmi sparire e uccidermi dato che il presunto manicomio criminale senza processo, senza avvocati, senza difesa non esiste..

 Alcune volte hakerando Facebook o Tik Tik in poche ore pagando riesco a parlare a milioni di persone e ho il record mondiale di mi piace e condividi per visualizzazioni sia su Facebook che Tik tok. Dal 1997 circa scrivo ogni giorno a media e presidenti

Su Facebook mi fanno scrivere, ma i miei post non vengono mostrati a nessuno, solo se uno li cerca espressamente si vedono e tengo aggiornato il mio profilo e la mia pagina per media ed agenti che mi controllano

Il problema grosso ai tempi del centro sociale era che organizzazioni massoniche si erano inserite nel mio centro sociale e volevano fare adepti alla massoneria e quindi non si capiva più quale fosse il mio movimento e quale fossero invece organizzazioni piramidali e organizzazioni di vario tipo. Con il centro pieno ognuno cercava di portare gente nella sua organizzazione.

Allora lo chiusi perché potevano darmi anche 500 milioni di multa per uscite antincendio, schiamazzi, SIAE, bar senza licenza. E quindi coordinavo da dietro queste organizzazioni che volevano copiare il mio progetto. Mandavano i loro capi a fare riunione con me.

Ma loro volevano soldi dalla gente, ed erano branche della massoneria che io dovevo convertire, non loro convertire i miei seguaci alla massoneria e quindi c'erano discussioni senza fine. Si doveva far arrivare la massoneria, la chiesa, gli ebrei, e vari altri a nonviolenza pace, ecologia, eliminazione povertà, non da lì arrivare alla massoneria. 

Poi dopo il 2001 loro hanno chiuso tutto e io sono ancora qua con il mio metodo che si basa sul fatto che è inutile fare una manifestazione di 100 mila persone per fare arrivare una nota di stampa sul tavolo del presidente, gli scrivo e basta tanto sa chi sono e legge lo stesso

In questa ultima fase dal 2019 quando è finita la mia pianificazione trentennale per salvare il mondo non mi è stata più concessa nessuna deroga da Dio e Gea e dal giorno dopo è partito il Covid e l'Apocalisse si fa giustizia divina

Nella pratica non scrivo e non propongo più per evitare che si arrivi a problemi come effetto serra, guerra mondiale, povertà, profughi, psicosi di massa, ecc, ora i problemi ci sono e aumentano giorno per giorno e manca poco alla fine del mondo

Nel 1989 mi furono aperte le porte del regno dei cieli, mi fu data la luce, nella luce c'erano le virtù e nelle virtù vidi la missione di salvare il mondo e realizzai una pianificazione trentennale.

Nella luce è possibile entrare in contatto con Dio e Gea o loro incaricati che dal 1989 mi hanno dato l'incarico di loro ambasciatore.

E quindi a questo punto è chiara l'intenzione dei potenti di andare avanti a sbagliare fino alla morte in sindrome autodistruttiva avendo dimostrato in ogni modo che lavoro per Dio e Gea e che siamo disponibili a trattare.

Biografia completa da perfezionare e da aggiornare

Ecco allora la biografia completa per chi ha tempo, vuole divertirsi, è curioso, o vuole sapere la verità su come Dio e Gea cercarono di aiutare il genere umano con Schietti il loro messaggero, il più figo del mondo, forse il più figo mai esistito. In alcuni casi ho messo un link, non abbiate paura a cliccare per approfondire.

Leggendo provate bene a riflettere. Nella situazione di crisi che stiamo vivendo, volete che Dio e Gea non abbiano mandato un messaggero? Sarebbero proprio stronzi se non l'avessero fatto. E chi se non io? Presentatemelo se ce n'era un altro. Ero io o no? Chi se no? 

1970 in giro da solo a 5 anni: Ero un bambino vivace, ma bravissimo. Per esempio all'asilo ero in cima allo scivolo e tutti spingevano e volevo spiegare di stare calmi di passare uno alla volta e invece mi buttarono giù dallo scivolo in 4-5 che volevano passare e mi ruppi la testa con 12 punti di sutura. Lo strano era che la mia classe di bambini era già rientrata da un pezzo e nessuno sapeva chi fosse quel bambino e mi ricordo che sanguinante mezzo svenuto a terra in attesa dell'ambulanza, le maestre e i bambini discutevano chi fossi. Poi arrivò l'ambulanza, poi finalmente la mia maestra che disse è della mia classe, ma noi oggi eravamo rientrati per paura si mettesse a piovere, alla fine fu avvertita mia madre che arrivò in ospedale dove mi misero i punti. Una cosa un po' strana quel bambino in giro da solo che vuole istruire gli altri bambini.

A 5 anni anche al Lago Maggiore in vacanza la parrocchia aveva organizzato i giochi in spiaggia per bambini, io avevo vinto la corsa dei sacchi e dopo i giochi c'erano le medaglie, le premiazioni, i gelati, e premiarono tutti, tutti ebbero il gelato, ma non lo diedero a me. Io ero solo che mi sentivo estraneo, tutti che facevano festa con le medaglie e i gelati e io da solo ormai pomeriggio tardi che nessuno giocava e mi parlava e alla fine tornai a casa. Lo strano era che tutti erano con i genitori e tutti si conoscevano ed erano amici, e invece io ero solo con la mia biciclettina in giro per il villaggio che avevo visto i giochi in spiaggia  e mi ero inserito, avevo vinto e volevo stare con la gente e i bambini a festeggiare. I miei genitori erano a casa e si vede bene nei ricordi che dalle due del pomeriggio alle otto di sera ero stato in giro da solo con la mia biciclettina, un bambino fighetto, maturo, responsabile, in gamba,  di cui i genitori si fidavano e lo lasciavano uscire da solo, ma che non faceva parte della parrocchia. 

Era capitato anche a due anni che mi fossi smarrito al Lago Maggiore, erano tutti in giro a cercarmi, da solo ero uscito dal cancello della mia villetta col giardino ed ero andato su una spiaggetta ed ero lì tranquillo seduto che giocavo. Ma questo è un ricordo di mia madre.

1971: Il mattatoio e il becchino: a 6 anni (sono nato nel 1965) un bambino del lago Maggiore dove andavo in vacanza, che voleva diventare mio amico mi prese in disparte e mi disse che per guadagnarsi qualche soldino aveva lavorato per un macello e dal recinto portava i cavalli al mattatoio. Però lo aveva fatto per poco. Non gli dissi nulla. Lo presi come mio amico perché eravamo in un gruppo di oltre 15 bambini. Era simpatico, scherzava sempre, solo dopo mi accorsi che nel giro di un anno o due da tanti bambini che uscivano insieme alla fine ci si ritrovava solo io e lui. Si usci insieme per anni e ogni volta che la compagnia si allargava poi alla fine ci si ritrovava solo io e lui.  Poi dopo 20 anni quando aprii il centro sociale ecologista non ci si vide quasi più. Qualche anno fa (2010 credo) gli scrissi e gli spiegai che mio padre faceva il becchino (non era vero). Nessuno voleva uscire con me e quando mi aveva detto del suo lavoretto da bambino coi cavalli, mi era sembrato l'unico amico possibile. Però avevo giurato a mio padre di non dire mai del suo lavoro. Ormai era vecchio e stava morendo e potevo dirglielo. 

Sono un grande esperto di "matacaballos". Li ho studiati in ogni particolare da bambino e anche crescendo. Il padre del mio amico, un ingegnere, lo chiamava "tavan" in milanese, tafano, "va via tavan". Avrò mangiato almeno 50 volte da bambino con l'ingegnere e sua moglie a casa sua, ottima cuoca, un buongustaio il tavan. A volte andavamo anche a ristorante col tavan. Mi fregava sempre, mi distraeva con qualcuna delle sue cavolate e mi prendeva al volo con la forchetta dal mio piatto dei ravioli, o dei bocconi prelibati e se li pappava.

L'ingegnere era esperto di prodotti alternativi e boicottati, di alcuni me ne aveva parlato come il plexiglass invece del vetro per acquari o lenti infrangibili d'occhiali a metà prezzo vendute al triplo. Anche di quelli tarocchi, come la finta mortadella con il sapore chimico di mortadella, il colorante e il finto pistacchio. O le bibite e i ghiaccioli alla finta frutta con dentro i coloranti che poi anni dopo nacque uno scandalo nazionale e fu reso obbligatorio indicarli negli ingredienti perchè alcuni erano dannosi alla salute come l'E123. Ero bambino, ma non così ingenuo da non capire che in ogni caso i nostri genitori non uscivano insieme, e che non era così spontaneo che uscisse con me, e che varie volte mi aveva tradito parlando male alle spalle, o in caso di litigi prendendo le parti delle persone con cui litigavo, o che aveva almeno venti canne da pesca bellissime leggere telescopiche flessibili con mulinello moderni, e io le avevo ad incastro pesanti, con mulinelli vecchi e mai me ne prestò una e io mai me ne  comprai una bella. Quindi amici ma fino ad un certo punto. Suo padre aveva una bellissima barca con il motore, ma sempre si usciva con un suo barchino piccolissimo o con la mia barca vela a cui mettevo i remi. Con la sua si avrebbe potuto portare ragazze in giro per il lago. Poteva anche essere mandato dal prete o da qualcuno per non lasciarmi solo e tenermi integrato o controllato, cosa che capii definitivamente più tardi quando per esempio a 19 anni andò in California in un campus specializzato in droghe, sesso estremo, e ogni genere di devianza, si iscrisse a scienze politiche, voleva sempre andare ad Amsterdam frequentava drogati, delinquenti, persone impresentabili con cui era impossibile uscire. Probabilmente un agente di logge massoniche specializzato in selezione razziale al contrario, non ho nessuna prova che lo fosse, ma pensai decine di volte che avesse agganci con il cugino, lo zio, la parrocchia, o vari altri. Ad esempio a militare ricevette una raccomandazione e lo fece a Cameri vicino a Milano e la sera era sempre a casa e rientrava in caserma al mattino e il Sabato e la Domenica sempre a casa. I miei genitori non uscivano a cena con nessuno, i suoi due o tre volte la settimana con vari amici.

Varie volte io e Matacaballos ci eravamo picchiati, o litigato duramente e non frequentati a lungo, non andava tutto liscio. 

E' importante capire che eravamo molto amici, ma ci ritrovavano io e lui e non c'era nessun altro e procedevano io e lui insieme, o io da solo. O lui essendo sempre in giro con quelli che erano in giro. Se io uscivo con altri subito lui si faceva sotto e si inseriva nuovamente. Varie volte mostrò di avere amici che non si capiva da dove saltavano fuori essendo che usciva sempre con me e sempre questi amici erano invischiati con droga, prostitute, gioco d'azzardo, e giri loschi di ogni tipo.

1972 la banda del buco: fu un'esperienza breve intensa in seconda elementare. Con il mio compagno di banco e i due bambini davanti formammo la "banda del buco" con tessera di iscrizione, 4 topolini a caccia di formaggio con i buchi. Avevamo il malloppo in comune di figurine e automobiline. La banca delle caramelle e delle merende, ognuno le portava differenti e scambiavamo. Eravamo molto amici e ci divertivamo molto, ma durò poco. Due bambini furono trasferiti in un'altra classe, suppongo, all'improvviso non li vidi più. Fui separato dal mio compagno di banco e messo all'ultimo banco.

1972 il bambino piccolo cacciato dall'oratorio:  a 7 anni una delle prime volte che andavo all'oratorio un bambino di massimo 7 anni come me, ma forse 6, venne accusato di qualcosa e c'erano anche ragazzi più grandi e adulti che gli urlavano contro. Lui piangeva, e loro inveivano, lo strattonavano, in particolare quelli che io vedevo come adulti, e il bambino di forza fu mandato via dall'oratorio e non lo vidi più. Ma nemmeno si videro più quei ragazzi più grandi e quegli adulti e da quel giorno c'erano solo bambini piccoli come me. Rimasi scioccato, mi ricordo il nome perché lui lo aveva detto e tutti inveivano col suo cognome. Volevo difenderlo, ma ero da solo e loro tutti grandi. Non ho dubbi ero da solo all'oratorio non c'erano i miei genitori. Andavo all'oratorio da solo a 7 anni 

1973, Tancredi e la maestra che ci portava a casa in jeep: Pochi mesi dopo sempre7 anni un bambino violento a scuola voleva picchiare un bambino in classe con una grave malformazione cardiaca e deformazioni nel corpo, Tancredi. Tutta la classe guardava. Io appena vidi corsi e gli tirai un banco addosso e poi un secondo e poi un terzo. Gli feci male. Per un anno la maestra che aveva una jeep portava a casa insieme me e Tancredi, prima lui e poi me. Poi il bambino non venne più. Andavo in giro con un amico con la mamma col 500 rosso, si andava all'Arena a fare atletica leggera, si andava anche al cinema, ma i nostri genitori non uscivano insieme e si capiva che lui aveva altri amici con cui era più legato e che eravamo amici fino ad un certo punto. Mi rimasero impressi Nanù figlio della giungla, un giovane indios dotato di straordinaria velocità nella corsa e Bud Spencer (veniva trasmesso anche in parrocchia, uno che col suo amico Terence Hill picchiava duro per difendere i buoni dai cattivi di turno). Ero amico di Bud Spencer e se serviva ulteriore aiuto portavo anche suo cugino, ma non c'era bisogno, me la cavavo da solo. Il cazzo si mostra subito da piccolini. 

1972 -1977 L'oratorio e la parrocchia: Mi piaceva fare il chierichetto, servivo messa due volte al giorno, alle 7 del mattino e alle 18, leggevo il salmo responsoriale e i fedeli rispondevano in coro. La messa era sempre affollata. Cantavano alle 7 del mattino (non io sono stonato). Quando smisi di fare il chierichetto non ci andò quasi più nessuno. Spostarono le funzioni nella cappella minore alle 8. Ho cercato su Facebook i miei amici della messa delle 7, ma non ho trovato più nessuno, il più giovane aveva già 75 anni a quei tempi. Volevo stare il più vicino possibile al tabernacolo. Se li era il punto in cui c'era il contatto con Dio, era importante stargli vicino ed essere amici. Di notte dormivo con una statuetta della Madonna fosforescente invece del peluche come tutti bambini che tenevo sul comodino di giorno e sotto le coperte con me di notte.
 
Anche l'oratorio era sempre pieno di bambini in festa, ma quando smisi di andare, si svuotò sensibilmente. C'era un animatore a cui stavo sempre vicino e si continuava ad organizzare tornei, gare, con premi, coppe, medaglie, concorsi, quiz, spettacoli teatrali. A 9 anni nel 1974 vinsi la classifica capocannonieri del  torneo di calcio con 8 squadre con 30 gol e mi diedero  la medaglia nella sala cinema gremita. Era sempre festa in parrocchia. 

Anche il mio amico di Milano con la 500 rossa e Matacaballos al lago venivano a volte con me a fare il chierichetto, ma quello di Milano non tanto, però all'oratorio veniva. Portavo Matacaballos anche ai funerali che ci davano le mance, devo dire spesso generose. Gli consigliai anche le benedizioni natalizie. Anche lavare le auto a genitori di amici della parrocchia.

Il fratello più piccolo del mio amico di Milano faceva collezione di donne nude che ritagliava dai giornali. Sua madre lo sapeva, le ritagliava anche davanti a lei. Cominciai farla anch'io, non proprio nude, ma in costume da bagno, in intimo o vestiti sexy, quelle che trovavo.

Suonava la chitarra Matacaballos e lo portai anche a suonare in chiesa al lago. Era pieno di ragazzine che aderivano al coro con la chitarra. Si faceva gruppo. La chiesa era gremita. Solo canzoni  festose, tipo "dove troveremo tutto il pane per sfamare tanta gente se non abbiamo niente". Aprirono un supermercato vicino al villaggio e i prezzi divennero più accessibili. Poi si smise di suonare e la chiesa si svuotò sensibilmente. Si cantava anche Blowing in the wind di Dylan tradotta in italiano, Ti ringrazio mio Signore, Laudato si, ma con ritmo, con la chitarra, la gente cantava. Io ero stonato e non cantavo e poi in chiesa cantano gli eunuchi, mentre Matacaballos suonava e cantava con gusto. Infatti poi crescendo mi baciai con quasi tutte le ragazzine del coro e nel villaggio si faceva sempre festa. Anche Matacaballos ne baciò qualcuna.

Eravamo tutti uniti anche se di età diverse, una compagnia numerosa, tutti amici, sempre in festa, era vacanza in estate. Anche crescendo, sempre amici. 

In parrocchia al lago mi conoscevano bene sin da piccolo perché a 5 e 6 anni vinsi per due anni consecutivi la lotteria di Ferragosto alla festa del circondario con migliaia di partecipanti anche dai paesi vicini, con ricchi premi. Donai i premi messi all'asta per i poveri. Ma il terzo anno non presi cartelle della lotteria 

Avevo vinto anche la corsa dei sacchi a 5 anni sia al lago che all'asilo a Milano. 

  

1972 Fort Apache e i Pellerossa americani: a Natale 1972 in seconda elementare mio zio mi regalò Fort Apache e un gran numero di soldatini delle giubbe blu e dei pellerossa indiani. Organizzavo epiche battaglie fra giubbe blu e indiani che si concludevano con la presa di Forte Apache. La vittoria era sempre degli indiani. 



Era come se sentissi vicino a me Crazy Horse, Toro Seduto, Geronimo e vari altri importanti capi con i quali studiavo strategie di attacco alle giubbe blu. Mi davano anche importanti lezioni di vita. Mi sentivo un vero uomo a stare con i pellerossa, una saggezza che mischiata ai proverbi italiani della mia famiglia, il metodo scientifico delle enciclopedie per ragazzi, e lo spiritualismo in chiesa, era il massimo possibile: virilità, saggezza, bontà, praticitá e furbizia. 

Con mia sorella e mia madre in auto mentre si andava al lago e mio padre guidava si giocava sempre a proverbi, uno per uno chi ne sapeva di più. Ogni tanto mio padre urlava, "silenzio sto guidando"! Ma stavamo dicendo proverbi non stupidate. Voleva silenzio anche quando ascoltava il telegiornale la sera, ma capivo che era importante per il suo lavoro, doveva stare informato. 


 

1973 studi sui popoli tribali, enciclopedie per ragazzi, ed iscrizione in biblioteca: Mio madre mi comprò numerosi libri sui pellerossa, da quelli sul loro stile di vita, a quelli su tutte le tribù, a quelli sui loro capi. Mi rimase impressa la storia di un Sioux che prese una nave e arrivò in Europa a fine 800. Andava in giro dicendo a tutti che aveva scoperto l'Europa ed era sua perchè gli europei erano dei selvaggi senz'anima (e aggiungo io privi di senso dell'umorismo). La scoperta era sua, quindi l'Europa era sua. Fu arrestato, torturato e ucciso. 

Avevo anche un libro su popoli e tribù di tutto il mondo che stavano per estinguersi. Avevo approfondito tutto lo scibile sui pellerossa e i popoli tribali anche nella biblioteca di Piazza De Angeli in cui andavo quasi ogni giorno. Poi il responsabile mi autorizzò a prendere anche dieci libri per volta per non venire ogni giorno (prendevo anche per mia sorella e mia madre). Leggevo di tutto, in particolare gialli per ragazzi a decine, poi Sandokan di Salgari (che poi divenne una moda fra i ragazzi per una serie televisiva), poi fantascienza (Verne, Asimov, Orwell), avventura e fantasia (il Barone di Monchausen non mi faceva né caldo né freddo, Gianburrasca mi faceva scompisciare). 

Nonni e parenti mi regalavano a Natale enciclopedie per ragazzi, in particolare Conoscere, Sapere, Quindici, Enciclopedia delle scienze naturali, che lessi completamente, erano interessantissimi, lessi tutte le voci. Poi libri come i 100 perchè di geografia, Animali dell'africa, I grandi fiumi del mondo, Antichità e preistoria, Scoperte e invenzioni che hanno cambiato la storia, e molti altri libri scientifici per ragazzi. Anche libri su grandi artisti. Poi anche selezione del Reader Digest, che faceva riassunti dei principali libri. Tutti i libri del Touring club ed altri editori su civiltà, popoli, viaggi, paesi, arte. Poi centinaia di fumetti come Tex, Zagor, Alan Ford, Asterix, Topolino, che compravo con le mancette che mio padre mi dava se lo aiutavo con i lavori di giardinaggio al lago. O se quando mi alzavo ogni mattina per andare alla messa delle 7 gli compravo il pane fresco ed il Corriere della Sera. 

Mio padre era esperto di fai da te e mi faceva aggiustare anche tapparelle, lavandini, lampadine, sciacquoni. Mi faceva verniciare, riparare, sistemare e mi dava la paghetta. Mi dava mance anche mio nonno (che viveva con noi insieme alla nonna, genitori di mia madre), se dopo mangiato gli sgomberavo il tavolo, e davo una scopatina nel suo tinello e alla sua stanza per eventuali briciole e polvere, mentre la nonna aiutava in cucina mia madre. Non guardavo mai la televisione. Al pomeriggio giocavo e la sera leggevo fino a tardi. Ho anche la Treccani a casa. Ero appassionato anche di Settimana enigmistica soprattutto in estate. A scuola andavo solo per fare casino e per obbligo di presenza.


1973 Selezione razziale al contrario: in accordo con alcune letture sui popoli nativi comincio a teorizzare che nel corso dei secoli siano stati eliminati uno a uno i migliori che vivevano in armonia con la natura in tribù, con valori di pace, solidarietà, rispetto, coraggio, libertà e dignità. Fra le prove decisive la strage degli innocenti nel Vangelo al solo dubbio che ne fosse nato uno bravo.  Fra le prove anche Asterix, Sandokan e Robin Hood. E quindi che chiunque venisse visto come un pericolo per il potere venisse eliminato sin da piccolo, e sopravvivessero solo i più cattivi, egoisti, menefreghisti, deboli, perversi organizzati in rigide scale gerarchiche.

Fino ad una vera e propria selezione razziale al contrario di quella naturale (in cui invece vengono eliminati i peggiori), che ha portato all'inciviltà, alla violenza, alla degenerazione, alla distruzione della natura, così come i nativi vedono gli uomini bianchi e la loro società. Un po' come per i cani che vengono allevati con certe caratteristiche, da caccia, da compagnia, da difesa, vengono eliminati tutti i ribelli e gli oppositori, per avere una razza di umani succube ed obbediente con i cattivi al potere, che tutti temono, ma senza muovere un dito. Una specie  di Universo 25 con gli umani invece dei topi che alla fine impazziscono e si estinguono. Come in natura quando una specie non ha nemici per la sopravvivenza e si riproduce in eccesso esaurendo le risorse ed estinguendosi come prediceva "I Limiti dello Sviluppo" del Club di Roma.

Mi rendevo conto anche che non facevo parte di una tribù con i miei parenti che vedevo raramente. Mio padre non mi aveva presentato a Milano suoi amici. Capivo che me la dovevo cavare da solo e che anche i miei genitori erano soli e spaventati, non si fidavano di nessuno e tenevano le distanze con tutti. Mi cercavo degli amici, ne trovavo, ma non mi furono presentanti dei bambini dicendomi che erano i miei alleati della mia tribù.


La tribù di mio padre era già estinta, ero l'ultimo degli Schietti. Mio padre mi aveva presentato dei parenti anziani a Marano Ticino, un paesino nella valle del Ticino, vicino a dove aveva preso la casa per le vacanze sul Lago Maggiore. Mi diceva che il secolo prima nel 1800 si viveva come in un villaggio, si conoscevano tutti, erano tutti amici, si aiutavano, ed era pieno di Schietti contadini e artigiani e avevano dei valori, una morale. Ma poi alcuni non avevano avuto figli, altri erano emigrati come mio nonno, ed erano rimasti solo 4 o 5 Schietti, ma tutti senza figli, molto anziani. Mi sentivo un po' come l'Ultimo dei Mohicani. Fino a qualche anno fa per Natale telefonava ancora un lontano parente di cognome Schietti, era l'ultimo degli Schietti a Marano, anche lui senza figli. Alla mia morte gli Schietti saranno estinti.

Comunque da bambino tagliavo la legna per questi parenti anziani, andavo a funghi e castagne con loro nei boschi, prendevo le uova del pollaio da portare a Milano. Giocavo coi conigli. Avevano la mucca per il latte e i bachi da seta. Andavo in giro in groppa all'asino. Salivo sulle piante a raccogliere fichi, ciliege, albicocche. Prendevo le carote, le cipolle e i pomodori dall'orto. Avevano il campo, la vigna e il bosco. Avevano le scorte di fieno e di mais. Avevano il mucchio del letame. Mi fecero conoscere gli ultimi Schietti falegnami, fabbri, ciabattini, maestrine, infermierine. Ebbi modo di conoscere la loro vita, le loro case fatte di legno, sassi e cemento, con il bagno nel cortile e le stradine in sterrato. Apprezzavo le loro abitudini ed erano in perfetta sintonia con l'ambiente: chiudevano il cerchio a meraviglia, non esisteva la spazzatura e la plastica, veniva tutto riciclato. Alla morte della zia l'ultima rimasta trovai anche un libretto con le donazioni da secoli alla parrocchia con la firma del prete ad ogni donazione ed i riporti di precedenti libretti. Per esempio se il raccolto andava bene si donava qualcosa in parrocchia. Veniva tutto segnato, una specie di cooperazione solidale di paese per aiutare i poveri, ma anche per essere parte di un insieme non in forma passiva.

Ad Oleggio il paese vicino a Marano credo ci sia ancora un museo agricolo con tutti i carri, e gli attrezzi realizzati dai miei bisavoli dalla parte di mia nonna che erano i carradori, falegnami e fabbri del paese. Avevano realizzato anche il portone della chiesa, le panche, i confessionali. Il cerchio da chiudere di Bateson si chiudeva benissimo.

La selezione razziale al contrario venne mostrata nitidamente nel 1976 nel film "Oh Serafina" che vidi solo anni dopo da adolescente per via di alcune scene di nudo. Serafina ecopacifista, col padre trafficante di armi e petrolio, viene messa in manicomio per non infastidire i traffici di suo padre. E in manicomio trova un imprenditore buono, ecologista, che tutti avevano tramato per interdire e impossessarsi delle sue ricchezze. 

1971-1975 Tappo, Famiglia, Carta canta: uno dei miei giochi preferiti era Famiglia con le carte, anche Tappo, Peppatencia, Dubito, Versi degli animali, ma di più Famiglia, mi piaceva tantissimo, vincevo quasi sempre io, nessuno voleva giocare con me a Famiglia. Ma neanche agli altri giochi, vincevo quasi sempre. Solo Matacaballos e pochi altri giocavano con me. Ero un leader di intelligenza superiore alla media e dovetti escogitare trucchi per non pormi con aria di superiorità con gli altri parlando da sopra e poter giocare con tutti. A volte perdevo apposta con Matacaballos come fanno i grandi con i bambini, così si sentiva più bravo di me. Diventai molto tollerante in funzione dell'insieme per divertirci assieme organizzando giochi per tutti. 

Anche a biglie vincevo sempre, le avevo vinte tutte e quando si giocava le portavo io. I genitori non le compravano più agli altri, le perdevano tutti con me, sia a pista che a buca. Anche a figurine. Le mettevo io dopo averle vinte tutte. Avevo ideato anche l'album di gruppo, farlo tutti assieme, ma non aderirono in tanti, non era facile decidere chi lo avrebbe tenuto e uno me lo strapparono ignoti. Però divenne chiaro che per divertirmi dovevo creare situazioni d'insieme che piacessero a tutti, non solo a me. Come all'oratorio dove organizzavo tornei con l'animatore.

A Famiglia vince chi riesce a ricordarsi dove stanno tutte le famiglie (le 4 carte con uno stesso numero), a chiedere agli altri le carte nel modo giusto (numero e seme)ì, quando è il proprio turno di chiedere, a ringraziare opportunamente se ce l'hanno, e raccogliere così nelle proprie mani tutte le carte da gioco raggruppando tutte le famiglie. Solo chi ha famiglie può chiamare altre famiglie. Se si sbaglia a chiamare si perde il turno. 

- 1973 squadra di calcio United:  il proverbio dimmi con chi vai e ti dirò chi sei nel mio caso è sempre stato ambiguo perché in genere i bambini e poi le persone venivano con me, non io con altri, non facevo parte di gruppi o logge o parrocchie ma non per questo non li organizzavo sia da fuori che da dentro quando mi inserivo. Ad esempio a 8 anni al Lago essendo che c'erano varie squadrette di pallone organizzate dai genitori, ed ero escluso, ne formai una io che chiamai United. Andai a comprare le magliette rosse da solo con la biciclettina in un negozio lontano sulla statale, tenevo gli allenamenti nel mio giardino e sfidavamo le squadre di quelli più grandi perdendo anche 15 a 1. Avevo radunato quelli che non facevano parte già di gruppi ed erano bambini soli. Litigai con mio padre che avevo convinto ad arbitrare una partita perché sul 12-0 tale Castiglioni Alberto di tre anni più grande faceva lo sbruffone a dribblarci e io lo sgambettai facendogli misurare il campo di gioco e mio padre mi espulse. Era da ammonizione, non da espulsione. Il litigio con mio padre proseguì e lui non volle più avere a fare con i miei giochi e la mia squadra perché me la cavavo benissimo da solo ero più bravo di lui con gli altri bambini. Non voleva neanche arbitrare la partita, lo avevo convinto io in modo che gli altri bambini dicessero ai genitori che c'era mio padre e li lasciassero venire.

1973-1975 raccolta di adesivi: mi piaceva collezionare adesivi pubblicitari. Giravo negozi in tutta la città, anche tutte le esposizioni in Fiera campionaria. Uscivo al pomeriggio di casa, dicevo a mia madre vado a cercare adesivi e andavo. Pigliavo l'autobus, o a piedi o in bici, giravo tutta la città, entravo in ogni negozio delle principali vie commerciali di Milano, e in ogni stand in fiera di ogni fiera possibile. Ne avevo migliaia tutti divisi in ordine alfabetico. Erano altri tempi. Oggi un bambino di 8 anni in giro da solo sarebbe un reato gravissimo per i genitori. Ero come un bambino di strada che andava in giro da solo.

A 9 anni alla Fiera campionaria di Milano da solo in giro per ogni stand a chiedere adesivi quindi girata tutta capillarmente incontrai il mio amico con la  madre con la 500 rossa con un altro bambino e ci rimasi malissimo e mi uscirono delle lacrimucce perché non mi avevano detto che venivano anche loro in fiera e si poteva andare insieme. È irrilevante, però spiega che a 9 anni giravo tutta la fiera campionaria da solo, che non era proprio sotto casa, e gli altri bambini svegli che non stavano a casa a guardare la tv invece con i genitori.

1974 perquisizione corporale: andavo al supermercato a fare la spesa quasi ogni giorno. A volte ci andava mia sorella. Una volta andai con lei e mi mostrò che rubava un pacchetto di caramelle. Se lo chiedeva a mia madre subito le avrebbe comprate, piacevano anche a mio padre e mio nonno. Il giorno dopo per spirito di imitazione ne rubai anch'io un pacchetto. Alla cassa venni fermato, mi portarono nel retro del supermercato e tolsero tutta la merce dai sacchetti, poi mi perquisirono e trovarono le caramelle in una tasca. Mi fecero spogliare completamente e cercarono nei vestiti altra refurtiva. A nulla valsero le mie proteste che non mi ero accorto di aver messo le caramelle in tasca, lo avevo fatto sovrappensiero  Mi chiesero i documenti. Ma continuai ad andare a quel supermercato convinto di aver ragione io e che fossi stato umiliato inutilmente e non avevo nulla da vergognarmi a tornarci. Però ci pensai a lungo che la prima volta che avevo rubato qualcosa avevo ricevuto una simile lezione, non sembrava un caso. E decisi di non rubare mai più niente in vita mia.

1974 record di bacio sulla bocca a bottiglia: Mi ricordo un bacio di 1 minuto al gioco della bottiglia in quarta elementare con la biondina della mia classe che mi piaceva tantissimo. Era la festa di compleanno di un mio compagno di classe. Si era già giocato ad altri giochi dove si fa in modo che ognuno scelga la bambina che più le piace. Era l'ultimo giro a bottiglia poi sarebbero arrivati i genitori. Rischiai tutto, un minuto bacio sulla bocca. Mi poteva capitare anche una bambina che mi piaceva meno. E capitò la mia preferita. Si andò in cucina con la porta chiusa a baciarci solo appoggiando le labbra sulle labbra. Arrivarono i genitori in quel momento, aprirono la porta, non dissero niente ed aspettarono che finisse il minuto prestabilito. 

1975 Schietti punito dal capo Boy Scout prende la polmonite: è una storia inverosimile, ero il cocco della parrocchia, il chierichetto che serviva due messe al giorno, il leader dei bambini dell'oratorio, amico dell'animatore con cui si organizzava tutti i giochi ed i tornei. Era Settembre 1974 e aprirono i corsi dei lupetti boy scout a cui mi iscrissi. Il giorno della promessa dopo un mese ero indisposto e fui l'unico a cui non venne data. Tutti i bambini avevano la promessa e io ero l'unico a non averla. Ogni volta che c'era una gita mi tenevano strane lezioni in disparte per prendere la promessa. Ma avevano dato nel giorno in cui ero stato assente a decine di altri la promessa senza lezioni in disparte. A quelle insieme avevo partecipato anch'io. Ma non me la davano. Mio padre diceva aspetta. Mia madre ne parlò al parroco perchè senza promessa non ero nemmeno vice capo squadriglia e non andavo volentieri a prendere ordini da tutti. 

Al San Giorgio il campo scout il 3 di Aprile c'erano centinaia di scout da tutta la Lombardia. Venne organizzata una grande partita di Caccia (scalpo?) con credo almeno 300 bambini in un bosco. Bisognava sfidarsi e prendere il fazzoletto dietro alla schiena agli altri bambini. Se vincevi l'altro bambino doveva darti un tagliando. Se un bambino perdeva tutti i tagliandi veniva eliminato. Vinsi un numero di sfide pazzesche, avevo centinaia di tagliandi. C'erano bambini anche più grandi di un anno. Sospesero la gara verso sera e forse nessuno ne aveva tanti come me, almeno il triplo o il quadruplo degli altri. Ero euforico, mi sentivo il più figo di 300 bambini, cantavo, facevo richiami Sioux, alcuni bambini mi venivano dietro. 

La notte si dormiva in una palestra coi sacchi a pelo tutti vicini, credo almeno 200 bambini, non credo fossero tutti lì, se no almeno 300. Con Todisco (che poi da grande divenne il capo scout) e altri due o tre  si cominciò a fare le corse sui bambini che dormivano. Ululando come indiani si correva da una parte all'altra della palestra sui bambini nei sacchi a pelo. E poi nel buio ci si nascondeva. I capi scout stavano impazzendo. Erano comunque ragazzi credo massimo di 20 anni che io e Todisco e gli altri Sioux ce li bevevamo. Todisco era sordomuto, se li beveva lo stesso. Tonon era figlio del lattaio specialista in frappè e se li beveva anche lui. Da grande fece il giro del mondo su una ruota sola in bici per la pace nel mondo, ma nessun media ne parlò. Ai bambini non davamo tanto fastidio. I capi che urlavano per dirci di non correre invece erano molto fastidiosi. Infine accesero le luci e ci trovarono. Era notte fonda, eravamo in mutande e maglietta. Nel cortile c'era un campo di basket e al 3 di Aprile aveva iniziato a nevicare. C'erano già giù 3-4 cm di neve, il 3 di Aprile, non credo sia mai più accaduto. Il capo scout incominciò a farci correre nella neve intorno al campo di basket a piedi nudi fino ad esaurimento delle forze. Non eravamo convinti, eravamo sudati, faceva freddo, ma si disse dai facciamoci una corsetta. Mi ammalai e presi una bronchite forte e rimasi a casa da scuola 15 giorni. 

Fu l'ultima volta che ubbidii agli ordini di qualcuno senza riflettere e l'ultima volta che andai in parrocchia da interno. Smisi di fare il chierichetto, di partecipare ai tornei dell'oratorio. Anche se qualche volta andavo in parrocchia. Mio padre mi disse chiaramente che se non volevo più andare non ero obbligato. Mia madre ne parlò al parroco, ma gli disse che se ero cagionevole di salute era meglio non andare nei boy scout e che aveva rimproverato il capo scout. Ma non c'era dubbio che io ero il cocco della parrocchia, che ero l'unico fra 300 bambini senza la promessa dei boy scout, che vinsi la gara di caccia (scalpo?) e che di notte con il futuro capo dei boy scout della parrocchia, Todisco, e Tonon il giramondo, si subì una punizione inverosimile a correre nudi nella neve, di notte fonda e mi ammalai. 

Mio padre mi tenne lezioni del tipo: se la maestra ti dice di buttarti nel pozzo cosa fai? Se il parroco ti dice di attraversare col rosso cosa fai? Avevo imparato la lezione.

E' discutibile che mi vengano dei danni, certamente ci rimasi molto male, non ho mai smesso di parlarne. Se accadesse nel 2021 credo ci sarebbe la prigione per quei ragazzi. A quei tempi sembrò esagerato per la neve, se no era una normale corsa di notte nel campo di basket. Minimamente bisognava vestirsi e mettere le scarpe. Essendo la parrocchia a 50 metri da casa mia, per quieto vivere mio padre non fece una denuncia, ma ci furono danni. Nessuna possibilità di fare strada all'interno della parrocchia se non frequentavo i boy scout. Anche un paio di discorsi che mi fecero i leader giovani erano insignificanti per me che ascoltavo decine di prediche del Parroco quando facevo il chierichetto ed ero amico dell'animatore.

I problemi probabilmente sorsero qualche mese prima di entrare fra i lupetti quando il prete prese in disparte me e il mio amico con la madre con la 500 rossa e ci chiese che partiti votavano i nostri genitori. La madre era la ragazza più figa del quartiere, bellissima, elegante, capelli lunghi biondi con la piega, colta, gentile, intelligente, esperta che aveva trovato un marito ricco avvocato divorzista famoso.  Mio padre mi aveva spiegato che il voto era segreto, ma io dissi DC. Il mio amico disse Partito Liberale che era favorevole ad aborto e divorzio e certamente iniziarono delle discriminazioni che culminarono quando prima di prendere la promessa una Domenica invece di uscire con i lupetti andai allo stadio con il mio amico che non era iscritto ai lupetti e i suoi genitori. Da quella volta non ci furono dubbi rimasi l'unico senza promessa, emarginato e discriminato. Anche i miei genitori erano favorevoli ad aborto e divorzio, ma io non ero così stupido di dirlo al prete, però il mio amico sì. Ma i nostri genitori non erano amici, mai usciti assieme. Nei miei ricordi non appare altra motivazione possibile.

È importante quella domanda del 1973 di quel prete perché si può fare risalire a quel momento l'inizio delle persecuzioni a Schietti e la fine del mondo a cui siamo arrivati.

Dal 1971 primi attacchi di emicrania: sin da bambino almeno due o tre volte al mese ho emicranie con nausea e vomito se non fermate in tempo con analgesici. A volte se lo stomaco è già bloccato gli analgesici non fanno effetto. Spesso sono dovute a cambiamenti del tempo o cibi indigesti o alcolici o tensioni. Nulla di grave, ma capita spesso di essere fuori uso 



1976 capanna centro sociale: al lago a 11 anni con due amici costruii una capanna con le assi dei muratori delle case in costruzione, ne prendevamo una lì una là e non se ne erano accorti o chiusero un occhio. Era bellissima, due stanze, con finestre, tetto, porta, panche, tavolo. Le nostre amichette avevano messo tovaglie, fiori, tende. Avevamo anche il camino e il fornello. Era una vera opera di ingegneria la costruzione, e di design l'arredamento fatto dalle ragazze. Ci trovavamo a giocare a carte, a suonare la chitarra, a fare grigliate, a fare giochi di società, a chiacchierare. Non a baciarci eravamo troppo piccoli, ma si vedevano alcuni possibili flirt e giochi come quelli della bottiglia o balli lenti con la musica. Mio padre avrebbe subito pagato le assi ai muratori se le avessero volute indietro.

Quelli più grandi di una banda mai vista prima e mai vista dopo se ne impossessarono. Mi fece sempre pensare all'esistenza di un villaggio vacanze occulto, cioè l'esistenza di gruppi che non si vedevano sul lungolago, o al campetto, o in parrocchia, o a feste, o al supermercatino. Si alcuni li avevo intravisti, ma così uniti tutti compatti come una banda assolutamente no.

Erano sempre dentro loro, non riuscivamo più a giocarci noi, a botte non potevamo fare erano più grandi, i genitori avevano già detto di dividere gli orari, e non si vedeva via d"uscita.

Alcune ragazze più grandi di noi cominciavano ad uscire con questi ragazzi di 14 anni circa vedendoli fighi con la capanna. Ma era nostra, potevamo condividerla e giocare tutti.

Con i miei scudieri tra cui matacaballos, non vedendo possibilità di poterci giocare insieme essendo prepotenti, non volendo costruire una loro capanna, non essendoci un posto buono e altre assi da prendere di nascosto per costruirne noi un'altra, si decise di mattino alle 6 di raderla al suolo e riportare le assi alle case in costruzione. Non rimase niente. 

1976-77 Ricerca sui pericoli delle centrali nucleari esposta in classe: il dibattito sulle centrali nucleari era molto acceso in Italia e la professoressa  di matematica mi chiese se potevo fare un riassunto con parole comprensibili di un incomprensibile articolo di Le Scienze sulle centrali e le scorie. Era un'appassionata di riviste scientifiche. Non ci fu bisogno di chiederle aiuto. Esposi la mia ricerca, i compagni di classe erano tutti attenti, capirono il problema scorie, incidenti, dismissione delle centrali. La ricerca credo fu data in tutta Italia in tantissime scuole medie, alcune volte rifatta dagli alunni delle classi, ma copiata dalla mia. In Italia il referendum sul nucleare fu vinto dal no. 




1977 articolo di Prodi sul Corriere in cui viene spiegato che i meneghini e in generale persone più evolute verranno sostituiti con i negri. In casa mio padre ritaglia l'articolo e lo rileggiamo per giorni. Capiamo la gravità del momento, ma non riusciamo a crederci, siamo come increduli. Già da anni subiamo persecuzioni, e sappiamo di essere coinvolti in quanto persone evolute, moderne, contro la schiavitù e la discriminazione anche se non siamo comunisti. Siamo meneghini ed è ancora peggio.

1978 Guardia forestale: mi ricordo un tema in cui si chiedeva che lavoro avrei voluto fare da grande, e risposi la guardia forestale per difendere e le foreste di tutto il mondo minacciate dalla deforestazione come gli animali e le popolazioni indigene.

1977-1978 Feste alla scuola media: nella mia classe si cominciò a fare feste danzanti tutti i sabati nella casa della nonna defunta di un mio compagno di classe, una villetta monofamiliare. Facevamo proprio festa, balli, lenti, giochi, senza disturbare nessuno. Tutti portavano da bere o da mangiare o dischi. Mi ricordo che il padrone di casa dj delle feste o altri mi chiedevano ogni tanto la traduzione di canzoni dei Queen (il disco con Bicycle aveva dentro un poster di donne nude in bici, che fu appeso) o di altri cantanti stranieri che portavamo, e inventavo dei significati inverosimili bellissimi e il dj li metteva su senza problemi. C'era bella musica, positiva, tanti lenti. Però una volta mi sgammò e mi disse che per lui significavano altro perchè aveva comprato anche lui il disco dei Queen con il poster di ragazze nude in bicicletta e l'aveva tradotto. Si continuò a mettere dischi bellissimi, erano belli comunque, si ballava, si faceva festa. Come lento portavo Generale di De Gregori e la Fata di Bennato, Michelle dei Beatles. C'era una netta preponderanza femminile perchè ero costretto ad invitare amiche anche da altre classi come se non bastassero le compagne di classe, almeno il 60% erano ragazze. Ballavo con tutte, ma non sapevo con chi mettermi insieme.

Alcuni compagni di classe mi ricordo non venivano alle feste, ma sono sicuro che fossero tutti invitati e che le ragazze ballassero lenti con tutti. Ma non erano gay e comunque non ci sarebbe stato problema. Mi ricordo che ne incontrai due un pomeriggio che tornavano da un film vietato ai minori di 14 anni, ed avevano una valigetta piena di giornaletti porno. Si facevano anche partite a calcio e a basket durante la settimana.

Con alcuni mostrandoci le carte di identità scherzando si disse che non eravamo italiani, ma cittadini del mondo e volevamo cambiare nazionalità.

1977-1980 ascolto con attenzione alcune canzoni di Bennato: Matacaballos suonava la chitarra e il suo cantante preferito era Bennato di cui conosceva tutte le canzoni. Mi piaceva molto "In Fila per Tre" in cui un bambino ribelle viene educato ad ubbidire senza discutere con i "buoni" al potere che fanno la guerra ed hanno sempre ragione. Mi sembrava una chiara prova della selezione razziale al contrario. Compro Burattino senza Fili (il disco più venduto in Italia nel 1978) di cui mi piace molto "E' Stata tua la colpa" in cui vedo chiaramente il potere che controlla le persone come marionette. Andiamo insieme al concerto di San Siro nel 1980 in cui però Bennato si disimpegna togliendosi dal ruolo di leader e ideologo dei ribelli. Lascia però aperte le speranze con la bellissima canzone "l'Isola che non c'è" in cui invita ognuno a proseguire le ricerche da solo verso una Terra senza guerra, ladri, odio, violenza perchè i pazzi sono quelli che c'hanno già rinunciato e prendono in giro chi continua a credere in un mondo migliore. La canzone corrispondeva anche alla uccisione di John Lennon dopo che scrisse Imagine.

1979 prima scatola di preservativi:  con grande mia meraviglia mia mamma mi regala una scatola di preservativi raccontandomi di ragazze che lavoravano come cameriere nel suo ristorante rimaste in cinta, di una che stava morendo dissanguata per un aborto clandestino, di suo fratello che prima di sposarsi aveva avuto molte ragazze e si rischiavamo malattie sessuali. Era presto, ma non aveva dubbi che doveva regalarmela per farmi capire.

1979 record mondiale di limonata outdoor: A quasi 14 anni ho battuto il record mondiale di limonata under 14 in luogo pubblico con una mia amica troppo amica con cui rimasi sempre amico. Era sera dopo mangiato e si era andati in riva al lago su una panchina e cominciammo a baciarci. Si creò un vortice temporo-spaziale. Il baciò credo durò almeno due ore, ma sempre lo stesso, non furono 2 baci. Il nostro primo vero bacio. Arrivò a casa tardissimo col buio, aveva 12 anni. Ogni sera la andavo a prendere, ma i genitori non la lasciavano più uscire fino a tardi, o forse lei aveva paura di baciarsi ancora per due ore. 

Ogni anno alla nuova estate però qualche bacino ce lo davamo, ma mai più di 5-10 minuti senza presa d'aria, sapevamo già di piacerci, non potevamo mica sposarci a 16 o 17 anni. 

Ho un ricordo bellissimo di lei un pomeriggio che la portai in wind surf sul lago. Avevo 18 anni mi sembra. C'era una leggera brezzolina, lei era sdraiata sulla tavola e chiacchierammo 3 o 4 ore in mezzo al lago. Vennero in motoscafo a vedere se fosse tutto a posto. Era tutto a posto, mai più si vide una brezzolina così lieve, ma continua per ore.

Se a 999.999.999 maschi su 1.000.000.000  fosse capitata una ragazza così bella, intelligente, dolce, gentile, che capiva ogni argomento, comprendeva ogni persona, e parlava sempre in modo pertinente, forse la migliore nel raggio di decine di chilometri, innamorata, e non se la tengono non hanno capito niente della vita, non capitano due occasioni così. A quasi tutti neanche una occasione così. Chi trova buona moglie ha gran fortuna. Poi certo da ragazze per curiosità ne provano anche altri. Tutti la desideravano e lei doveva fare esperimenti. 

Crescendo avevo preso impegni sociali e non potevo coinvolgerla anche se lei era sempre pronta ad aiutarmi, come avvocato offrendomi consulenza e non solo. Il primo amore non si scorda mai. Giuro che non ho mai dato a nessun altra un bacio lungo due ore, sempre lo stesso, in luogo pubblico, senza mai prendere fiato. 




1979-1989 il Male e Cuore riviste di satirica: mi piacevano troppo le edizioni del Male con le copie dei grandi quotidiani con titoli inverosimili come Tognazzi capo delle BR, o l'arrivo degli extraterrestri. Lo portavo a scuola, e con alcuni ci si divertiva tantissimo. Anche Cuore. La mia rubrica preferita su Cuore era quella della classifica con il sogno degli italiani, tipo Andreotti che chiede scusa, mia nonna presidente della Repubblica... Ognuno esprimeva il suo voto e c'era la classifica. O l'insegna dei negozi più bizzarra. Non li trovavo di sinistra o di destra, li trovavo solo divertenti, ma non tutto, molte cose erano noiose. Poi erano sempre uguali e mi stancai e li compravo solo ogni tanto.

1979 Iscrizione all'istituto Gonzaga scuola cattolica: Ci furono lunghe discussioni in famiglia quando mio padre nel 1979 mi iscrisse ad un liceo cattolico non in quanto cattolico, ma per cercare di inserirmi in un ambito migliore possibile anche per conoscere ragazze di buona famiglia e amici benestanti come noi. Un suo collega aveva avuto il figlio liceale sprangato in coma che mi portò a trovare a casa sua. Mi aveva fatto leggere decine di articoli su risse e pestaggi politici nelle scuole pubbliche, c'erano anche le BR e manifestazioni con morti e spari di pistola. Non voleva partecipassi a manifestazioni. Ma nacquero un insieme di problematiche come si vedrà in seguito. Avevo anche trovato nuovi amici fuori dalla Parrocchia ed erano tutti bravissimi e non andavo più in Parrocchia, ma alle feste e a giocare a basket. Il liceo era solo maschile, non c'erano ragazze. Eravamo cattolici, ma ferventi della Madonna, cioè la divinità con virtù femminili come Iside, Gea, Ceres, Madre natura. Per noi Gesù era di più tipo un profeta, non Dio in persona. Certamente votavamo il partito cattolico, non quello comunista, ma non eravamo nè di sinistra, nè di destra, si direbbe di centro. Apolitici perchè non eravamo aderenti a nessun partito, e nessuna loggia di potere occulto, ma collocati al centro per una sorta di via di mezzo. Non eravamo atei, ma al referendum per divorzio e aborto avevamo votato favorevoli e a messa non ci andavano più da anni. Leggevamo il Corriere della Sera, quotidiano laico. Eravamo favorevoli all'emancipazione femminile. Era una fase di transizione dopo il 1968 e il 1977 e la verità era che eravamo soli, non facevamo parti di gruppi e non sapevamo dove collocarci e se era necessari definirci prendevano la posizione a favore del despotismo illuminato, quindi a favore di scienza, cultura, progresso, arte, ma non comunisti come Stalin o fascisti come Mussolini


1980 Avere od Essere di Fromm:  Ero sempre pronto a fare ricerche. In prima liceo esposi in classe una ricerca su "Avere od essere" di Erich Fromm, un autore ebreo che si avvicinava molto alla sensibilità cattolica lontano da consumismo e materialismo. Il libro mi era stato consigliato da mio padre. "Avere od essere" era una specie di manifesto contro la brama del possesso, contro l'avidità del potere, lo spreco, la violenza, con la prospettiva di un diverso atteggiamento verso la natura e la società, basato sull'altruismo e sull'amore. Se leggete la mia ricerca è un opera forse ancora insuperata con un programma dettagliato per arrivare ad una Nuova Società. Mi ricordo che litigai con mio padre per delle correzioni che voleva fare dopo che lessi la ricerca in classe per conservarla. Correggeva sempre tutto, infatti non riuscivo a fare i compiti con mio padre, due bravure diverse, lui molto pignolo, preciso, metodico, io geniale, profondo, sintetico. E' un cimelio importantissimo perchè dimostra i miei studi a 14 anni. Fra centinaia di letture, questa mi piacque e ne volli parlare ai miei amici. Non mi interessavano molto le materie scolastiche. Vendo le altre 4 pagine della mia ricerca a 200 mila euro, parlano in particolare dello studio pedissequo e nozionistico e dell'importanza di riflettere, capire, scegliere nei giovani. Anche altri cimeli.

1980 il cugino di Matacaballos mi regala un preservativo: ci sono alcuni episodi della mia vita che mi fecero riflettere molto. Compresi che Dio e Gea cercano sempre di aiutarci e ci sono come dei bonus per chi fa buone azioni e dei malus per chi fa errori. Era la prima volta che mi ero imboscato a casa mia al lago con una ragazza. Avevo 15 anni e lei 13. Mio padre mi dava le chiavi e mi trasferivo lì dal primo giorno delle vacanze estive a giugno, al primo giorno di scuola a settembre. Era la prima volta con la reale opportunità di scopare. Mi ero scottato al sole in barca e lei rimase con me a casa mia e mi mise la crema doposole. Cominciammo a baciarci. Lei era freschissima come una rosa e io bollente, rosso come un peperone. In quel momento suonò la porta di casa, insistentemente. Era il cugino di Matacaballos che cercava il mio amico urgentemente. Gli chiesi se voleva un bicchiere d'acqua e se voleva entrare. Arrivava da Milano. Mi confessò che era successo un  casino. Si doveva sposare fra un mese con la sua ragazza che aveva messo in cinta. Ma aveva fatto sesso con un altra ragazza ed era rimasta incinta anche lei, e anche lei voleva sposarsi. Cercava Matacaballos da mandare come paciere a parlare con le sue fidanzate e lui fuggire all'estero. Avevo capito il problema, gli dissi dove si trovava Matacaballos con altre mie amiche e lui mi regalò un preservativo dicendomi di non sposarmi. La sera col mio amico si fece un patto in cui ci si mise d'accordo di non avere figli e non sposarci e quindi usare sempre il preservativo o altri metodi anticoncezionali. 

1979-1989 Matacaballos dorme dalla parte del gay: andavamo sempre al lago da soli. Si dormiva nel letto matrimoniale dei miei genitori perché il letto a castello secondo lui poteva sfondarsi perchè cigolava. Ed essendo lui di sopra non poteva gestire il suo radiolone di notte e buttare la cenere delle sigarette (aveva preso il vizio). Lui dormiva sempre dalla parte di mio padre dove c'era la presa della corrente per il radiolone. Ci piaceva ascoltare musica di notte fino ad addormentarsi. 

In genere se due maschi dormono in un letto matrimoniale altrui, chi dorme dalla parte del maschio diventa gay, quello dalla parte della femmina pieno di donne. Se avesse dormito nel letto a castello di sopra era il letto di mia sorella. Voleva proprio dormire dalla parte di mio padre. Anche quando dormivamo a casa sua voleva dormire dalla parte di suo padre.

Il tavan aveva sempre paura di aver lasciato la porta aperta quando usciva di casa e tornava anche due volte a vedere se l'avesse chiusa bene. Se mi scassava le palle, mi divertivo mentre eravamo in giro a dirgli se avesse chiuso bene la porta e andava in paranoia. Aveva anche paura delle esplosioni di gas e controllava sempre se lo avessimo chiuso bene. Mi aveva raccontato che quando aveva cambiato casa il nuovo inquilino non aveva sostituito lo scaldabagno a gas ormai vecchio ed era esploso, era morto, mezzo palazzo era crollato, ne avevano parlato tutti i giornali e suo padre aveva dovuto andare varie volte in tribunale a testimoniare. 

1979-1983 capo dei Panthers Billy; mi piaceva il basket, giocavo a basket e andavo a vedere le partite della Cinzano Milano poi Billy. Il Palalido praticamente era deserto e non essendoci nessuno fra gli ultras mi sedevo con loro a fare il tifo anche se ero piccolino. Andavo da solo senza amici, le partite spesso erano la sera e nessuno a 13-14 anni poteva uscire la sera da solo. I biglietti avevano un costo e nessuno mi veniva dietro ad entrare di nascosto dagli spogliatoi perché mi allenavo anch'io al Palalido con la Bpm la mia squadretta e sapevo tutti i trucchi per entrare. Quando ci si trasferì al Palazzetto della Sport una struttura spettrale con 15 mila posti con soli 1000 spettatori, a 15 anni d'istinto presi il comando degli ultras essendo che qualcuno aveva portato un tamburo per la prima volta  e a fine partita lo aveva lasciato lì. Me lo portai a casa io e dalla volta successiva lo portai io guidando il tifo inventando i due slogan che tirarono in mezzo tutta Milano. Forza Billy Olè in attacco, Billy Billy, Billy forsennato in difesa con l'1-3-1 di Dan Peterson e Mike d'Antoni. Si era amici e si era d'accordo. D'Antoni regista in campo, Peterson regista in panchina io regista tra il pubblico. Ci si guardava e ci si capiva, o che tipo di schema dovevano adottare loro in base al ritmo che davo io, o io che ritmo dare in base allo schema che loro davano dal campo o dalla panchina. In pochi mesi il palazzetto divenne sempre pieno con 15 mila persone e divenne una moda il basket a Milano. Tutti parlavano di D'Antoni, Peterson e la torcida milanese che pietrificavano gli avversari. Si vinse lo scudetto.

Non potevo seguire le trasferte perché andavo al liceo e non potevo pagare il viaggio ed entrare gratis. C'era anche un problema enorme, fra gli ultras e in genere fra il pubblico, erano tutti maschi, non c'erano ragazze. Se le invitavo non volevano venire e tantomeno potevo farle scavalcare e rischiare la vita camminando sui cornicioni per entrare. Durante la partita non potevo cagarle se ero a tutti gli effetti un uomo in campo. Avevo inviato anche amici tipo matacaballos, ma erano appassionati di calcio non gli piaceva.

Mike, Dan e tutti gli altri erano miei amici, andavo spesso ai loro allenamenti al pomeriggio al Palalido dopo aver giocato due o tre ore al campetto del Lido con i migliori campettari di Milano. Ma tira più un pelo di figa che un carro di buoi. Cominciai ad uscire con ragazze, diedi il tamburo ad un altro, ormai tra i Panthers erano in centinaia, e avevano capito tutti come orchestrare con Dan e Mike il tifo in base agli schemi. Dan e Mike alzavano le dita con il braccio, e noi avevamo slogan per ogni tipo di schema e decidevamo anche noi che schema adottare in base al punteggio.

1980 I lecchini e gli spioni: Mi ricordo in seconda liceo che la prof di italiano mi fece leggere ad alta voce in classe il pezzo dei Promessi Sposi in cui Renzo dopo i tumulti per il pane si confidava in osteria con un avventore, mangiando del pane preso durante le proteste. E che fu arrestato e accusato di essere il capo dei rivoltosi. Lo volevano giustiziare, ma riuscì a fuggire. L'avventore era una spia. Mi era evidente fin da bambino alle elementari il problema dei lecchini, degli spioni, che sono presenti in ogni scuola in ogni azienda, in ogni compagnia, in ogni associazione. Un mio compagno di classe al liceo era un fissato, ripeteva almeno 5 volte al giorno la parola lecchini. Ero un appassionato dei Promessi Sposi, lo avevo letto alle elementari, alle medie e al liceo. Si capivano molte cose del mondo, della vita, anche di Dio, e della selezione razziale al contrario che i due protagonisti Renzo e Lucia avevano subito.

1980 L'aeroplanino più pazzo del mondo: Il mio compagno di banco, era proprio mio amico, era un ragazzo simpaticissimo, realizzò il record del mondo di aeroplanino di carta dalla finestra durante la lezione. Si era deciso di fare l'aereo di carta più strampalato possibile alla ricerca del record del mondo. Durante la lezione mentre il prof era girato alla lavagna si aprì la finestra e lanciammo i nostri aerei. Il mio precipitò a caduta libera, il suo cominciò a volare leggiadramente con grazia, salendo, scendendo, curvando da una parte e dall'altra, fino dall'altra parte del cortile. In piedi alla finestra il mio amico era estatico: "ohhhh ohhhhhh, noooooo, torna, su, ohhh, no guardate dov'è, ohhhhhhh, ma dai, non è possibile, è il mio aeroplanino, ohhhhh". Inutili le urla del prof, la classe era alla finestra, tutti sognavano di lanciare un aereo così, di poterlo costruire anche loro, che tutto il Gonzaga dalla finestra lanciasse aeroplanini, tutti volevano il segreto. Ma invece le urla del prof riportarono l'ordine. L'aeroplanino rimase nel cortile forse schiacciato da qualche macchina. Non si saprà mai il trucco che aveva ideato. Cominciarono a interrogarlo a tradimento in ogni materia invece di essere l'idolo di miliardi di ragazzi nel mondo, l'ideatore dell'aeroplanino più pazzo del mondo, celebrato su ogni libro di storia della scienza che meriti di essere letto.



1981 record mondiale di cubo di Rubrik: non mi è stato ancora riconosciuto, ma ho vari testimoni ancora vivi, e mi costò la perdita definitiva del mio più caro amico del liceo, potrei ancora dimostrarlo anche se non mi verrà mai dato. Io e il mio compagno di banco si era appassionati di cubo di Rubik. Si era in classe, c'era lezione. Avevamo un giornale in cui c'era scritto record del mondo 3,7 secondi e noi lo facevamo circa in 4. Lui disse batto il record del mondo. Gli mischiai il cubo e lo fece in 3,4 secondi. Si alzò in piedi esultando e venne duramente rimproverato dal prof. Inutile protestare dicendo che aveva battuto il record del mondo di cubo di Rubik. Era emozionato, felice, si vedeva, lo diceva "il record del mondo è mio". Non ci credeva. Toccava a me. Mi diede il cubo dopo averlo mischiato. Si sentiva che era in ballo il nostro futuro. Pronti via: 3,1. Io balzai in piedi esultando, il mio amico gridò. "vaffanculo". Il prof si mise ad urlare, voleva requisire il cubo. Il mio amico diceva: "cazzo record del mondo solo per 1 minuto, non ci credo, sono stato il primatista solo per 1 minuto, cazzo". Non si può dire cazzo in un liceo cattolico, nemmeno vaffanculo durante una lezione. Il prof urlava datemi il cubo. A me spiaceva, il record era mio. Nessuno capiva cosa stesse accadendo. Il mio amico venne spostato al secondo banco da solo e poi purtroppo gli eventi precipitarono per lui, fu adescato da cattive compagnie e bocciato. Ci vedevamo ogni pomeriggio, prima uscivamo con un altro amico, poi per giocare a basket, per fare i compiti, era il mio amico. Avrei preferito fare 3,9 o 4,1, ero dispiaciuto. Si capiva che era crollato il mondo di un paio di ragazzi che si divertivano in modo alternativo. Però il record del mondo a quanto mi risulta è ancora mio, non ho prove video o cronometristi ufficiali, però è mio. So di avere il record del mondo. Ma il mio cubo di Rubik fu chiuso nel cassetto del vicepreside a chiave dopo una assurda ramanzina. Un povero pirla sfigato col ruolo di vicepreside voleva spiegare la vita al primatista mondiale di cubo di Rubik. Dal cartolaio ne avevano altre decine.

Ci vorrebbero prove più concrete per poterlo dire con certezza, ma almeno tre volte vidi il mio ex compagno di banco chiaramente fatto di eroina. Aveva smesso di giocare a basket con me, di venire in centro a fighe, di venire a scuola al mattino mezz'ora prima per copiare tutti i compiti o studiare rapidamente qualcosa. All'uscita si prendeva l'autobus e la metropolitana assieme per tornare a casa. In particolare mi ricordo a Madonna di Campiglio in settimana bianca che era in camera con me e l'inventore del bomber, e che aveva conosciuto una ragazza in albergo. Gli si chiese: "ma che occhi hai, cos'hai fatto?". Lui disse che aveva scopato con questa ragazza, ma con l'altro mio amico capimmo che era fatto di eroina. Ci si guardò un attimo anche con gli altri per capire se andavano avvisati genitori, professori o qualcuno, ma il mio amico che aveva capito era muto, e gli altri pensavano fosse un figo che aveva cuccato e scopato. Il preside lo avrebbe espulso dal liceo non certo aiutato. Nei giorni successivi nessuno vide questa ragazza che non ci venne presentata. Ma non lo si vide più fatto in montagna. Diventava un problema frequentarlo a Milano se si faceva di eroina. Continuavo ad invitarlo a giocare basket o in centro o a fare i compiti al mattino presto, ma non veniva più con me e non tornava a casa con me. Di certo all'intervallo non andavo con lui e i suoi nuovi amici, due gemelli eterozigoti, con cui facevano i pirla invece di fare discorsi seri di basket, di figa, di feste, di violenza, discriminazione, selezione razziale al contrario e poi semmai ridere e scherzare per divertirsi. Era il momento di quagliare e andare sistematicamente a figa dato che in classe e al liceo erano tutti maschi, non di farsi eroina perché eravamo tutti maschi e non c'erano fighe.

Quello che mi convinse a non avvertire sua madre, che non conoscevo, era che aveva messo l'orecchino che era un segnale fra tossici. Se non aveva visto nemmeno l'orecchino e non avevo prove concrete diventava tutto complicato, lui avrebbe negato e per prima cosa espellevano anche a me dal liceo come avvenne a fine anno che ne bocciarono o allontanarono una dozzina.

Fu l'unico compagno di classe in 5 anni che alcune volte venne a casa mia. Io andai varie volte a casa di altri, ma mai ci si telefonava per i compiti. Qualche volta con alcuni si usciva il sabato, mai in settimana. Anzi ora che mi ricordo in prima venne a casa mia una volta un ragazzo che mi portò a comprare giornaletti erotici tipo Playboy in edicola e sigarette. Si fumò una sigaretta sul balcone di casa mia e vomitai e non le comprai più. Invece i giornaletti erotici e poi porno continuai a comprarli. Lui venne bocciato in prima. Preferivo uscire con l'altro mio amico perché veniva dietro alle mie proposte, non mi piaceva andare dietro a lui.

Iniziai ad uscire con Matacaballos sempre anche a Milano e non ebbi più un amico al liceo con cui facevo i compiti, mi telefonavo, uscivo ogni giorno, complottavo, mi divertivo.



1981 ultima volta che entrai da un parrucchiere: tagliai i capelli a spazzola e non ho mai messo più piede da un parrucchiere. Li ho sempre tenuti a spazzola al liceo e dopo molto lunghi tagliandoli da me. Non ho niente contro i parrucchieri, ma non riesco a stare fermo un'ora, mi viene da muovermi, mi sento una pila elettrostatica. Complessivamente 20 € due volte al mese, 24 volte all'anno per 40 anni sono circa 40 mila euro che ho risparmiato nel corso della mia vita. Forse al liceo ancora una volta ogni due mesi andavo e poi li sistemavo col gel per capelli, poi mai più (nella fototessera a 15 anni si vede che ormai la spazzola sta diventando lunga), (gli occhi chiusi rappresentavano il sonno che mi veniva durante le lezioni a scuola, ma sembrano gli occhi di quelli che si facevano di eroina e venni scherzato molto perché misi la foto sulla tessera del tram e non avevo voglia di rifarla costava soldi alla macchinetta vicino alla rivendita degli abbonamenti), (il bomber blu fa capire che ero già paninaro, fighetto in seconda liceo, forse il primo col bomber blu), (non si vedono gli scarponcini Timberland arancioni, ma c'erano, non li aveva nessuno, solo io e pochi altri). Poi finito il liceo, li feci crescere lunghi. 

Mi sono serviti, non li ho buttati via. I soldi non i capelli. I capelli avevo imparato a buttarli via quando a 4 anni mio padre me li aveva tagliati e io con la colla cercai di riattaccarli.

1981 il primo Paninaro: La spazzola e il bomber erano simili ai primi skinhead inglesi, non c'era nessuno a Milano così. Prese  il bomber verde per primo un mio amico ex compagno di banco con la madre direttrice di Vogue, famosa rivista di moda, che abitava in Piazza San Babila e si usciva insieme ogni giorno in centro con l'altro mio amico. Lui poi divenne punk e frequentava il Virus ritrovo punk. Ma comunque non eravamo razzisti e di destra. Gli skinheads di destra col bomber e i capelli a spazzola vennero 6-7 anni dopo. Le Timberland e i Jeans Armani erano proprio milanesi. Avevo anche i Jeans Levis. Poi presi anche la giacca di Jeans Levis col pelo che ho regalato a mia nipote e la indossa ancora. Una giacca jeans Levis col pelo originale del 1982. Forse fui il primo paninaro in assoluto o tra i primi, il movimento dei liceali fighetti che andavano a figa che coinvolse milioni di ragazzi con indumenti cult di marca che ancora va di moda, come ora con le Nike, l'Iphone e tantissimi marchi.

1982 meglio non giocare d'azzardo: mi ero comprato un libro sui sistemi ridotti a totocalcio e per mesi avevo studiato la schedina vincente. Varie volte nelle prove avevo fatto 11. Con 12 e 13 si vinceva. preparai un sistema da 50 mila lire (circa 100 euro di adesso).  Era sabato sera, le 19. Alle 19,30 le tabaccherie chiudevano. Era una decisione sofferta, la prima volta che giocavo d'azzardo seriamente. Andai. Era buio per strada. Stavo per arrivare dal tabaccaio quando due ragazzi mi fermarono per rapinarmi puntandomi il coltello alla gola. Dovetti consegnare i 50 mila e capii che il gioco d'azzardo era una rapina, soldi persi. Impossibile non ricordare.


1982 Martin Mystere: primi numeri del celebre fumetto di Bonelli in cui il "Detective dell’impossibile" indaga sui misteri del passato e del presente come Atlantide, gli UFO, la parapsicologia e vari enigmi della storia, dell'archeologia e della scienza. Nel fumetto ci sono gli Uomini in nero, una sorta di setta secolare con l'obiettivo di evitare che vengano rivelate scoperte che potrebbero turbare l'ordine costituito, dalle prove dell'esistenza degli Ufo o di civiltà evolute precedenti alla nostra, a reperti storici o scientifici che sono in contrasto con le discipline ufficiali. Mi sembra cominciai gli acquisti dal numero 8 o 12 a fine 1982, ma presi anche gli arretrati.

1982 Guidino muore per droga: avevo un amico del lago più piccolino di due anni, molto simpatico, un vero leader, tutti si divertivano con lui. Era mio amico, mi rispettava. Mi ricordo una sera si suonava la chitarra nel mio giardino in 20 e lui voleva salire a prendere da bere, un litro di latte che avevo in frigo, e passò per il vetro della veranda e lo ruppe. Era scatenato, non si poteva tenerlo fermo. Le ragazze impazzivano per lui. Non aveva mai fatto uso di droghe pesanti. Certo aveva provato vino, birrette e cannabis. A Milano quell'inverno invece cominciò ad usare eroina e morì di epatite fulminante all'ospedale Sacco. Gli si dedicò un concerto al lago in sua memoria contro l'eroina. Divenne chiarissimo che da quella parte non c'era via uscita. E che i migliori, i più simpatici, gli alternativi, erano i più a rischio e non li aiutava nessuno.


1982-1987 Schietti poeta: Ero anche poeta, avevo scritto molte poesie profonde sulle illusioni, la felicità, la sofferenza, la morte, e i problemi del mondo. A volte passavo 3 o 4 ore per scriverne una invece di studiare. Le buttai tutte anni fa per paura che qualcuno trovandole le rendesse sacre. Erano riflessioni molto serie per la mia età, espresse in versi. Una sintesi potrebbe essere espressa nel concetto che Dio per me poteva benissimo distruggere il mondo, c'era ben poco da salvare, ma che se non avessi comunque provato a migliorarlo Dio avrebbe distrutto anche me. Dovevo far qualcosa di meglio di quello che criticavo, come guerra, povertà, inquinamento, ingiustizie, droga, solitudine, discriminazione, violenza, selezione razziale al contrario. In particolare se io ero bravissimo e non avevo un vero amico, una tribù, una speranza, nessuno che mi aiutasse, e venivo perseguitato, isolato, boicottato a scuola, in quartiere, in parrocchia, al Lago, si vedeva che nessuno mai avrebbe potuto farcela. Non esisteva un ritrovo di persone sagge, giuste, oneste, ecologiste, pacifiste, senza droghe, senza alcolici, da cui poter andare, pieno di ragazze, in cui facessero anche feste e si potesse stare insieme e vivere felicemente insieme ricchi, poveri, intelligenti e stupidi, belli e brutti. In particolare vivevo molto la tensione fra quelle azioni finalizzate al puro interesse economico, o finalizzate al sesso, o legate all'immagine di sé che si voleva dare agli altri, e quelle invece sincere mirate all'amore e alla felicità, anche quella altrui. Da notare la camicia hawaiana nella foto che poi divenne di moda fra decine di migliaia di fighetti poi paninari dopo una festa hawaiana organizzata con i miei amici.

Giunsi ad una specie di accordo con Dio e Gea che non distruggevano subito il mondo nonostante le mie tesi fossero giuste ed approvate integralmente per dare il tempo a me o ad altri di fare qualcosa di diverso da ciò che criticavo, ma al tempo opportuno se avessimo fallito, certamente il mondo sarebbe finito con un'esplosione atomica o un meteorite, un'eruzione vulcanica o qualcosa di simile.



1980-1985 Analisi Transazionale, i ruoli e i giochi: mio padre mi consigliò la lettura di alcuni libri di Eric Berne ed altri autori con teorie psicologiche rivoluzionarie. Ne aveva decine. Trovai geniali, ma in molte parti incompleti e poco applicabili i lavori di Berne. A me e mio padre piacque tantissimo la teoria dei ruoli e dei giochi. Ogni persona é come recitasse un ruolo. E nelle relazioni avvengono come dei giochi in negativo o in positivo in base ai ruoli di ognuno. Come delle recite a canovaccio. Con quel metodo senza troppe analisi freudiane o moralismi cattolici, era possibile interpretare i giochi in atto nelle dinamiche tra persone e modificarli facilmente cambiando ruolo e gioco. Per esempio "smetto di giocare a bere alcolici e comincio a giocare a fare sport". O "smetto di dire parolacce e inizio a leggere libri prendendo il ruolo dell'intellettuale con gli occhiali". "Smetto di usare auto inquinanti e gioco ad  auto a gpl, parlando con tutti di smog prendendo il ruolo dell'ecologista". In Berne era chiaro anche lo spirito di "problem solving" evolutivo. Altri autori ripresero il suo lavoro parlando di intenzioni dietro al ruolo, lo scopo per cui le persone recitano un ruolo, non per forza in buona fede e quindi di giochi in malafede. 

Credo ancora nella teoria dei ruoli e dei giochi, ma non consiglio nessun libro di Berne. Forse "A che gioco giochiamo" va letto per cultura storica se qualcuno volesse intraprendere studi di psicologia. Famosa la frase di Berne: "cambiamo gioco" entrando in un nuovo ruolo, che utilizzo ancora come un bambino quando gioca, ma si sta annoiando e con gli amici decide di cambiare gioco. 


Un autrice approfondì gli studi di Berne ed arrivò a parlare di evoluzione personale, luce, senso della vita, livello esistenziale mistico religioso, e missioni da compiere con impegno nel sociale. Non posso fare la foto del libro perchè lo prestai a Matacaballos che non me lo rese più. Per mesi lo tenne vicino al suo letto insieme a quello di Berne. Quando lo andavo a trovare a casa sua era sempre lì sul comodino. Poi non ho più idea di che fine fece. Al 99% credo si trattasse di James Muriel, e il libro "Nati per Vincere". Il vincente per la Muriel era capace di amare e di essere amato, affrontava i problemi e si impegnava a migliorare gli ambiti in cui viveva e la società. Il perdente viveva come nei sogni, non era presente "qui ed ora", ma in dormiveglia su problemi del passato o del futuro. Le modalità di guarigione della Muriel erano comunque basate su ruoli e giochi e il 99% dell'opera era copiata da Berne. La novità era l'evoluzione nell'impegno a migliorare la società. 

Non portai a scuola una ricerca su Berne e Muriel per i miei amici perchè, essendo tutti ragazzi, era fin troppo chiaro il concetto di cambiare gioco e ruolo. Utilizzavo sempre questi termini senza citare autori. Cambiando gioco emergevano anche i ruoli. Io a basket ero il più bravo, ma a calcio no. "Cambiamo discoteca, cambiamo compagnia, cambiamo look, cambiamo musica". Avevo paura che poi coerentemente mi dicessero allora di impegnarmi in opere caritatevoli cattoliche su cui avevo dei dubbi essendo la mia vocazione l'ecologia. O peggio di impegnarmi politicamente. Nell'opera della Muriel non si intendeva per forza volontariato. 

Sicuramente mancava una biblioteca di classe in modo che se qualcuno trovava un bel libro o un bel film o un bel disco lo potesse portare e mettere a disposizione di tutti. Sentivo la carenza di non poter uscire dal ruolo di alunno e passare a quello di insegnante. Mi sentivo come una radio solo ricevente, e non ricetrasmittente.


1982 lezioni di pronto soccorso, medicina, sessualità, diete alimentari e di vario tipo: Avevo anche un bel libro sulle domande più frequenti ai medici di famiglia e uno sul pronto soccorso in casa, ma essendo che ero facilmente impressionabile per ben due volte nel momento di andare dal prof a chiedere se potevo fare una ricerca tornai indietro. Trovavo che ci fosse una grava carenze che non venisse data nessuna base medico scientifica. Al limite poteva venire un medico, o si poteva trasmettere un documentario. Oppure potevano essere dati dei libri da leggere come i miei. Come anche una ricerca breve sulla sessualità. Il buco della figa lo trovano tutti, al massimo c'è anche quello di dietro e quello della bocca, ma una lezione di un paio d'ore sui metodi anticoncezionali e le malattie sessuali ci sarebbe stata bene. Anche sulle diete alimentari. 

Sembra esagerato, ma lo pensai perchè vennero trasmessi in sala cinema un documentario sulla droga e uno sulle malattie ereditarie, ma appunto essendo impressionabile dovetti uscire dalla sala cinema. Erano letture che dovevo affrontare con calma pronto a lasciarle lì se mi girasse la testa. Non sapevo ancora che bastava prendere uno xanax o delle tisane rilassanti prima di affrontarle.

Vennero trasmessi in sala cinema vari altri film a scopo didattico, alcuni non particolarmente interessanti, ma fece molto discutere quello su un attivista politico ingenuo, in buona fede, che veniva isolato e discriminato da tutti, con attore Flavio Bucci.

Fra le altre pochissime lezioni fuori dal programma scolastico mi ricordo quella sul Gerontology boom, il problema della riduzione della natalità e dell'aumento dell'età media, che causava un grande aumento di anziani. Nei primi anni 80 era un argomento che mi fece pensare molto. 

1982 Serie A, 90% al tiro, 100% dalla lunetta: mi ricordo l'ultima partita di campionato alla fine della terza liceo a Giugno con la squadretta della Parrocchia contro un'altra squadretta. Realizzai oltre 40 punti con quasi il 90% al tiro e il 100% dalla lunetta. L'allenatrice mi disse alla fine della partita venendomi incontro porgendomi il mio asciugamano: "Serie A". Era ex nazionale italiana femminile di Basket, Zambon, moglie del più famoso giornalista di basket italiano, Oscar Eleni, direttore del settimanale Superbasket. Ero alto 182 cm e non era pensabile che potessi giocare in Serie A, ma ero cresciuto oltre 15 cm in un anno e lei forse pensava che sarei cresciuto ancora altri 10 cm. Invece rimasi 182 cm. Conclusi il campionato con oltre 30 di media partita. Avevo trovato il trucco. Se fintavo di tirare e il difensore ci cascava, andavo via in terzo tempo. Se fintavo di andare via in terzo tempo e ci cascava, tiravo. Se mi faceva fallo andavo in lunetta. Se non ci cascava ripassavo la palla. Se mi marcavano in due o tre facevo un'assist al compagno libero. Se recuperavo palla o me la passavano nella mia metà campo e i difensori erano stanchi o lenti a riprendere posizione, me ne andavo da solo a canestro in contropiede.

1982 Giugno, il bullo della classe mi rompe un braccio: C'è da notare che l'ultimo giorno di scuola a Giugno in terza liceo, durante una partita di basket, un bullo compagno di classe mi fece un plateale sgambetto sul cemento mentre facevo un terzo tempo, e mi ruppi il braccio sinistro rovinandomi le vacanze. Non ho mai smesso di richiedere i danni dato che l'Istituto era assicurato. Se fosse avvenuto in una partita di campionato professionisti sarebbe scoppiata una rissa, il pubblico avrebbe fatto invasione di campo, lo spogliatoio avversario sarebbe stato assediato e il giocatore licenziato.



I 2 bulli del liceo a fine 1982: è una faccenda complessa, ma va raccontata per capire che tipo sono, e come arrivai alla mia scelta di aprire il primo centro sociale ecologista non violento del mondo, non è noiosa. Si poteva calcolare un 50% di lecchini di vario livello in quel liceo. Anche 70%. Ma quando in quarta liceo i 2 bulli della scuola alto uno 2.05 e l'altro 1,98 venivano ad ogni intervallo al mio banco a mettermi le dita nel naso, nelle orecchie, negli occhi, nessuno fece niente, nessun professore, nemmeno il preside, anche se tutti lo sapevano. I lecchini divennero il 100%. Neanche in Sicilia simili livelli di omertà. Nessun compagno si fermava con me, fuggivano dalla classe. Uscivano anche i prof. Solo una volta un mio amico disse ai 2 bulli: "ancora qua?", ma se ne andò, non rimase. Se rimanevano in 5 non sarebbero più tornati, ma bastava avvisare il preside. Ma i due bulli facevano parte della squadra di Serie A di Volley finanziata dall'Istituto, erano i cocchi di tutti i Fratelli, le giovani promesse milanesi del volley. Si capiva che agivano d'accordo col Preside.

Io stavo fermo al mio banco in piedi e non dicevo nulla, neanche "ciao", o "non rompete il cazzo", o "perchè venite qua". In piedi zitto e aspettavo finissero. Aspettavo l'indicazione di Dio del passo successivo, ma durò quasi 2 mesi. Non finiva più. Record mondiale di bullismo prolungato in attesa di una mossa. Non risolvevo il problema dicendolo a mio padre se no avevo finito di uscire di casa. Certo mi cambiava scuola, ma ci voleva una denuncia e i due bulli erano minorenni come me, e poi mi aspettavano fuori in 10 loro amici dalla nuova scuola. Erano chiaramente d'accordo coi prof e il preside. Si trattava di selezione razziale al contrario. Se avessero avuto problemi personali con me mi avrebbero aspettato fuori dall'Istituto, non sarebbero venuti in classe rischiando che i lecchini li segnalassero al preside e di essere allontanati dalla squadra di volley.

Mio padre non pagava 2 milioni l'anno l'iscrizione a scuola  per far mettere le dita nel naso al figlio dai 2 bulli. Avvertire il cugino di Bud Spencer potevo, ma serviva il loro passo successivo. Potevo anche tirare giù i pantaloni e mostrare il cazzo. O far vedere un cannone. Cazzo o cannone? Di che tipo il cannone? Calumet della pace o Smith&Wesson? O Cugino di Bud Spencer? Aspettavo. 

Potevano uscire con me e gli presentavo tutta la figa che volevano, non erano antipatici, un po' wild boy, ma non si può fare a pugni ogni giorno. Se si esce in tanti qualche wild boy fa fighi se si va a feste o in centro, ma in chiave difensiva. Se chiamava qualche amica avrei detto subito se vuoi ho due wild boy. Alla scuola tedesca femminile erano in 40 a voler uscire con me, ma ne portavo fuori 3 o 4, non potevo tutte io, non potevano tirarsi i capelli fra di loro per uscire con me. Ma il gemellaggio era evidente. Ma così coglioni facevo una figura di merda. Cosa dicevo, sono quelli che fanno i bulli con me? Se glielo dicevo dovevo sprangarli. Nessuna ragazza in tutta Milano sarebbe più uscita con me se ero bullizzato. Se li sprangavo invece facevano la fila dai licei di Milano per uscire con me. Ma erano giá in fila. 

Mi ricordo che mi dava fastidio che a tanti sembrava fosse giusto che mi bullizzassero perchè sicuramente essendo loro d'accordo col Preside, qualcosa dovevo aver fatto. Ma io non avevo fatto niente, e non meritavo quel trattamento in nessun caso.

1982 Il Picchiatore esterno steso con un diretto: La panozza dello Schiapparelli uscì con me la prima volta quando a fine 1982 un picchiatore stranoto entrò all'intervallo al Gonzaga. Era il bullo che mi aveva rotto il braccio con lo sgambetto. Non era più un alunno dell'istituto, era stato bocciato. Venne nella mia classe di corsa lanciato contro di me, e d'istinto gli sferrai un diretto d'incontro che lo mise Ko e lo portarono fuori a braccia svenuto. Non seppi mai perché fosse venuto a pestarmi, perché fu fatto entrare, perchè nessun compagno di classe denunciò l'accaduto. Io ero al mio banco come sempre da solo perchè vittima degli altri due bulli, sapeva dove trovarmi. 

Il preside non mi chiamò. Non convocò i miei genitori. Io non dissi niente a mio padre perché con quello che pagavo se faceva denuncia minimo il Preside finiva in galera insieme al suo amico picchiatore, che però era minorenne. Ma se lo facevo non finiva più la faccenda, me ne mandavano altri 2 magari dopo 10 anni. Un mistero i motivi. Aveva un anellazzo su un dito, se mi colpiva mi sfregiava. Tacqui io. Ma il pomeriggio Matacaballos mi presentò l'Irene, una nuova amica panozza, strafiga, simpaticissima, e non ci pensai più di tanto. Ma ogni volta che dovevo combinare con l'Irene accadeva sempre qualcosa. Come quel primo giorno che avevo un mignolo rotto ingessato per il pugno al picchiatore e non avevo voglia di baciarmi, dato che al pomeriggio in discoteca mi misero vicino mentre si ballava di nuovo il picchiatore e quindi era inutile cambiare liceo, ci sarebbero stati problemi ovunque se non si capiva il motivo. Ma non ho mai smesso di chiedere i danni al Liceo Gonzaga e di parlarne dato che il liceo evidentemente ha anche un'assicurazione contro incidenti e infortuni.

Per la frattura dovetti smettere anche gli allenamenti a basket in parrocchia, che avevo già interrotto per la precedente frattura, che ero il capocannoniere della squadra e non ci fu più modo di riprenderli. Se volevano i cattolici dovevano venire dietro a me e non io a loro. Il contrario non era più possibile.


1982 i due Carusini: Poche settimane dopo l'inizio degli atti di bullismo conobbi i Carusini, due fratelli piccolini, più bassi della media, galletti, di seconda e terza, minorenni, con cui andavo a fare testacoda di notte con la macchina di loro padre nei posteggi. Il piccolino alto 1,30 con la schiuma da barba poteva riempire i due bulli. Se glielo mandavo sotto li schiumava. Sembrava di quinta elementare. Quando a San Silvestro la polizia ci fermò a lanciare raudi e bombette dall'auto guidava il piccolino. Lo feci scendere a destra passando sopra di me, io scesi a sinistra, e dissi che ero in giro con i miei cuginetti e guidavo io. 

Nel 2021 più esperto avrei fatto anche una scritta fuori da scuola sul marciapiede con il nome di uno dei due bulli dicendo che era gay. Ma era tutto complicato, si vedeva che erano d'accordo col preside, i prof, i lecchini e la polizia.

1983 I Due bulli, il picchiatore e i paninari: A volte uno dei due bulli venne in Panineria (o Paninoteca?) al nostro ritrovo del Sabato che aveva un bello spiazzo per le moto ed era vicino a scuola (per alcuni derivò da lì il termine Paninari dato che quelli che si ritrovavano al Panino di cui facevano parte i bulli erano più politicizzati, drogati, violenti, sfigati e non centravano niente col movimento dei paninari apolitico, nonviolento, disimpegnato, dedito alla figa). Furono loro due a portare fuori dal liceo il picchiatore svenuto tirandolo per le braccia che frequentava anche lui il Panino. Avevano giá smesso da qualche giorno di rompere sapendo che mandavano il picchiatore esterno. Furono poi buttati fuori dal liceo per altri atti di bullismo, quindi in quel caso i lecchini avvertirono, o il bullizzato fece denuncia, ma non seppi mai chi fosse quel ragazzo e che fine fece. Anche altri del Panino erano ex alunni del Gonzaga, o avevano la fidanzata al Gonzaga, o venivano in panineria da me. Ufficialmente i Paninari vengono fatti nascere dal ritrovo del Panino, ma io fui il primo paninaro e in Paninoteca si trovavano quelli dediti alla figa, al Panino quelli dediti a droga, alcol, estremismo, violenza, armi. Però non c'è dubbio che la divisa col bomber e le Timberland o la giacca di pelle o di Levis col pelo fosse identica. Anche le moto col bauletto nero erano identiche.

1979-1984 Gli estremisti di destra: era evidente che dietro agli atti di bullismo c'era una gang organizzata con il preside, che fra i suoi punti di ritrovo aveva il Panino. E quindi non era così semplice fare denuncia per gli atti di bullismo. Erano estremisti di destra, quelli che avevano messo le bombe in Piazza della Loggia, sull'Italicus, alla stazione di Bologna, che organizzavano cortei con militanti con le pistole in pugno. In Italia sparivano decine di ragazzi, forse solo che cambiavano città per paura del bullismo politico, ma in Argentina decine di migliaia sparirono davvero, in accordo con il governo italiano principale alleato del governo argentino. La polizia era alleata del governo, del preside, degli estremisti, dei bulli, non con me. Avvenivano decine di migliaia di perquisizioni nelle case alla ricerca dei terroristi. I servizi segreti italiani erano implicati con le stragi e anche con le sparizioni in Argentina. Il Papa moderato, Luciani, fervente di Gea (la Madonna), forse era stato ucciso per far posto ad un ultraconservatore di destra, Woityla. I miei genitori ed io eravamo cattolici, ma ferventi di Gea, la Madonna, ma non facevamo parte di nessuna loggia. Non era possibile avvicinarsi al commissariato per sporgere denuncia, sarei sparito, mi avrebbero ucciso o pestato a sangue con la semplice scusa di sospetto terrorista.

1983-1984 il leader dei paninari: Ma io divenni il leader dei fighetti (poi paninari) del liceo e di tutta Milano come prova l'intervista in San Babila nel 1984 (vedi dopo). O come dimostra che tutti i gonzaghini che il sabato volevano uscire in gruppo a fare i fighetti, venivano al mio ritrovo. Se no se c'era Schietti nessuno sarebbe venuto o mi avrebbero mandato via. E invece che in Paninoteca sarebbero andati al Panino fra i drogati e i bulli contrari a Schietti, gli estremisti di destra politicizzati, non i moderati di centro che volevano solo andare a figa e divertirsi senza parlare di politica e usare droghe. Noi a volte riuscivamo a cuccare, valeva la pena provare, avevamo 18 anni, si prova. Loro non avevano nessuna possibilità. Se si beve e si usano droghe, non si rizza il pene. Possono esserci anche ragazze in compagnia, ma non per fare sesso.

Però i danni erano evidenti. Se i lecchini non dicevano nulla, i 2 bulli erano d'accordo col preside. Sicuramente glielo dicevano. E dopo arrivò il picchiatore esterno. E il sabato pomeriggio dopo averlo messo Ko, in discoteca mi fu messo davanti di nuovo mentre ballavo. Ma non gli diedi retta, andai avanti a ballare mischiato ad un'altra compagnia di bulli facendo credere fosse la mia (essendo che l'Irene pensando fossero miei amici aveva cominciato a parlare con il loro capo). Ma non potevo certo pensare all'Irene quel pomeriggio o spiegare tutto. E non sapevo che problemi ci fossero. Si aspetta, sto ancora aspettando. Magari nell'aldilà si saprà. 



1983 Scherzo al concerto del liceo e ragazze nelle scuole maschili cattoliche: Al sabato a volte portavo fuori quasi 40 ragazzi di varie classi e si andava in giro con le moto, a volte anche a feste, ero il leader dei fighetti, eravamo tutti maschi, si lamentavano tutti dell'assenza di femmine. E i professori bullizzavano i migliori, i preferiti dalle ragazze, in un clima generale di repressione sessuale.

Con la mia classe in quarta, tutti uniti, al concerto del liceo di fine anno, nella sala teatro, cantammo una canzone milanese scherzosa dove prima i professori tartassano gli studenti, ma poi uno studente chiede al prof se é nato prima l'uovo o la gallina e lui non lo sa e fa una figuraccia. Noi sul palco si fece festa 10 minuti ripetendo in continuazione "che figura il professore non lo sa". Eravamo in 30 sul palco, avevo invitato anche Matacaballos e il cugino di Bud Spencer. Bud Spencer l'aveva portato il preside (era un ragazzo di grossa stazza che ricevette l'incarico di buttafuori che fu presentato come il capo degli ultras interisti). Nel casino altri ragazzi salirono sul palco, alcuni inciamparono sui fili, si facevano balli popolari. Ma saltò la luce (per me fu tolta), nessuno capiva più niente e fu sospeso il concerto. 

Il nome del gruppo era "Tacchini brothers", tacchini in gergo si intendeva chi andava a cuccare ragazze, era un modo per dire paninari, fighetti. Pensavano tutti che saremmo saliti sul palco in 2. Non avevamo certo detto in 30, con ospiti, con quella canzone. E non avremmo creduto che altri si sarebbero aggiunti ai balli popolari. 

Il liceo era solo maschile, ma poi fu aperto alle ragazze. Sul palco c'erano anche 2 miei amici che per esperimento avevano iscritto le sorelle al liceo maschile. 

Al concerto c'erano ancora i due bulli che tirarono uova marce sul palco mentre noi facevamo festa e Bud Spencer non gli disse nulla, anzi si mise in mezzo quando sceso dal palco volevo andargli vicino a discutere pronto a picchiare due volte, picchiando per primo, e poi difeso da Superhulk e gli altri miei amici esterni. Ci fece defluire nel cortile della scuola. Non fu mai chiarito niente con loro due. Ma ebbi la sensazione che li graziai. Quella sera potevo menarli duro anche se erano il doppio di me ed erano in 2. Avevano fatto la mossa tirando le uova marce. Erano stati chiaramente avvisati dal preside se avevano le uova e si parlava di uova nella canzone. Qualche colpo riuscivo a darglielo. Erano già stati cacciati dal liceo e non potevano venire al concerto se non in accordo col preside forse come servizio d'ordine, ma molto discutibile essendo i due bulli del liceo già cacciati. Quindi erano stati invitati apposta per tirare le uova a me e bullizzarmi. Forse anche attendermi fuori per pestarmi.


I miei due migliori amici in quarta liceo avevano la sorella iscritta per esperimento. Uno fu spostato di classe e messo come mio compagno di banco (Superhulk). L'altro abitava vicino a me e tornava a casa ogni giorno con me, ed era in classe con me (quello a sinistra nella foto, l'altro sono io). Ma 3 o 4 ragazze in un liceo di soli maschi erano troppo poche. Hulk era piccolino rispetto al mio compagno di banco (nella foto sopra, sullo stesso gradino del marciapiede, io sono 182 cm). I nomi che apparivano sulla locandina erano il mio e di Superhulk come ideatori e compositori del pezzo. 

Una delle ragazze inserite in prova al liceo mi ricordo che era biondina e faceva la valletta ad un programma televisivo. Non riuscii mai nemmeno ad avvicinarmi perché all'intervallo ne aveva attorno almeno 80 e c'era un muro impenetrabile. Erano 5 ragazze con 750 ragazzi arrapatissimi. Le volevo chiedere se voleva uscire con noi al Sabato poi non ci pensai più, ne avevo almeno altre 10 che volevano uscire con me. E io ero bullizzato e non potevo spostarmi dal banco. Lei circondata da decine di maschi arrapati immobile impaurita. E io al mio banco bullizzato, immobile per non dare adito a dubbi. Altre due ragazze erano state consigliate dal preside di non muoversi dal banco e dalla classe.


Portavo le mie amiche in montagna come nella foto, al mare, a feste, in moto, al parco, in centro. Dovevo dire a mia madre non ci sono per nessuno se suonava il telefono. Non si può uscire con tutte. Che figura facevo se mi vedevano in giro un giorno con una e un giorno con l'altra? Ne parlava tutta Milano. Non sarebbe uscita più nessuna con me per farsi una storia seria. Invece i genitori si fidavano di me. 

Va anche a culo. O a sfiga. Come quella volta una Domenica pomeriggio che mi feci 2 seghe. Unica volta in vita mia. Mai fatto due seghe. Al limite tiravo in lungo la prima. Anche a scopare, una bella lunga. Non due corte. La sera mi chiamò Matacaballos che le 2 nostre amiche del liceo Schiapparelli, le più fighe del loro liceo, che uscivano spesso con noi, volevano uscire. Le prime 2 panozze dello Schiapparelli, ma a quei tempi solo fighette, ma già col Moncler, l'Irene e la sua amica. Dovetti andare. Erano sole in casa di una di loro. Volevano scopare, ma mi ero già fatto due seghe. Era la prima volta a casa di una di loro. Giurai mai più 2 seghe, che figura facevo se mi diceva "scopami ti prego"? In ogni caso ero pronto a dire la verità. 

Non ci fu più occasione a casa di una di loro da soli.  Ma era destino, non potevo sposarla a 18 anni io e lei 17, passare tutti i giorni a pomicciare da soli io e lei. Non c'era Whatsapp. Mi annoiavo da solo con la tipa tutto il giorno, era meglio stare in gruppo.  Ma era fantastica, capiva tutto al volo. Non le spiegai mai nulla, veniva dietro sulla mia moto e capiva tutto senza bisogno di parlarsi troppo come quando ci si ama veramente o si è molto amici. 

Il trucco per uscire la sera con le ragazze durante la settimana era di andarle a trovare a casa loro, anche in due o tre per non fare i fidanzati in casa, magari le sere in cui i loro genitori uscivano con loro amici ed erano sole in casa.

1983 La figlia del comandante della celere: la figlia del comandante della caserma della celere iscritta anche lei al Gonzaga con falso nome, provò ad uscire con noi, poi cuccò uno dei ragazzi che usciva con me e non la vidi più. Rividi quel ragazzo a fare servizio d'ordine con la celere fuori dal concerto di Zucchero alcuni anni dopo, alla porta d'ingresso. Ecco ce ne voleva tanto, più zuccherato per la figlia del comandante della Celere, con qualche pacchetto di caramelle in dono anche per la mamma e il papà. Anche fiori. Quelli mi disse che li portò. Ma 50 persone su 100 anche alla scuola cattolica l'avrebbero fatta stuprare in gruppo se avessero saputo chi era (bastava che lo avessero detto in giro). E se veniva il padre a vedere lo avrebbero messo in croce. Scende Gesù e su te, cambio, tocca a te, é venuto il tuo turno e di tutti quelli che proteggete contro chi vuole pace, giustizia, verità. Però certamente erano per l'emancipazione femminile e la ragazza era una delle 5 sole in una scuola maschile.

1983 La gara dei 3000 metri: mi ricordo la gara dei 3000 metri in quarta liceo alla fine dell'anno, in cui avvisai un mio compagno buon podista che gli avrei fatto da lepre, di non venirmi dietro. Mentre i miei compagni di classe dicevano a tutti gli altri che Schietti era campione juniores, di non lasciarlo andare via se no si prendeva un giro di distacco. Partii come un razzo al massimo, ero un ottimo atleta giocatore di basket. Correvo al massimo come dovessi fare solo 400 metri. Ero un razzo. Gli altri candidati alla vittoria dietro e il mio amico tranquillo distanziato. Alla fine dei 400 al traguardo alzai le braccia al cielo come avessi vinto, facendo quasi come Tardelli nel 1982, ma senza scivolata sulle ginocchia perché sulla pista di tartan me le sarei ustionate. Tutti rimasero di sasso, non si capiva più niente, e il mio amico continuò la corsa e gli altri dietro, con le gambe spezzate e il fiato distrutto. Tutti guardavano e nessuno capiva. E io come avessi vinto le olimpiadi facevo avanti e indietro sotto le tribune raccogliendo gli applausi. Vincitore assoluto dei 400 metri, la mia categoria, ma a quel ritmo anche campione del mondo dei 3000 se avessi continuato. Ai 370 metri avevo il rettilineo di vantaggio, nessuno capiva più niente, sapevano tutti che ero Schietti: Schietti Nanù figlio della giungla. C'erano i 100, i 3000, lancio del peso, salto in alto, ma non i 400 o gli 800. Ero campione juniores dei 400 nella mia parrocchia, non italiano sui 3000.

1983 degenerazione in Wild boy: Ero incline anche agli scherzi. Mi ricordo che una volta Matacaballos mi invitò ad una festa in casa di amici nel 1983. Credo fossero figli di colleghi di una banca o amici dell'oratorio, o la sua compagnia di Milano. Decisi di far credere che fossi una specie di rambo tipo wild boy, armato di catena, finti tatuaggi, scritte sul corpo e sul bomber. Facevo paura. Entrai alla festa brandendo la catena enorme della moto, minacciando che ammazzavo tutti se non mi mollavano la più figa. Una ragazza stupenda, non so come dire, bellissima,  aveva anche la settima di seno, molto più di una pin up, sbucò fuori, disse vengo io. Me ne andai subito dalla festa con lei. Con la moto si andò in giro e divenne la mia ragazza. Vinse una borsa di studio all'estero con Erasmus e non la vidi più. Devo dire che Matacaballos presentò varie volte ragazze splendide.

Comincìò anche la moda del wild boy. L'anno dopo canticchiavo sempre Reflex dei Duran Duran. Il testo era incomprensibile, ma il personaggio era bizzarro e il ritornello mi risuonava in testa. Lo interpretavo tipo che nel buio della discoteca per trovare il tesoro dovevo essere pronto a cogliere il riflesso degli occhi di qualche ragazza. Ma sicuramente era meglio parlarsi con calma in un ambiente comunicativo. Tanti mi imitarono entrando alle feste spaccando tutto, ma fighe niente. Io avevo fatto finta. La pin up quando capì che era uno scherzo e che lei si era offerta di uscire con me per salvare gli amici non finiva più di ridere. Troppo figa.

Si sentiva la necessitá di una scelta nonviolenta per fare i fighi e non arrivare al punto che il più figo fosse il più cattivo come nella lotta alla conquista del potere nel mondo. O il più ricco o il più stupido. Non mi interessava una gara in negativo. La cosidetta gara a chi è più pirla.

Fra Wild boy e Tarzan boy sicuramente meglio Tarzan boy (andava molto anche quella canzone). Wild boy era uno scherzo, ma tanti lo presero seriamente.


1983 Paolino preso a sberloni nella stradina buia nel bosco: Mi ricordo che a Paolino, il futuro paninaro wild boy del lago, ancora piccolino a 15 anni, ma già alto 1.80, gli organizzammo lo scherzo del maniaco sessuale. C'era una ragazza molto carina che doveva tornare a casa la sera da sola passando da una stradina nel bosco tutta buia come scorciatoia. Lui doveva attenderla nella stradina e fare il maniaco e spaventarla a morte, tutto mascherato, con un sacco della spazzatura come vestito e un passamontagna. Come tutti era innamorato della ragazzina. Invece accompagnammo in 5 la ragazza con la scusa di non lasciarla sola. Era contentissima, se la volevano fare tutti. Si offrivano di accompagnarla solo per baciarla nella stradina. In 5 era felice. Quando arrivammo alla stradina le dicemmo vai pure, noi ti guardiamo da qua e aspettiamo che arrivi nello spiazzo davanti a casa. Quando fu nella stradina Paolino saltò fuori cominciando ad urlare, brandendo un bastone. La Ida si mise ad urlare e noi in 5 saltammo addosso a Paolino mascherato irriconoscibile e cominciammo a riempirlo di sberloni. Eravamo in 5 su di lui che urlava "sono io, sono io, sono Paolino". E noi giù botte, volevamo fare giustizia sommaria, ucciderlo ed eliminare il cadavere. Matacaballos picchiava senza remore e io più di lui, ma tutti e 5, sberloni sulla schiena nuda. La Ida rise una settimana di fila, Paolino ci rimase male, ma non tanto. Comunque poi diventò un wild boy alto 1,94 ed era meglio lasciarlo stare: "Vietato ricordare a wild boy lo scherzo del bosco". E tutti giù a ridere.

1983 la festa di via Morosini 11: Era il periodo in cui i gruppi di ragazzi delle scuole cattoliche maschili andavano in cerca di una festa al sabato pomeriggio in moto. Premetto che la colpa non è tutta mia, cominciò con la ragazza conosciuta in centro che mi invitò ad andarla a trovare a casa sua la sera in Via Morosini 11, citofono Rossini. La sera in moto compresi subito che c'erano dei problemi, a Milano ci sono due via Morosini. Andai alla prima e al numero 11 non c'era il citofono Rossini. Andai alla seconda e non c'era il numero 11. C'era il 9, il 13 e il 15 ma dell'11 nessuna traccia. Persi la serata avanti e indietro fra le due via Morosini ai due opposti della città. Mi aveva fatto uno scherzo troppo bello. 

La settimana dopo tirai in mezzo tutti i miei amici del Gonzaga ad andare una festa di una ragazza di nome Rossini in Via Morosini 11 ed invitare tutti quelli che si voleva che tanto la casa era grande. E lì non fu colpa mia, invitai una decina di amici. Pensavo di coinvolgerne 30 o 40 i soliti. Infatti davanti al Gonzaga si era in circa 50 con 30 moto. Ma giunti in Via Morosini ce n'erano già almeno altri 50. Non c'era il numero 11. Si andò all'altra via Morosini e ce n'erano almeno altri 50 che volevano entrare, ma non trovavano il citofono Rossini. Si tornò alla prima in un gruppo di almeno 100 moto e c'erano già altre 100 moto. Tutti maschi. Tutte le scuole cattoliche milanesi maschili, e chissà quanti altri, volevano entrare alla festa di Via Morosini 11, citofono Rossini. Dico 200 moto, ma con quelli che andavano avanti e indietro almeno 300. Tutte le moto che sgasavano, tutti che facevano i fighi, tutti che si rideva, 99% tutti maschi. Un numero impressionante di moto che sfrecciava nella città tutti assieme. "Ma dov'è sta cazzo di Rossini in Via Morosini 11?" , "Prova al 9 prova al 15!", "Proviamo in Via Rossini 11 Citofono Morosini".

Ci fu una specie di comprensione di gruppo che non si poteva andare ad una festa in casa così in tanti. Dalla Rossini non si poteva entrare tutti. Da quel giorno alcuni decisero di organizzare le feste in discoteca, altri di andare in centro in San Babila, o a ritrovi davanti al loro liceo (o la paninoteca più vicina). E altri di andare tutti in gruppo al Panino (il più famoso dei loro ritrovi) e da lì a spaccare tutto alle feste in casa. 

Fu una divisione importante, da una parte i fighetti poi paninari che volevano andare a figa e divertirsi in compagnia come si usa al liceo. Dall'altra i finti paninari estremisti di destra, drogati, alcolizzati, senza ragazze, dediti a traffici loschi, che andavano alle feste in casa in gruppi di 100 in moto e spaccavano e distruggevano tutto. 

La divisione non è mai così netta, ma nessuna ragazza di buona famiglia sarebbe mai venuta a spaccare tutto alle feste in casa, si vedeva proprio sfiga, guai, polizia, violenza, arancia meccanica, sofferenza, bullismo e la divisione fu chiara. Chi sperava di cuccare non doveva andare alle feste in casa in gruppi di 100 e bisognava aprire i licei maschili cattolici alle ragazze.

1983 l'amico di San Vittore che voleva i soldi: a Milano c'è il carcere di San Vittore e a pochi chilometri un paesino di nome San Vittore Olona che tutti chiamano San Vittore. Tornando dal lago in moto transitavo nel paesino e all'incrocio passando rasente ad un auto gli ruppi lo specchietto. Per non pagare il bonus malus con l'assicurazione dissi al proprietario: "sono pochi soldi, se vai da un carrozziere e lo ripari e mi telefoni te lo ripago, ti lascio il numero. Però se risponde mia madre o mia nonna, non dire che abbiamo fatto un incidente, se no si preoccupano, dille che sei un mio amico". 

Dopo qualche giorno, di sera, mia madre viene in camera e mi dice: "Vieni in sala che ti dobbiamo parlare". In sala c'erano tutti anche mio padre, mia sorella, i nonni. E mi cominciarono a chiedere. "dicci tutto Domenico, non avere segreti con noi, cosa è successo, dicci la verità". Io non capivo. E i miei insistevano, anche mia sorella. Anche mia nonna: "Domenico se è successo qualcosa ti aiutiamo". Alla fine mia madre disse: "Domenico ha telefonato un tuo amico dal carcere di San Vittore che voleva i soldi, devi parlare". E cominciai a ridere, era per lo specchietto da San Vittore Olona. Mi volevano bene i miei familiari.



1984 Intervista a Rai 2 nel ruolo di più figo d'Italia: già dal 1981 avevo lanciato la moda dei paninari, i fighetti. Nell'inverno 1984 venni intervistato in Piazza San Babila per una trasmissione sulle tendenze giovanili trasmessa in prima serata su Rai 2 con il mio amico Matacaballos, dove rappresentavo il più figo nel punto più figo in Italia. 


Spiegavo con parole di allora in gergo meneghino che i maschi dovevano sviluppare virtù maschili e le donne quelle femminili, perchè io piacevo perchè ero un duro e mi piacevano le belle ragazze; e una ragazza per essere figa non deve parlare a vanvera, deve attaccare la lingua al cervello; che in generale é meglio tacere e sembrare stupidi che parlare e togliere ogni dubbio; e che quando si parla, sia maschi che femmine, si deve essere sicuri di quello che dice; se no io sono in giro a fare il figo e se una ragazza o qualche ragazzo che esce con me comincia a dire stupidate, io sono finito.

E con le mani e lo sguardo, ridendo, mostravo bene che non è facile però fare stare zitte le donne, parlano comunque. 


Durante l'intervista che non era stata preparata, mi trovarono lì dove andavo ogni giorno. Ero sdraiato sulla mia moto appoggiato al bauletto posteriore con i piedi sul manubrio, senza spostarmi. Fece scalpore. In migliaia cominciarono a ritrovarsi nel luogo dell'intervista vestiti come me, con moto 125 cc simili alla mia col bauletto nero. Sembravo Terence Hill messo in ghingheri per andare a figa. Sul mio biglietto da visita avevo scritto "Coordinatore Tempo Libero" già da un paio d'anni. 

1984 furto del finto Rolex d'oro: dopo essere apparso in televisione avevo ulteriormente esasperato il mio stile di vita da paninaro e mi ero comprato dei pantaloni di velluto verde Rifle e un finto Rolex d'oro. Il giorno dopo aver comprato il Rolex, con i miei Frye (stivaloni texani), i Rifle verdi, la giacca di pelle col pelo, e il Rolex andai in centro. Pioveva non avevo la moto ed ero a piedi con un mio amico. Avevo l'ombrello. Fui circondato da una banda di una decina di Mods (una banda giovanile). Erano minacciosi e cominciai a brandire l'ombrello con il manico verso di loro. Ce l'avevano solo con me e il mio amico si mise in disparte. Riuscii anche a colpire in testa con l'ombrello un ragazzo e il manico si ruppe ed era pericolosissimo quell'ombrello con la punta di legno spezzata che brandivo. Alla fine mi saltarono addosso da dietro, ma non mi menarono, mi strapparono solo il Rolex. Non comprai più oggetti di valore da indossare. Era un tipico segno di Gea, primo giorno di Rolex subito il furto. Incontrai sull'autobus qualche settimana dopo il ragazzo che mi aveva strappato l'orologio e gli sorrisi.

Inutile spiegare che quando mi circondarono pensai fossero amici dei bulli e del Preside e fosse venuto il giorno della resa dei conti. Avevo pensato che avessero incaricato dei picchiatori di sinistra essendo che avevano l'eskimo per dare la colpa ad altri. Ma tutto avvenne rapidamente, erano immagini che balenavano nel cervello. Io pensavo solo a vendere cara la pelle.  

Pensai a lungo che il mio amico anche lui con l'ombrello non mi aveva difeso, non aveva fatto niente neanche urlato "polizia carabinieri", come era già successo in classe coi picchiatori. Io sarei saltato addosso a tutti e due con il mio ombrello, non si lascia solo un amico. O perlomeno avrei urlato qualcosa.

Fui il primo col berretto da baseball, il primo con la maglietta da baseball con su Snoopy, il primo anche con le All Star da basket, il primo con i pantaloncini Sundek da Wind Surf, il primo con gli orologi Swatch, il primo con il gilet di pelle (o di piumino) sopra il bomber o la giacca Levis col pelo (in inverno in moto faceva freddo, e in primavera da tenere nel bauletto). 

Avevo anche l'Henry Loyd con i Rifle di velluto rossi, le Docksides e il berrettino da marinaio a righe. Ero oltre il livello di fighetto che poi divennero paninari, ero il creatore della moda, il primo irraggiungibile, ero un divo televisivo, il più figo nel posto più figo, il più imitato. Nessuno mai, neanche dopo quando i paninari divennero milioni, raggiunse il mio livello di fighetto. Nessuno osò mettere i Rifle verdi con la giacca di pelle con il pelo e i Frye, e i Rifle rossi con l'Henry Loyd, le Docksides e il berrettino a righe da marinaio. Non erano abbastanza fighi per sentirseli addosso. Centinaia di ragazze si voltavano quando passavano. 

Matacaballos fu il primo con il bomber con il pelo e il primo con la felpa Best Company col cappuccio. Gli piacevano i cappucci. 

E avevo certe argomentazioni, altro che superficiale e modaiolo, proponevo anche libri, film, canzoni su cui discutere, non solo disco dance (la mia canzone preferita era 99 Balloons di Nena, una canzone pacifista tedesca in cui per scherzo degli amici lanciano in aria 99 palloncini sul Muro di Berlino e rischia di scoppiare la Terza Guerra Mondiale, i Queen, i Police, De Gregori, Bennato, Finardi. I miei film preferiti The Wall dei Pink Floyd, i Blues Brothers, Blade Runner, l'Aereo più pazzo del Mondo, Shining, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Apocalypse now). Ad esempio Apocalypse Now era bello far vedere come in ogni caso mostravano il male, non dividevano il male dal bene come volevano far credere. Mostravano il male senza mai mostrare il bene, cioè un vero pacifismo moderato contro le droghe.

Pensavano di essere fighi il Preside, i prof, i bulli. Avevo creato i paninari, un movimento nonviolento, apolitico di milioni di liceali che volevano fare i fighi, che volevano fare l'amore, non la guerra. Certo erano modaioli, ma da ragazzi conta tanto l'immagine esteriore come linguaggio tacito per sentirsi parte del gruppo o attirare l'attenzione senza tanti discorsi. Poi fra di loro tutti avevano canzoni, o film preferiti o proponevano libri come facevo io per esempio con Avere od Essere, o Nati per Vincere, o Martyn Mystere, o fantascienza o romanzi gialli (mi piacevano Agatha Christie e Simenon). Nessuno usava droghe.

Ero come un divo inavvicinabile. Per dare un'idea il mio migliore amico delle medie che non vedevo da cinque anni, in quinta mi aveva visto sull'autobus (e io invece non mi ricordo, non lo avevo visto), 30 anni dopo su Facebook mi disse che si era sentito sfigato e non aveva avuto il coraggio di venirmi a salutare. Ero oltre ogni limite, troppo figo.

I segni, i gesti, gli ammiccamenti, le espressioni: dovrei certamente spiegare che a volte io intendo che avevo parlato con delle persone, ma magari avevo fatto solo un gesto con le mani o un espressione del viso e che se vedevo che era stata notata ed era  stata data risposta con un altra espressione del viso o un gesto con le mani o delle parole ne facevo un'altra per chiudere il discorso o magari una parola tipo eh già, certo,  ahh. Se no non si capisce in che modo parlassi con tanta gente se poteva sembrare non avessi mai proferito parola sin da bambino e poi con le ragazze mie amiche o i miei genitori, o gli amici o al mio centro sociale. Per esempio nella intervista in televisione in pochi secondi avevo espresso tutto il concetto con due parole, una specie di risata, una espressione del viso, un movimento del corpo, un sorriso, e uno sguardo all'intervistatrice. Tutta Italia aveva capito, ma io avevo detto due parole di numero, non un discorso di venti minuti.

È importante da capire, magari con una ragazza si vedeva un film assieme o si ascoltava un disco o si usciva con delle persone e io storcevo un po' le labbra, lei rimarcava, io dicevo mah, lei eh, io aprivo un po' le mani e non si tornava più sull'argomento.

Inutile dire che Fonzie in Happy days faceva "eih" con le ragazze e subito ci stavano, io muovevo un po' il sopracciglio, e se lo muovevano un po' anche loro ci mettevo la lingua in bocca e cominciavamo a baciarci a volte neanche 5 minuti dopo esserci conosciuti.

1984 l'impennata davanti alla scuola ebrea: una mattina avevo bigiato ero in giro in moto e vidi una viuzza tranquilla a senso unico senza uscita. Studiai bene la viuzza entrando fino alla fine e tornando indietro. Era l'ideale per provare a fare delle impennate. Allora mi misi all'inizio e via, su la moto in impennata. All'improvviso davanti a me che ero su una ruota sola, ecco 5-6 uomini con pistole e fucili chi in ginocchio, chi sdraiato a terra, chi dietro un'auto. Frenai. Mi immobilizzarono sdraiato a terra. Era la scuola ebraica e agenti del Mossad a difesa contro possibili attentati. Non era la viuzza giusta per fare impennate.

1984 ben 45 interrogazioni in italiano: Di prima materia alla maturità scelsi italiano che nel corso dell'anno avevo ricevuto forse 45 interrogazioni, minimo 25 con voto sul registro. Ero sempre tra gli interrogati o addirittura dovevo uscire da solo ad esporre la lezione di italiano. Mentre in tutte le altre materie per tutta la quinta nessuna interrogazione, solo una in scienze da posto di 30 secondi sullo zenit. Non c'erano elementi di nessun tipo per potermi valutare e portare alla maturità. Anche di questa problematica non ho mai smesso di parlarne. Attesi paziente dato che ormai mancava poco alla maturitá.

In particolare c'é da sottolineare che l'anno prima in quarta mi ero accordato col prof d'italiano per un'interrogazione al terzultimo giorno di scuola in italiano e all'ultimo in letteratura latina. Invece mi interrogó al terzultimo in letteratura latina su autori marginali che non avevo ancora letto e mi rimandò. Dovetti prendere ripetizioni tutta l'estate da un Fratello dell'istituto. Non partii per le vacanze a Giugno al lago con i miei  amici, ma ad Agosto. 

E mi ricordo che la prof di inglese nel corso dei 5 anni mi mandò fuori dalla porta almeno 50 volte, ero sempre fuori dalla porta, e mi interrogò una volta in prima, e mai più per gli altri 5 anni. Quando entrava in classe mi sbatteva fuori dalla porta.

Poi certamente va messo in conto che in quarta e quinta non andai più alle lezioni di ginnastica, me ne andavo a casa, temendo altri sgambetti plateali, ma risultavo sempre presente e con voto finale.

Poi che in terza dopo che venne spostato il mio amico campione di Rubik ed aeroplanini, mi fu messo come compagno di banco un ragazzo nuovo, portiere semiprofessionista nel Como calcio giovanili, che mi provocava sempre e con la mano mi faceva sempre con le dita a picchio "Oh Oh Schietti" almeno 4 o 5 volte al giorno e tutti gli altri compagni gli dicevano di smetterla perchè finiva male. Ma rimase mio compagno fino alla fine dell'anno anche se tutti avevano proposto ai professori di cambiare dato che non gli rivolgevo neanche la parola, mai telefonati di pomeriggio, mai usciti insieme, mai passato un intervallo insieme.

Ben 17 compagni di classe furono bocciati, o allontanati dal Gonzaga in prima, seconda, terza, e quindi sembrava mi avessero tenuto per bullizzarmi in ogni modo. Se non mi volevano potevano mandarmi via come gli altri 17. In quarta e quinta le classi erano da 20, sembrava proprio che ne dovessero eliminare almeno 15 in ogni modo con ogni pretesto. In prima eravamo 34 e in seconda e terza se ne erano aggiunti altri via via che ne bocciavano alcuni. Mio padre vedeva la convenienza a tenermi lì, altrove sarebbe stato peggio se non si capivano i motivi del bullismo e mi seguivano ovunque non solo a scuola. Se non avevo fatto niente di male dovevo tenere duro in attesa di avere una mossa segnalata da Dio. Ogni passo era dubbio. Ero troppo figo, bello, intelligente, ricco, simpatico e suscitavo invidia. Ma se il passo era nitido come il concerto a fine anno, come la corsa dei 3000 metri, come uscire tutti assieme il sabato con i fighetti, come andare in montagna con alcuni compagni per la settimana bianca, non avevo paura a farlo.

Mentre per far studiare gli studenti è risaputo bisogna fare interrogazioni programmate su vaste parti del programma come all'Università, non a tradimento ogni giorno sulla lezione del giorno come facevano al Gonzaga. E proporre ripetizioni private (anche tenute da altri studenti a prezzi ridotti) per gli studenti in difficoltà.

1984 vengo sospeso dalle lezioni e diffamato come presunto autore di un furto di 10 mila lire (10  euro attuali): ero stato invitato ad un festa da un mio compagno di classe, ma c'erano almeno 100 ragazzi tutti maschi che erano entrati e avevano spaccato e rubato tutto. Mi pare fosse Aprile. Il mio amico non conosceva nessuna di queste persone, non venne salutato da nessuno, non si avvicinò al branco. Era il tipico invito pacco ad una festa di cui era girato l'indirizzo. La Polizia era stata chiamata, ma non arrivava come accadde almeno 50 volte nel corso degli anni quando i gruppi di vandali di finti paninari spaccava e rubava tutto. 

Io e il mio amico con la moto ce ne andammo e sulla strada si vide in moto uno dei vandali. D'istinto gli dissi di fermarsi. Si fermò, non sapevo cosa fare, non c'erano i cellulari per chiamare la polizia. Lo presi per la giacca per il collo e lui se la sfilò. Mi rimase in mano la giacca, una finta Levis col pelo usata dal valore di massimo 10 mila lire. D'istinto risalii sulla moto del mio amico con la giacca come trofeo e ce ne andammo. 

Dopo una decina di giorni il Preside chiamò i miei genitori, venni sospeso un giorno dalle lezioni con il mio amico dovendo rimanere in biblioteca, e dovetti consegnare la giacca fuori da scuola al capo della band del Panino, i finti paninari, noto spacciatore, estremista di destra, drogato, il miglior amico del bullo che era venuto a picchiarmi in classe, con cui uscivano sempre assieme, andavano al mare e in montagna assieme. 

Il preside non mi chiese niente, non chiamò la polizia, non mi fu concesso di difendermi. Venni accusato di essere un ladro, ma la giacca era piccola, non l'avevo presa per me. Non l'avevo rivenduta, non l'avevo presa per soldi, e nessuna l'avrebbe comprata, non era una Levis. Non l'avevo mostrata a nessuno per spacconeria, facevo la figura del ladro, non del figo. Se la polizia avesse chiamato mio padre, per riparare avrebbe dato anche 500 mila lire alla famiglia del ragazzo, se fosse stato un furto. Il mio amico era un boy scout che faceva il volontario al carcere minorile per recuperare giovani delinquenti.

Invece si vide chiaramente che il Preside era amico del capo dei bulli del Panino, amico del picchiatore che che era venuto in classe da me, amici della banda di 100 ragazzi che spaccavano e rubavano tutto alle feste, che spaccava eroina anche fuori e dentro al Gonzaga, come la sua ragazza che si era iscritta in prima, o massimo in seconda, e avevo visto chiaramente fatta, anche se dovrei avere più prove. E io venni fatto passare per ladro davanti a tutto il liceo e sospeso dalle lezioni. I miei genitori non sapevano più cosa credere e cosa pensare. Certo non ero un ladro, ma quella giacca ce l'avevo e il Preside li aveva chiamati per una ramanzina. Ma una ramanzina da una banda di ladri, spacciatori, bulli, estremisti politici, fanatici religiosi, non la si accetta volentieri. Non vedevo l'ora finisse il liceo, stavo malissimo e non uscii più di casa. Era la prova finale che erano tutti d'accordo e che mi volevano fare male. Non potevo più nemmeno iscrivermi all'Università Cattolica essendo che mezzo Gonzaga sarebbe andato lì.

Sbagliai a prendere quella giacca, ma un ladro copre la targa, ero senza casco, ero il più conosciuto di Milano, mi avevano visto tutti in Tv, non valeva niente, non era un Rolex d'oro. Era lui il ladro del motorino che aveva spaccato tutto alla festa con i suoi amici. Alla Polizia avrei raccontato tutto, ma chiaramente ero vittima di una banda al di sopra alla legge, che quando agivano in 100 alle feste la Polizia non interveniva. E non avrebbe fatto niente se avessi sporto denuncia per diffamazione e bullismo, anzi avrei rischiato vendette. 

Mi rimase ben in mente che il Preside non ascoltò una mia versione dei fatti e che tutto il liceo pensava fossi un ladro di giacche, almeno io immaginavo così. Provavo vergogna, non era facile spiegare come fossi finito a quella festa e cosa accadde. Nessuno mi rivolgeva più la parola. 

A pochi giorni dalla fine della scuola un mio compagno di classe mi portò a casa dell'inventore del bomber, che ci fece ascoltare i Sex pistols, era diventato uno dei capi del Virus centro sociale punk in cui tutti si facevano, e mi confermò che al Panino giravano armi e droga e cominciò a fare racconti sul picchiatore, i bulli che venivano al mio banco a molestarmi, il ragazzo a cui avevo reso la giacca. Il picchiatore e il capo del panino erano proprio amici e usavano le bombe, cioè pere di eroina e cocaina assieme, andavano al Covo a Santa Margherita a volte nei weekend e confermò che era tutta una cricca di cui lui faceva parte ( siamo tutti amici) che però lui preferiva i punk. Uno dei picchiatori che veniva al mio banco invece preferiva le discoteche in Sardegna in Costa Smeralda in cui faceva il buttafuori e quindi forse preferiva la figa. Pensai a lungo se la visita fosse stata organizzata dal preside, ma io non avevo nessuna intenzione di vendicarmi sui picciotti della mafia milanese, semmai sul preside. Io ero solo al mondo e non potevo aprire una faida contro un'organizzazione criminale molto complessa con ramificazioni nella polizia, nella politica, nella magistratura, nelle scuole. Io avevo decine di belle ragazze che mi venivano dietro, dovevo scegliere la mia da tenermi, che minimamente fosse benestante, con un buon futuro, e io laurearmi e trovare un buon lavoro. Però se ero lì in quella stanza si vedevano già tutte le porte chiuse e che non sarebbe stata facile perché essendo il più figo di Milano e che non ero dei loro, ci sarebbe stata la selezione razziale al contrario ovunque fossi andato.

1984 ricatto devo pagare: pochi giorni dopo lo stesso ragazzo e un altro compagno di classe quello che mi provocava sempre con le dita a martello, mi chiedono in forma strana 1.400.000 lire. Non è difficile capire che fanno parte della mafia milanese anche se futuri colletti bianchi, non picciotti. Sono invischiati in tutte le vicende, erano quelli che mi dovevano proteggere, avvisare il preside, la polizia, difendermi con l'ombrello. Si fingevano onesti e parlavano male dello scherzo della giacca da 10 mila lire e ora mi chiedevano 1.400.000 lire. Ma per che cosa? Un prestito? Un dono? Non eravamo amici o si fingeva di esserlo. Se pagavo e poi non finivano più di chiederli? Si capiva che mai li avrebbero resi dalle loro parole era un regalo più che un prestito. Volevano bocciarmi se non pagavo?  Mi avrebbero pestato o ucciso? Mi avrebbero perseguitato anche all'università? Se li denunciavo e tutti insieme, compagni di classe, picciotti, preside, polizia, negavano? Se quei soldi servivano per fini illeciti ed era una trappola e mi arrestavano? Non potevano aver dubbi che li dovevo chiedere a mio padre e la risposta era no e quindi perché li chiedevano? Gli porto 1.400.000 con un testimone e con altre prove di averglielo dati, in modo da essere certo di essere promosso alla maturità e uscire da quel liceo, e poi valutare con calma dopo. Di certo però non avrei potuto iscrivermi con loro all"Università Cattolica. Vengono a prendere i soldi con una Porsche cabrio arancione chiaramente illegale a 19 anni. Con un Porsche a 19 anni chiedere 1400 € in prestito suonava proprio strano

La mala milanese: - una cosa che non ho capito è che tu parli di mafia milanese ma a parte la selezione razziale al contrario non citi mai altri reati
- li ho citati, per esempio ho parlato che andavano alle feste a spaccare tutto, o che spacciavano droga anche al mio liceo sempre in accordo con il preside, la polizia e la mia parrocchia e i boy scout ma è difficile parlare di altri reati come il giro di camion rubati, fatture false, truffe, prostituzione, armi, animali cacciati di frodo imbalsamati e altri reati. A Milano si dice la mala, o malavita organizzata. Mio padre lavorava in un grande supermercato e gli rubavano decine di camion di merce all'anno. Ancora a distanza di 40 anni quando si parla del liceo e della mia parrocchia con mia madre si discute che ci avevano offerto merce rubata da camion interi rubati e che fu quello che ci portò alla decisione finale di chiudere con il liceo e la parrocchia perché di quei reati mio padre era esperto. Avevano cercato di inserirmi in un gradino del giro come acquirente e rivenditore di merce rubata. In parrocchia ci furono anche arresti e fu trovata merce rubata, mi furono fatti i nomi dei ricettatori e non c'erano dubbi, quelli erano gli amici del preside, i capi dei boy scout, i capi della parrocchia, gli amici della polizia, e di quelli che venivano al mio banco a picchiarmi. Uno dei capi scout della parrocchia che mi pedinava ogni giorno al liceo su ordine del preside passando ogni intervallo al mio banco vicino a me, fino a portarmi a casa scortato all'ultima fermata possibile allungando di mezz'ora la sua strada, in 5 anni mai che mi invitò una volta a rientrare nei boy scout. Gli chiedevo quasi ogni giorno come va con gli scout. Invece voleva portarmi a feste dove spaccavano tutto, o mi offriva merce rubata, o tirapugni, o simboli  nazisti. Certo avevano tutti mansioni diverse, ma con un intreccio fra picciotti, colletti bianchi, polizia, partiti, reati, spaccio, furti. Se ne discusse a lungo in famiglia e gli ultimi mesi del liceo non uscii più con  nessuno, stetti sempre in casa, e non mi iscrissi in Università Cattolica. Chiusi ogni relazione con la parrocchia e con i miei compagni del liceo girando al largo perché sin da piccolo quando i miei genitori  mi avevano cercato di inserire in parrocchia, nei boy scout, al liceo cattolico sperando di tenermi su, di entrare in una comunità, di conoscere buone famiglie, sposarmi, a quel punto avevamo tutte le prove che in realtà stavamo cercando di entrare nella Mala milanese e che era tutto un intreccio fra preti, polizia, partiti, parrocchie, scuole cattoliche, gang, boy scout, imprenditori, professionisti di cui era impossibile scindere fra facciata perbene moralista e giro di furti, droga, donne, violenza, bullismo, estorsioni, truffe, armi, corruzione. Essendo che poi in galera ci vanno i capri espiatori, quelli che non c'entrano niente, i pesci piccoli, bisognava chiudere ogni relazione fingendo di nulla. Essendo che non ero dei loro a me anche un singolo reato mi avrebbe rovinato per sempre. Con la fedina penale sporca non avrei più trovato lavoro, amici, donne. Io non ero protetto da nessuno. Però questo è difficile inserirlo nella biografia perché sono reati gravi di cui bisogna avere prove se no anche dopo 40 anni si va in galera per diffamazione o si viene uccisi. Però non ci sono dubbi che i picciotti del preside, della parrocchia, dei boy scout, erano gli stessi ed era un intreccio che arrivava alle ragazze con cui uscivo per cui mi venivano a picchiare al banco. Mi avevano offerto anche donne a pagamento, mi avevano minacciato presentandomi il capo degli ultras dell'Inter, i Boys.  Quindi non ci sono dubbi c'erano attività lecite e giri loschi di una grossa organizzazione collusa con la polizia con cui in famiglia si cercò di chiudere ogni relazione. Ma a Milano non c'era nessun altro, nessun altro giro, nessuna comunità frequentabile, nessun giro di buone famiglie. Se troverò il modo e le parole per dirlo nella biografia lo metterò, ma senza prove sono solo illazioni. Però a Milano si conosce che c'è la malavita organizzata non la mafia, la mala, e una propaggine era nel liceo, nella parrocchia, nei boyscout, nella polizia e da una parte mi perseguitavano e dall'altra mi cercavano di inserire all'ultimo livello possibile cioè acquirente di droga, merce rubata, armi, donne, truffe e partiti politici. I soliti business delle mafie così squallidi e poco redditizi che facevano pensare che business come aborti clandestini, eutanasia clandestina, divorzio con la sacra Rota, prostituzione coatta, locali con alcol, cannabis clandestina, carne intensiva, abusivismo edilizio e vari altri erano i business grossi per cui ostacolavano il progresso e subivo persecuzioni. Non erano solo business illeciti, alcuni business sembravano leciti, se faccio esempi, quando alia fine del liceo andai ad Ibiza con due ragazze di cui avevo già parlato della mafia milanese del giro delle suore, i lori padri erano imprenditori, uno commerciava carne intensiva, e uno pesce intensivo. Le colpe dei padri non ricadono sui figli finché non ne diventano complici, ma i loro genitori non erano certi vegani o sostenibili. Come un ragazzo con cui uscivo ogni sabato che il padre commerciava intere navi di vino siciliano ad alto tasso alcolico con la Francia che produce vino a basso tassi alcolico da miscelare. Il figlio certo poteva uscire con me, ma il padre dubito, commerciare cannabis illegale moralmente non era peggio. È un problema serio. Le mogli e i figli sono complici dei padri o no? Possono uscire con me? Per me sì, ma quando parli di mafia milanese e che vedevo la necessità di ritrovi alternativi in cui fare il coordinatore tempo libero,non erano tutte attività criminose, ma comunque non sostenibili e criticabili. Con quelle ragazze non si riusciva a baciarsi o con quel ragazzo non si riusciva ad andare oltre una relazione superficiale e quindi i figli soffrivano e mon bastava ripulirsi uscendo con me o come facevano loro con parrocchie e scuole di suore e preti.



1984 esame di maturità Caccia agli Extraterrestri: portai all'esame di maturità una ricerca sugli Ufo tratta quasi integralmente da un libro di Piero Angela sull'argomento che aveva già fatto una sintesi di tutti i libri sull'argomento. Era un libro di quasi 500 pagine. Il titolo era "Caccia agli extraterrestri". Non era nè pro, nè contro, parlava di tutto lo sciibile nel campo alieni: viaggi interstellari, energia, motori di astronavi, spazio-tempo, teoria della relatività, comunicazioni a distanza, formazione dell'universo, forza di gravità sulle astronavi, costruzione di astronavi gigantesche, costruzioni di mini astronavi con corpi congelati, ritrovamenti preistorici, esseri spirituali in altre dimensioni. Negli orali c'erano 4 materie, andavano messe in ordine di preferenza. Sulla prima si veniva interrogati, la seconda veniva scelta dai prof e poteva essere scelta fra le altre 3. Misi Scienze e la ricerca come seconda materia in modo che neanche prendessero in considerazione le altre due materie di cui non aprii libro. 

1984 vittoria su tutti i fronti: con i 2 bulli di fighe non se ne videro mai. Il picchiatore finì in droga pesante. Il preside si girava quando lo incrociavo. Al concerto di fine anno, in quarta, la classe salì sul palco compatta con me e Superhulk a prendere per il culo tutti i prof. I ragazzi senza figa delle scuole cattoliche andavano tutti in centro a fare i fighetti senza usare droghe, alcool o violenza copiando me che ero stato intervistato in San Babila nel ruolo di più figo d'Italia. E le ragazze poterono iscriversi al liceo maschile cattolico. Per fare capire la giustizia divina come opera, il prof che orchestrava la selezione razziale al contrario e le persecuzioni contro di me al liceo, quando si sposò in terza liceo mentre andava in visita dal Papa fece un incidente grave in auto per mesi rimase assente e per tutta la vita ha dovuto camminare con le stampelle, le gambe frantumate. Quello che mi aveva chiesto 1.400.000 l'unica volta che si baciò con una ragazza prese la mononucleosi con gravi complicazioni, settimane in ospedale nel reparto malattie infettive, la vita rovinata, col fegato distrutto non poteva bere, mangiare cibi o fare sport.

Le fighe di tutta Milano sono ancora in fila per uscire con me. Anche se ci furono problemi perchè gli amici dei due bulli invitavano spesso ad uscire le mie amiche della scuola tedesca femminile. Poteva essere quello il motivo che mi mandavano i due bulli, del tipo giù le mani dalla scuola tedesca. Ma in vacanza le tedeschine vennero con me e di fighe nuove ne presentavano sempre a me, anche se non troppe perchè me le volevano presentare super o semmai da presentare ai miei amici. Come Matacaballos, me ne presentava solo se ne aveva di super. Ogni tanto spariva due o tre giorni e poi quando tornava mi presentava delle fighe spaziali che mi diceva lo avevano abbordato.  

La soluzione a tutti questi problemi era mettere le ragazze dentro al liceo privato cattolico maschile, e fu fatto. E poi nonviolenza, e per il seguito bisogna leggere la mia biografia verso il mio centro sociale ecologista nonviolento...

1979-1984 Selezione razziale al contrario al Gonzaga: Il problema secondo me al Gonzaga, ma anche altrove, era determinato principalmente dal fatto che ero molto figo e a molti veniva da cercare di sottomettermi e riportarmi all'ordine. Ma non facevo nulla di male, anche se giovane e inesperto, non ero dispotico come leader, ognuno poteva proporre e fare quello che voleva. Quindi tutto quello che avvenne rientrava nelle mie teorie sulla selezione razziale al contrario in cui i migliori, i più simpatici, gli alternativi, gli ecologisti, i pacifisti, i buoni, i diversi, i comunitaristi, i ribelli, venivano eliminati uno a uno sin da piccoli in quanto possibili oppositori dei cattivi al potere e possibili rivali con le donne (o nel caso di belle ragazze con gli uomini). Fra i metodi per eliminarli droga, alcool, abbandono degli studi, estremismo, violenza, emigrazione, suicidio, povertà, isolamento, emarginazione, discriminazione, esclusione, psicofarmaci, eccessi.

1984 furto ad Ibiza: Matacaballos durante la vacanza in Spagna voleva sempre andare lui a fare la spesa e poi dividere il conto. Compresi che rubava parte della merce con il trucco del pantaloncino con sotto la mutandina in cui infilava qualcosa, in genere salumi. Ad Ibiza per scherzo gli dissi prendo io qualcosa gratis ed infilai una scatola di sardine nel costume. Alla cassa venni fermato e perquisito, dovetti tirare giù i pantaloncini, venni sgridato ed offeso. La seconda volta che avevo provato a rubare qualcosa in vita mia venni di nuovo cuccato ed umiliato. Compresi che non era un caso, ma un segno divino e decisi nuovamente di non rubare mai niente in vita mia.


1955-1985 Il lavoro di mio padre, il prodotto più venduto del mondo: Mio padre non era un becchino, ma l'inventore del prodotto più venduto al mondo dal quale però non ricavò fama o denaro ( a parte il suo stipendio di dirigente). Tuttora non è stata riconosciuta l'invenzione. Diventò dirigente della prima catena di supermercati in Italia, la Standa, ad inizio anni 50 e ideò il prodotto confezionato con marchio Standa a prezzo del 30-40% inferiore dei prodotti di grandi marche, senza costi di pubblicità, corruzione, ufficio vendite, imballaggio. Selezionava aziende a cui delegare la produzione di prodotti alimentari di ottima qualità che poi confezionava e vendeva garantiti col marchio del Supermercato scimmiottando i grandi marchi. O marchi creati di proposito collocati vicino ai grandi marchi. In alcune confezioni mio padre mise la mia foto di bambino come in quella che scimmiottava Orzo Bimbo nella foto. In Italia anni 50 e 60 è leggenda milioni di persone che prendevano la corriera dalle campagne e dalle montagne per andare a comprare in città i prodotti Standa a prezzo stracciato. Tutti i supermercati del mondo ora vendono prodotti col loro marchio a prezzo minore, ma di qualità come i grandi marchi. 

Nel 1970 apre con alcuni suoi colleghi le prime Maxi-Standa, dei supermercati come a Castellanza di grosse dimensioni con parcheggio. Nel 1975 aprì anche i primi grandissimi centri commerciali in Italia in periferia di Milano (Assago, Paderno Dugnano) e in vari parti d'Italia, l'Euromercato Standa, con sterminati parcheggi. Ormai avevano tutti l'auto e non usavano più la corriera. No parking no business. 

Non potevo spiegare a Matacaballos il lavoro di mio padre, tantomeno fargli vedere tutte le confezioni su cui c'era la mia foto. 

Quando a mio padre credo nel 1982 diedero l'incarico di aprire una pescheria in ogni supermercato Standa, Maxi-Standa ed Euromercato, dopo una prova di qualche mese, rifiutò l'incarico, non c'era pesce per tutti. Non l'hanno ancora capito. 

Come quando rifiutò l'incarico successivo a quello del pesce di rimodernare tutti i supermercati Standa nei centri cittadini di tutta Italia con grosse spese. Spiegò bene, no parking-no business, nessuno va a fare la spesa in centro a piedi. Servono supermercati grossi come fece poi l'Esselunga, come le sue Maxi Standa, come il suo Euromercato. Son da buttare. La Standa dopo quelle spese nel 1988 fallì e fu venduta.

Nel 1985 andò in pensione a 56 anni, era orfano ed aveva cominciato lavorare a 14 anni studiando la sera.  

Altre informazioni su mio padre: Mio padre morì nel 2019 e mia madre sta ancora prendendo la pensione reversibile.

A fine anni 50 i suoi colleghi lo convinsero ad andare a caccia con loro. Non voleva, ma dovette, era lo staff Standa. Prese il fucile. La prima volta andarono sulle Langhe in Piemonte. Mio padre era un esperto fungaiolo, conosceva i boschi. Quandi scese dall'auto e fecero colonna per entrare nel bosco inciampò. Partì una scarica di pallini e dalla cascina li vicino cominciarono a sentirsi bestemmie. Aveva colpito nelle natiche un agricoltore. Dovette portarlo al pronto soccorso e non andó a caccia. Non lo invitarono più.

Era lo specialista del sistema meccanografico, il computer di allora che occupava due stanze. Aveva preparato lui tutto il software per la gestione del magazzino computerizzata, il primo in Europa.

Quando Guido Monzino celebre esploratore ed ecologista, figlio del Presidente Standa negli anni 50-60-70 partiva per Polo Nord, Everest, Patagonia, Kilimangiaro, Groenlandia e tante altre destinazioni, preparava tutto il necessario, anche 200 bauli da spedire al seguito, di prodotti Standa, ma anche di tutto il resto. Le spedizioni di Guido Monzino erano famose per la meticolosità di logistica ed equipaggiamento. Si può dire che mio padre partecipò a quelle spedizioni da Milano in chiave logistica.

L'hobby di mio padre era il giardinaggio ed infatti aveva una villetta con giardino al lago Maggiore proprio sulla riva del lago, vicino alla spiaggetta.

Il suo soprannome era Mr Scotch perchè invece di buttare via le cose riparava tutto con un pezzo di scotch. A casa ho ancora decine di oggetti con su un pezzo di scotch messo da mio padre. In azienda la baracca stava in piedi grazie ai suoi pezzi di scotch. Aveva anche inventato la figura del commesso con lo scotch. Un lavoratore che era adibito a mettere i pezzi di scotch dotato anche di cassetta degli attrezzi, il manutentore con lo scotch. Nel centro direzionale per fare il figo con le impiegate personalmente metteva i pezzi di scotch e faceva piccole riparazioni. La sua tecnica che insegnava ai manutentori era mettere il pezzo di scotch prima che qualcosa si rompesse, al primo segnale di cedimento o di rinforzo sui punti deboli. Quando andò in pensione cominciarono a togliere i pezzi di scotch perchè sembravano brutti da vedere e tutto crollò nel giro di poche settimane, spese a non finire su centinaia di punti vendita con pezzi nuovi da comprare

Era adorato dai lavoratori perchè il suo motto era "i lavoratori devono avere la giusta paga e i giusti attrezzi". Se c'erano problemi prima di chiamare lui, voleva che avessero provato a mettere un pezzo di scotch e si fosse accertato che la paga fosse giusta e gli attrezzi di lavoro adeguati. Quando andava in una filiale per prima cosa chiedeva ai lavoratori che incontrava se la paga fosse giusta ( straordinari, ferie, livelli, orari) e gli attrezzi andassero bene. Era un maniaco delle norme di sicurezze e si vantava che nella sua azienda non era mai avvenuto nessun incidente grave.

Nei bauli di Guido Monzino metteva ogni tipo di rotolo di scotch. 

Era consigliere sia nel condominio di Milano che nel villaggio al lago e alle riunioni gli davano sempre il ruolo di Presidente.


Una targa dedicata a lui: autore del boom economico anni 60, inventore del prodotto più venduto al mondo, vedi https://www.facebook.com/share/p/1Cm51HUKev/


1985 - Abbandono degli studi: Ero già ecologista convinto tant'è che abbandonai gli studi perchè non c'era un'università di ecologia ed ero in netto contrasto con le dottrine economiche dell'università di economia a cui mi ero iscritto ( i lavoratori considerati un costo invece che un investimento; le risorse ritenute infinite; i costi dell'inquinamento che ricadevano sugli stati invece che sulle aziende inquinanti; le spese di corruzione che non risultavano nei conti aziendali; l'induzione al consumo di prodotti inutili, dannosi o inquinanti con la pubblicità come per benzina, sigarette ed alcolici; le attività illecite che non venivano calcolate; il riciclaggio di denaro sporco; le norme di sicurezza sul posto di lavoro che non venivano insegnate; le raccomandazioni; i lecchini in azienda col fuoribusta in nero; il pizzo alla criminalità, i poteri occulti, le mafie, l'evasione fiscale, i furti in azienda che non venivano calcolati in bilancio ed alla Standa erano ben il 14% del bilancio, il manutentore con lo scotch... insegnavano fantascienza).

1981-1985 fuga di massa organizzata dalle mie feste: tre volte era successo che io avessi organizzato una festa nel mio giardino al Lago invitando, o gente di Milano o del Lago a seconda delle volte, che vennero in tantissimi, e poi su improvviso ordine di uno, tutti se ne andassero via di colpo facendo rombare biciclette, motorini o auto a seconda dell'anno in cui accadde e dell'età che avevamo, lasciandomi solo con due o tre persone esterefatte, molti soldi spesi per cibo e bevande per decine di persone, il solito matacaballos, alcool, droghe e casini vari che invece alle feste non avevo consigliato di portare. Anche a Milano era accaduto anche se non così plateale, anche in vacanze in cui si era partiti insieme. E dopo la fuga di massa quelle persone che non si facessero più vedere e sentire.


1985 invento la moda del finto povero: inventai la moda del finto povero andando in giro con i jeans strappati e camicie larghissime aperte. Non c'era in giro nessuno con i jeans strappati, c'ero solo io, tantomeno coi capelli lunghi, vegetariano, pacifista ed ecologista. Ero in netto contrasto con i finti ricchi caratteristici degli anni 80. C'é ancora in giro un film autoprodotto di bande giovanili al lago del 1985, in cui ero il capo dei finti poveri, i Minghiani, da Mingo, il mio soprannome. Nel film si vede bene che ho addirittura i jeans rattoppati da mia madre perchè ormai erano a brandelli e sembravo un vero povero. Il film degenerò in una rissa fra bande di soli uomini in lotta per le uniche 3 fighe (che dalle immagini si evince che volevano uscire tutte e 3 con me come accadeva nella realtà, ma non se ne fece nulla per via della rissa). Chi fosse interessato vendo il film a 200 mila. 

Credo ci siano anche alcune mie canzoni contro la guerra, il degrado, l'alienazione, l'inquinamento, del mio gruppo musicale di finti poveri, i Parco, con Matacaballos (una registrata bene su Cd è in vendita a 200 mila euro e parla della vita alienata in città e della solitudine fra milioni di persone, di maschere sul viso come teorizzava la Muriel). Il finto povero si rifaceva anche anche a mode lanciate da Budda e San Francesco di famiglie agiate, ma che andavano in giro vestiti da mendicanti.

Credo che il batterista del gruppo quando non usciva con noi si facesse di eroina, o forse prima di uscire con noi. Non avevo dubbi che quando veniva a casa mia a suonare non avesse mai fatto uso di eroina, ma ne aveva ampia conoscenza. Sta di fatto che il gruppo si sciolse e comprai una batteria elettronica. Di sicuro seppi molto tempo dopo da matacaballos che morì pochi anni dopo, ma non volle dirmi come. A Milano e al Lago era pieno di ragazzi che usavano eroina, poteva sembrare normale, ma non troppo. Quando c'ero io nessuno la usava o se ne andavano loro o me andavo io. Ad esempio una sera io e Matacaballos fummo invitati dal leader di un altro gruppo musicale a casa sua con moglie e figlia appena nata, ad un certo punto andarono in bagno a turno, uscirono fatti di eroina e nonostante fosse bravissimo a suonare, i due gruppi non si unirono. 

Venne fatto anche un film in cui facevo l'ispettore. Era risaputa la mia passione per libri gialli, di spie, di misteri e psicologia, avevo condotto indagini con tutti, in ogni casa, con ogni persona, sia a Milano che al Lago. Sapevo o intuivo tutto. Si capiva benissimo che avevo una conoscenza delle problematiche molto profonda anche in caso di gang, crimini, spaccio, prodotti rubati, commerci illeciti, logge segrete, sette, partiti, parrocchie, prostituzione, tradimenti, litigi, risse. Valeva il detto di Agatha Christie, una coincidenza è una coincidenza, due un indizio, tre una prova. E quindi essendo ispettore privato che stavo dalla parte del bene, ma non della polizia o dei carabinieri corrotti, servi del potere, a caccia del pesce piccolo o di chi ruba una mela. La gente in qualche modo doveva vivere e si arrangiava. Il vero crimine era la selezione razziale al contrario, o la guerra, o la povertà, o l'inquinamento, o la discriminazione razziale o delle donne o dei gay.

Un esempio su cui non si finiva di discutere, a Milano si parlava molto contro la mafia siciliana, calabrese, napoletana, ma io avevo avuto problemi al liceo con la mafia milanese di cui nessuno mai parlava nemmeno i giornali e non esisteva nient'altro in cui inserirsi.

Si discuteva molto su cannabis e alcol e che fra cannabis ed alcol allora era meglio la cannabis, ma non essendo legale chi fumava la cannabis si trovava emarginato da pub, discoteche, feste private. La cannabis non dava dipendenza ed assuefazione, mentre l'alcool sì. C'erano decine di migliaia di morti per alcolici ogni anno, migliaia per l'eroina, ma nessuno per la cannabis. E nei locali e nelle discoteche bevevano tutti alcolici e pippavano cocaina o usavano acidi o estasi. Chi non stava in casa la sera finiva in ambienti con cannabis, droga e alcool senza ragazze e non si sapeva nemmeno dove andare a prostitute perché sulle strade c'erano solo transessuali. Tant'è che era molto di moda andare ad Amsterdam dove c'era cannabis e prostitute in vetrina. Ma io ero pieno di amiche che ci stavano gratis, era un passo grosso andare a prostitute come matacaballos ed altri suoi amici. 

La situazione era disarmante. Se si accettava in compagnia chi si faceva le canne come matacaballos  a quel punto si smetteva di andare in locali e discoteche frequentati per il 90% da maschi alcolizzati che usavano anche cocaina o acidi  Se si fumava qualche canna poi si giocava lo stesso a pallone o palla tennis o frisbee come facevamo il pomeriggio al parco Sempione o la sera a Milano ai parchetti o al Parco di Trenno. Noi eravamo sportivi in forma, gli alcolizzati erano rovinati come chi usava eroina o acidi. Con gli alcolizzati anche occasionali non si riusciva a parlare di niente, con i fumatori di cannabis si facevano cerchi e si parlava per ore, anche fino a notte fonda. Mischiare alcool e cannabis era deleterio non si poteva guidare, studiare, lavorare e fare sport. Se si andava a bere o in discoteche era molto costoso, una cannetta costava poco e si fumava in tanti, massimo un deca anche in dieci persone mille lire a testa. In due o tre uno scudo cinque mila lire. Nei locali con l'alcol spesso degenerava in risse o molestie sessuali, con la cannabis mai. La cannabis non era il male da considerare illegale, però ci si ritrovava tutti maschi e semmai ad andare a prostitute. Non si vedeva una via d'uscita e bisognava prendere tempo considerando comunque che di cannabis non si moriva ed era meglio che stare con alcolisti e drogati o da soli con una ragazza isolandosi dal mondo chiusi in casa a lavorare, coi figli, a guardare la televisione, il divorzio sicuro, o a studiare tutta la settimana ubriacandosi il sabato sera senza parlare con nessuno.

Mi ero iscritto alla scuola per assistenti sociali ma dopo aver comprato i libri del corso ed averli letti in un paio di giorni non lo frequentai perché da lì non c'era nessuna prospettiva rispetto al mio sogno di guardia forestale, coordinatore tempo libero, ecologista, pacifista, capo dei minghiani. Io  conoscevo emarginati, drogati, alcolizzati, poveri, esclusi, discriminati, e con quei testi teorici ideologici non sarei stato di aiuto a nessuno. Da nessuna parte per esempio veniva citato il problema che in giro c'erano tutti maschi alcolizzati e drogati e le donne erano tutte a casa da sole.

1985-1987 tendenze spiritualiste orientali: Lessi anche libri di Hesse come Siddharta, e di letteratura orientale come opere sul Bhuddismo e lo Yoga, che unite alle mie precedenti esperienze e conoscenze diedero un ulteriore impulso alle mie scelte alternative. In precedenza mi era sfuggito Hesse, il Bhuddismo e lo Yoga nonostante avessi letto o sfogliato migliaia di libri. Gli studi sulle dottrine orientali erano una moda, c'erano anche i santoni come Osho Rajneesh, che dopo numerosi libri su tutti i profeti della storia umana, come sintesi riprendeva la teoria del "qui ed ora" di Bernie e Muriel. 

Alcuni amici mi chiamavano "il guru". Una compagnia di liceali alternativi al Parco Sempione addirittura "il Professore", mi facevano domande e gli piaceva ascoltarmi.

1985 il blocchettino degli appunti di Matacaballos a Ios: Mi rimase impresso durante una vacanza in Grecia col mio amico nel 1985 a Giugno-Luglio-Agosto che annotava ogni cosa su un piccolo blocchetto, che si era bagnato, non si leggeva niente, gli si rompeva in mano, scriveva in piccolo, aggiungeva pezzi di carta. Si partì la sera per la mattina a fine Giugno dopo aver visto in una vetrina di un'agenzia di viaggi per caso l'isola di Ios. Si rimase in Grecia ad oltranza fino alla fine dei soldi. Gli ultimi giorni si vendette tutto, tenda, vestiti, zaino, magliette. Prima di salire sul traghetto da Patrasso investimmo tutto in 2 angurie dopo mezzora di elemosina. Sulla nave sul ponte sotto il sole cocente barattammo fette di angurie con panini, acqua, biscotti, coca cola e due caffé. Da Bari si fece il viaggio in treno gratis per Milano fingendoci barboni, stranieri, ubriachi, puzzolenti (puzzolenti lo eravamo davvero, un'odore...). Il controllore non riuscì a darci la multa: "What, Fuck, For Sicily? Palermo? Shit".  Impossibile farsi mandare un vaglia dai genitori, eravamo in giro da oltre 50 giorni forse 60 per le isole greche (eravamo partiti a fine Giugno ed era fine Agosto). 

1985 le due dita a pecora con l'inglese strafiga a Ios: Una ragazza inglese che assomigliava un po' ad Annie Lennox o a Roxette per i capelli corti biondi, ma fighissima, perfetta, alta 175 cm, con due zuzze mai viste sempre in topless, si innamorò di me. Mi ascoltava con attenzione anche ore. Parlavo in inglese come fosse la mia lingua vicino a lei. Ero bellissimo. Lei stupenda e io meraviglioso. Brillavamo. Eravamo felici, abbronzati.

Quando la conobbi la prima volta al bar della discoteca ci eravamo seduti vicini. A me portarono il suo cocktail e a lei il mio. Ci guardammo dieci minuti. Io guardavo il suo cocktail che era il mio e pensavo.  E lei guardava il mio cocktail che era il suo, e poi mi fissava e pensava. Sapevamo che eravamo forse i più fighi di Ios, ci eravamo già visti nei giorni precedenti. Si prese la parola insieme porgendoci reciprocamente il cocktail e si scoppiò a ridere. Sposarci seduta stante incrociando i bicchieri e le braccia senza essersi detti almeno ciao era una scelta ardua. Ci baciammo subito, credo prima di bere. Passammo il resto della vacanza insieme, un grande amore estivo, un sogno. Mi regalò un anello d'argento alla partenza del traghetto, lo misi sul mignolo, ma quando andai in spiaggia e mi tuffai nel mare lo persi subito dopo 5 minuti. Il biglietto con il suo indirizzo di Londra mi si bagnò col costume bagnato, a Milano era illeggibile, Debbie, street, London, mandai una cartolina. Lei non mi scrisse. Come minimo il biglietto con il mio indirizzo le volò via sul traghetto mentre voleva copiarlo meglio. 

Non riuscendo ad infilare il preservativo la prima sera inventai il trucco di metterla alla pecora e scoparla con le dita da dietro e le piaceva tantissimo. Continuava a dire, "yes fuck me, hard, fuck me yes". L'alcool è vasodilatatore, non era molto semplice scoparla dopo due cocktail o tre. I due preservativi a mia disposizione non erano facilmente utilizzabili. Mai bere se si vuole scopare. Quelli che vanno alle movida e bevono non scopa nessuno. In Inghilterra mi diceva che non gli tira a nessuno, e ci credo bevono tutti.

Amicizia con Matacaballos: Sembra che a volte lo prenda in giro in malomodo, ma era un mattacchione, scherzava sempre anche lui con me, eravamo come fratelli. Gli salvai la vita almeno 3 volte. 

Una sera ad una festa di carnevale in un castello nel 1984, con due amiche, tornando da un'altra sala, lo vidi per terra, con sopra un energumeno che gli stava tenendo la testa con due mani picchiandogliela sul pavimento. E glielo tolsi, inutile spiegare come, gli feci male, ero vestito da giocatore di baseball. Ce ne andammo velocemente nella nebbia. Mi disse che lo aveva urtato mentre ballava forse rovesciandogli il drink.

Poi in Spagna ad Agosto1984 su una strada provinciale sempre dritta lunga almeno 1200 km, drittissima, mai una curva, si accese una sigaretta con l'accendisigari. Il tabacco acceso rimase attaccato all'accendisigari e nel cercare di capire cosa fosse successo gli cadde tra le palle cominciando a bruciargliele. Lui smise di guardare la strada per guardarsi fra le palle urlando, ed inverosimilmente c'era una curva secca a 90 gradi. Dal posto a fianco del guidatore presi il volante a 90 kmh orari forse 100 kmh, e la riuscii a fare perfettamente su 2 ruote di un Fiat 131 mirafiori. Ci si pensò su a lungo, anche le due ragazze che c'erano dietro, le stesse della festa di Carnevale. Se ve la racconto tutta erano due curve a 90 gradi una dietro l'altra nel giro di 15 metri. Una cosa impensabile. Due curve secche e poi la strada tornava dritta. Ma il mio amico non tolse il piede dall'acceleratore dopo la prima curva e tantomeno riprese il volante, era come morto. Le due amiche dietro erano già resuscitate dopo la prima curva alla visione della seconda. Per altri 500 km la strada continuò dritta senza mai una curva. 

Una terza volta a 21 anni era finito in una brutta compagnia, non c'era in giro nessuno a Milano la sera, non ci frequentavamo più da oltre un anno, forse due. Gli piaceva uscire tutte le sere. Aveva già passato due volte la notte in gattabuia. Lo chiamai e tornò ad uscire con me. Mi disse mesi dopo che aveva letto che 5 di questi suoi nuovi amici che frequentava furono trovati morti dentro ad un auto, ammazzati, ad un distributore di benzina, per un regolamento di conti. Era evidente che serviva un centro sociale ecologista per i giovani senza alcool e droghe, pieno di figa. Ed uscire in compagnie numerose se si andava in altri locali. A volte nella vita bisogna tirare in lungo nell'attesa di una nuova tappa, di una nuova occasione, ma in ogni caso bisogna tirarsi fuori dai guai peggiori, scegliendo il male minore. 

Ovviamente Matacaballos non scrisse sul suo libricino questi episodi e vari altri in cui faceva la figura del pirla e credo fu il suo errore più grande. Non scrisse neanche che le due ragazze forse erano fra le più fighe di Milano, sicuramente fra le migliori a scuola con il massimo dei voti, fra le più conosciute, fra quelle che organizzavano i party nella Milano degli studenti bene. Che fossero anche simpatiche e bellissime, lo vedeva, potevano uscire quasi tutte le sere, andare a concerti, andare in vacanza insieme a 18 anni. Milioni avrebbero voluto uscirci insieme. E così varie altre con cui uscivamo. 

Mi ricordo due sue amiche simpaticissime mi sembra nel 1986, che venivano sempre a dormire con noi al lago a casa mia, che ridevano come matte quando versavo il gin nella sangria. Dico simpaticissime perchè se dico bellissime si pensa antipaticissime. Però se dico simpaticissime si pensa due cessi. Quindi mi correggo, bellissime e simpaticissime. A 19 e 18 anni sempre in giro da sole di sera,  nel weekend e anche in vacanza, due sorelle, fighe proprio. Nella bottiglia di gin mettevo acqua e quando aggiungevo gin in abbondanza, era acqua 100%. Ridevano, mi volevano bene, un goccio di vino, frutta, succo di arancia e gin, una sangria buonissima, scorpacciate. Non si finiva di ridere quando aggiungevo gin ed offrivo un'altra sangria a Matacaballos. Mi ricordo che in auto si cantava sempre tutti insieme fingendoci ubriachi. 

1985 Mio padre mi presenta il cognato di Ligresti: Nel 1985 mio padre mi presentò Amore, il cognato di Ligresti (famoso imprenditore edile siciliano miliardario e presidente della Sai Assicurazioni). Ad Amore comprava arance per la Standa da 30 anni, era un suo amicone. Avevamo un progetto di esportare arance siciliane in tutta Europa con un marchio tipo Chiquita o Dole (e insieme ad altra frutta e verdura siciliana o italiana). Amore usava il treno per le arance, non il camion, mi piaceva come idea, si risparmiava tantissimo e le arance costavano molto meno. Ma il Dottor Amore era ormai anziano anche lui pensionabile e non se la sentiva, e il figlio pensava ad altro. Lavorai per lui alcuni mesi, ma non aveva più la grinta, era miliardario (in lire), con dietro migliaia di miliardi di Ligresti, ma era un venditore di arance. Era una bella idea, la frutta e la verdura con il marchio italiano per tutta Europa. Certo il progetto era complesso, magari andavano fatti altri bacini idrici in Sicilia per rendere coltivabili altre zone con arance. Era tutto molto complesso, ma con calma si poteva fare. Mio padre aveva tutte le aziende di ortofrutta italiane in mano, era stato il compratore per la Standa di ortofrutta per 30 anni e di tutti gli alimentari in genere. Amore dopo il mio arrivo aveva anche comprato due macchinari molto costosi per mettere le arance nella rete con poca manodopera.

Ora nel 2021 arance a parte, sarebbe frutta e verdura bio in serre con impianti di idroponica tutto l'anno. Poi pensai ad altro, andai a militare. Non potevamo aprire noi una catena di supermercati e non avevo un prodotto mio da inserire. Mettermi in circonvallazione con un camioncino e le cassette di frutta e verdura a prezzi stracciati era fattibile, ma non per me. Neanche dando la frutta e verdura a 6-7 furgoncini.

1986 lo Zio di Matacaballos: Quando mi presentò suo zio importante giornalista editorialista di un quotidiano milanese, senza figli, a casa dello zio, gli proposi di organizzare la consegna alle 7 dei principali quotidiani con latte, brioche, frutta e spesa (come facevo da bambino con mio padre). Suo zio mi guardò con sufficienza come se il figo fosse lui. Mi invitò nel ristorante più costoso di Milano a mangiare risotto giallo alla milanese, ma mia nonna era la cuoca più famosa di Milano, la cuoca della marchesa Dell'Acqua e prima del Sindaco Ponti, che poi aprì un ristorante trattoria in centro dove si mangiava come dalla Marchesa a prezzi popolari. L'inventrice del servizio take away sul retro a prezzo scontato anche per poveri e operai con gli avanzi del giorno prima in modo che fosse garantito che in sala fosse tutto fresco del giorno con il trucco dei piatti del giorno fissi ogni giorno della settimana, per esempio solo martedì e venerdì pesce. Molti venivano direttamente con la loro gavetta. Con servizio consegna a domicilio gratis con l'amica suorina per i malati e i più poveri del quartiere. Il servizio consegna giornali a domicilio ore 7 lo fecero senza di me, senza colazione e spesa, ma è ancora un fallimento in perdita, un disastro. Mio nonna mi preparava ogni giorno da mangiare, viveva con me, nel risotto almeno ci metteva due funghi secchi porcini. Nel tavolo nella sala a fianco c'era Buticchi il famoso petroliere Presidente del Milan, con tutta la sua famiglia allargata. Ci pensai, da mia nonna mangiavano meglio e spendevano poco, infatti da mia nonna era sempre pieno e lì c'eravamo solo noi e Buticchi, C'era anche il rischio che il cibo non fosse fresco. Mia nonna aveva anche due belle salette riservate. 

C'è da notare che Matacaballos mi aveva detto che suo padre aveva venduto la sua azienda e incassato 900 milioni di lire, da dividere con suo zio socio di suo padre, e quindi avendo anche mio padre preso la liquidazione ed avendo una bella pensione pensavo potesse uscire con me e divertirsi senza lavorare in attesa di un'idea in cui investire i soldi dei nostri genitori. Avevamo anche l'idea di girare il mondo e se vedevamo dei prodotti che in Italia non c'erano di importarli noi. Oppure di rilevare il ristorante di mio zio, oppure il gruppo musicale, oppure di prendere appartamenti all'asta a prezzo basso ed affittarli essendo che non avevamo certo paura di sfrattare noi gli inquilini se non pagavano.

1986 divento vegetariano: Mi ricordo che un mio amico mi regalò un libro sul vegetarianesimo ed alla terza pagina avevo già deciso di diventare vegetariano. Vegano a quei tempi non si usava, non si sapeva niente sugli allevamenti intensivi di galline e mucche per produrre uova e latte a basso prezzo e comunque non erano ancora così esasperati.

- 1987 festa di carnevale del guru milanese: una strana festa in cui si vide il futuro. Invitai tutti quelli che più o meno comunque erano miei amici e che si frequentava ad una festa di carnevale alla mia villa al lago. Dovevamo essere tutti vestiti in maschera, ma alla fine l'unico vestito ero io da guru indiano, ma tutti dissero il guru milanese perché era proprio arrafazzonato, un kimono da judo e i capelli lunghi col ciuffo da ananasso con l'elastico e poco altro. Fu una vestizione di gruppo fatta dalle ragazze prima della festa. C'erano molte ragazze, caso strano, anche carine, simpatiche. Degenerò in una indianata con un vino pessimo. Alcuni fumavano canne, altri pippavano cocaina. Ad un certo punto praticamente tutte le ragazze se ne andarono. Era evidente che le ragazze non bevevano, non fumavano canne e non pippavano cocaina, mentre i maschi erano tutti sconvolti e il vino era pessimo. Molti cominciarono a vomitare in giro per la casa, vennero rotti vetri, uno svenendo sui vetri rotti si tagliò la testa e c'era sangue dappertutto.

Fu l'ultima volta che mi baciai con la ragazzina con cui a 14 anni avevo battuto il record del mondo di bacio in pubblico (limonata) senza interruzioni, stesso bacio, senza mai staccarsi. Dormimmo insieme nel mio letto, ma ero troppo ubriaco e al mattino lei tornò di fretta a casa facendo un incidentino in macchina nel suo box. Io la mattina a scoppio ritardato cominciai a vomitare. Era un grande amore, ma si era invischiati malissimo. Erano già morti per droga, malattie e altri problemi 3 suoi amici carissimi, anche miei amici. Si era isolati, perseguitati, c'era la selezione razziale al contrario, lei doveva laurearsi e non si riusciva a fare un chiaro piano per il futuro e non potevano prendere impegni.

Quella sera ci fu la comprensione massima suprema che segnò la mia vita che non c'erano dubbi, se si voleva uscire con ragazze e fare feste, andavano aboliti alcolici, canne e droghe. A me interessavano le ragazze, dovevo venirne fuori, i minghiani, che poi divennero gli schiettisti, dovevano essere pieni di ragazze e non dovevano usare alcol, canne e droghe pesanti. Il guru di Milano aveva una strategia, non era ancora il momento, dovevo fare il servizio militare, ma se volevo diventare il coordinatore tempo libero che sognavo da adolescente, il guru ecologista e pacifista che sognavo come capo dei minghiani, pieno di fighe, in modo assoluto niente alcol, canne e droghe se no stavano tutti male, si spaccava tutto, succedevano incidenti, le ragazze se ne andavano e qualcuno moriva. Non potendo abolire alcolici, canne e droghe in quel gruppo di amici, chiusi la casa al lago in cui ogni sabato sera comunque c'erano festini e si suonava da anni.

Siccome non andavo dietro alle ragazze, aspettai che la mia amica mi telefonasse, uscisse con me e mi baciasse ancora, ma non la vidi più fino all'anno dopo, finita la naia ad ottobre 1988, al funerale di uno dei partecipanti della festa morto per ulcera perforata forse per abuso di alcol e medicinali. 

Forse, una sera nel 1987 in estate si andò con alcuni amici alla Taverna del Gufo da cui si vedeva tutto il lago, vicino a Meina in collina, e c'era anche lei. Insieme si vide il futuro guardando il paesaggio, era un percorso troppo accidentato e si vide chiaramente la fine del mondo, che finiva tutto male e c'era qualcosa da fare. Tornammo a casa da soli sulla mia macchina io e lei, ma non si disse quasi una parola, si andava forte per arrivare prima, ma era chiaro che non potevamo prendere impegni, stavo per partire per naia. Se dovevamo baciarci lo doveva fare lei in modo che fosse chiaro che mi veniva dietro lei anche se ero incasinato e il mio percorso impossibile, non io a lei che non avevo veri amici, lavoro, conoscenze, gruppi, logge, parrocchie di appartenenza, non c'era l'università di ecologia, i miei genitori erano isolati, ed avevo attorno quegli amici che fumavano, si drogavano e bevevano. Era la più figa del circondario, le andavano dietro in centinaia, non potevo essere uno delle centinaia che le andavano dietro.

Il segno chiaro che si doveva smettere di bere, fumare, usare droghe se si volevano le ragazze fu che all'indianata dovevo bere un bicchiere e tutti urlavano di bere in coro. Io non avevo nessuna intenzione di bere, ne avevano messo troppo nella tazza, era una tazza piena. Lei che mi era seduta vicino ed aveva cominciato a baciarmi, bevve la tazza di vino al posto mio e mi portò in camera sul mio letto, e da lì non mi fu più possibile pensare all'abbinata alcol, droghe, canne e ragazze. O uno o l'altro.

Non era la prima ragazza studentessa universitaria, fighissima, tra le migliori in circolazione che mi aveva baciato o fatto capire che ci stava, ma con cui non potevo definirmi ed avevo fatto il gioco che se mi veniva dietro lei bene, ma io dietro a lei non potevo. Una di esempio sempre del Lago in vacanza, fighissima, che abitava a Varese con cui ero molto amico (nella foto del film dei minghiani di spalle in minigonna). Si usciva in surf assieme o la andavo a chiamare e la portavo in giro, appena prese una casa a Milano per studiare all'università mi chiamò per uscire insieme e a fine serata cercò di baciarmi davanti l'uscio di casa sua e farmi entrare. Era chiaro che ora a Milano da sola non era più una ragazzina, poteva mettersi assieme a me, uscire con i miei amici, venire a feste, potevo dormire a casa sua, ma a malincuore mi "divincolai" e me andai e non la vidi più perché non richiamò. Con il viso e le mani avevo cercato di farle capire che l'avrei baciata tutta la vita, ma quale vita? Credo capì perché non mi tirò dentro a forza, ma che mi piacesse non c'erano dubbi, a chi non piaceva una ragazza così, ne aveva centinaia dietro.

È da notare che se stavo per conto mio o uscivo con ragazze non facevo uso di alcolici, canne e tantomeno droghe pesanti di cui non ho mai fatto uso. Invece se uscivo con matacaballos, o alcolisti e cannaioli poteva capitare che ne facessi uso. E quindi osservando le dinamiche era evidente che alcuni facevano uso di alcolici o droghe anche da soli e sapevano dove procurarsi le droghe o le avevano con se. Mentre altri erano tirati in mezzo se capitava che uscissero con loro essendo emarginati o selezionati razzialmente al contrario. Famosa la frase di uno spacciatore di cannabis molto conosciuto che diceva che a volte non vedeva i suoi clienti per mesi se trovavano la ragazza, poi appena si mollavano tornavano in compagnia e fumavano con gli altri piuttosto di rimanere soli. Io e matacaballos si discusse parecchio su quella frase perché io volevo la figa, lui la cannabis, lui voleva trovare una ragazza che fumasse cannabis, io una ragazza molto troia che scopasse per ore.  In compagnia al parco Sempione a Milano però erano tutti maschi. Quindi era evidente come funzionava il meccanismo ed ero in attesa della via d'uscita non essendoci un ritrovo di ecologisti, pacifisti, senza alcol e droghe, pieno di fighe.

1987 Caserma Car Albenga il bromuro nel latte: In caserma il terzo giorno al Car nel 1987, quando fecero adunata tutti assieme nella sala teatro col Generale per spiegare la vita di caserma, chiesi al Generale se nel latte mettevano bromuro. Gli dissi che non era gradito, non solo nel latte. Si rideva tanto in quella caserma. Il bromuro viene messo per non far rizzare l'uccello. Tavolate anche di 50 persone la sera a ristorante in libera uscita. Risate, ci si divertiva. Non mangiava quasi nessuno in caserma. Facevano i debiti per venire a mangiare fuori la sera. C'era la coda di ragazzi al telefono coi genitori per farsi mandare soldi per mangiare a ristorante tutti insieme a prezzo scontato perché c'era il bromuro nel cibo in caserma. Ristoranti a prezzo scontatissimo, ogni sera in 50 in tavolata a sganasciarsi. Si pagava poco, si contrattava e si garantiva che venivamo per un mese. Per mattino e mezzogiorno si faceva la spesina al super o allo spaccio e si mangiava in camerata o nel grande piazzale d'armi. E la sera tutti insieme a ristorante anche gruppi più piccoli. Io facevo anche la doccia a pagamento ogni sera. Risate. Alla fine del Car ci mandarono in almeno 10 caserme differenti e molti congedi. 

Un veneto a fianco a me nel teatro mi disse, se gli dici questo diventi il piu figo del mondo. Lo dissi. Se tutti sapevano che lo mettevano nel latte e nessuno lo beveva, allora lo mettevano nel brodo, nel sugo, nel vino o chissà dove. Per non marciare al mattino prendevo una scopa e facevo finta di essere di ramazza sul retro della caserma.

1987 mi si piega un coltello di acciaio in mano: un pomeriggio dopo mangiato avevo un coltello di acciaio in mano, quello della mensa, e mentre parlavo che al termine della naja avrei scelto la via spirtituale, prese la forma del mio pugno. Si era fuso nella mia mano. Fu il momento della scelta definitiva, che non avrei preso la via materialista alla ricerca del successo economico, ma che avrei cercato di dare un senso alla mia vita.

1987 obiezione di coscienza a militare, rifiuto di marciare e impugnare armi: A militare rifiutai di impugnare armi perchè non venne accettata la mia domanda di obiezione per svolgere il servizio civile come vegano, pacifista, ecologista. Mi diedero decine di giorni di punizione e rigore. Coinvolsi tutta la mia compagnia che si insubordinò (alcuni come me non marciarono più e si andò in stanza assieme). Per evitare ulteriori discussioni avevo finto un terribile dolore alle palle. Mi diagnosticarono un varicocele e mi declassarono. Niente marce, guardie, piantone, ramazze. Il dolore miracolosamente cominciò a passare il giorno stesso che fui declassato. 

Si prese di fatto il comando della caserma dopo una rissa con lo scaglione precedente a cui si prese la stecca. Partecipai anch'io alla rissa da fuori pronto a intervenire se qualcuno infieriva. Se un tenente entrava nella mia compagnia gli tiravano anfibi, gavette e tutto quello che trovavano. Non erano delinquenti, ma volontari dello squadrone della morte della folgore, pronti a morire per la patria, ma che non avevano superato le prove dopo 3 mesi di car. Solo 2 su 3 passa quelle prove. Ma allora andavano congedati o passati ad un altro reparto di eroi volontari in modo che tornassero a casa fighi con gli amici con i soldi della paga. I miei compagni di cameretta erano taglialegna, fornai, raccoglitori (di funghi, castagne, more e fiori), mulettisti, baristi, calciatori, muratori. Avevo perso le chiavi dell'auto e nessuno aveva saputo accendermela senza. Pensavano anche loro di mettermi sotto e buttai dalla finestra materasso, coperte, valigia, anfibi al più duro della compagnia. Eravamo al secondo piano. Lui per primo buttò giù anche tutte le mie cose per farmi sloggiare dalla cameretta dei duri. Non ci fu bisogno di tirarmi giù i pantaloni e le mutande e mostrargli il cazzo (già a quei tempi almeno 3 metri mezzo, adesso siamo oltre i 7 forse 9 metri, se dicessi 15 non ci sarebbe nulla di male). Ci pensai, cazzo o materasso? Scelsi il materasso. 

Nella cameretta dei più duri si dormiva bene, grandi amici, festa, sempre in festa. Non si finiva più di ridere. Non avvenne nessun atto di nonnismo in caserma. Si marciò compatti la notte prima del congedo in piazza d'armi cantando in coro. Fui l'ultimo ad essere congedato. In realtá siccome fu chiuso il battaglione che venne dismesso, un mio amico si portò a casa la stecca e io presi il grado di comandante perchè non c'era più nessuno in compagnia, ero il più anziano e il più punito. Me ne andai a casa senza congedo con gli ultimi 3 rimasti, dando l'ordine di chiudere battaglione e compagnia, congedando di fatto (o forse firmarono qualcosa al portone di uscita). 

Una cosa che mi faceva pensare era che in estate l'autista del Generale comandante della caserma, militare di leva, di un'altra compagnia, di giorno portava in giro il Generale, e di sera aveva la sua jeep fuori dalla caserma e in 5 si andava a fare spesa, fuoco e pic nic sulle rive del Tagliamento, con lo stereo della jeep a paletta. Si andava anche in gita a Jesolo e Grado al mare in tanti, almeno in 20. C'era proprio aria di festa. 

1988 Michele muore di ulcera fulminante: avevo un caro amico al lago con cui si usciva sempre insieme. Gestiva case vacanze in comproprietà per una società tedesca. Mi ricordo nell'Agosto 1987 che si andò per un mese in Spagna ad Alicante in una grossa villa con piscina e giardino che nessuno aveva prenotato. Si andò in 6 a prezzo stracciato. Era solo l'inizio. Tutte le volte che si voleva, se qualche casa in qualsiasi a parte del mondo non era prenotata, si poteva partire in gruppo e fare vacanze a prezzi stracciati. Qualche volta poteva venire anche lui, ma se poi nella sede centrale si fidavano, potevamo andare anche da soli. Un prezzo ridicolo in 6 last minute. Gli piaceva bere birra, era altoatesino, ma soffriva anche di mal di stomaco. Quando tornai da militare a ottobre 1988 giunse la notizia che si era sposato, sua moglie era incinta, ma una sera bevendo birra e forse qualche chupito (ma per me prendendo un antidolorifico), aveva avuto un ulcera perforata ed era morto. Fu chiaro che non conveniva bere. Già l'anno prima si era parlato che io finito militare dovevo fare cose serie e tutti erano d'accordo, anche chi beveva e si faceva canne: dovevamo diventare grandi, bere e fumare non era uno stile di vita possibile se si avevano dei progetti seri. Anch'io ero stato male una volta per eccesso di alcolici. Anche altri. 

1988 Novembre Prima campagna mondiale per il regalo di Natale, etico, vegano, ecologista: all'uscita della prima lezione dell'Università Verde, corsi popolari di ecologia, conobbi Schultze il presidente e fondatore, di circa 10 anni più grande. Si parlò per un paio d'ore, era simpaticissimo, era l'ecologista più famoso del mondo, me lo potevo giocare come volevo, e in pochi attimi divenni l'ecologista più importante del mondo al mio primo reale approccio con la galassia ecologista. Al termine della seconda lezione con circa 400 persone chiesi il microfono, Schultze me lo diede, e proposi dalle parole di passare ai fatti e di organizzare per Natale un volantinaggio in Duomo contro il consumismo per un regalo di Natale etico, vegano, ecologista (come facevano con me i miei genitori, i miei nonni e i miei parenti sin da bambino che mi regalavano libri scientifici ed enciclopedie, o giochi educativi come Monopoli, Giro del Mondo, Proverbi, Rischiatutto, Scarabeo, Scacchi, o fra di loro che si facevano regali utili. O come i fornitori di mio padre alla Standa che mandavano in dono cibi buoni, dolci, ceste natalizie, prodotti tipici italiani o stranieri, ma non alcolici). Furono tutti d'accordo e ci si diede appuntamento per la lezione successiva. 

Schultze mi disse non andare via di aspettarmi. Lo aspettai e mi disse che all'Università verde lui ci mangiava, bisogna vivere, che c'erano dentro anche ex terroristi di Prima Linea e che se volevo mi presentava degli amici ecologisti. Non mi presentò Legambiente, Greenpeace, Wwf, Verdi arcobaleno, Verdi sole che ride, di cui però mi ero già informato e non mi erano interessati, ma Futuro Verde. Mi portò da 4 ragazze bravissime, ecologiste, simpaticissime, che stavano facendo un tavolino contro la Gronda nord, uno dei pochi progetti a Milano per ridurre il traffico e l'inquinamento. Però non essendoci Google non si poteva sapere niente. Pensai magari c'é della corruzione o passano sopra un oasi. Non erano 400 persone, ma 4 ragazze. Avevano degli amici ecologisti in altri quartieri, alcuni con delle sedi. Schultze era Presidente di Futuro Verde che aveva sedi e gruppetti in 40 paesi col nome Gruppi ecologisti di base, oltre che di Università verde (e anche se non ufficialmente di Legambiente, Nuova Ecologia, Greenpeace, Wwf, Amici della Terra, Italia Nostra, Verdi di ogni tipo). Schultze mi presentó anche un sindacalista nella sede del sindacato che non centrava niente con l'ecologia apparentemente, che non vidi più, ma sicuramente erano cugini. 

1988 la prima rivista ecologista milanese: A Dicembre iniziai una pubblicazione ecologista a livello milanese, Ecometropoli con l'aiuto di Schultze, era il più famoso ecologista italiano, aveva organizzato anni prima anche le manifestazioni contro le centrali nucleari ed aveva fondato il primo mensile italiano di ecologia, Ecologia, che divenne Nuova Ecologia. Non avevo nessuna autorizzazione legale per pubblicare e il famoso ecologista mi diede una copertura associativa. Ma non emettevo fatture, non pagavo tasse con gli sponsor, il tipografo era in nero, non c'era un direttore responsabile. Erano prove in attesa di legalizzare e agire in grande, volendo anche a livello nazionale. Volevo aprire anche un centro sociale ecologista come punto di ritrovo e sede del giornale.

Stampai il primo numero di Ecometropoli parlando dei regali di Natale etici, vegani, ecologisti. Invitai 15 miei amici per andarlo a distribuire in Duomo, e con i soldi dell'offerta libera, tolte le spese per stampare, si faceva la spesa e si andava tutti insieme a mangiare a casa di Schultze (o in qualche bar). Sicuramente un po' se li tenevano. 

Le 4 amiche avevano altre amiche e altri amici in altri quartieri, c'era anche da scopare e divertirsi in compagnia. Serviva il centro sociale ecologista milanese anche se trovarsi in Piazza Mercanti dove c'era un porticato vicino a Piazza Duomo il sabato sera non era male. I miei amici capirono benissimo che con Schultze ci si poteva divertire. Vendere il mio giornale e poi con i soldi fare festa, era meglio che farsi canne, ubriacarsi, guardare la tv, e forse anche andare a lavorare. 

Ecometropoli era mio e Schultze mi aiutava, ma non decideva niente come io non decidevo niente per Futuro Verde, Universitá Verde, Greenpeace, Legambiente, Nuova Ecologia, Wwf, Amici della Terra, Italia Nostra, Verdi. Purtroppo se ne diedero poche copie perché dopo Natale era un po' fuori tema. Ma era nato lo Schiettismo a tutti gli effetti ed era chiaro che la galassia verde era tutto un casino, ma che il giornale era il mio, anche se a marchio Futuro Verde, il centro sociale sarebbe stato il mio anche se con marchio Futuro Verde e da quel filo poteva venire dietro tutto il mondo. Schultze era presidente, partecipava, ma non poteva occuparsi di tutto

1988-1990 Movimento antistalker e violenze contro le donne: La mia fidanzata mi era stata presentata da Matacaballos. Mi ricordo che la portò a casa di Schultze una sera a fine 1988. Era la migliore amica della sua fidanzata. Senza neanche parlare, dirci ciao, cominciammo a baciarci all'istante, e me la portai sul letto di Schultze che ci aveva prestato la casa. Mi piaceva tantissimo. Un colpo di fulmine inaudito, all'istante l'incastro perfetto.

Suo padre era bravissimo, panettiere, ma vecchio stampo siciliano che pensava di farsi rispettare con la violenza.  La sera stessa che accompagnai a casa la Lella, tardi, molto tardi, suo padre l'attendeva sotto casa e voleva riempirla di sberle davanti a me. Mi ripresi subito la Lella in auto, che venne subito la prima sera a vivere a casa dei miei genitori nella mia stanza. E il giorno dopo andammo dalla polizia a fare una vera denuncia, ma per finta, a suo padre che spesso voleva farsi rispettare in malomodo. Impossibile farsi riempire di sberle ogni sera la fidanzata se la riportavo a casa tardi. Quando capì ritirammo la denuncia, ma non resi la fidanzata che di fatto divenne la mia prima moglie, la prima convivente (mai mi sposai con nessuna, mai ebbi figli o aborti).

Nacque la moda delle finte denunce, ma fatte veramente, a familiari, mariti e fidanzati violenti. Nel giro di un anno me ne dissero almeno 20 fra umanisti, schiettisti e altri gruppi, e credo non siano ancora finite, con tutto il movimento antistalker e violenza contro le donne.


1989 Apertura centro sociale ecologista a Milano: A Febbraio aprii a Milano il primo centro sociale ecologista non violento del mondo con centinaia di frequentatori, in Via Ascanio Sforza sui navigli, la via dei locali notturni e della movida. Da sottolineare che era vietata la somministrazione di alcolici, l'uso di cannabis all'interno del locale e che i panini erano senza salumi. Mio padre pagò la cauzione di 3 mesi con un assegno di 5,4 milioni di lire firmato in sede davanti a me, al proprietario, mia madre, e Schultze, che firmò a nome di Futuro Verde. Io misi i primi 3 mesi di affitto raccolti con una festa di carnevale di autofinanziamento che si svolse in un grande seminterrato preso in prestito vicino a Piazzale Kennedy. Organizzai la festa con Schultze e i miei amici e parteciparono oltre 1000 persone. Chi invitava poteva tenersi metà dei soldi del biglietto. Alla festa vennero anche i gruppi verdi di base e gli umanisti che potevano tenersi metá dei soldi del biglietto. 

In tutta Milano era risaputo che il centro sociale era frequentato soprattutto da ragazze, circa il 60%, e che il Sabato sera alla festa danzante ce n'erano decine in caccia di un maschio. Si ballava sui tavoli, il clima era festoso. Si facevano cerchi battendo le mani ai ragazzi e le ragazze che ballavano nel mezzo. Si correva da una parte all'altra della sede quando il Dj metteva Everybody needs somebody to love dei Blues Brothers. In decine abbracciati si ballava Message in a Bottle dei Police. Tutti a ritmo si battevano le mani con We will rock you dei Queen. A Milano sembrava ci fosse il terremoto quando si metteva The wall dei Pink Floyd. 

Durante la settimana le ragazze invitavano al locale centinaia di ragazzi con tavolini in tutta la città o in centro. Era tale il successo che a poche centinaia di metri una mia amica ed altre ragazze aprirono un locale fotocopia perchè il sabato sera era troppo affollato (uno ecologista ed uno umanista). La gente sul marciapiede e la strada fuori dal centro sociale bloccava il traffico. Mi ricordo di alcune feste di autofinanziamento con oltre 1500 biglietti venduti. Il trucco per pagare Ascanio Sforza era risaputo, i gruppi decentrati umanisti, verdi, vari altri, anche amici, potevano tenersi metà del prezzo dei biglietti, così tutti ci pagavano le loro sedi e invitavano gente. E quindi schiettisti, umanisti e vari altri erano totalmente mischiati, non si capiva niente. Si vedeva che c'erano attività lanciate dagli umanisti con indicazioni dall'alto, altre dagli schiettisti, o spontanee, o da altri gruppi, ma si era tutti amici. Da notare che nessuna ragazza portava i tacchi, anche le più piccoline e nessuna fu mai portata al pronto soccorso ad ingessarsi come accade ad oltre 20 mila ragazze all'anno solo in Italia. Nessuna si truccava, tutte acqua e sapone. Non accadde nessun incidente, nessuna frattura, nessuna rissa, nessuna intossicazione, nessun furto, nessuna vomitata per alcolici, nessuna molestia sessuale. Non c'era nessuno pulmino per l'obitorio o per il consultorio per abortire o dallo spacciatore per fare acquisti. Sui muri del centro sociale c'erano migliaia di scritte con firme, frasi, disegni di ogni tipo, con strati ormai di 10 o 15 con pennarelloni a vernice. C'era anche una sorta di animazione che proponeva giochi di gruppo per includere i nuovi arrivati.

In base ad accurate indagini inserendomi nelle conversazioni di chiunque frequentasse il centro sociale il Sabato sera, praticamente l'unico argomento trattato era chi si fosse messo con chi, chi si fosse lasciato, chi fosse arrivato di nuovo e a chi piacesse. 

Si stabilì che la regola per filtrare gli ingressi fosse di aderire a nonviolenza, non discriminazione, niente alcol e droghe, pace, ecologia, comunicazione e valori simili.

Avevo finalmente aperto il ritrovo che avevo sognato per anni, dopo tante esperienze di ogni tipo, ed era proprio pieno di ragazze non di alcolizzati e drogati tutti maschi.

Lo abbandonai alla fine del 1991 per evidenti infiltrazioni di agenti segreti della polizia, agenti politicizzati, o di poteri occulti, per problemi con la Siae, le tasse, le uscite di sicurezza, gli schiamazzi notturni e i tentativi di deviazione dal progetto originario. Era sempre più difficile applicare il mio principio di fare le cose giuste fatte bene. Tre mesi dopo la mia fuoriuscita, il locale ormai deserto per l'abbandono di massa conseguente, venne chiuso (non c'era nemmeno più il mio stereo per ballare tutto il Sabato notte). E così il locale fotocopia. Non mi venne restituita la cauzione versata da mio padre, che non ho mai finito di richiedere al gruppo di umanisti che rilevò il locale. 

Successivamente venne utilizzato come ritrovo del sabato sera un bowling con bagni, uscite di sicurezza, bar, aerazione, pulitissimo, con giochi, ma non discoteca. Avevo offerto un bel locale con ristorante, bar, birreria e giardino in cui in una sala si poteva anche ballare con musica messa da noi, che poteva tenere anche 1000 persone col giardino, ma non venne accettato dagli umanisti. 

In locali altrui non era riproducibile completamente la ricetta, ecologista, vegano, nonviolento, senza alcolici e droghe, con musica ribelle, per attirare fighe in gran numero, ma monopolizzavamo i locali in cui andavamo che prendevano la nostra tendenza e la maggioranza eravamo noi, non era il mio centro sociale, ma non era male.

In genere non tenevo personalmente chiacchiere sul problema droga, Aids, gravidanze, aborti, malattie, ed incidenti, perchè mi impressiono facilmente, e mi gira la testa, fischiano le orecchie. Al liceo quando avevano trasmesso in sala cinema dei documentari su eroina e malattie genetiche ereditarie ero dovuto uscire ed ero anche svenuto. È una forma di panico, bisogna tenere in tasca un tranquillante da prendere prontamente in caso di bisogno. Ma c'erano amici molto esperti appositamente incaricati di questi problemi e se ne parlava. Si sentiva comunque la mancanza di un volantino di chiarimento per i nuovi arrivati. In alcuni casi documentari o film con interscambio tipo cineforum. Ero molto simile al protagonista di Balla coi Lupi, molto coraggioso, ma facilmente impressionabile. Sembra un paradosso, ma serve a chiarire che non aiutavo tutti io e non mi occupavo io di tutto, ma che c'erano persone apposite incaricate di tenere chiacchiere personali con ognuno ed aiutarli con i loro problemi. E nello stesso che non si vendevano alcolici o cannabis e non potevo bere un goccetto se girava la testa, o fumare per rilassarmi. Non avevo ancora capito bene che esistevano tisane rilassanti che avremmo anche potuto vendere al bar o prendere regolarmente, o capsule di melissa, valeriana, passiflora, biancospino ed erbe simili da prendere pure in abbondanza. Gli alcolici era comunque meglio che chi non potesse farne a meno andasse nel bar vicino ad assumerli e così per la cannabis prima di venire al centro o dopo a fine serata altrove.

Faccio un esempio, durante la proiezione di un film nel centro sociale in cui si parlava di esperimenti su persone morte e tornate in vita, Linea mortale, stavo per svenire e dovetti uscire, non andai al bar vicino a bere un goccetto, non avevo dietro il tranquillante perché solo anni dopo capii il trucco che non andavano presi sempre, ma alla bisogna, e rimasi fuori anche per il dibattito. Non potevo prendere un goccetto sempre o tranquillanti ogni giorno.

Una ragazza seppi che aveva l'Aids, era mia amica, partecipava attivamente al centro, fu uno shock, ma io non partecipai a interminabili conversazioni. La ragazza morì poche settimane dopo, non si parlava di altro che di aghi, eroina, Aids, preservativi, malattie trasmissibili, chi aveva scopato con chi e come, ed esami del sangue. Ero preparatissimo sugli argomenti, ma non potevo svenire ogni sera 

Ma sono sicuro che tutto andava nel verso giusto. Per esempio un giorno venne a casa mia per fare sesso la ragazza che aveva aperto il centro sociale fotocopia del mio, nel momento che stavo per infilarglielo non mi chiese il preservativo, io mi alzai dal letto incazzato, e lei si mise a piangere che da tre settimane era in ritardo e forse era in cinta. La portai in farmacia a fare il test di gravidanza e le feci il culo per tre ore, senza preservativo, forse in cinta, se glielo mettevo dentro ed era in cinta poi diceva magari che era mio,  con quanti aveva fatto sesso, se facevano tutti così nel suo centro sociale in un mese in 100 avevano l'Aids e in 200 abortivano. Piangeva, aveva solo 17 anni. Però se lo avevo spiegato a lei bene, si supponeva che lo avessi spiegato a tutto il suo centro sociale. Se si và da una prostituta deve averlo lei il preservativo, se crede che lo porti il cliente è rovinata. Su 1500 ragazzi era presumibile che almeno 20 ragazze facessero sesso per soldi regolarmente anche nel suo centro sociale, e a me risultava che ogni tanto anche se pochi spicci li avesse accettati anche lei. Ma anche le altre 730 che lo facevamo gratis.

Mi ricordo per esempio una volta che una ragazza, che ci frequentava saltuariamente, rimase incinta con un ragazzo esterno, non era nemmeno il suo fidanzato. Non mi occupavo del problema, la mia fidanzata infermiera, con sua madre che aveva l'auto, la portarono prima al consultorio, poi ad abortire in ospedale, poi la ospitarono dei giorni a casa loro e infine la portarono a mettere la spirale. Mentre quando la mia fidanzata fece un piccolo intervento di chirurgia estetica perchè aveva il naso aquilino, finita l'anestesia, quando entrai nella sua stanza, svenni perchè non mi ero ricordato di prendere il tranquillante.

Non ci sono dubbi che Silo e gli umanisti non avessero mai parlato di Aids, aborti, malattie sessuali, incidenti, preservativi, salute, medicinali, droghe, alcolici, che non avessero mai avuto centri sociali e che si dovette fare tutto noi e che fosse il nostro centro sociale, non di Silo, degli umanisti o chi altri. Non c'era nessuno che ci aveva insegnato niente e avevamo migliaia di persone di cui occuparci concretamente con problemi reali gravissimi.

Le pulizie dopo la festa del Sabato sera erano spesso fonte di discussioni perché a pulire erano i soliti 3 o 4. Avevo proposto di pagarli con 30 mila lire da dividersi ma non venne accettata la proposta. Non si capiva bene che nello stesso modo che pagavano l'affitto, la luce, il telefono, il tipografo, se uno prestava servizi anche se era dei nostri, andava remunerato.

Da notare che tavoli e armadi erano di metallo di una scuola dismessa presi in sconto usati e le poltrone ignifughe di un cinema dismesso anche queste prese  quasi gratis e non c'erano reali pericoli di incendio.

1989-1991 Granatina a 50 lire: il segreto delle bibite a 50 lire al centro sociale era lo sciroppo di Granatina (arancia, lampone, amarena). A volte avevamo anche sciroppi di 10 gusti, ma quello che andava per la maggiore era la Granatina. Tutti sudati, dopo aver ballato, assetati, bisognosi di energia, una Granatina a 50 lire non si negava a nessuno (acqua frizzante e sciroppo dose 1/6). Anche alle 5 del mattino stremati prima di tornare a casa una Granatina e via. Chi offriva senza problemi con 200 lire pagava 4 Granatine a tutti. Si vedeva proprio che la bevevano tutti con gusto, che pensavano 50 lire ben spese (come dire 5 cent). L'incasso al bar era scarso, ma bevevano tutti, nessuno era assetato, represso o ubriaco. Nessuno mai vomitò, mai ci fu una rissa, mai una molestia sessuale.

1989 il Libro dei Giochi: uno dei ragazzi che viveva con me realizzò un libro con raccolti centinaia di giochi di gruppo. Il centro sociale era bello anche perché il sabato sera prima di mettere la musica e abbassare le luci, fino a mezzanotte c'erano animatori incaricati di fare socializzare le persone, presentarle fra di loro, inserirle. L'espediente più comune erano giochi di ogni tipo, da quelli intorno ad un tavolo, a quelli motori, a scherzi, che rendevano l'atmosfera scherzosa e partecipativa. Molti preferivano chiacchierare, e non era obbligatorio giocare. In settimana chi veniva poteva consultare il libro e scegliere un gioco in genere di carte, o di abilità oppure c'erano molti giochi di società classici da ludoteca.

1989 Prima occupazione di un'area militare in Italia a Milano: A Marzo 1989 dietro la caserma Perrucchetti vicino all'ospedale San Carlo, a Milano c'era una grande area (nel 2021 c'è ancora) dove si esercitavano i carrarmati in piena città. Organizzai un'occupazione dell'area militare per alcuni giorni. Ci fu una manifestazione con striscioni per raggiungere l'area, poi blocchi stradali, volantinaggi, con fuochi di notte, concertini vicino al fuoco, dentro l'area militare chiedendo la realizzazione del Parco della Pace ed aprirla ai cittadini. A causa della pioggia a tratti ci si spostò anche in sede. Risulta essere la prima occupazione di un'area militare in Italia essendo che la manifestazione si svolse dentro, non fuori l'area. Gli umanisti non aderirono.

Maggio 89 Matacaballos esce di scena: Non ho ancora capito se il mio amore per la Lella fu la causa della rottura della mia amicizia con Matacaballos. Mi ricordo in una cascina della sua fidanzata al lago d'Orta in stanza assieme anche con altri, perchè era l'unica scaldata (la stanza, non la fidanzata), che per 5 ore feci sesso con la mia fidanzata come sempre e loro due erano lì vicino. Due ore andava bene ma 5 era troppo, si era mostrato molto scocciato. Lei non la vidi più e lui solo ogni tanto. Schultze da quella volta vedeva la Lella come la più figa del centro sociale, la vedeva sotto un'altra luce, come un'essere divino. Aveva capito che era molto calda, ma pensava 2 ore o 3, non 5 ore. Anche gli altri presenti in quella stanza. Eravamo in 7 quella notte, 3 coppie e Schultze che teneva il moccolo (in questo caso dico sesso 5 ore non perchè fossero 3, ma perchè se dicessi la verità, cioè 8 ore ed aggiungessi altre 2 ore e dicessi 10 ore mi mandano tutti a quel paese).

A volte finite le feste al centro sociale al sabato sera la fidanzata di Matacaballos veniva a dormire con me e la Lella. Ma non facevamo sesso, eravamo stanchi si dormiva assieme, a volte sul pavimento della sede dopo che erano andati via tutti alle 5 del mattino. Eravamo intimi. Lui era a militare e lei stava con noi. Pulire al sede alle 5 del mattino non avevamo voglia. Se ci alzavamo al mattino, facevamo colazione e poi pulivamo ci sembrava meglio. Lei sapeva che facevamo sesso 5 ore, non aveva nessuna intenzione, ci eravamo dati dei bacini a volte, ma non con la lingua, spontaneamente, senza pensarci, ma era abbastanza normale al centro sociale. Non credo uscì di scena per paura di essere arrestato a buttare striscioni di Amazzonia Vivrai dal Duomo o altri monumenti. Non me lo disse mai. Il sospetto era che non mi riuscisse a vedere in quella luce sessuale essendo che non aveva perso il vizio di bere birra e qualche tequila. L'alcool è un vasodilatatore. In sede vietammo in modo assoluto gli alcolici che invece lui voleva. Il trucco era chiaro, vegano, ecologista, non violento senza alcool e droghe, poi 2, 3 o 5 ore è lo stesso. Lo Stile di Vita Schiettista.

Inutile dilungarsi sul fatto che usando alcolici, birra e vino, fra familiari, amici, e anche nei locali, si abbassa il livello di comunicazione, spesso si litiga per malintesi e a volte nascono risse. Gli ubriachi si fanno tutti le corna, ma senza scopare perchè da ubriachi non gli tira.

Il dubbio fu anche che lo cominciai a chiamare Morbillo perchè aveva fatto il morbillo e si fosse offeso perchè chi fa il morbillo da grande a volte rimane impotente. Ma le sue caricature su Ecometropoli, veramente ottimo vignettista, le firmava lui Morbillo. E fui lui a dire speriamo che non sia rimasto impotente.

Solo anni dopo compresi che non era vero che suo padre aveva venduto la sua azienda a 900 milioni, ma a 90 e con 45 milioni aveva preso una casa ad Arona sul lago Maggiore dove passare la vecchiaia, ed era quindi non un finto povero, ma un vero disperato, che beveva e fumava infelice per dimenticare, e non se ne dava pace, e quindi che mi stava vicino usando gli unici risparmi di suo padre, invece di chiedermi aiuto, confessare di essere povero, andare a lavorare. Mi abbandonò nel giorno stesso che suo padre smise di dargli soldi avendoli finiti, che non lo prese nella sua casa al Lago e andò a dormire in case occupate invece che a casa mia. Non aveva soldi per mettere metà della cauzione del centro sociale, o la cauzione per andare a vivere insieme alle nostre fidanzate, e si vergognava.

Non parlerò nella mia biografia di altri record mondiali con altre ragazze, come quello di scopata senza mai toglierlo neanche per cambiare posizione, e di altre prestazioni eccezionali memorabili determinate da amore reciproco fuori dal comune, 100% love. Se ci si ama veramente è come fare sesso 24 ore al giorno comunque anche a 90 anni, si è sempre inebriati, basta stare vicini, volersi bene e subito si sente amore.


1989-1991 Prima campagna mondiale contro l'effetto serra e la deforestazione. Tra Aprile e Giugno 1989 ideai e promossi 7 manifestazioni a Milano ogni sabato, contro le multinazionali che distruggevano l'Amazzonia ed il governo brasiliano con lancio di striscioni lunghi decine di metri dal Duomo, dall'Arco della pace e dai principali monumenti milanesi. Si andava in setttimana anche fuori dai licei con una mostra itinerante. Si prese anche un tram con la mostra, che girò per un giorno tutta Milano e si facevano salire sopra le persone gratis. I quotidiani milanesi diedero un buon risalto. Grazie a Schultze riuscii a coinvolgere tutti i gruppi ecologisti di Futuro Verde in oltre 40 paesi del mondo con la piega contro l'effetto serra.  E da lì tutte le organizzazioni ecologiste del mondo. A Milano a Giugno si tenne una manifestazione conclusiva per l'Amazzonia e le foreste di tutto il mondo con 10 mila persone. Tutti i giornali e le tv nazionali ne parlarono. 

A riprova che fossi io l'ideatore e il promotore venni invitato in Amazzonia dai capi delle principali tribù indios che avevano partecipato alla manifestazione conclusiva di Milano. Mio padrè finanziò la spedizione con 800 mila lire a testa per 4 dei 6 partecipanti tra cui Schultze, per garantire unità al gruppo. Fu l'ultima volta che mio padre diede dei soldi perchè non si capiva più a chi li stesse dando e non voleva implicazioni con nessuno. 

Ricordo che alla conferenza al Centro Stelline dove parlavano gli organizzatori della manifestazione conclusiva, i leader di tutti i gruppi ecologisti famosi, e alcuni capi indios invitati apposta dall'Amazzonia, non mi avevano dato la parola dal palco. Mi sedetti fuori dalla sala per protesta e quando Benjamin Valparià capo Xavantes, all'uscita, mi vide seduto, mi si sedette vicino. Anche il capo Yanomany e altri capi si aggiunsero. Si stette lì in silenzio almeno 10 minuti mentre tutti mettevano fretta che il cardinale e il sindaco aspettavano Benjamin e gli altri capi. La sera Benjamin e gli altri capi indios vennero al centro sociale e nacque una grande amicizia con fagiolata, balli, canti, festa fino all'alba. Prima di venire in Italia gli avevano fatto vedere i video delle mie manifestazioni e mi avevano riconosciuto. Benjamin di sicuro.

1989 Agosto Schietti illuminato: Durante una sosta del viaggio in cui visitai gli accampamenti di varie tribù indios nella foresta, prima di parlare a Brasilia con il capo della nazione indigena, in una specie di sogno in dormiveglia il 4 Agosto a Bahia scalai una montagna fino al cielo, e dopo un'attesa interminabile durante la quale rinunciai a tutto, mi apparve il Regno dei Cieli. Le porte si schiusero ed entrai in contatto con Dio e Gea, ricevetti la luce come i grandi santi e profeti illuminati. Nella luce c'erano la virtù e nelle virtù vidi la missione di salvare il mondo. Fu una specie di consacrazione, di rinuncia all'ego e ai desideri personali, per votarmi a cause elevate per salvare il mondo da povertà, effetto serra, inquinamento, guerra, deforestazione, violenza, sofferenza. Avevo ricevuto la missione di salvare il mondo, ero diventato ambasciatore di Dio e Gea.

Fu un viaggio pieno di segni divini. Per esempio alla partenza all'andata da Malpensa in cielo apparvero due arcobaleni ad arco completo, messaggio di buon augurio da Dio e Gea. Segnò anche che alla partenza dal villaggio Xavantes al tramonto il Sole ad ovest e la Luna piena ad est erano disposti a 180 gradi alla stessa altezza e non si capiva quale fosse il Sole e quale la Luna. L'intero villaggio rimase con noi alcuni minuti a guardare l'evento astronomico singolare. A ovest il Sole a est la Luna, alla stessa altezza, della stessa grandezza, della stessa luminosità, ai due opposti simbolo di Dio e Gea. 

1989 Schietti Capo Guerriero: Il capo Indios Benjamin Valparià mi consegnò anche un bastone,  quello della tribù, una specie di stecca del comando, con sopra tacche forse decennali a simboleggiare che avevo preso la guida delle operazioni a livello mentale, essendo che il bastone fu subito perso dopo un paio di giorni da altri membri della spedizione. Una specie di simbolo di Capo Guerriero essendo gli Xavantes guerrieri, ma a livello mondiale contro effetto serra e deforestazione a difesa dei popoli indigeni e salvatore del mondo.

1989 Laurea ad Honorem all'Università della Foresta: Una notte in sogno in Amazzonia ricevetti anche la Laurea ad Honorem all'Università della Foresta dopo un discorso che tenni ai guardiani del tempo, della foresta, del cielo e dell'amore sulle conseguenze del taglio delle foreste. Nel discorso spiegavo che tagliando le foreste il cielo ci sarebbe caduto sulla testa, non ci sarebbe stato il tempo di fuggire e sarebbe finito il tempo e l'amore. Vedi in fondo a  https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/le-proposte-di-schietti-contro-la.html . 

Al termine del discorso si misero tutti a piangere e la laurea divenne a pieni voti.

Come prova pratica di esame dimostrai di essere espertissimo di caccia al pipistrello nano di notte bendati con la cerbottana corta (si tratta di uno scherzo per giovani guerrieri, un po' come quello dei piselli ripieni per giovani cuochi). In ogni caso da bambino avevo condotto lunghi studi con la biro Bic senza il refil sparando chicchi di riso e pallini di carta senza farmi vedere dai maestri e dai compagni. Anche con cerbottane lunghe con lo stucco. E andavo da solo nei boschi a cercare funghi, castagne e more e a pescare di notte in riva lago. Da quando avevo 7 anni al lago mi procuravo il cibo con Matacaballos per noi e per le nostre famiglie con la pesca alle alborelle anche in canoa (canotto). Sapevo tagliare la legna per il fuoco per i miei zii anziani sin da quando avevo 5 anni. Avevo costruito varie capanne nel bosco per giocare coi miei amici sin da 8 anni. Sapevo arrampicarmi sugli alberi perché potavo quelli nel mio giardino e poi si giocava nei boschi a fare anche capanne sugli alberi. Avevo fatto corsi di tiro con l'arco al Club Mediterranee ed avevo come gioco da piccolo un arco per bambini. Sapevo maneggiare il machete e farmi strada nei boschi quando ripulivo i boschetti dietro casa mia al Lago. Sapevo usare i coltelli e lanciarli. Da adolescente alla gara di tiro del giavellotto alle olimpiadi del villaggio con i miei amici al Lago, fatti con canne rinforzate, con la punta affilata, vincevo sempre. E così via, oltre ad aver letto decine di libri sui popoli tribali.

1989 Pianificazione trentennale per salvare il mondo: dopo l'illuminazione cominciai a realizzare un primo abbozzo di una pianificazione trentennale per risolvere tutti i problemi del mondo vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/03/la-pianificazione-trentennale-di.html

3 Settembre cade Volo Varig 259: al nostro ritorno dall'Amazzonia tutti i giornali parlavano del volo Varig 259 disperso da giorni nella foresta. Alla fine fu trovato con 12 morti. Alcuni sopravvissuti avevano cominciato una lunga marcia nella foresta e 4 furono trovati vivi.  Un mistero mai risolto sulle dinamiche, gli errori di pilotaggio, i segnali di Sos. Una strana coincidenza con quello che era successo a noi sopravvissuti al viaggio nella foresta senza dare notizie per 2 mesi in epoche senza internet e cellulari con telefonate intercontinentali dal costo di milioni di lire. Ma anche un presagio di morte per il boicottaggio delle mie proposte e il complotto che avevano fatto Schultze e altri partecipanti del viaggio contro di me e le due ragazze per escluderci dalle decisioni e trattarci come degli scemi quando lo erano loro e vedevano in noi se stessi. Erano loro che continuavano a fare risatine come degli scemi con gli indios, o nella foresta, o in riunione, non noi che eravamo molto seri. Un avviso per quello che si preparava con il ritorno a Milano e il boicottaggio della campagna per l'Amazzonia e le diffamazioni che avevo ricevuto sui media contro il mio Movimento, per non dire della confusione tra umanisti e schiettisti. Lo recepii come una specie di segno divino, di lunga marcia per sopravvivere, di tragedia, tutto il mondo che ne parlava. Come una specie di punto fissato nella storia che ero protetto da Dio e da Gea che erano pronti a difendermi e accreditarmi anche con attentati e morti. Avevo ricevuto la missione di salvare il mondo e potevo contare su Dio e Gea, ma si vedevano morti, scalpore, mistero. Se non venivano attuate le mie proposte avrebbero compiuto attentati senza scrupoli fino ad arrivare alla fine del mondo. In Brasile che avevano parlato su tutte le TV degli italiani venuti per salvare indios e foreste, scomparsi per mesi, videro attinenze. Anche a Milano dove si erano fatte le manifestazioni per l'Amazzonia e in tutto il mondo. Anche gli indios pensarono a noi. E quindi si doveva fare qualcosa per salvare l'Amazzonia e il mondo o finiva male se si sbagliava strada come il pilota dell'aereo e si compivano errori sulla direzione.

1989 Settembre, Manifestazione contro la mafia a Mondello a Palermo: ho messo Settembre, ma non sono in grado di ricordare la data. Durante una manifestazione spontanea in Piazza Duomo contro dei vigili che stavano sequestrando la merce a dei venditori abusivi senegalesi si conobbe un amico. Stavamo distribuendo Ecometropoli in Duomo. Vedendo la scena molto violenta contro questi ragazzi senegalesi disposti a lavorare e commerciare ci indignammo. Non stavano vendendo droga e non stavano platealmente rubando. Se non gli veniva offerto un lavoro in regola, qualcosa dovevano mangiare. Se gli sequestravano la merce era come ucciderli. Stavamo assistendo ad un omicidio. Cominciammo ad urlare "nonviolenza nonviolenza ue ue", eravamo circa una decina, si aggiunsero altri, si fece capannello di almeno 50 persone. Molti si misero ad urlare insieme a noi tra cui un ragazzo pugliese. I vigili mollarono il colpo e i senegalesi scapparono con la loro merce. Il ragazzo diventò nostro amico e la sera venne al centro sociale. 

Qualche mese dopo ci disse che aveva un amico a Palermo a cui sarebbe piaciuto aprire una rivista ecologista. Si partì per Palermo con Schultze, la mia fidanzata e il fotografo pugliese. Si organizzò un tavolino a Mondello con un collegamento con una radio di cui il nostro amico era dj per lanciare il giornale ecologista. I miei amici fermavano i passanti, me li portavano e io gli chiedevo quali fossero per loro i principali problemi della città e cosa pensassero della mafia. Si formò una specie di stato di trance. Credo che migliaia di persone a Palermo nel giro di mezzora si collegarono alla radio. Impossibile ricordare cosa chiedessimo alla gente e cosa rispondessero. Però sicuramente era chiaro che da Milano erano arrivati in 4 ecologisti nonviolenti a chiudere il conto con la mafia e fargli il culo in casa in loro. Non si finiva più di ridere, era impossibile mentre intervistavo le persone non scoppiare a ridere. Le interviste durarono almeno due ore. Fu un successo strepitoso. Mezza Palermo si chiedeva ma questi che cazzo vogliono, e mezza sperava fossimo giunti a salvarli. Verso la fine della trasmissione ormai anche l'altra metà sperava nei salvatori. Si chiuse il collegamento dopo 2 ore e non ricordo altro. Non so che giorno fosse, che mese fosse, dopo quanti giorni si partì, cosa si fece la sera. Sembrava come che Palermo fosse piena di problemi, che la mafia fosse il colpevole e che i 4 ecologisti nonviolenti milanesi volessero sistemare tutto. 

Non c'é dubbio che il pugliese aderì ad Ecometropoli di Schietti e ne volesse aprire uno a Palermo col suo amico avendo come garante il Presidente di Università Verde. Al palermitano fu mostrato il mio giornale e nessun testo siloista. Era laureato responsabile di una struttura pubblica, mi sembra il parco botanico di Palermo, e capiva bene quello che leggeva. 

Chi voleva entrare in redazione doveva telefonare in radio e dare il suo nome. Palermo rideva, ma chi volete chiamasse per dare il suo nome. 

Negli anni successivi dopo un ulteriore visita in 20 persone, entrò nella redazione del giornale (che non venne mai pubblicato), un ragazzo che ogni tanto mi scriveva mandandomi sue foto con pistole, mitra, bombe a mano. Mi diceva Domenico resisto ad oltranza, ma torna ti prego. Inutile spiegargli che era un giornale non violento, e che non si capiva più niente fra schiettisti e umanisti.


1989 Libro verde di Schultze e Laurea ad Honorem all'Università Verde: Schultze partecipava assiduamente alle attività di Ecometropoli, del centro Sociale Ecologista nonviolento, di Amazzonia Vivrai. Non era solo un Presidente di rappresentanza. Gli spiegai varie volte che dovevamo avere un programma chiaro da dare a migliaia di persone che avevano aderito ad Amazzonia Vivrai e al centro sociale. Credo che ne parlò con gli Umanisti. Iniziò a scrivere un Libro verde da mostrare a Silo per avere l'approvazione. L'aveva scritto al contrario, non in verticale, ma in orizzontale. Aveva decine di idee. Ora sembrerebbero le solite di qualsiasi ecologista, ma nel 1989 erano rivoluzionarie, dall'effetto serra, l'energia pulita, lo smog, il traffico, gli scarichi industriali, l'università di ecologia, 500 mila posti di lavoro nel settore ambientale, i danni dell'inquinamento su chi li ha causati e non sugli stati, la raccolta differenziata, i cibi biologici, l'inquinamento acustico, l'inquinamento delle falde acquifere, la deforestazione, i prodotti chimici. Lo scriveva seduto su un tavolo del centro sociale. Era ispirato. Approvando il suo Libro Verde di fatto Schultze mi diede la Laurea ad Honorem all'Università Verde.

Mi ricordo un paio di pomeriggi su un tavolo del centro sociale che eravamo seduti vicini e lui a biro scriveva a ruota libera. Io non ho idea di cosa facessi, e lui scriveva ispirato idee bellissime dettagliate. Alla fine lo stampò, me lo diede da leggere e gli dissi non cambiare una virgola. Lo portò a Silo che dopo averlo letto a Settembre 1989 chiuse Futuro verde, bloccò la campagna Amazzonia Vivrai, chiuse Ecometropoli e ogni altra attività massonica siloista ecologista. E quindi fu chiarissima più di prima la divisione fra Schiettisti e Siloisti. Schultze si vedeva che era in contraddizione, era un ecologista, non un siloista. Era Schiettista-Ecologista-Nonviolento e non un semplice Umanista di cui era tanto per cambiare Presidente. Ma gli Umanisti divennero anche ecologisti, con proposte ecologiste mie e di Schultze nei loro programmi e si proseguì.

Non ci sono dubbi che fossimo amici, ma non troppo e che avevamo due movimenti distinti con prove concrete non di tessere, riunioni o manifestazioni, per esempio che al suo matrimonio non mi invitò e non gli feci il regalo, anche al matrimonio o battesimi di suoi amici fidati che venivano al mio centro sociale, e così situazioni private di cene o weekend, o momenti di svago con lui e altri capi umanisti a cui non ho mai partecipato.

Anche se non così nemici con Schultze e i suoi amici infiltrati nel mio centro sociale di andare a dire alle loro ragazze e poi mogli che in Amazzonia coi miei soldi dati da mio padre per le emergenze andavano a prostitute e che io ero stato male per quello e li avevo lasciati lì e rivisti per il viaggio di ritorno. I matrimoni finirono tutti comunque nel giro di pochi mesi.

1989 ristorante vegano All You Can Eat a San Paolo:  durante il viaggio in Brasile mi ricordo che a San Paolo andammo in un ristorante vegano all you can eat. Era un grande successo, era strapieno di persone, c'era allegria, si spendeva poco e si mangiava benissimo. Mio zio aveva un ristorante in centro a Milano in vendita perché era malato. Era il ristorante di mia nonna dove mia mamma conobbe mio padre. Ci pensai a lungo se rilanciarlo con un "all you can eat" vegano e fare i soldi. Potevo farlo, avevo la carica giusta, la mia fidanzata gestiva un panificio con sua sorella, ci sapeva fare, un panificio é vegetariano, poteva portarci anche decine di sfornati giá venduti nel suo panificio preparati da suo fratello che aveva il forno. La sorella il panificio, il fratello il forno, e lei con me il ristorante con mia zia cuoca. Ma dovevo scegliere se impegno sociale o carriera privata. Scelsi impegno sociale. Ma il ristorante vegano all you can eat grida ancora vendetta. Il passo per fare una catena di ristoranti vegani all you can eat in tutto il mondo era breve.

Nella vita capitano 2 o 3 buone occasioni a tutti. Una in amore, una in affari, una al lavoro, una in fortuna, una in amicizia, ma sono già 5. Come in una partita di calcio, capitano 2 o 3 buone occasioni da gol, non 30. Se si fa gol la vita prende una buona direzione, acquista senso. Si procede in quella direzione. Certo se uno sin da piccolo coltiva virtù come me ha la sensazione di avere almeno 10 o 12 buone occasioni e qualcuna la spreca. Ma non 30. Ma tanti che ne hanno una sola o due non devono sprecarla.

1989-1991 La cartolina per l'Amazzonia: la cartolina della campagna fu stampata in oltre 250 mila copie al ritorno del viaggio in Brasile e distribuita fino a Dicembre 91 quando la usai ancora in Duomo per finanziare la cauzione e le spese del negozietto in Via Rutilia che avevo aperto dopo la chiusura del centro sociale. La gente pagava per avere la cartolina e in tutta Italia tantissimi gruppi la usavano per finanziarsi. Non escludo che fosse stata stampata anche all'estero. Alcuni che avevano rinunciato a tutto per seguirmi vivevano in gruppi in varie case e ci pagavano l'affitto e il cibo. C'era un trucco nella raccolta fondi della cartolina dell'Amazzonia. Dovevamo fare un ponte radio fra i vari accampamenti indios sparsi nella foresta. Se anche tenevamo noi i soldi per le sedi, per mangiare, per le bollette, per gli affitti, il costo dei baracchini CB tipo quelli dei camionisti era massimo 100 euro l'uno. Eravamo in contatto con 7-8 tribù che avevamo visitato in Amazzonia. Per evitare di essere accusati di esserci impossessati dei soldi di una raccolta fondi di associazione altrui senza il loro consenso, massimo era 800 euro di rimborso. Non 150 mila come se avessimo promesso pannelli solari per tutti. Se poi i pannelli solari non arrivavano si andava in galera. Organizzare un altro viaggio con i soldi per portare i soldi per i cb era molto costoso, e inviarli al Governo brasiliano erano persi

Un mio amico ideò la cartolina, io ebbi l'idea del ponte radio. Il marchio Futuro verde che avevamo utilizzato per lanciare la campagna Amazzonia Vivrai, era stato giá chiuso dai siloisti (umanisti) a settembre 89. Non avevamo nessuna autorizzazione dei siloisti a proseguire con le cartoline. La campagna dell'Amazzonia era giá finita. Era schiettismo 100% e si sperava che il marchio venisse riutilizzato per rilanciare la campagna nei mesi successivi. Contava proseguire la campagna sull'Amazzonia ad oltranza anche senza il consenso dei capi umanisti, pagare i volontari e le sedi (anche quelle umaniste), e scrissi in Brasile alla Funai (il ministero brasiliano che si occupa di indios) di fare un ponte radio. Mi sembra fu fatto. Il telefono era troppo caro per parlare. Una telefonata al capo indios, la prima, ci costò 900 mila lire. Mi sembra fu fatto negli uffici Funai nelle cittadine vicino agli accampamenti che avevano la corrente. O ce l'avevano già. Ci risposero che era tutto posto, che parlavano con tutti.


1988 base dati telematica internazionale: La proposta del ponte radio era simile a quella dei gruppi umanisti collegati in tutto il mondo con una base dati telematica mondiale un po' costosa per via della lentezza dei modem e le tariffe telefoniche internazionali, in cui alcuni entravano a spese di tutti e poi ripubblicavano notizie interessanti sulla base dati cittadina, tradotte dalle altre lingue in modo molto libero. La base dati internazionale ovviamente venne fatta a Milano perché tutti entravano con i loro computerini Atari per informarsi delle attività del mio centro sociale e degli schiettisti. Credo proprio che l'idea della base dati fu di un ragazzo di Milano mio amico. Tramite la base dati si diffuse in tutto il mondo lo schiettismo dato che seguivano le mie proposte e non certo quelle di Silo il capo degli umanisti che parlava una volta ogni 6 mesi dicendo cose incomprensibili e di alcuni suoi collaboratori che chiedevano passaggi dati sulle collette raccolte. Ogni giorno in base dati invece c'erano notizie di schiettisti in ogni parte del mondo che riproducevano le mie attività e le raccontavano e tutti venivano a leggere.

1989 allontanamenti drogati, alcolizzati e ladri dal centro sociale: certo centro sociale senza alcol, droghe, furti, molestie alle ragazze, ma qualcuno veniva allontanato, per esempio a ottobre 89 uno aveva preso i soldi della cassa e si faceva di eroina con la sua ragazza, ed eravamo andati in 20 a cercarlo con Schultze, ovunque lo cercavamo, e lo avevamo trovato in un alberghetto e avevamo inscenato una manifestazione con urla e slogan ed era dovuto scendere e restituire i soldi e sparire. E poi da lì fu automatico che se qualcuno usava alcol o droghe o rubava non veniva nemmeno invitato dagli umanisti, o glielo si faceva capire che c'erano centri sociali dove era consentito, non nel nostro. E quindi lì era avvenuto il passo con gli umanisti che si era tutti d'accordo niente alcol, droghe, delinquenti, se no gli si fa il culo tutti assieme. Si discusse a lungo se fosse tutta una finzione degli umanisti  tant'è che alcuni se ne andarono lo stesso dicendo che era tutta una messinscena, avevano tutti dei ruoli, alle spalle i loro capi bevevano, si drogavano, mangiavano carne. Però da lì non ci furono dubbi che non erano ammessi infiltrazioni di drogati, alcolizzati, e ladri e non dovevo occuparmi solo io del problema  di allontanare gli indesiderati. Poi certo se uno in buona fede fuori dal centro beveva, mangiava carne, o si faceva uno spino, non veniva certo nei centro per deviarci o vendere droga o convincerci a vendere panini con gli hamburger e il prosciutto.

Pochi giorni prima Alicia il capo argentino degli umanisti era venuta a trovarci al centro sociale e si aveva chiacchierato fino a tardi. Ad un certo punto chiese se avevamo alcolici, io dissi no, ma uno disse che sul retro ne avevamo ancora uno rimasto lì da mesi. Gli offrì un chupito e mise la bottiglia al bar. Nel corso della serata Alicia bevve altri 7 chupiti, in totale 8, alzandosi, andando al bar, servendosi da sola, senza pagare. Le si fece anche uno scherzo nascondendo un mio amico nel bagno. Quando entrò nel buio cercando la luce fece un urlo e lei tornò giù di corsa gridando che c'era Belzebù nel bagno, ma era Pino il mio amico tutto vestito di nero come suo solito. Pino ovviamente disse che se beveva Alicia voleva bere anche lui senza pagare dato che puliva i pavimenti, i cessi, e mi aiutava nella gestione. Un altro ragazzo molto interessato, un laureato intellettuale indipendente, molto alternativo senza vizi, uscendo quasi a mattina disse 8 e non si vide più. A quel punto servivano regole chiare.

1988-1999 la spilletta nonviolenza e le manifestazioni nonviolente schiettiste: la cosa non semplice da dimostrare perché non ho materiali siloisti anni 80 è che io a novembre 88 quando Schultze, che conoscevo per l'Università verde,  mi prestò la casa per scopare con la mia ragazza, trovai a casa sua i libri come Umanizzare la Terra di Silo, ma sul quale non c'era nessuna lezione di nonviolenza. Partecipai ad un incontro siloista a Dicembre 88 sul tema della violenza con la mia fidanzata, il mio amico e la sua fidanzata. Violenza, primo incontro sulla violenza, in cui si scriveva su un foglio le proprie situazioni di violenza, lo si leggeva, ci si dava dei consigli, e si mettevano dei progetti per uscirne fuori. Lessi anche la filosofia Siloista e un libricino che i siloisti studiavano nelle loro riunioni di nome "A proposito dell'umano". Ma ridevano tutti quando venivano letti, erano fesserie del tipo che l'essere umano a differenza degli animali era caratterizzato dalla capacità di usare strumenti come protesi delle proprie intenzioni e poi il resto totalmente assurdo. 

Dopo che con alcuni amici a Settembre 89 a casa mia lo confutammo per due ore con Gigi il responsabile siloista, nessuno ne parlò più, mai si rividero volantini con la filosofia Siloista o le tesi del Partito Umanista e di Futuro Verde. E mai era citata la parola nonviolenza. E nemmeno non discriminazione, o emancipazione femminile, o pacifismo, o ribellione al sistema. "Umanizzare la terra", il titolo del suo libro, non significava "rendere il mondo più umano", ma "uscire dalle condizioni naturali in cui eravamo sottoposti alle origini della nostra storia e trasformare il mondo nel punto di applicazione delle nostre intenzioni e sentirlo come il nostro mondo in nostro possesso". Proprio quello che facevano i potenti contro cui lottavamo e che lo stavano disumanizzando. Inoltre noi volevamo preservare gli spazi naturali incontaminati, non "umanizzarli".  Da quella riunione si cominciò tutti a parlare di rendere il mondo più umano e quindi nonviolento e mai più della Dottrina Siloista che era una follia incomprensibile. In particolare dopo quella riunione chiacchierai con Gigi e non venne più usato come spiegazione sui volantini e nella chiacchiera d'ingresso il concetto Siloista di "trasformazione personale per la trasformazione sociale" in cui non si spiegava cosa si intendesse per trasformazione, ma il mio concetto di mondo più umano senza violenza, discriminazione, povertà, guerre, distruzione della natura e inquinamento. Che poi divenne il mondo migliore possibile di Genova G8 a partire dal mio slogan "si può" già coniato a Dicembre 88. Ormai era anche pronta la mia pianificazione trentennale.

Silo chiuse il Partito Umanista e Futuro Verde, non si parlava più di movimento Siloista od Umanista, ma di un generico Movimento per non confondere fra Schiettisti e Siloisti. Scrisse un nuovo libro Lettere ai miei amici, intesi come gli schiettisti per ricucire lo strappo, ma non piacque. E in tutto il mondo si andò avanti con i miei slogan del mio volantino, parlando di un mondo più umano, senza guerra, violenza, discriminazione, povertà, ingiustizia, inquinamento. Di fatto era nata la prima campagna mondiale contro l'effetto serra per eliminare la povertà con lo sviluppo sostenibile in un mondo senza guerre, violenza, discriminazione ed ingiustizie.

I massoni che cercavano di impossessarsi del Movimento Schiettista lo chiamavano "la nuova sensibilità in movimento", a dimostrazione che non era la loro vecchia mentalità e la loro ideologia, e poi passò il termine "cambio di mentalità" per aderire al mio movimento.

Un sabato sera a fine 1988 andai con Schultze nel punto di incontro dei verdi di base, i siloisti verdi e fra i gadget che usavano per autofinanziarsi c'era una spilletta con scritto nonviolenza con una freccia. La presi e dissi bella questa, ecologisti non violenti. Andavano in gruppo la sera a venderla sui navigli. Ne presi anch'io da vendere con Ecometropoli il mio giornale. La usavano anche quelli del Partito Umanista amici dei verdi siloisti. Si formavano gruppi che vendevano spillette sui navigli e mi aggiunsi per distribuire Ecometropoli. Io non mi ricordo nessun libro o materiale siloista che parlasse di nonviolenza, solo quella spilletta. Rilanciai che Ecometropoli doveva essere un giornale ecologista nonviolento. E il mio centro sociale ecologista nonviolento. A Firenze all'internazionale umanista siloista a Gennaio 1989 si cantava pace, forza, allegria. Non mi ricordo nonviolenza. Non introdussi io la parola nonviolenza nei siloisti, la usavano già. Ma io la trovai solo su quella spilletta, non sui libri di Silo. Io la rilanciai in grande stile con ecologisti nonviolenti. 

Alle mie manifestazioni schiettiste per l'Amazzonia mi stavano arrestando per aver buttato uno striscione dal Duomo di Milano di 30 metri con scritto Amazzonia Vivrai. In realtà eravamo in 5 e stavano arrestando gli altri 4 anche se lo striscione l'avevo buttato io. Ci stavano portando giù dal Duomo gli agenti in borghese e io li seguivo. Quando stavano per caricare sul cellulare della polizia i miei 4 amici, davanti ad altri dei nostri, cominciai a urlare "nonviolenza nonviolenza ueh ueh". Tutti gli altri mi seguirono. Si urlava insieme. Circondammo i poliziotti urlando nonviolenza e liberarono i 4. Anche alla festa al mio centro sociale in almeno mille mi venirono dietro con slogan "amazzonia amazzonia ue ue" e si parlava solo della liberazione dei 4 con le urla nonviolenza. Si rimetteva la musica e poi dopo un po' slogan. E poi sempre si cominció ad usare il concetto di nonviolenza e urlare "nonviolenza ueh" ad ogni manifestazione in caso di guai. Io non ricordo nessun libro o campagna siloista con dentro il termine nonviolenza. Solo quella spilletta. Però andrebbe verificato meglio. C'era la spilletta anche "dai un calcio al sistema" con un ragazzo che pigliava a calci una televisione. Non lessi niente di Silo sulla nonviolenza, un corso, una metodologia di azione, tattiche nonviolente. Parlava di azioni valide. Di nonviolenza mai. Però andrebbe verificato. Magari aveva preparato degli opuscoli che non lessi. Io trovai solo la spilletta. Prima delle manifestazioni sull'Amazzonia Schultze mi parlò una sera di un sit in nonviolento in cui erano stati picchiati dalla polizia, ma non era di siloisti. Si parlava di nonviolenza per le spillette che usavamo e si disse manifestazioni per l'Amazzonia nonviolente. Su Umanizzare la terra Silo parlava di violenza, c'era un capitolo la violenza, nessun capitolo la nonviolenza.

Ecco alcune frasi senza senso in cui era contenuta anche la parola nonviolenza su Umanizzare la terra di Silo nel capitolo La Violenza: "Perciò, quando si parla di violenza bisogna chiamare in causa il mondo istituito; e se a questo mondo si oppone una lotta non violenta, si deve mettere in evidenza, in primo luogo, che un atteggiamento non violento è tale perché non tollera la violenza. Quindi il punto non sta nel giustificare un determinato tipo di lotta, ma nel definire le condizioni di violenza che questo sistema inumano impone. D’altra parte, confondere non violenza con pacifismo porta ad innumerevoli errori. Mentre la non violenza non ha bisogno di giustificazione in quanto metodologia d’azione, il pacifismo ha bisogno di stabilire quali fatti possono avvicinare od allontanare la pace, intesa come stato di non belligeranza, e di dare ad essi il giusto peso". 

Quando Agostino capo degli umanisti italiani che dal 95 partecipò ogni settimana alle mie riunioni a casa mia, mi disse ad una riunione di spiegargli il capitolo sulla violenza di Silo che non gli era molto chiaro,  gli dissi no. La nonviolenza va giustificata, Silo dice che non va giustificata. Se vuoi la giustifichiamo noi per esempio la nonviolenza come metodologia di azione è meglio della violenza se no ti arrestano. Poi alla riunione gli scappò la frase: "altro che nonviolenza, se si lasciasse fare a me...".

Silo non disse mai a nessuno di andare a vendere spillette nonviolenza sui navigli e non diede a nessuno spillette da vendere. Chi le fece è un genio, si vendevano una dietro l'altra. Se ne vendette credo 100 mila nel corso di vari anni. E da li partirono i movimenti nonviolenti milanesi, italiani e mondiali che rilanciarono la nonviolenza e portarono al riconoscimento di tutti della nonviolenza come metodologia d'azione lanciata decenni prima da Gandhi, Capitini, Martin Luther King. Può essere che il mio centro sociale fu non solo il primo del mondo ecologista, ma anche nonviolento, ecologista nonviolento (anche se forse esistevano locali di quartiere verdi siloisti che parlavano di nonviolenza ed avevano la spilletta). Silo non parlò mai di nonviolenza.

Non accettai nemmeno di tenere riunioni sul Manifesto del Movimento Umanista redatto anni dopo. Alla seconda riga diceva che non avevano capi e padroni. Quelli erano gli schiettisti, avevano copiato da me. Loro ne avevano. Diceva anche "niente al di sopra dell'essere umano e nessun essere umano al di sotto di un altro". Una frase senza senso, da ateo convinto, almeno il sospetto che ci sia Dio al di sopra meglio averlo, molto meglio Dio che Silo. Ma tanto si rideva, per Silo devono abitare tutti al piano terra, la sua proposta è abolire le case con più di un piano. Ero io con i miei amici che davamo volantini ai nostri contatti in cui spiegavano che non facevamo parte di organizzazioni e partiti.

Agostino mi chiese anche ad una riunione di spiegare a tutti il difficilissimo capitolo di Umanizzare la Terra di Silo su Legge e Stato quando ormai era ora di cena e gli dissi "fatta la legge trovato l'inganno, andiamo a mangiare", e si fece festa come sempre.

Silo non parlava mai nemmeno di metodo scientifico e molti umanisti importanti di tutto il mondo credevano a ogni genere di baggianata senza nessun fondamento. Meglio credere solo in 10 cose certe che in 100 di cui 80 infondate. E su quelle 10 costruire il proprio sistema di credenze dubitando delle altre. Nel dubbio meglio astenersi.

Il mio sogno erano delle riunioni in cui Silo mi chiedeva di spiegargli cosa avesse scritto perché non si ricordava più che cosa avesse voluto dire. 

Una volta Gea a fine anni 90 mi avvertì di andare ad accendere di corsa la televisione. Non guardo mai la tv. Accesi, c'era Veltroni mi sembra ospite di Maurizio Costanzo che cercava di parlare del Paesaggio Umano senza citare Silo. Fu interrotto 2 volte da Costanzo che gli chiedeva di spiegare meglio cosa intendesse per paesaggio umano. Cambiarono discorso. Veltroni era sicuramente un personaggio presentabile e si poteva aderire al Veltronismo per dare una parvenza di rappresentanza politica ai siloisti e agli schiettisti. Ma Veltroni aderire al Siloismo era dura, al Partito Umanista durissima. I verdi siloisti ufficialmente erano scomparsi, c'erano gli schiettisti e gli umanisti-schiettisti a cui non veniva dato spazio mediatico.

Nello stesso modo che cattolici, musulmani ed ebrei citano frasi sensate dei loro testi sacri nel complesso di pagine e pagine senza senso, gli umanisti estrapolavano contenuti dai libri di Silo cercando di dargli un senso, ma non esistevano contenuti sulla nonviolenza. Ma almeno di Cristo o Budda o Maometto o Mosè c'era una biografia, dei racconti di fatti concreti fatti con la gente. Di Silo non si sapeva niente della sua vita da prendere come modello. Si sapeva solo "scrittore argentino".

Se si fossero buttati tutti i libri di Silo come si fa con i discorsi di tutti i politici che conta solo l'ultima frase che hanno detto, sarebbe stato meglio.

( Oltre alla nonviolenza si lanciò la non discriminazione di cui Silo non parlò mai, ma che per noi era un importante filtro per scegliere chi invitare al centro sociale. Noi parlavamo sempre anche di emancipazione femminile, ma Silo l'unica volta che la citò anni dopo disse che era una questione non risolta e basta. Da noi era risolta molto bene ed era molto chiara. Anche il problema della droga, dell'alcool e dei metodi anticoncezionali di cui Silo non aveva mai parlato. Non esiste nessuno scritto di Silo sulla ricostruzione del tessuto sociale nei quartieri basati sui valori alternativi a quelli del sistema, sulle attività da organizzare, che invece era quello che volevano fare gli schiettisti).

- 1991 Ottobre debiti per i libri di Silo: i siloisti decisero di stampare migliaia di copie di Lettere ai miei amici, Autoliberazione e Umanizzare la Terra di Silo da dare agli schiettisti al mio centro sociale nel momento che ne avrebbero preso il controllo. Ma io non ordinai nemmeno una copia, al centro sociale non veniva più nessuno e lo chiusero perché non riuscivano a pagare l'affitto. Mi ricordo a casa di vari siloisti pile di questi libri, almeno 5000 copie invendute. Mi supplicarono di prenderne almeno 100 copie di ognuno, ma non li volli.

1988-1991 Incontri sulla Violenza degli umanisti: a inizio 1989 partecipai ai 3 incontri umanisti sulla violenza (le situazioni di violenza nei nostri ambiti quotidiani), mi piacquero e invitai migliaia di persone, ma solo al primo incontro. A Milano parteciparono in molte migliaia. Li tenevo pure io ogni Sabato ed ogni Domenica pomeriggio a casa mia, o al centro sociale, o in Via Rutilia, a 10-12 persone per volta con delle piccole modifiche. Riducevo le parti analitiche sulle situazioni di violenza che i partecipanti vivevano perchè tanto nessuno raccontava i veri problemi. Nessuno parlava se da piccolo fosse stato picchiato, o se avesse un fratello drogato, o se fosse costretto a rubare perchè disoccupato, o se sul lavoro subisse mobbing, o se sua madre si prostituisse, o se avesse problemi erettili, o se fosse cornuto. Quindi dicevo solo di accennare ai propri problemi sul proprio foglietto di appunti, ma senza approfondire, senza parlarne tanto nell'interscambio, solo dei piccoli cenni. Davo però molto spazio ad esercizi su consigli reciproci, su ruoli e giochi (simili al metodo di Berne). Si recitavano psicodrammi per entrare nel nuovo ruolo, e progetti su cui interscambiare per cambiare gioco e risolvere i problemi (cambiare casa, cambiare lavoro, rivolgersi ai sindacati, andare dalla polizia, cambiare stile di vita, cambiare musica, cambiare look, cambiare amici, cambiare fidanzato, cambiare ruolo, fare la pace, parlarne meglio, spiegare come ci si sente agli altri, tenere pulita la propria casa, mangiare cibi buoni, fare una visita medica specialista, sentire il parere di un altro medico, mandare da uno psicologo la persona violenta, impegnarsi nel sociale, fare domande per stimolare la conversazione, trovare un compromesso, applicare dei proverbi, fare una riunione ogni settimana con gli amici e i familiari, venire al centro sociale a divertirsi...). Mi piaceva la parte in cui ognuno doveva segnare sul suo foglietto il consiglio ricevuto da ogni partecipante senza discutere, per non perdere ore a dire non posso, non riesco, dammene un altro, non va bene per me. 

Mi ricordo ancora il momento del cambio decisivo nel 1989 credo in primavera, quando eravamo al Parco Sempione seduti sul pratone e Gigi, il responsabile, stava formando due nuove ragazze a tenere il terzo incontro lungo 8-9 ore di tipo psicoanalitico con autobiografia, deviazioni, cambi di tappa, ambiti, scala valori, immagine di sè, climi, ruoli, tensioni, insogni, respirazione, psicofisica, progetti, e una mia amica di 17 anni, Arianna, che avrebbe dovuto tenere gli incontri, gli disse, "Gigi non si capisce un cazzo, cosa vuoi che gliene freghi a dei ragazzi come me di queste cose".  E si passò a fare solo il primo incontro semplificato di 2 massimo 3 ore, tanto nessuno parlava dei suoi veri problemi (personalmente con vari amici portai alcune ragazze dopo gli incontri a sporgere denuncia contro familiari, fidanzati e parenti violenti, ma su altri problemi non era così semplice e infatti nessuno ne parlava). Poi nessuno vietava a nessuno di approfondire argomenti di psicologia con letture a propria scelta o durante le riunioni settimanali. Il Corriere della Sera uscì anche con un articolo su presunti lavaggi del cervello a questi incontri, ma ormai erano stati modificati.

Non potevo elaborare l'incontro schiettista sul "miglioramento esistenziale" perchè non essendo psicologo potevo rischiare la denuncia e la prigione, mentre con l'incontro siloista sulla "violenza" al massimo era colpa loro (l'incontro non venne ideato da Silo, si trovava nella base dati mondiale umanista e non aveva la sua firma e poteva essere modificato quando veniva tradotto o fotocopiato). Nella pratica anche altri umanisti seguivano il mio metodo su consiglio di Gigi Salvioni che formava le persone incaricate a tenere gli incontri, con note sotto ogni parte da stringere o dare spazio. Credo si cancellarono anche varie parti. Il terzo incontro non si tenne più perchè lungo autobiografico. 

La sensazione era che avessimo tenuto gli incontri a tutta Milano, forse a tutto il mondo essendo che gli umanisti li tenevano in 40 paesi con le modifiche mie e di Gigi Salvioni messe nella base dati umanista. A volte vennero tenuti incontri a centinaia di persone insieme divise in ambiti di una decina per tavolo. Sono sicuro che nessuno li eseguisse in chiave psicoanalitica paranoica con lunghi interscambi su problemi ridicoli o di presunte violenze di cui nessuno avrebbe mai parlato, ma solo di problem solving con ruoli e giochi. A fine 1991 tutti quelli che si fermavano per strada per invitarli dicevano: "già fatto". A volte dicevano anche che lo avevano fatto da soli a casa loro, o con i loro amici. 

- 1989 l'articolo diffamatorio del Corriere della Sera: era giugno 1989 ed era chiaro che il mio centro sociale era pieno di migliaia di persone coinvolte nelle attività schiettiste. Il Movimento Siloista era infiltrato, ma partecipavano persone di ogni gruppo e credo di varie nazionalità, anche tedeschi, ebrei, brasiliani, comunisti, ecologisti, anarchici, fascisti, cristiani, cattolici, atei, di tante organizzazioni, che confluivano nello Schiettismo e nelle mie campagne. Il Corriere pubblicò una pagina intera parlando di un presunto Movimento senza mai citare Silo e gli umanisti, parlando di Amazzonia, del mio centro sociale, ma senza foto, indirizzi, nomi, testimonianze, copie di volantini, facendo quindi credere che io inducessi in schiavitù la gente e non i siloisti. Tutto si giocava sul malinteso sul nome Movimento che avevo dato io per includere tutti i gruppi ed organizzazioni che avevano aderito alle mie campagne come quella dell'Amazzonia, e il Movimento Siloista che era una delle organizzazioni che aveva aderito. Quindi la diffamazione era rivolta a me, non ai siloisti. Si invitava a non partecipare al mio centro sociale perché dietro c'era un'organizzazione criminale che induceva in schiavitù le persone. Da quel momento nessuna altra organizzazione partecipò al mio centro sociale e due persone su tre che fermavano per strada erano prevenute. Diciamo 4 su 5 col tempo  Con gli anni divennero 9 su 10 anche 10 su 10 nel 1997-99. Io mi aspettavo gli arresti dei capi siloisti e che fosse bandito il siloismo non il mio centro sociale e l'ecologismo. Ma quell'inchiesta con ampia risonanza svanì nel nulla, non ci fu seguito, anzi mai più i giornali parlarono degli schiettisti e dei siloisti. Essendo che i siloisti rimasero gli unici a frequentare il centro sociale oltre agli schiettisti che non avevano una forma organizzativa, a quel punto il centro sociale poteva sembrare umanista, o siloista che dir si voglia, e i due movimenti non divennero facilmente distinguibili perché venne assunto il nome generico di Movimento anche dai siloisti.

Mio padre e mia madre avevano paura ad avermi in casa, in ogni modo cercavano di tenere divisa la mia vita e la loro, non mi volevano in casa e dovevo spendere per l'affitto per vivere fuori casa invece di portare la mia fidanzata di turno a vivere a casa nostra e non avere spese. Mia sorella per anni, diciamo decenni, fino al 2013 non mi rivolse praticamente la parola per paura ci potessero essere ritorsioni su di lei, ed anche adesso ogni volta che viene a casa mia, anche le sue figlie, ricorda sempre che ci sono microfoni e spie dappertutto anche sui telefoni e cellulari, anche microfoni nelle abitazioni, e lei non è interessata a parlare di nulla se non di mia madre o di mio padre e della loro salute. 

1989 occupazione Sieroterapico e licenziamento Valentina per la foto sul giornale: con un gruppetto di alcune persone del centro sociale occupiamo un'area dismessa enorme nei pressi della circonvallazione denominata Ex-Sieroterapico. Grazie alle informazioni di Schultze denunciamo la presenza di una discarica con rifiuti chimici tossici-nocivi. Chiediamo il recupero dell'aera con una bonifica e la nascita di un grande parco con blocchi a singhiozzo della circonvallazione. La notizia viene pubblicata su tutti i giornali con la foto di una nostra amica che tiene uno striscione che viene licenziata per assenza ingiustificata sul lavoro. Organizziamo anche una manifestazione di protesta con sit-in sotto l'azienda, ma non viene riassunta. Gli umanisti non partecipano.


Oramai l'area è stata recuperata e si chiama Parco Segantini, uno dei parchi più belli e più grandi di Milano all'interno della circonvallazione. Invece l'abitudine di licenziare chi partecipava a manifestazioni civili per il bene comune non fu persa e non mi dilungherò nell'elenco di persone licenziate o che non trovavano lavoro perchè partecipavano alle attività schiettiste. Famoso fu il caso di un dipendente comunale, raccomandato con un ufficio in Via Larga, che non fu licenziato dopo che apparve la sua foto sul giornale, ma che venne spostato all'ufficio assegnazione loculi del Cimitero Maggiore.

Due dei miei migliori amici, assidui frequentatori del centro sociale, che ballavano come pazzi al Sabato sera fino alle 5 del mattino, come unico lavoro avevano trovato becchini per un'agenzia di pompe funebri. Lavori molto diffusi erano il pony express, le pulizie, i fast food, gli scaricatori al mercato, i traslochi, le infermiere.

1989 blocchi stradali contro lo smog: in autunno sulla circonvallazione intasata per il traffico, vicino al centro sociale, organizzai dei volantinaggi alle auto in transito contro il traffico e lo smog alternando dei mini cortei con il verde dei semafori e i lunghi tram jumbo che rimanevano bloccati. Ebbe un grande successo e centinaia di auto suonavano il clacson a ritmo dei tamburi. Alcuni giornali riportarono la notizia. Coinvolsi le associazioni umaniste e la manifestazione fu ripetuta prima 3 volte in altri 10 punti della circonvallazione contemporaneamente e andò tutto bene (anche se io e il presidente dell'Università Verde protestammo che come unica tematica andava messo traffico e quindi smog e non programmi politici confusi). Inutile spiegare i segni con le mani e le espressioni col viso quando partecipai alla riunione con cui gli umanisti volevano aderire alla mia manifestazione con le loro proposte e il loro slogan "Riprendiamoci i quartieri", non erano mai stato loro, quando li avevano presi e quando perduti?

Poi sotto Natale in Largo Cairoli in centro si volle fare una manifestazione tutti insieme, ma la situazione sfuggì di mano a me e soprattutto a Schultze che aveva esperienza di manifestazioni da quasi 20 anni. Aveva preso il comando tale Alicia, capo degli umanisti di Milano. Bloccarono il traffico per mezzora con un lungo sit in. Gli umanisti distribuivano volantini tutti diversi anche su altre tematiche confuse e arrivarono i celerini coi manganelli. Mi ricordo che mi spostai e si sentiva freddo. Non fui più in grado di ripetere manifestazioni contro lo smog con flash mob in tanti punti diversi. Ce l'avevo sempre pronta da sfoderare, ma non arrivò mai il momento giusto con le persone giuste per rilanciarla a Milano con tutti i gruppi verdi e umanisti e poi in tutto il mondo come con la campagna dell'Amazzonia, ogni settimana fino a coinvolgere tutto il mondo.

I capi umanisti non capivano i segni del viso i gesti con le mani, non rispondevano, non sapevano parlare in modo rapido con impliciti, ed era un problema capirsi. Io non potevo interrompere una loro riunione contestando a parole, se non capivano che con il viso facevo un segno di disaccordo e andavano avanti a dire cazzate, come fai a dirgli che era tutto sbagliato, non lo capiscono neanche con una chiacchierata di un'ora e i loro agenti mi avrebbero interrotto subito se contestavo il loro capo come già era successo. Però io lo avevo detto davanti a tutti magari schiarendo la voce o chiedendo "scusa?" o facendo un segno con le mani.

1989 -2001 il Forum delle associazioni: in tutta questa fase è importante capire la mossa strategica avvenuta con le manifestazioni per l'Amazzonia, contro l'effetto serra a difesa dei popoli tribali a cui avevano aderito decine di gruppi ed associazioni a Milano e migliaia nel mondo. Mentre i siloisti puntavano a distinguersi per fare una loro struttura e chiedere le collette, strategicamente io puntavo alle dinamiche nonviolente, cioè che io partivo con delle campagne a cui speravo aderissero tutti e quindi gli umanisti fossero uno dei tanti gruppi da invitare al mio centro sociale, non il gruppo predominante. Questa manovra divenne sempre più evidente quando passai direttamente alla proposta del forum permanente a cui alcuni miei amici siloisti aderirono e che si cominciò ad organizzare senza direttive superiori da Silo. Nel corso degli anni si arrivò alla Rete antirazzista, alla galassia dei verdi, al Social Forum di Genova G8, e il famoso terzo settore e l'associazionismo in genere con forme di coordinamento e liste lunghissime di gruppi che aderivano sui manifesti di campagne e manifestazioni. Quindi che essendo inserito fra gli umanisti che mi venivano dietro e copiavano tutto quello che facevo, speravo di tirarmi dietro tutto il mondo. E quindi si capisce perché rimanevo tra gli umanisti anche se evidentemente i loro capi cercavano di fare soldi con gli schiettisti. Loro copiavano me e tutti copiavano loro. E speravo poi che tutti mischiandosi partecipassero al mio centro sociale senza alcol, droga, carne, con chiaramente delineati i valori di nonviolenza e non discriminazione. E quindi quello che poi sarebbe diventato lo Stile di Vita dì Schietti.

1989 scoperta di decine discariche di liquami chimici e rifiuti tossici: ne parlarono tutti i media per anni, uno scandalo senza precedenti. Fu l'unico lavoro che Schultze mi diede a pagamento, era per conto della Regione Lombardia. Dovevo girare per i comuni in tutta la Lombardia e fare domande incrociate alle Asl, al Comune e altri enti locali, sulla presenza di discariche abusive. Ci suddividemmo il lavoro in 4. Ne trovammo a decine. In particolare me ne ricordo una in Brianza che all'uscita dell'ufficio del Sindaco (che non aveva segnalato nulla), un'impiegata mi diede un post it che incollò lei sulla mia cartella dicendomi "la prego lo legga". Si trattava della più grossa discarica di liquami tossici d'Europa a cielo aperto, in una roggia. Un disastro ambientale senza precedenti che si impiegò anni a sistemare. Forse ancora adesso se ne subiscono le conseguenze. Credo fosse collegato allo scandalo rifiuti tossici di Rossi, il finto petroliere della Brianza che raccoglieva liquami tossici facendo credere di trasformarli in petrolio. 

Credevo di aver sfondato con la Regione Lombardia e di avere la pagnotta assicurata per altri lavori tramite Schultze e invece fu il primo e l'ultimo. Invece Schultze fu assunto a tempo pieno dalla regione Lombardia, mi sembra all'Arpa. Ma non credo ne divenne presidente.


1990 le Suore son tutte puttane: manifestazione all'uscita del liceo Orsoline (o Marcelline) vicino a Porta Venezia, in Viale Maino, con lo  striscione " Le Suore Sono Tutte Puttane". Con 30 amici del mio centro sociale si andò a manifestare all'uscita del liceo Orsoline per il divieto di andare a scuola in minigonna. Due ragazze del centro sociale erano state espulse dal liceo perché andavano a scuola in minigonna e invitavano amiche al nostro centro sociale. L'uscita della scuola fu bloccata dalle suore per mezzora, mentre con tamburi e cori gridavamo insieme "puttane puttane", "minigonna libera, minigonna libera". Le ragazze furono fatte uscire dal retro. Sulle macchine bloccate ci furono decine di adesioni per il volantinaggio che spiegava il motivo del blocco, alternato al ritmo dei semafori, il tempo di dare il volantino. Ridevano tutti anche le ragazze in minigonna espulse. Gli umanisti non aderirono.


1990 Primo corteo Gay Pride Nonviolento a Milano: si tenne vicino a Romolo se mi ricordo bene dove c'era un mercatino di antiquariato e oggetti usati. Gli umanisti non aderirono. Il corteo era composto da poche decine di persone. A capo del corteo, vestito da sposa, c'era Marcello, un ecologista nonviolento frequentatore del mio centro sociale, che faceva parte del mio gruppetto di amici schiettisti più intimi. Veniva ogni sera al centro abitando lì vicino. Ero stato varie volte a casa sua. Da morire dal ridere. Sembrava una processione mistica con la Madonna vergine. Purtroppo giá allora era evidente che i gay a Milano erano pochissimi. Il mio centro sociale era gay friendly, ma su 1000 erano 4 o 5, lesbiche comprese, forse 6. Mi ricordo un campeggio nonviolento in 600 che i gay erano solo due e per giunta si erano antipatici. Dario, un mio amico gay responsabile di un gruppo di base ecologista di successo a fine anni 80, con decine di aderenti, dopo aver litigato con gli umanisti, aprì con alcuni amici un cabaret gay.  Ne parlarono giornali e tv.  Si moriva dal ridere, ma non c'erano tanti frequentatori, qualcuno. Il locale degenerò nella speranza di attirare altri gay che non c'erano, perché non erano 100 mila i gay a Milano. Anche un mio zio aveva un ristorante la sera apertamente gay friendly, in centro, a Milano, negli anni 70 e 80, ma andavano poche coppiette. Oramai lo sanno tutti, dopo alcuni anni di unioni civili, sono state 6000, non 60 mila o 600 mila. Ci sono, ma non sono così tanti. Non il 5% della societá, ma lo 0,5%. Non rappresentano nessun pericolo per la societá. A meno che trovarsi fra amici, ridere e scherzare non sia pericoloso. 

L'amico gay del cabaret sicuramente fu il più accanito distributore di spillette nonviolenza a fine anni 80, ma non sono in grado di sapere se fu lui l'inventore. Nel suo gruppo ecologista c'era anche un fumettista, mi sembra gay pure lui, forse la ideò lui, ma a guidare il gruppo di venditori c'era Dario. Il trucco del gay nonviolento, vegano, ecologista, pacifista, che fa morire dal ridere, presidente dell'Università verde e dei verdi é ancora in voga ( ora Alfonso Pecorario Scanio, Schultze non era gay). E quindi per i gay, come per Alfonso, per me sono necessari lavori puliti, come medici, infermieri, parrucchieri, modisti, cantanti, comici, ecologisti, notai, commercialisti, o come Marcello che era Oss. E per le lesbiche quello che vogliono al servizio di Dio, del genere umano e del bene comune. 

Ed ovviamente servono gay pride non all'insegna del satanismo, della droga, del sadomaso, dell'estetismo, ma come voleva Marcello della nonviolenza, delle funzioni utili dei gay nella societá, quasi mistico, religioso, con la processione dietro la statua di Marcello Oss vestito da sposa. O festoso con cantanti e comici. O impegnato con ecologisti e attivisti. Per evolvere e crescere in funzione di un mondo migliore, come diceva Dario Enriquez (presente quel giorno al primo gaypride nonviolento), seguito da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo nella sua idea festosa di ecologismo e nonviolenza, ma poi finito preda di droga, estetismo e violenza e morto suicidato nel 2002 in una crisi di nonsenso conseguente alla degenerazione dell'ambiente gay (ufficialmente viene detto così, il dubbio è che fu buttato da quella finestra perchè voleva i gaypride nonviolenti). Come mi spiegava Marcello ai giardinetti Pagano mi sembra nel 2003 o nel 2005, su una panchina, al caldo, ma all'ombra sotto un grande albero, vicino alla fontanella del drago verde, dove giocano i bambini, in estate, di ritorno in bici dal Redaelli, dove lavorava come Oss. Si scherzava, mi diceva "pagano" tutti. Il mondo gay é diventato solo un business, non c'è amore, solo sesso mercenario, violenza, estetismo, non senso e droga.

1990 Corso di autodifesa schiettista: un assidua frequentatrice del mio gruppo era figlia di un comandante dei Carabinieri, una liceale, aveva 18 anni. Mi aveva invitato anche al suo liceo e tenni con Schultze una lezione di 2 ore a tutte le classi sull'Amazzonia senza il consenso degli umanisti che avevano già chiuso il marchio Futuro Verde. Faceva parte di un gruppo di arti marziali che dava spettacoli in giro per l'Italia, molto noto nel suo settore. Veniva quasi ogni giorno ai miei tavolini in centro e a distribuire cartoline per l'Amazzonia. Ero andato a casa sua e mi aveva presentato suo padre. Si decise di fare uno spettacolo di arti marziali nel mio centro sociale. E poi capire se proporre iscrizioni al loro corso di arti marziali o tenerlo al centro sociale tenuto dalla mia amica. Per me era chiaro il tema dell'autodifesa. Nonviolenti, ma non coglioni. Il gruppo di arti marziali era apertamente contro la violenza e puntava alla crescita spirituale dell'individuo. Con il patrocinio del padre carabiniere si vedeva bene l'utilizzo della forza a difesa della popolazione, e una conferenza al centro sociale con un Carabiniere che spiegava il problema e un dibattito con Schiettisti, Siloisti, karateki e altri partecipanti. 

Oltre ai corsi si poteva anche fare un gemellaggio con i karateki. Ogni tanto portare i nostri aderenti ad un loro spettacolo e spiegare che erano nostri amici, noi nonviolenti e loro contro la violenza. E loro quando volevano venire da noi il Sabato a fare festa.
 
Ma quella sera gli umanisti non vennero al centro sociale, Schultze mi fece capire che il problema non veniva capito, girava la testa, e la mia amica preferì proseguire la sua missione col gruppo di arti marziali. 

C'erano altri 2 schiettisti, gli ideatori della cartolina per l'Amazzonia che avevano un fratello Carabiniere. Non avevo nessuna paura delle Forze dell'Ordine. Male non fare, paura non avere. 

1988-1999 Infiltrati ed agenti segreti tra i siloisti: Piuttosto c'era da chiedersi senza l'aiuto di presunti infiltrati in che modo si sarebbero potute tenere le attivitá siloiste con persone convinte senza dubbi di agire alle direttive umaniste. O erano pagati, o erano agenti segreti non solo della polizia, ma anche di altri poteri occulti (partiti, religioni, organizzazioni, logge), o erano completamente scemi. Appena provavo a discutere alle riunioni siloiste in molti mi davano contro tutti insieme. Mi ricordo il capo milanese Alicia che utilizzò una frase di Silo in cui si diceva di non discutere con lui, ma di ascoltare attentamente in disposizione per comprendere. Avevo ascoltato con attenzione ed avevo compreso che era quasi tutto sbagliato. Avevo sempre punti di vista rispettabilissimi, come che secondo me bisognava migliorare le sedi se invitavamo tante persone, o che bisognava fare attività concrete e non solo inviti alle riunioni e chiedere collette di autofinanziamento. Era il solito problema di organizzazioni guidate da capi di poteri occulti dietro le quinte che davano ordini a cui bisognava obbedire, e su cui i loro rappresentanti ufficiali non erano autorizzati a discutere. Molti erano succubi dei livelli e dei capi con un titolo tipo coordinatore o delegato generale e alcuni speravano di prendere un livello per essere più rispettati, ma poi dovevano obbedire senza discutere ai superiori.


1989-2002: Cercasi Ribelli e Tavolini quotidiani di 8-10 ore in Duomo e nelle principali piazze di Milano: per unificare il mondo migliorando l'ONU (la Nazione Umana Universale), aumentando i fondi a sua disposizione attraverso il pagamento di una tassa mondiale. Promuovevo decine di campagne di ogni tipo, locali e internazionali per l'ambiente, la pace, la povertà, la non violenza, i diritti umani anche di altre organizzazioni che citavo (nella foto sono Mingo il mio soprannome di allora, si nota la scritta nonviolenza non discriminazione). 

A volte in Duomo partecipavano anche 100 persone di vari gruppi umanisti fino a notte fonda all'uscita dei cinema. Famoso il mio cattura persone in cui in 100 chiudevamo dentro un cerchio decine di passanti per volta per invitarli al mio centro sociale e quello fotocopia. Tantissimi aderivano istantaneamente e partecipavano al cattura persone. Si organizzava anche l'acchiappa acchiappa in cui ognuno doveva prendere una persona da portare al mio comizio di 3 minuti, o quello della mia amica o di altre ragazze. Ce n'erano alcune molto brave, anche un paio di ragazzi. La gente applaudiva. C'era anche il tapirulá di 30 metri. Bisognava rispondere giusto alle domande sul mondo in cui viviamo, la scala valori e il senso della vita. Si doveva scegliere tra decine di fogli con scritto amicizia, denaro, sesso, prestigio, famiglia, cultura, metodo scientifico, impegno sociale, amore, musica, droga, alcol, veganesimo, guerra, maschilismo, razzismo, violenza, vendetta, pace, non discriminazione, non violenza, emancipazione femminile... e salire su una scala e con un megafono gridare le proprie scelte. Se uno sbagliava e sceglieva i valori del sistema veniva colpito con un gigantesco martello di gommapiuma. Se rispondeva compatibile con i nostri valori veniva lanciato in aria per 30 metri da due file di persone, il tapirulan, e alla fine invitato alla festa al centro sociale. C'erano dappertutto striscioni con scritto "Cercasi Ribelli" il nome della campagna, con chiaro riferimento alla selezione razziale al contrario, alla ricerca dei migliori, i più simpatici, gli alternativi, gli ecologisti, i pacifisti, i buoni, i diversi, i comunitaristi, i ribelli, che venivano eliminati uno a uno sin da piccoli in quanto possibili oppositori dei cattivi al potere e possibili rivali con le donne (e con gli uomini).

Le domande sul mondo in cui viviamo, la scala valori e il senso della vita furono copiate dai siloisti che le riproposero in tutto il mondo con un'inchiesta da fare ai loro tavolini che di fatto divennero schiettisti. La campagna era "Cercasi Ribelli", lo dice il nome, ribelli, non persone sottomesse, pedisseque, ubbidienti, sempre d'accordo con il capo come i siloisti e i massoni in generale. Cercavamo ribelli in tutto il mondo, persone che mai avrebbero aderito al siloismo. Lo dicevamo bene, non facciamo parte di organizzazioni e partiti, non abbiamo capi. Lo dicevano sui volantini in tutto il mondo anche gli umanisti. I ribelli erano gli schiettisti. Su ogni volantino veniva spiegato che mettevano in discussione i valori del sistema come il Dio denaro, la violenza, il potere corrotto, il maschilismo, la corruzione, la droga, l'alcol, e aspiravamo ad un mondo migliore. 

Nella definizione dei nostri valori fu anche stradefinito lo Stile di Vita di Schietti anche se non parlavamo di stile di vita, ma di valori di riferimento. Era chiarissimo che lavoravamo alla diffusione dello Stile di Vita di Schietti non a quello di Silo di cui nessuno conosceva i valori.

L'avamposto della nazione umana universale era la sede e gli attivisti erano le avanguardie, ogni giorno prima di andare in attività si diceva per caricarci siamo le avanguardie e li invitiamo all'avamposto

Però verso la fine del 1991, venne trovata in base dati umanista mondiale una conversazione privata di Silo in cui definiva chi faceva tavolini 10 ore al giorno "Caballos" e che doveva iniziare una nuova fase da lui definita "Matacaballos" per sfiancare gli eccessi di attivismo e ricondurre la struttura umanista composta di giovanissimi, all'intellettualismo siloista aumentando il costo delle collette da 30 mila lire a 140 mila lire. Molti schiettisti non finivano più di discutere su quel termine "matacaballos". "Matacaballos a chi?". Per mesi girava la frase: "ma chi vuole sfiancare quello lì?". "Ma va via tavan!". In decine fuoriuscirono non riuscendo a distinguere fra schiettismo, ribelli, centro sociale schiettista, umanisti, siloisti, massoni. Ma i tavolini non finirono mai, in migliaia continuarono in tutto il mondo usando per definizione ideologica che non avendo capi e padroni come era stato definito al loro ingresso fra gli umanisti, ognuno poteva fare quello che voleva e se gli altri proponevano iniziative interessanti le avrebbero copiate continuando ad usare il marchio umanista-siloista-massonico per copertura. Tanto Silo era in Argentina e non poteva controllare ogni cosa. In particolare faceva discutere la parte del discorso in cui Silo spiegava che eravamo persone normali, ma noi eravamo ribelli.

Era evidente che se le mie iniziative venivano riproposte e copiate in tutto il mondo che era il posto giusto a cui stare agganciato. Lo stesso Silo teorizzò in Lettera 10 mi sembra nel 1994 (uno dei suoi soliti discorsi incomprensibili tradotto liberamente), l'effetto a catena in tutto il mondo ("l'effetto dimostrativo si farà sentire molto più in là dei limiti di quel bastione"). E quindi io mi sentivo autorizzato a lanciare iniziative e farmele copiare anche se Silo chiaramente parlava di effetti dimostrativi decisi dall'alto e non lanciati da me ( i bastioni a Milano sono le mura spagnole del 1600, si rideva a pensare oltre i limiti dei bastioni di Porta Nuova, di Porta Romana, di Porta Volta....). Parlava anche in Lettera 6 del 93 che gli umanisti non avevano capi e padroni, ma parlava di schiettisti, non parlava di siloisti che avevano come capo Silo e come padroni i massoni ("gli umanisti non vogliono padroni, non vogliono dirigenti, nè capi, e non si sentono capi o rappresentanti di alcuno"). Si pensò in tutto il mondo che c'era confusione, ma che era stato riconosciuto lo schiettismo e si continuò.

I ribelli erano gli schiettisti. Con la campagna Cercasi Ribelli a cui gli umanisti aderirono in tutto il mondo, in cui i ribelli non avevano capi  e padroni e non facevano parte di organizzazioni e partiti lo schiettismo si era diffuso in tutto il mondo in base a valori di nonviolenza e non discriminazione. Quelli erano gli schiettisti, o ribelli che se qualcuno proponeva iniziative interessanti diffuse con la base dati telematica aderivano con il loro gruppetto, se no se ne fregavano. A Milano erano quelli che venivano al mio centro sociale, o quello fotocopia delle mie amiche.

Però non potevo lanciare la cartolina della Pace e quella della Povertà dopo quella dell'Amazzonia chiedendo di aumentare le tasse dei paesi ricchi all'Onu per fare la Nazione Umana Universale se no gli schiettisti invece di tenere i soldi per pagare le sedi o per sé e vivere, sotto pressione dei siloisti avrebbero cercato di raccogliere soldi per Silo per le collette ed era un reato. Tante volte ero stato sul punto di farlo, ma dovevo tenere per me l'idea nel momento fosse stato chiaro che era la mia organizzazione a farlo, i meriti sarebbero stati miei, e i soldi usati per le spese organizzative o tenuti dai volontari, non dati a Silo.

1990 Luglio Cercasi Ribelli a Parigi: migliaia di Schiettisti da tutto il mondo ad ogni angolo di strada della capitale francese in gruppi di 3 per aprire un centro sociale come il mio di Milano, con la campagna Cercasi ribelli, con la mia inchiesta sul mondo in cui viviamo e il mio volantino contro i valori del sistema come denaro, potere, immagine, maschilismo, violenza, razzismo, discriminazione, droga, alcool, carne, che conducevano a guerre, inquinamento, povertà, corruzione, e i valori del mio centro sociale e degli schiettisti, cioè nonviolenza, non discriminazione, amicizia, solidarietà, niente alcol, niente droga, niente carne, tutte le categorie sessuali lecite ben accette. Il sistema e i ribelli schiettisti che non facevano parte di organizzazioni e partiti. Da Milano vennero oltre 500 persone dal mio centro sociale. Sembrava proprio che i siloisti e i massoni volessero dare spazio agli schiettisti e che si fossero convertiti. Non c'era nessuna attinenza con le tesi siloiste del 1988 o 1987 o precedenti. Il nome utilizzato era Movimento non Umanisti, o Siloisti. L'esempio era il mio centro sociale pieno di gente non le sedi siloiste deserte. L'esperienza fu ripetuta a Francoforte ma solo in 100 da Milano.



Dal 1988 Nazione Umana Universale: La mia proposta era in contrasto con proposte simili di vari gruppi umanisti che promuovevano una vaga idea di Nazione Umana Universale senza progetti concreti per realizzarla nei loro documenti ufficiali. Nelle mie pubblicazioni dal 1995 con il concetto di Nazione Umana Universale era nitidamente evidenziata l'eliminazione della povertà, della guerra, dell'effetto serra e di tutti i problemi del mondo con campagne e proposte specifiche. C'é ancora una mia canzone del 95 pop rock suonata da Alexalba, e che era l'inno del mio gruppo, in cui si parlava di vivere felicemente nella Nazione Umana Universale, di rivoluzione, di utopia che diventava realtá, di lottare per la qualitá della vita, la salute e l'educazione, con nonviolenza e non discriminazione, a questo link un'anteprima, è in vendita a 200 mila €: https://youtu.be/lTz_bexMEYo

L'inno non venne distribuito tra gli umanisti perché conteneva la parola "rivoluzione" boicottata dai vertici massonici. Agostino che lo aveva giá ascoltato da mie amiche non lo volle neppure sentire. Era la prima mia riunione che tenevo ad Ago e compresi che sarebbe stata dura. Con quella canzone tutti gli umanisti sarebbero diventati schiettisti in 5 minuti. Ma giá lo erano. E i siloisti non volevano.

Praticamente ogni sera con i siloisti si parlava che dovevano iniziare le campagne contro effetto serra, guerra, povertà, in forma sganciata da Silo. Infatti si arrivò a parlare nitidamente di Movimento siloista ed organismi autonomi, ma non si arrivava mai al dunque. Almeno cento volte si era discusso che allora io me ne andavo e facevo una mia organizzazione basata su delle semplici cartoline con le mie proposte da vendere in centro e spedire ai potenti. In particolare con la proposta di aumentare i fondi versati dagli stati all'Onu per poterle realizzare 

1989-1998: Campeggi nonviolenti schiettisti: ogni anno in estate con centinaia di frequentatori del mio centro sociale e di quello fotocopia si organizzava un campeggio nonviolento ultraeconomico perché prendevamo un intero campeggio. Si invitava tutti anche in Duomo, lo sapeva tutta Milano. Altri gruppi nonviolenti di Firenze, Roma, Napoli, Torino, Trieste, ne organizzavano un altro o forse due. Mi ricordo che non si era mai in meno di 600-700 e pagava per intero il soggiorno uno su 2 o su 3. Non c'era nessuno a controllare il giorno di arrivo o di partenza, nessun controllo. 

In particolare mi ricordo nel 1990 che c'erano un centinaio di miei amici che non avevano molti soldi per il treno in Puglia. O pagavano il treno o il campeggio. Organizzai il più bel viaggio in treno della storia. C'erano due treni per la Puglia, uno alle 21.05 e uno alle 21.15. Si finse di essere di un fantomatico oratorio Don Bosco. Si prepararono varie canzoni come Laudato sii o mio signore. Non c'erano i cellulari. Si finse con il controllore che Don Giorgio avesse fatto il biglietto di gruppo, che lo avesse lui con Suor Maria, ma non li trovavamo più. Intanto tutti cantavano e in altri scompartimenti si pregava il rosario di gruppo. Con sforzi cercando che fosse il controllore a cercare il motivo per cui non trovavamo Don Giorgio, ci si disperava. Si invitava a dire tutti una preghiera per trovare Don Giorgio (Schultze) e Suor Alicia (Ordonez). Alla fine il controllore dopo aver girato tutto il treno con alcuni di noi, gli si dovette dire che forse aveva preso un altro treno. E il controllore si ricordò che ce n'era uno anche alle 21.05, ma molto più veloce e non potevano scendere per prenderlo. Il controllore chiamò la centrale e gli dissero di lasciarci stare. Si cantava tutti insieme Laudato sii o mio signore e il controllore era felice. Lo si rifece ovviamente anche gli anni successivi con varianti, magari pagando il treno, ma solo 5 o 6 giorni di campeggio. Ma senza dirlo a nessuno degli altri campeggiatori, con arrivi scaglionati. Nel 1998 quando smisi di andare non vennero più organizzati. Va riconosciuto che prima del 1989 alcuni umanisti avevano già organizzato dei campeggi spontaneamente senza direttive dall'alto.

In base ad accurate indagini inserendomi nelle conversazioni di chiunque frequentasse il campeggio, praticamente l'unico argomento trattato era chi si fosse messo con chi, chi si fosse lasciato, chi fosse arrivato di nuovo e a chi piacesse.  Era diffuso il gioco delle categorie sessuali per non incappare in errori clamorosi di partner. Fedeli, traditori, cornuti, orge, a pagamento, massaggi, bull, cazzo lungo, cazzo piccolo, tettone, pompini, famiglia con figli, gay, lesbiche, convivenza, sesso rude, sesso soft, linguista, sottomessi, dominanti, alla pari, ecc

Nel campeggio c'era l'animazione con giochi, discoteca, ristorante, bar, tutto autogestito come nel mio centro sociale.

1991: vengo preso per un orecchio davanti a tutti al campeggio: una sera sul tardi c'era il mio caro amico Flavio da solo in un angolino abbacchiato, sembrava piangesse mentre tutti si stavano divertendo come sempre in un gran clima di festa e allegria. Sui tavoli decine di persone stavano facendo giochi di società. Mi avvicinai a Flavio per vedere se avesse bisogno di una mano e d'istinto gli chiesi. "Hai bisogno di una Manu?". 

La Manu era una ragazza simpaticissima, bellissima, una specie di mia controparte femminile, che metteva allegria e dinamismo a tutti gli schiettisti e gli umanisti. Una leader fra le donne. Era la sua ex. Per oltre un anno quando erano stati insieme lui era felice. Si vedeva che era il suo sogno di donna, che non desiderava altro dalla vita che la Manu. Poi si lasciarono. 

Mentre erano insieme lei aveva provato a mettersi insieme a me. Mi ricordo al centro sociale una sera mi abbordò e mi disse chiaro e tondo che voleva mettersi insieme a me e ci baciammo. Ma io ero già fidanzato, mi trovavo bene con la mia ( la Lella), ebbi pudore e le dissi non posso, prima mi devo lasciare con la mia fidanzata. Ma commisi un errore perchè il mese  dopo la mia fidanzata se ne andò per problemi con i siloisti. Avendola rifiutata non me la sentii di rifarmi sotto. 

Lei sapeva bene che non ero siloista, ma schiettista, li chiamava gli "schultziani". Aveva aderito ad Amazzonia Vivrai, era ecologista, non siloista e partecipava alle attività schiettiste con Flavio che era mio amico carissimo. Se ci fossimo uniti potevamo fare un punto di forza Schiettista. I due leader maschili e femminili insieme avrebbero formato un polo energetico interessantissimo. Era benestante di famiglia, come me, e non avrei dovuto mantenerla, anche se doveva ancora terminare gli studi. Ma non se ne fece niente. Con Flavio si lasciarono e tornarono insieme almeno 5 volte. Non capivo più niente e anche successivamente per rispetto di Flavio non mi feci più sotto. 

Quella sera lui era triste. ma sentendo che gli chiedevo se avesse bisogno di una Manu si alzò di scatto, mi prese per un orecchio e mi portò alla berlina di fronte a tutti che ci guardavano stupefatti e gli chiedevano cosa gli avessi fatto. E lui: "mi ha chiesto se avevo bisogno di una Manu". E tutti: "giù botte non preoccuparti, pestalo duro, uccidilo". A dimostrazione che ero un leader reale amato da tutti per le mie azioni, non per cattiveria, autoritarismo, despotismo e con cui tutti potevano scherzare senza problemi in amicizia.

1991 Gli umanisti di Napoli: ero in campeggio con gli schiettisti e ovviamente gli umanisti. Mi invitarono ad andare allo spettacolo teatrale degli umanisti di Napoli in un campeggio a 70 km. Si andó e assistetti al loro spettacolo. Strepitoso. Era risaputo che era un gruppo di umanisti un po' strano che facevano cose diverse dagli altri, come spettacoli teatrali anche in mezzo alla strada. Uno di loro dopo lo spettacolo mi venne vicino, sapeva chi ero. A Napoli avevano aderito alle mie campagne come quella dell'Amazzonia. Si parlò un pò,  gli chiesi se loro a Napoli capivano qualcosa di quello che dicesse Silo. Mi disse come a Milano. Cioé niente. Si rise e ognuno proseguì col suo movimento. Nel 97 si fece un campeggio insieme anche coi fiorentini, fecero un nuovo spettacolo teatrale, strepitoso un'altra volta.  Anche a Milano un ragazzo organizzava spettacoli teatrali strepitosi in campeggio che sicuramente non centravano niente col siloismo. Tutti applaudivano, erano belli, piacevano. Si rideva tanto. 

Non c'é nessun orientamento di Silo che parli di spettacoli teatrali. Nessuno applaudiva e rideva ai libri di Silo. Mai nessuno mi chiese ad una riunione se era uscito un nuovo libro di Silo. O un altro da dare a un suo amico. Mai nessuno per strada ai tavolini mi chiese se ero umanista e se avessi un libro di Silo. C'erano tanti movimenti e tante iniziative in tante cittá del mondo che adottavano marchio umanista come facevo io, ma che non erano certo siloiste. In Spagna per esempio c'erano gruppi con centinaia, forse migliaia di persone che incontravamo a raduni internazionali umanisti, incredibilmente festosi ed allegri come noi. Si facevano gare di cori festosi uno noi e uno loro, ma in migliaia di persone. Si vedeva, erano allegri, festosi, casinisti. Non c'era nessun orientamento di Silo di cantare, di fare festa, di fare casino. Mentre parlavano gli oratori, Silo avrebbe detto di tacere ed ascoltare, ma a nessuno fregava niente di ascoltare gli oratori siloisti. 

Il problema era evidente quando uno chiedeva la storia del Movimento Umanista. Non c'era niente, nessuna storia. Erano quasi tutte attivitá spontanee che usavano marchio umanista che non potevano essere citate perché boicottate dai poteri occulti massonici dietro agli umanisti come avvenne per Amazzonia Vivrai che chiusero addirittura anche il marchio Futuro Verde. 

1991 mio padre mi vuole comprare casa col mutuo: se trovavo una ragazza con la sua casa e andavo da lei, o che pagavamo insieme l'affitto di una casa era possibile una convivenza, ma sposarsi e avere figli in una mia casa non era possibile, era persa in partenza casa, moglie e figli. Quindi quando nel 1991 mio padre aveva trovato in offerta tramite un parente un bilocale a prezzo stracciato che voleva comperarmi con il mutuo per farmi andare a vivere con la mia ragazza, e che dava lui l'anticipo, io dissi: "niente da fare, non posso regalare una casa a quella ragazza se rimane incinta e poi chiede il divorzio e lavorare tutta la vita per lei e i suoi figli se non ho neanche un lavoro. Quella viene ogni giorno a casa tua a chiedere soldi e voi complottate con lei e i figli contro di me che non ho un lavoro, sono mischiato con gli umanisti, non sono presentabile con gli altri genitori e via dicendo".  L'occasione era ghiotta, potevo avere una casa gratis e in teoria cambiare anche ragazza una volta all'anno e farmi pagare il mutuo dai miei genitori, o in qualche modo insieme alla convivente di turno, ma la legislazione non chiara a favore delle madri e dei figli mi metteva di nuovo nella condizione di tenere fede al giuramento fatto a 14 anni di non sposarmi e non avere figli. Il passo giusto era trovare una ragazza che già avesse una sua casa e un suo reddito e semmai andare a vivere a casa sua anche con i suoi genitori. Di portare una ragazza a casa dei miei genitori non se ne parlava perché non volevano mischiarsi agli umanisti e rischiare persecuzioni, volevano tenere bene separata la mia vita e la loro.
Uno potrebbe dire perché accanirsi su questa vicenda, perché riconciliando a volte succedono miracoli e cambia tutta la storia del mondo. Vi racconto una storia tratta dalla mia biografia 

1991 il girotondo in bici all'uomo più onesto del mondo: da piccolino a 7 anni avevo portato la bici a riparare dal ciclista. Quando andai a riprenderla pagai, ma mancavano 500 lire. Gli dissi che glieli avrei portati. Mi diede la bici, ma poi non ci feci più caso. Non glieli portai e cominciai a vergognarmi a passare vicino al suo negozio. Quando tornavo da scuola giravo al largo. Se andavo a comperare il latte nel negozio vicino giravo al largo. Divenne una specie di assillo inconscio. Anche al liceo quando tornavo a casa in autobus e scendevo alla fermata, giravo al largo. 

Mi ricordo che nel 91 in primavera tenni una riunione ai miei amici del centro sociale sull'importanza di riconciliarsi. Si doveva differenziare dagli umanisti che facevano "esperienze guidate" ad occhi chiusi in cui sognavano di riconciliarsi, o guarire, o rimediare agli errori che non servivano a niente e molti pensavano si volesse ipnotizzare i partecipanti e schiavizzarli. Io volevo che gli schiettisti, e poi gli umanisti copiandoci, si riconciliassero nel mondo reale, rimediassero agli errori per davvero con progetti concreti, per esempio che se erano malati che andassero dal dottore a curarsi, se avevano litigato col padre che andassero a chiedere scusa, se avevamo fatto un danno che andassero a pagarlo. 

Il giorno dopo andai a trovare i miei genitori e mi accorsi che stavo girando al largo dal ciclista. Presi coraggio entrai e gli diedi 5000 lire con gli interessi spiegandogli che glieli dovevo. Mi disse che ero l'uomo più onesto del mondo e mi abbracciò: "troppo onesto". Ci aveva preso, ero contentissimo, era un valore a cui tenevo tantissimo. Anche mio padre da piccolino mi faceva vedere un assegno dopo l'altro che stracciava di venditori che volevano corromperlo. Un mio zio mi aveva detto prima di morire: "ricordati devi essere Schietti di nome e di fatto". 

Andai al parco Sempione dove mi trovavo con i miei amici schiettisti del centro sociale. A volte si era anche in 40. Si passavano i pomeriggi al parco se non si facevano tavolini in Duomo. Arrivai al Parco, non c'era nessuno, mi sdraiai e mi addormentai sognando di essere l'uomo più onesto del mondo. A mia insaputa i miei amici quel pomeriggio si erano messi d'accordo di venire al parco in bici, mai fatto prima, mai dopo, e mi svegliai che mi giravano intorno scampanellando gridando Schietti, Schietti, drin drin drin. Erano in 7 od 8, continuavano a girare. Non sapevano che ero andato dal ciclista. 

Non sto a raccontare tutti gli episodi in cui Gea mi diede bonus evidenti per le mie azioni se no non bastano 10 libri. Però questo fu molto significativo. Ebbi la prova lampante della convenienza di essere onesto, sincero, che era importante riconciliarsi, fare la pace e che tutto da quel momento sarebbe cambiato. Ma che andava fatto nel mondo reale, non nei sogni come gli umanisti .

1990-1991 la fidanzata con i fuseaux a pois: Poi certo se si vuole raccontare per esempio di una volta al campeggio 90 che arrivai con un materasso in gomma piuma arrotolato nuovo, ma era troppo pesante e non avevo portato la tenda. Avevo cuscini, lenzuola e copertina. Volevo fare il figo e cuccare una ragazza con la tenda. Pioveva, era notte fonda, ero rimasto solo io e una ragazza al bar, un'umanista schiettista che veniva ogni giorno in Duomo con me ad invitare al centro sociale. Le chiesi se non andava a dormire. Aveva una bella tenda, ma niente materassini, non sapeva neanche montarla. Pioveva a dirotto. Io avevo il materasso, lei la tenda, affare fatto. Si andò a vivere insieme anche a Milano. Sono i segni di Gea, i premi per le buone azioni. 

Poi la dovetti lasciare quando a fine 91 i nuovi coinquilini  nella nuova casa protestavano che il mattino dovevano andare a lavorare e non potevano ascoltarmi a fare sesso tutta la notte. Il solito discorso, 2 ore va bene, ma 5 è troppo. La mia fidanzata non li mandò a quel paese e non volle venire a vivere con me altrove. Cominciai ad andare meno spesso anche se era casa mia e avevo dato la cauzione e poi non mi ricordo, non andai più. Forse fu ingressata alla massoneria ed aveva un altro spirito. Però diventa noioso raccontare tutti questi episodi. C'eravamo già lasciati e tornati insieme un'altra volta.

Per essere precisi non mi perdonò che a Capodanno 91 mi ritrovai a casa di un'altra ragazza e dormii con lei, ero ubriaco, non pensai certo a fare sesso. Non bevevo mai alcolici, al mio centro sociale non si vendevano. C'erano anche tutte le ragazze vestite eleganti con i tacchi. Mai viste così. Erano tutti strani quella sera. L'avevo accompagnata a casa in taxi, ma abitava lontano e richiamare il taxi per tornare in discoteca non ne avevo voglia, ci volevano ore di attesa. Mi misi a dormire. Con la mia ragazza scopavamo tutto l'anno 5 ore a notte, non dovevamo per forza fare sesso da alticci a Capodanno alle 5 del mattino. Però creò scompiglio in tanti che si vede aspettavano tutto l'anno in castità per fare sesso da ubriachi la notte di Capodanno. Certo ero finito nel letto sbagliato, ma non esistevano i cellulari ed ero alticcio e la mia ragazza era sola la notte di Capodanno in discoteca. 

Quella povera ragazza in cui ero finito a casa sua, dire che nei giorni successivi fu messa in croce è poco, e non la si vide più. Al massimo mi fidanzavo con lei e lasciavo l'altra. Non avevo fatto nessuna promessa di figli e matrimonio alla mia ragazza. In pochi al mondo hanno capito che agli uomini ubriachi non si rizza il pene. Oppure non avendo nient'altro di male da dire sul mio conto, alcuni siloisti si aggrapparono a questa situazione per rovinarmi l'immagine facendo credere fossi un traditore. 

La mia ragazza doveva trovare anche qualcuno che la aiutasse a mantenersi, non solo che la scopasse come me. Non poteva vivere tutta la vita con altri 5 e pagare il doppio dell'affitto per avere la stanza da sola e aspettarmi la notte che arrivassi e che la scopassi e me ne andassi al mattino. A Milano decine di migliaia di uomini giovani hanno una casa e un buon lavoro etico, ma ragazze carinissime che scopino 5 ore non ce ne sono tante. Li metteva tutti in fila per lei, non c'ero solo io.

La verità era che quando fu vietata la cartolina dell'Amazzonia dagli umanisti non avevo piu soldi per pagare la mia parte di affitto e tornai a vivere con i miei genitori che però in casa non mi volevano. Dovevo trovarmi un lavoro, ma io mi occupavo a tempo pieno del centro sociale e delle attività degli schiettisti. Avevo preso il negozietto di Via Rutilia per fare un centro schiettista ben distinto dagli umanisti e avevo già quell'affitto da pagare, e stavo aspettando che la situazione evolvesse in modo positivo per fare un passo giusto.

1992 Laurea all'Università della Strada: in sogno mi appaiono saggi di ogni parte del mondo che predicarono per le strade e vissero in mezzo alla gente. Dopo un breve discorso sui miei progetti per eliminare povertà, guerra, violenza, sofferenza, effetto serra, inquinamento, mi consegnano la Laurea dell'Università della Strada per i miei tavolini quotidiani di 10-12 ore al giorno a Milano e nelle principali piazze del mondo essendo andato anche a Parigi, Francoforte, Palermo, Buenos Aires, e varie altre città del mondo. Ovunque mi avevano ascoltato e capito e così ai miei discepoli, e quindi la laurea era meritata. Alla Regola di Diamante: "Vivi e lascia vivere" dimostrai di poterne aggiungere decine di altre con cognizione di causa, come per esempio i proverbi popolari.



1991-1992 processo per renitenza alla leva ad alcuni schiettisti: alcuni frequentatori del mio centro sociale, fra i più attivi, tra cui Pino e Flavio, si rifiutarono di partire per militare. Mi sembra fossero in 6. Non andai al processo per non farmi vedere di persona e far sembrare che pilotassi la protesta. Gli fecero un processo molto dibattuto e furono assolti essendo che aderivano al mio centro sociale nonviolento e non era pensabile che simili attivisti nonviolenti potessero impugnare le armi. Risultava addirittura che potessero fare servizio civile nel nostro centro sociale a nome di Futuro Verde. Fu uno scandalo imponente, la Lega Anti Vivisezione aveva capito il trucco, non mi viene il nome, ah LOC. Se uno si dichiarava nonviolento e frequentava il mio centro sociale ecologista non poteva fare la naia e al limite doveva fare il volontario per il servizio civile con me. Si rischiava che decine di migliaia di ragazzi si iscrivessero al mio centro sociale, o decine di altri appositi in tutta Italia e non facessero nemmeno il servizio civile per fare attivismo nonviolento con me. La Loc si definì chiaramente per fare renitenza totale con attivisti impegnati 12 ore al giorno come Pino e Flavio, o trovargli ambiti di attività pertinenti in cui fargli svolgere servizio civile. I siloisti non volevano mettere il marchio a disposizione. Non si capiva niente, siloisti, umanisti, schiettisti, ribelli, nonviolenti, ecologisti, LOC, Futuro Verde, centri sociali, Amazzonia vivrai, servizio civile, renitenza, Lega Anti Vivisezione, Lega anticancro, Lega abolizione caccia. Il processo si chiuse nel 92, ma ormai il centro sociale di Ascanio Sforza era già storia passata e così il marchio Futuro Verde. Ma fu chiaro che bastava dichiararsi nonviolento e svolgere attività con associazioni apposite per ottenere la possibilità di fare il servizio civile con queste associazioni. Lasciai fare alla LOC, Lega Obiettori di Coscienza. A riprova con Flavio nei primi 6 mesi del 92 andavo ogni mattina a pulire le vetrine di alcuni negozi e lo andavo personalmente a prendere a casa sua in motorino. Mi telefonava, mi alzavo e lo andavo a prendere. In due sul mio Ciao giallo 1972 con secchi, spazzoloni, stracci, detersivi, in giro a pulire vetrine era uno spasso. E Pino era il mio migliore amico. Si cominciarono ad avere migliaia di attivisti nonviolenti per svolgere servizio civile con gli schiettisti o gruppi similari appositi. Il numero di obiettori andò crescendo dopo il processo a Pino e Flavio: 16.000 domande nel 1990, 30.000 domande nel 1994, 70.000 nel 1998. Non si erano mai visti dei galli così al processo e decine di migliaia li seguirono. Moltissime associazioni in Italia divennero nonviolente per accettare obiettori. Non essendo interpellato in prima persona non si riuscì a mettere in evidenza nonviolenti-vegani come avevo fatto io a militare perchè il buco era enorme e il pene della LOC troppo piccolo. Ci voleva il mio.


AutoSilo di Milano: erano almeno 20 sparsi per la città, dopo accurate indagine ero certo non centrassero niente con Silo, i siloisti, gli umanisti, la nonviolenza, la Loc, il servizio civile, i ribelli. Con gli schiettisti tantomeno. E Giorgio Schultze non era il presidente.

1992 Arresto a Palermo durante la missione per gli umanisti: Schultze mi chiese se potevo aiutarlo a Palermo che stava aprendo un negozietto come i miei di quartiere con il giornale. Accettai, cosi facevo un giro, cambiavo aria e mi divertivo un po'. Però non mi diede i soldi del viaggio, e del soggiorno (credo che avesse debiti con la cooperativa di servizi e non avesse soldi per andarci personalmente). Subito organizzai raduni e feste e si formò una comitiva di 30 persone, ma si può dire 40. Capo banda c'era il mio amico che mi mandava le foto con le pistole e come responsabile l'amico ecologista del programma radio. Dopo la chiusura di Ascanio Sforza dove erano vietati alcool, cannabis e carne, alcuni umanisti avevano aperto locali dove si vendeva alcool, cannabis, panini con salumi. Siccome usavo anch'io marchio umanista dovevo sistemare la questione. Era pieno di carabinieri e poliziotti fra gli umanisti, pieno di nemici infiltrati, lecchini e spioni, ci avrebbero arrestato tutti. Per gli alcolici ci vuole una licenza speciale. 

Organizzai con i ragazzi palermitani uno scherzo tremendo. Il mio amico telefonò a Schultze e al consiglio superiore degli umanisti di Milano che erano in riunione, dicendo che io e una sua amica eravamo stati arrestati perché eravamo in macchina assieme e la polizia aveva trovato un bel pezzo di fumo nell'auto della ragazza. E tutti gli altri cominciarono ad insultarli perché lei non fumava e io avevo il fumo e me n'ero liberato nella sua macchina quando vidi la polizia. Erano arrabbiatissimi, si passavano il telefono uno a uno e insultavano dicendo che razza di stronzo gli avessero mandato. Poi le chiamate si susseguivano. Il padre della ragazza aveva avuto un infarto e lo stavano portando in ospedale. Poi sua madre al telefono che giurava di ammazzarli. Poi che gli si diceva che li avevano denunciati perché erano stati loro che mi avevano mandato e che io avevo offerto del fumo anche ad altri di loro come facevano a Milano che nei locali umanisti si poteva fumare. A Milano scattò il finimondo, ci fu una convocazione di umanisti. Correvano nei locali a nascondere il fumo ( e gli alcolici per cui ci vuole una licenza speciale) e forse altre tracce di chissà che cosa nelle loro case. Temevano la retata e la galera anche per loro. Un disastro per loro.  Poi dopo un'ora che non chiamammo più gli si disse che era uno scherzo. Pensavano di avermi in pugno e fossi succube dei loro livelli gerarchici piramidali siloisti massonici, e si resero conto che con loro ci giocavo come volevo. 

Poi per rendere lo scherzo dissi che il giorno dopo partivo. Vennero in 50 in stazione e io me ne stetti a casa. La sera andai al locale e fu festa, non ero partito. Il giorno dopo partii veramente e mi accompagnarono tutti lo stesso in stazione. Mi diedero cannoli, cassatine e dolci siciliani in abbondanza. Fu una bella vacanza. Anche a Palermo erano sicuramente d'accordo sulla liberalizzazione della cannabis, ma non in sede, non con il nostro marchio, non con le ragazze, se no vengono solo maschi a bere, fumare e mangiare pane e salame e le belle ragazze vanno altrove. Non erano d'accordo neanche sulla vendita di alcolici al locale.

Inutile spiegare che tra i vertici siloisti erano diffusi gli alcolici e forse le droghe pesanti e invece tra gli schiettisti e gli umanisti per niente, e non il contrario. Varie volte al centro sociale quando erano in visita mi avevano chiesto superalcolici e non avendoli poi erano andati al bar vicino a berli. E avevo sentito anche conversazioni di festini e riunioni tra di loro con superalcolici. E quindi era chiaro che non eravamo d'accordo con il loro stile di vita e che non erano di buon esempio.

Non racconto di molti altri scherzi che si facevano, però ogni tanto se ne organizzavano di belli di gruppo come su Scherzi a parte.


1989 -1999 Facciamo l'amore non la guerra: inutile spiegare che al centro sociale, al campeggio e poi nelle successive iniziative schiettiste, alcune mie amiche, a prezzi veramente modici, erano disposte a fare un massaggino (shiatsu, tantra o antistress). Quello tantra suppongo fosse più completo. Si discusse a lungo se rendere più evidente il servizio, ma bisognava essere scemi per non capirlo. E comunque era pieno di fighe, ma non tutti cuccavano, e non tutte erano così fighe o con simili doti (mi ricordo ragazze con la nona o la decima di seno, ma chi non lo avrebbe guardato?). Sicuramente non ricordo che nessuno andasse da prostitute coatte e se qualcuno accennava al problema che pagava per fare sesso, subito gli veniva fatto capire che alcune nostre amiche facevano massaggi. Il problema non era sentito da tanti amici molto giovani che non avevano problemi a trovare una fidanzata e neanche sospettavano il giro. Queste ragazze trovavano clienti soprattutto fuori dalle nostre sedi perché gli umanisti non aderirono all'iniziativa. Quando in un campeggio una ragazza provò a rendere manifesto che offriva il servizio massaggi a 5 mila lire, si formò la coda. In spiaggia le ragazze erano tutte in topless. Queste ragazze che praticavano massaggi uscivano con noi e partecipavano attivamente. Alcune erano fra le più attive. Per me non ci sarebbe stato problema anche a pubblicare la notizia sui nostri giornali, o fra le varie attività in modo velato. Nessuna ragazza fidanzata mostrava particolare fastidio a uscire con queste ragazze, anzi erano fra le leader dei gruppi nei quartieri e fra le più simpatiche. Anche se certamente andava un po' velato e chiarito che si trattava solo di massaggini innocenti e non prestazioni sessuali e quindi nascondere il massaggio tantra. I ragazzi fidanzati erano contenti perché nessuno infastidiva le loro fidanzate. 

Eravamo un bel gruppo e c'era anche il dentista, l'avvocato, il commercialista, il fisioterapista , l'ingegnere, l'architetto, il tipografo, il grafico, il furgone a noleggio e altri professionisti a prezzi veramente modici. Se su 1000 persone c'erano anche 6 massaggiatrici era nella statistica, la norma (in questo caso dire 20 se erano 15  non conviene, se no sembrava un bordello, meglio dire 6). 

Con la successiva invasione di prostitute coatte straniere mi veniva da piangere sapendo che potevamo offrire il servizio a prezzi minori senza costringere nessuna ragazza, senza sfruttatori, in perfetta armonia con le altre attività di insieme. Bastava renderlo leggermente più evidente e migliaia di uomini avrebbero gradito e altre ragazze disponibili avrebbero partecipato trovando un ambito tollerante. Invece Milano si riempì di prostitute coatte e le libere professioniste non avevano ambiti adeguati di amici. Andava anche capito che prostituirsi tutto il giorno in luoghi pubblici non era gradito alle mie amiche, invece due o tre clienti affezionati al mese per molte era un piacere per integrare lo stipendio e divertirsi. Il punto di vista che veniva adottato non era quello che se un uomo si fa 10 ragazze é un figo e se una ragazza si fa 10 uomini è una puttana e va bruciata. Un uomo era un figo, e una donna puttana, ma allora in decine si mettevano in lista di attesa sperando nel loro turno. E comunque se una ragazza aveva trovato due o tre amici buoni poi era più facile che volesse sembrare suora.

Se qualcuno infastidiva le ragazze, non solo al centro sociale, ma in campeggio, e anche successivamente se si andava in discoteca, se non bastava far vedere che si faceva parte di un gruppo numeroso, bastava che mi avvicinassi al tipo a chiedere: "scusa che ore sono..." e semmai "grazie devo prendere l'ultimo treno per Marte..." e poi tornavo nel gruppo numeroso di amici o mi mettevo vicino alla ragazza. Non avvennero mai risse, litigi, pestaggi, vendette per questioni di donne o altri motivi. E nemmeno stupri. Pianti invece, a non finire, suppongo anche corna.

Alcune ragazze ed i loro amici non finavano mai di ridere ripensando alla famosa charla (chiacchiera) di Silo in cui spiegava che non era questione di soldi.



1991-2002 Centri di Quartiere e Giornali di Quartiere in tutto il mondo: dalla fine 91 con la diffusione della conversazione privata di Silo "matacaballos" non tenni più tavolini tutti uniti con altri gruppi in Duomo e non ci furono altri che li proseguirono. Andai avanti nei quartieri aprendo con amici negozietti con pubblicazioni di quartiere. In tutto il mondo mi copiarono ed aprirono centinaia, forse migliaia di negozietti sede del giornale di quartiere. Non ci sono dubbi che fui io ad aprire il primo negozietto in Via Rutilia quando fuoriuscii dal centro sociale di Ascanio Sforza a Settembre 91 e che piacque tantissimo perchè il negozietto con la vetrina dava l'impressione che non avessimo nulla da nascondere e la gente si informava passando guardando le vetrine. Ne parlarono in tutto il mondo gli umanisti che li chiamarono Centri di Comunicazione Diretta. Con il mio amico Pino fotocopiavamo una specie di bollettino settimanale da dare ai nostri aderenti, credo 120 copie, vari fogli A4 piegati a metà, almeno 12-16 pagine che faceva molto discutere i gruppi umanisti perchè tenevamo collegati attivisti e simpatizzanti. Insieme al bollettino veniva distribuito Dylan Dog e Martin Mystere di Bonelli di cui Pino era il fornitore ufficiale. Coniammo per primi una frase del tipo che contro l'isolamento e la destrutturazione dilagante volevamo ricomporre il tessuto sociale. Ma me ne andai dal mio negozietto per problemi con una cooperativa di servizi umanista che l'aveva presa come sede di mattina pagando metá dell'affitto. Si vedevano debiti, meglio girare al largo. 


 

A Settembre 92 iniziai a collaborare alla redazione del primo giornale di quartiere in un secondo negozietto aperto copiando il mio con Gigi Salvioni docente universitario al Politecnico di Milano responsabile degli studi nella galleria del vento. Uno dei pochi umanisti in grado di tradurre Silo modificando quello che diceva con altre concetti più sensati e spiegarli anche ad Alicia il capo degli umanisti di Milano. E poi alla redazione di vari altri giornali nel giro di pochi mesi, a cui partecipavo alle redazioni e ai tavolini per distribuirli, insieme anche alla mia amica del centro sociale duplicato, la Viviana. Può essere discutibile se il mio bollettino influì sull'idea di Gigi di fare il giornale di quartiere nel negozietto, come anche Ecometropoli in precedenza, o altre pubblicazioni umaniste anni 80. Ma anche i giornaletti delle parrocchie da decenni erano come dei giornali di quartiere ad amici e simpatizzanti. Poi nel 95 iniziai a pubblicare un mio giornale prendendo la fetta più grande di Milano con la scusa che ne dovevo fare 6 o 7. 

Io e Gigi pubblicammo Comunicargonne nel locale Comunicheria senza mai aver letto un materiale di Silo in cui si diceva di fare un giornale di quartiere e di ricostruire il tessuto sociale nei quartieri. Dopo ovviamente nei documenti umanisti se ne parlava sempre. Mi ricordo nel 95 credo a Febbraio dal Gigi in gita in collina in val Tidone che con gli occhi lucidi al ritorno si decise "tu Gigi stai vicino ad Alicia capo di Milano e io provo ad andare vicino ad Agostino capo di Firenze", che in due avevano quasi un terzo della struttura mondiale di siloisti, ma chiaramente anche schiettisti. Non potevo però certamente pagare anche tutti i debiti del gruppo di Agostino come faceva Gigi e forse Silvio Bruschi con Alicia. Gigi capiva il linguaggio dei segni, dei gesti, delle espressioni, dei proverbi e si facevano lunghi discorsi con una semplice espressione del viso.

Mi ricordo che Gigi era l'ultimo di 18 fratelli, avete letto bene, l'ultimo di 18 fratelli. Fin da piccolo aveva vinto ogni possibile borsa di studio. Era molto sensibile al tema di non fare figli e sull'uso di anticoncezionali. Mi ricordo che usava epiteti simpaticissimi su chi faceva figli e non li sapeva educare.

Il giornale di quartiere con sede di quartiere racchiudeva bene il concetto di figo ribelle alternativo. Tutti uniti in un unico centro sociale emergeva solo un figo o due, massimo tre, infatti avevamo già diviso in due centri sociali. Invece in questo modo chiunque poteva avere il suo giornale e fare il figo ribelle nel suo quartiere con i suoi amici preferiti con la loro sede. A Milano con almeno 20 o 30 giornali di quartiere, minimo 40 o 50 fighi (maschi o femmine che fossero).
In Italia erano almeno 100 i giornali di quartiere e nel mondo un migliaio. A Milano erano attivi intorno alle mie iniziative almeno un migliaio di persone, in Italia quasi 3000 e nel mondo 10000. I simpatizzanti, o gli amici molti di più. Milioni di persone ricevevano i nostri giornali. Su queste persone i siloisti cercavano di farsi pagare le collette di 140 mila lire ogni 6 mesi e distribuire i libri di Silo, e non si capiva niente se fosse spontaneismo, Siloismo, Schiettismo, massoneria, un partito di nome Umanista, un movimento nonviolento e non discriminatorio. Certamente era di riferimento la base dati dove si inserivano le notizie di ogni gruppo e non i libri di Silo e le sue riunioni semestrali che suscitavano ilarità.

E col il giornale prendeva piede il forum delle associazioni e tutte le loro iniziative non solo quelle di Silo e degli umanisti, con lo scopo di diventare l'organo di stampa di chiunque aderisse a nonviolenza e non discriminazione, non solo i siloisti. Con una redazione mista di membri di vari gruppi, etnie, religioni,  associazioni sarebbe stato chiaro che era il giornale di tutti non dei siloisti.

1992 Alicia lupo mannaro: non mi ricordo il mese, credo Febbraio, ma quando decisi di non collaborare più con gli umanisti e di autoescludermi dal gruppo di Schultze come ormai avevano fatto centinaia di schiettisti per via delle collette a 140 mila lire, Alicia il capo dei siloisti argentini mi invitò a casa sua a bere un caffè. Si discusse che io sapevo orientare benissimo secondo lei, e io cercavo di farle capire in ogni modo senza offenderla che erano lei e Silo che non erano capaci di orientare e che se eravamo senza capi non era più possibile collaborare con quella colletta, la corsa ai livelli piramidali e tutti quei libri siloisti. Le dissi varie volte: "mi sento in contraddizione non posso continuare". Alla fine si uscì perché si soffocava e l'accompagnai alla fermata del tram. Aveva indossato un lungo cappotto rosso che arrivava sino a piedi. Mentre stava per salire sul tram mi chiese frivolamente come le sembrava che le stesse. A quel punto mi scappò l'offesa. Le dissi: "mi sembri un lupo mannaro". Credo fu l'ultima volta che parlai con Alicia personalmente.


1992-1999 Piano di Quartiere Schiettista poi Piano Comunale Umanista: Circa nel 1995, forse nel 94, ma non nel 93 in uno dei soliti discorsi incomprensibili in argentino-spagnolo di Silo, tradotti liberamente, io e Gigi ci sembrò di leggere una frase in cui diceva di fare citazioni di sue frasi (nei giornali di quartiere che già stavamo realizzando si aggiunse noi) mischiate a poesie, articoli di giardinaggio, racconti di altri. Io e Gigi si decise di mettere ben in vista sul giornale: "umanista", inserire una o due frasi di Silo nel giornale, anche nella rubrica barzellette se fosse stato il caso, e poi ognuno scrivere e pubblicare quello che voleva (in un contesto di nonviolenza e non discriminazione che avevamo deciso noi e di cui Silo non aveva parlato). 

Si era già deciso dal 1992 un piano di azione di quartiere che portò ad azioni concrete come la riapertura di un ufficio postale e alla elezione di un consigliere di zona (Piseddu). Silo parlò molto dopo in modo molto vago e incomprensibile di un piano comunale umanista. Non era certo preciso e dettagliato come il mio piano, il Grattacielo della Vita. Nella foto precedente il volantino di lancio a Gennaio 1997 in 10 mila copie, poi pubblicato ogni mese su Alchimia foto successiva, migliorato da quello iniziale del 1995 citato nell'Inno del Quartiere di cui non trovo il volantino, già migliorato da quello realizzato con Salvioni nel 93.

Nel volantino del Gennaio 97 si legge chiaramente: Il Movimento Umanista (ma va letto Schiettista) punta alla convergenza di tutti coloro che genuinamente sentono la necessità di un mondo veramente umano, in un'unica forza che riesca a deviare la rotta storica autodistruttiva dell'attuale sistema di potere. Entro l'anno 2000 il Movimento Umanista prevede con molteplici attività e campagne (Partito Umanista, 2000 Senza Guerre, Centri di Quartiere, Club Umanisti, Centro delle Culture, ...) di costruire un grande insieme umano organizzato e collegato in tutto il mondo, capace di influenzare con forza gli avvenimenti e costruire la Nazione Umana Universale.

Era chiaro che il mio progetto non era di far diventare tutti siloisti, ma di unire forze di ogni tipo mantenendo ognuno la sua identità. Infatti una delle attività principali divenne il Forum delle associazioni che poi divenne il Social forum che portò a Genova G8.


Nella foto il Piano Comunale Umanista di Aprile 1997 per le elezioni comunali a Milano in cui Salvioni e vari altri presero spunto dal mio piano Il Grattacielo della Vita con i principali servizi offerti gratuiti alla popolazione. Nel Piano si parla anche di Reddito Sociale di base nel 1997 di cui Silo non parlò mai. Anche di un preciso piano ecologista di cui sicuramente Schultze fu l'artefice e di cui Silo non parlò mai.

La rivoluzione dei Centri di quartiere, dei Giornali di quartieri e del Piano Umanista di Quartiere (Comunale, e Nazionale, che poi io trasformai in Mondiale con la mia campagna per eliminare la povertà nel mondo) era ufficialmente partita. Se in ogni quartiere del mondo avevano un piano simile era fatta. Gli umanisti agivano in 40 nazioni ed avevano collegate tutte le sinistre e la massoneria. Era partito l'effetto a catena, la mia campagna per eliminare la povertà, Grattacielo della Vita, era attiva in 40 paesi nel mondo.

Si riuscì ad estendere questo metodo di citare Silo ogni tanto alle riunioni settimanali e poi si trattava argomenti a propria scelta come il Piano Comunale in un contesto di nonviolenza e non discriminazione. 

1993 assistente domiciliare ad un malato di distrofia: per alcuni mesi tre ore al giorno tre volte alla settimana andavo a lavare e accompagnare a fare compere un ragazzo con la distrofia alto 1.80. Mi diedero anche un anziano che aveva avuto un ictus alto 1.90. Io sono 184 cm. Si guadagnava bene. Tre ore al giorno, ero giovane, forte, li mettevo nella vasca da bagno, li lavavo o li portavo in giro. Poi ci furono dei problemi con la cooperativa che volevano darmi dei casi disperati di donne sole anziane da pulire, fargli da mangiare, sistemare la casa e non ce la facevo. Dovevo essere pronto a chiamate all'ultimo minuto per sostituzioni o casi disperati. Pulire un un uomo malato di ictus o di distrofia in una casa pulita, con vicino altre persone, o portarli in giro sulla carrozzella, per me era uno spasso. Mi divertivo e guadagnavo. Col ragazzo andavamo in un negozio di dischi, ne ascoltavamo decine e con i soldi dell'invalidità ne comprava sempre qualcuno che mi prestava. Potevo accompagnarlo a partite di calcio, o basket, ma già aveva un parente. Giocavamo anche a scacchi o altri giochi. Mi fece vedere anche i soldi per andare a donne, ma ci dovevo ragionare un attimo. Il malato di ictus aveva la moglie e in massimo mezzora lo pulivo, poi ci faceva un caffè, si chiacchierava un attimo e se voleva lo portavo in carrozzina ai giardinetti, se no me ne potevo andare a casa e mi pagavano lo stesso due ore. Ci pensai a lungo, mi chiamò varie volte il ragazzo con la distrofia, ma avevo ragione, se me lo avessero detto al momento dell'assunzione non avrei accettato, sarei svenuto ad entrare in quelle case di situazioni disperate. Ma era un lavoro che avrei tenuto anche per anni. 

1993 cliente mistero: trovai un lavoro simpatico ben remunerato per un'azienda di merchandising. Dovevo girare grandi negozi di tutta la Lombardia (piastrelle, utensili, elettrodomestici) e fingermi cliente. Se il commesso proponeva subito il prodotto della marca per cui lavoravo, dovevo inscenare una festa, con trombette, musica, cantare, fare festa, regalare un radiolone molto bello, fare la foto del commesso e del proprietario. Se invece non proponevano subito il nostro prodotto, dovevo fare un rapporto dettagliato sui prodotti della concorrenza, il prezzo, la qualità, l'ubicazione del nostro prodotto nel negozio, chiedendo alla fine se lo avevano e cosa ne pensassero. Poi finì il budget. La ditta di merchandising non trovò altre aziende interessate all'idea un po' costosa anche se simpatica. Già i rappresentanti fornivano rapporti quando visitavano i negozi. Però mi divertii, girai tutta la Lombardia e guadagnai bene. Rimase il dubbio che mi avessero licenziato perchè la trombetta fu una mia iniziativa di cui non avevo parlato al capo.

1994 Parlamenti Interetnici nei Balcani fra Serbi, Kosovari, Bosniaci, Croati, Macedoni, Bulgari, Montenegrini: è una storia complicata. Silo non diede mai indicazioni di contattare i kosovari e fare i parlamenti interetnici. Furono un gruppo di kosovari nonviolenti fiorentini a contattare gli umanisti di Firenze nel 93 e da lì nacque tutto. Di chi fu l'idea non è chiaro, ma su nessun materiale siloista si parlò di questa iniziativa spontanea degli umanisti di Firenze. In questa pagina Olivier Turquet riporta articoli di stampa del 1994 che parlano della vicenda: https://olivierturquet.wordpress.com/tag/kosovo/ 

Io la conosco in maniera diversa perchè andavo quasi ogni sera a casa di Serenella Piccini che lavorava a Post la rivista nazionale Umanista e cercavo di aiutarla di fronte al fallimento di Silo e dei suoi collaboratori argentini che stavano buttando via 200 milioni di lire dei filoschiettisti raccolti con le collette. Aspettavo il momento per fare una denuncia alla polizia. Serenella era incaricata di trovare decine di milioni di lire con gli sponsor. Ma anche le grandi riviste più note sono tutte in perdita e vivono di finanziamenti pubblici. C'erano decine di schiettisti in grado di scrivere articoli bellissimi. Non serviva pagare giornalisti. La carta patinata era costosa. Quasi duecento pagine troppe. Quando uscì il numero di prova ci fu un'insurrezione di tutti gli umanisti e il progetto fu abbandonato. Non c'era un minimo accenno alla nonviolenza, una foto delle feste del sabato sera con centinaia di persone, un riferimento ai gruppi di base, ai tavolini nei quartieri, ai ribelli, alla Nazione Umana Universale, una foto o un articolo degli schiettisti più famosi con gruppi di decine di persone e dei loro locali. Non so quanti soldi furono recuperati e poi spesi per fare una Radio Umanista a Roma. Il dubbio era che si fossero imboscati oltre 100 milioni di lire. Trovai delle note spese di 100 milioni per la rivista e 100 milioni per la radio. Arrivai fin davanti all'ingresso del commissariato per la denuncia, ma avevo troppe poche prove che i soldi fossero miei e non loro e che ne potessero fare quello che volevano.
 
La Serenella oltre che lamentarsi per ore di Silo e dei suoi amici argentini, si lamentava anche di Agostino, Camillo, Paolo, persone poco pratiche, e che tutta l'iniziativa di questi parlamenti Balcanici ricadeva su di lei. A cominciare dai costi quando per andare fino in Serbia, Camillo e Rita utilizzarono la sua auto che fuse e dovette buttare via, non le rimborsarono i soldi e rimase senza auto. 

Nessuno conosceva le lingue bene. Lei era l'unica a parlare fluentemente in inglese ed altre lingue e che teneva i contatti al di là delle vie ufficiali con Rugova ed alcuni altri di varie etnie, anche per simpatia personale. Mi pare presiedette anche la prima assemblea del parlamento interetnico. Negli articoli di Olivier non viene mai nominata. Ma io quasi ogni sera a casa sua l'ascoltavo per ore e le dovevo dire decine di volte hai ragione col metodo Pelegatta (un giornalista sportivo che quando faceva interviste veniva preso in giro dalla Gialappa perchè annuiva anche 50 volte nel giro di pochi minuti se gli intervistati protraevano il discorso). 

Serenella è una persona molto pratica, può essere simpatica o no (ma era simpatica per quasi tutti), può sembrare colta o no, non essendo laureata (ma non era ignorante). Io la definisco pratica perchè era concreta, sapeva fare le cose bene di qualsiasi tipo, si impegnava, era passionale, ci teneva a fare bene. Nel suo modo di dire definiva Silo e i suoi collaboratori argentini incapaci, e i 3 umanisti citati Ago confusionario, Paolo inconcludente, Camillo maleducato (per i soldi dell'auto). Io venivo soprannominato Sapientino. Lei era in grado di fare quei parlamenti interetnici. Gli altri senza il suo aiuto dubito. 

Sta di fatto che ci furono tanti viaggi anche di Claudia, Daniela, Francesca, Claudio e vari altri per cercare di fare questi parlamenti per la pace in Jugoslavia (già molto più concreti di Agostino, Paolo e Camillo). Ci fu veramente dialogo. Si vedeva una possibilità. Poi gli umanisti abbandonarono il progetto forse nel 96, mantenendo delle relazioni fino al 98, forse all'inizio nel 99. Ma io ero entrato in contatto con altri kosovari e tenni aperto uno spiraglio che portò al Piano di pace per il Kosovo che realizzai personalmente. Ma lo racconto dopo. 

Quindi non fu una mia iniziativa, ma partecipai rincuorando la Serenella che non ne poteva più degli umanisti, ma che ci teneva a realizzare belle iniziative nonviolente. E dopo divenne una mia iniziativa quando gli umanisti prima della guerra in Kosovo si tolsero non essendo riusciti a fare ingressi nella massoneria, e rimasi forse l'unico ad aiutare i kosovari. 

Ci tengo a raccontare dei parlamenti interetnici perchè gli umanisti nella loro storia ufficiale non ne parlano e io in qualche modo ci partecipai e fu qualcosa di bellissimo mentre infuriava la guerra in Croazia e Bosnia, e il Kosovo con la nonviolenza resisteva. Alcuni umanisti come Agostino secondo me pensavano a fare ingressi alla massoneria, mentre la Serenella e le altre ragazze a fare la pace in Jugoslavia. Ero con tutti anch'io amico, però va differenziata l'amicizia, dall'attività concreta per la pace, da quella per fare ingressi alla massoneria.

Accompagnavo la Serenella anche quasi ogni pomeriggio nel suo quartiere senza fare niente, ma solo starle vicino mentre realizzava "Botta e Risposta", il suo giornale di quartiere che aveva copiato da me e il Gigi. Un bellissimo giornale che riusciva a ripagare col trucco di non prendere in affitto anche il centro di quartiere, ma utilizzare la sala di un bar. Credo fu uno dei primi giornali di quartiere del gruppo di umanisti collegati ad Agostino di Firenze, sicuramente uno dei meglio riusciti. La Serenella era l'unica insieme a me ad usare il trucco di pagare meno collette e non il doppio per far sembrare di essere in tanti e partecipare alle riunioni coi capi siloisti. Se erano in 20 nel suo gruppo ne pagava 10 e gli altri soldi li teneva per le spese del giornale, non 40 o 50 passando le giornate a raccogliere soldi da dare ai siloisti.

Però anche Serenella era confusa fra siloismo e schiettismo ed essendo che di lavoro faceva massaggi rilassanti in un centro apposito aveva come clienti anche i capi siloisti argentini e credeva di essere fidanzata con un tale Louis Milani stretto collaboratore di Silo con l'incarico della radio e della rivista nazionale. Ma lui aveva moglie e figli in Argentina, e voleva solo spendere poco per fare sesso. E lei aveva tanti altri clienti. E quindi conosceva tanti uomini.

Io ero fidanzato con una ragazza americana che andavo a trovare quasi ogni sera e che la mattina teneva lezioni di inglese ad Alicia l'altro capo argentino. Quindi da dietro tenevo controllati personalmente tutti i siloisti argentini e sapevo tutto quello che tramavano.

1988-1999 le collette di autofinanzianento umaniste: all'inizio erano di 30 mila lire ogni 6 mesi e poi diventarono di 140 nel 1991. Venivano divise un quarto al delegato d'equipe che ne aveva raccolte almeno 10. Un quarto al delegato generale che ne aveva raccolte almeno 100. Un quarto al coordinatore che ne aveva raccolte almeno 1000. E un quarto a Silo. In teoria c'era un resoconto spese in base dati di ogni delegato generale, ogni coordinatore e di Silo. Dopo l'uscita della rivista Post e l'acquisto della Radio Umanista a Roma con 200 milioni raccolti in tutto il mondo si accentuò una specie di corsa al titolo di delegato d'equipe, delegato generale e coordinatore, per tenersi il proprio quarto di collette, ma con passaggi dati fasulli e collette mai versate o subito richieste indietro. Questo problema generava la fuga di tante persone interessate allo schiettismo che vedevano una scala gerarchica piramidale, una corsa ai livelli e alla raccolta di collette. Ovviamente molti non per i soldi, ma per avere il titolo delegato d'equipe, o delegato generale o coordinatore passavano dati falsi con anche il doppio degli associati.  Quando le collette erano 30 mila lire personalmente passavo anche 50 o 70 associati. Dopo massimo undici o dodici per avere minimamente il titolo di delegato d'equipe ed essere invitato a qualche riunione siloista. Varie volte avevo proposto di fare il contrario, cioè se un gruppo era di 500 persone, per avere indietro i soldi passarne solo 150 e tenersi tutte le collette invece di darle a Silo. Ma ad Agostino ed Alicia e altri interessava il livello di coordinatore e fare i fighi in tutto il mondo partecipando alle riunioni di Silo una volta ogni 6 mesi. Non partecipai mai ai convegni siloisti all'estero perché con viaggio ed albergo erano molto costosi, soprattutto se tenuti in Cile o Argentina o Messico o Brasile. I delegati generali spendevano quasi tutto il loro quarto di collette per questi viaggi. I coordinatori buona parte.

    
  

1994 Prime prove Dottrina Schiettista,  Stile di Vita Schiettista e Riunioni Schiettiste: erano testi che non furono mai dati alle stampe e nemmeno scritti al computer. Erano dei fogli scritti a mano che diedi ad alcuni amici. Forse influenzato dagli scritti di Silo, erano molto intellettuali, filosofici. Non ne nacque nessun dibattito, qualcuno apprezzò dei singoli pezzi, ma compresi che non era la strada. Confutavo alcuni importanti filosofi materialisti ed esistenzialisti per creare un nuovo sistema ideologico denominato il Vitalismo, la cultura della vita in opposizione alla cultura della morte. Era molto diverso dal siloismo e da qualsiasi ideologia e sconfinava nella religiosità in forma scientifico-filosofica. Quella che poi divenne la Dottrina di Schietti, cioé capire scientificamente dove viviamo per organizzarci di conseguenza. Mentre fotocopiavo alcuni foglietti si ruppe la fotocopiatrice e dovetti aspettare una settimana per aggiustarla. Mentre li distribuivo ad alcuni amici a domicilio per Milano, bucai la ruota dell'auto in mezzo al traffico e ne conseguì un ingorgo pauroso. Era meglio esprimere concetti come ecologia, nonviolenza, non discriminazione ed utilizzare proverbi o aforismi per dimostrare saggezza piuttosto che testi intellettuali di difficile comprensione. Oppure semplicemente scrivere articoli congiunturali per i giornali di quartiere. E poi passare ad azioni pratiche. Una dottrina filosofica per elites intellettuali non era ciò che serviva, anche se potevo migliorare con l'aiuto di alcuni miei amici, in grado di tradurre anche Silo in concetti sensati, (del tipo, qui non si capisce, qui per me va perfezionato, qui intuisco, ma bisogna approfondire). Comunque diedi gli appunti anche a case editrici e nessuno volle approfondire. Da notare che un capitolo parlava di amicizia e ne spiegava l'importanza, un altro di non discriminazione e un altro di nonviolenza che invece Silo non trattava ed invece erano i temi preferiti dagli schiettisti. Come anche emancipazione femminile, gay, droga, metodi anticoncezionali.

1994 Il foglio A3 piegato in 4 con poster: Ideai anche un foglio A3 piegato in 4 con poster centrale che chi voleva poteva fotocopiare e distribuire di sua sponte con aforismi, disegni ed iniziative. Era schiettista 100% a livello nazionale, ma non seppi mai se prese. L'idea era di raggiungere anche 50 mila copie di tiratura partendo da 100 copie date ad amici da fotocopiare e dare ad amici come una catena di Sant'Antonio. Lo realizzai col mio amico Pino accanito schiettista con cui realizzavo il bollettino per i miei aderenti, ma che assolutamente non voleva più sapere niente degli umanisti. Ma non c'era feedback. L'idea del foglio A3 piegato in 4 venne ripresa in seguito dagli umanisti per il volantino del loro piano comunale con dentro il poster del loro programma. A posteriori se dovessi realizzare un giornale da distribuire a dei tavolini, o da lasciare a dei negozianti, realizzerei questo volantino con dentro dei link di approfondimento.

Realizzai anche una cassetta con filastrocche di prova alternate a canzoni per stimolare la riflessione sui problemi del mondo, ad alcuni piacque. Per me era meglio discutere alle riunioni su delle canzoni o dei film o articoli di giornale, che sui testi di Silo.



1994 Premio Nobel alla teoria dei giochi:  Nel 1994 venne dato  il premio Nobel a Nash, un teorico dei giochi, che però distorse il lavoro di Berne e Muriel. La teoria era applicabile anche per problemi fra nazioni, problemi di inquinamento, e di ogni tipo su grande scala. Per risolverli andava solo cambiato gioco con un nuovo ruolo. Ma la finalità di Nash non era di risolvere i problemi ed evolvere impegnandosi socialmente, ma di vincere e basta. E quindi gli studi psicologici sui giochi ed  i ruoli presero la direzione di studi per venditori e truffatori per mentire, fingere, vincere, senza scrupoli, recitando, tenendo il ruolo dei buoni, i finti buoni. La teoria dei giochi e dei ruoli era la classica pistola che se viene utilizzata per scopi difensivi è un valido strumento, ma che può essere utilizzata per rapine, ricatti, minacce, truffe. Il coltello con cui si può tagliare il pane o uccidere una persona a seconda delle intenzioni.



1994-95 pizzaiolo allo Spizzico al Forum di Assago: non avendo attività sociali particolari da svolgere ed avendo le giornate vuote in attesa di capire la mossa successiva con i giornali di quartiere, accompagnai il mio amico Pino ad un colloquio di lavoro al Forum di Assago (un palasport per concerti, spettacoli, con squash, pattinaggio ghiaccio, piscina, palestra, bowling) per l'apertura di un ristorante, pizzeria, bar, di servizio. Per gioco del destino invece assunsero me e non Pino dato che il capo si era seduto al nostro tavolino mentre aspettavamo per il colloquio. Cominciai a lavorare come pizzaiolo alla Spizzico. C'era un gruppo di giovani spettacolari, un grande selezionatore quel capo. Era sempre festa, anche di notte alla chiusura per le pulizia si ballava. A volte poi facevamo feste in piscina tutta notte. Si cantava e si ballava mentre si lavorava con centinaia di clienti con la musica a paletta, tanto era un ambiente festoso, c'erano concerti, partite, la gente veniva a divertirsi. Anche dagli uffici dei centri direzionali di Assago venivano non solo per mangiare ma per divertirsi e fare sport. Di pomeriggio avevo organizzato un gruppo balletti con le ragazze e si andava a provare. Si era un po' sottopagati per il giro di affari e la mole di lavoro. O si assumevano più persone o bisognava dare premi in base agli incassi e all'attivo del locale. C'era proprio la sensazione che facessero i soldi sulle nostre spalle. I miei colleghi erano giovani, ovviamente qualcuno si faceva canne e qualcuno beveva birrette a scrocco. Qualcuno forse portava a casa un trancio di pizza che andava buttato o un panino invenduto e sorsero problemi. Sono sicuro che nessuno usava droghe pesanti. Ero uscito anche con tutti i possibili sospetti la sera. Non si può lavorare 8-10 ore al giorno a contatto con i clienti usando eroina. C'era la birra gratis se uno voleva sconvolgersi. Ma nel caso bastava una lezione sugli stupefacenti di un esperto in orario di lavoro. Era contratto di formazione, era fattibile. Ero sicuro anche non ci fossero furti, c'erano le telecamere. L'occasione fa l'uomo ladro, ma se non c'è l'occasione nessuno ruba. 

Erano bravi ragazzi, poi certo se viene un amico e uno batte un panino e gli da panino e coca piccola forse era troppo, non lo facevo, non ero d'accordo. Io mettevo più formaggio sulla pizza ai clienti abituali. Le guarnivo di più. Avevo inventato la pizza vegetariana, che invece di mettere verdure grill surgelate che costavano tanto e bisognava metterne poche, tagliavo sottili con l'affettatrice melanzane, zucchine e peperoni freschi e ne mettevo in abbondanza, ma non era in inventario, era vietata.  Anche la pizza cipolle, peperoni, aglio, olive e capperi. Anche la focaccia con le cipolle o il rosmarino. Venne un nuovo direttore. Quando licenziarono due ragazzi per presunti furti invece di dirgli ci sono le telecamere non farlo più, mi licenziai. Anch'io bevevo bibite a scrocco e portavo via cibo invenduto invece di buttarlo. Venni anche rimproverato per essere andato a giocare a squash in pausa con i vestiti del lavoro. Con i vestiti di lavoro non pagavo. Non potevamo più usare le strutture del Forum gratis. Venni anche rimproverato dal nuovo direttore perchè per chiamare i clienti quando la pizza era pronta facevo tipo Dj al microfono del locale. Ma si divertivano tutti, si paga per avere un Dj pizza. Non eravamo in ospedale, ma al Forum, concerti, sport, feste, casino. Avevo la sensazione netta che fosse cambiata aria. Un conto è andare a fare festa con gli amici pagato, mangiare, bere, divertirsi, e dare cibo buono a prezzo basso ai clienti, e un altro conto essere sfruttato in un clima di paranoia.

Come al mio centro sociale avevo dei problemi a tenere personalmente chiacchiere su certi problemi perchè mi impressiono facilmente, e mi gira la testa, fischiano le orecchie. Ma c'erano colleghi molto esperti dei problemi. Avevo chiamato anche un sindacalista a tenere una riunione così qualcuno se voleva poteva confidarsi. Andava certamente inserita di prassi qualche lezione sui problemi più gravi essendo un contratto di formazione. Il lavoratore andava visto come investimento e non un costo. Come un figlio. Un figlio al primo errore non lo si caccia di casa, lo si educa.





1995 Elezioni affissione 3000 manifesti "mangiatevi anche questa": non mi ricordo più se erano elezioni politiche o amministrative, era Aprile, c'erano tutti gli spazi elettorali ancora vuoti, non erano ancora cominciate le affissioni. Stampai in proprio 3000 fogli A3 con la mia faccia e la scritta Alchimia e 3000 fogli A3 con le istruzioni per il voto da mettere vicino alla mia faccia con una fetta di mortadella in mano. La frase scritta sul foglio era questa: "Istruzioni per il voto: comprare una fetta di mortadella, andare al seggio, prendere la scheda, e scriverci sopra: vi siete mangiati tutto, mangiatevi anche questa. Appoggiare la fetta di mortadella nella scheda, ripiegarla, e consegnarla al presidente di seggio". I vigili mi chiamarono per farmi togliere tutti i manifesti. Chiamarono anche mio padre per un  confronto faccia a faccia, ma negò di conoscermi. Una scena da spanciarsi: "Ma è suo figlio?". "Mai visto prima d'ora". Mi intimarono di toglierli tutti se no facevano un verbale per ogni manifesto e li facevano pagare a mio padre che però negava di aver mai avuto figli maschi. Era assurdo, tempo due giorni e sarebbero stati ricoperti. Era il lancio di Alchimia il mio giornale di quartiere.

1995 Maggio, ormai si è definito il Movimento Schiettista: dopo tante vicissitudini ormai è chiaro come debba essere il Movimento Schiettista. Gli Schiettisti sono dei gruppi decentrati in contatto fra loro telematicamente che in un contesto di nonviolenza e non discriminazione sviluppano campagne in comune e campagne autonome verso la Nazione Umana Universale (un mondo senza guerre, povertà, violenza, inquinamento). I gruppi schiettisti hanno un proprio Piano di Azione e possono aderire a iniziative locali, nazionali e internazionali coerenti con il loro piano d'azione. Un metodo organizzativo simile ai villaggi tribali dei popoli nativi, che erano autonomi, ma coordinati fra loro come spiegavo con la cartolina dell'Amazzonia, gruppi e popoli autonomi, ma in collegamento fra loro, che hanno iniziative autonome e iniziative in comune. I gruppi sono composti da persone che vengono aiutate a crescere, migliorare, realizzarsi con riunioni su virtù, aforismi e buone azioni, in modo che diventino tutti fighi, saggi, esperti e non dei rimbambiti. Rimaneva la contraddizione di dover agire all'interno di organizzazioni già esistenti come gli Umanisti e la Massoneria per non subire repressioni e persecuzioni, ma senza bisogno di tante riunioni era a tutti chiaro che si doveva procedere così. Gli incontri schiettisti possono essere di vario tipo, vedi per esempio https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/incontri-del-movimento-schietti-per.html

Una differenza sostanziale con gli umanisti era che loro chiedevano soldi agli iscritti tramite la colletta semestrale di 140 mila lire, volevano schede con tutti i dati degli iscritti e non volevano pagare i servizi offerti dagli iscritti come quelli offerti da esterni, mentre noi offrivamo agli aderenti metodi per fare soldi come la cartolina dell'Amazzonia da vendere ad offerta libera, metà dei soldi del biglietto d'ingresso alla festa, parte dei soldi degli invitati al campeggio, gadget, magliette, spillette, giornali, la lista dei professionisti fidati e dei negozianti amici e anche dei soldi o ingresso gratis a feste e consumazione gratis, o campeggio gratis, a chi offriva un servizio, per esempio pulire il bagno della sede, o gestire il bar, o curare un giornale. Tolte le spese organizzative ognuno comunque poteva tenersi i soldi in più che realizzava e nessuno veniva schedato. Per esempio se c'era da pagare una bolletta e si organizzava un operativo con le cartoline, pagata la bolletta, ognuno teneva i soldi in più guadagnati.



1995 - Prima campagna mondiale per i giardinetti pubblici con area recintata per i cani e per i giochi per i bimbi. A Giugno e Settembre organizzai due concerti ed una raccolta firme per sistemare i giardinetti di piazza Irnerio a Milano in balia di droga, feci di cani, degrado, topi, vandalismo. Nel 2021 dire "cagate dei cani" con le aree recintate senza più le feci e con obbligo sacchetto per la raccolta sembra maleducato. Nel 1995 era l'argomento numero 1 a Milano e stava per scattare la rivoluzione. Si legge anche furia dei vandali perché due mesi prima di notte su una panchina fu accoltellata, uccisa e data alle fiamme una senza tetto da un gruppo di ubriachi nazisti. 

La notizia era pubblicizzata anche su Alchimia, il mio nuovo giornale umanista, nonviolento, non discriminatorio, di ecologia sociale che venne lanciato con questa iniziativa. Si effettuarono decine di interviste per strada pubblicate su Alchimia e il problema Numero 1 del quartiere per la maggior parte delle persone era Piazza Irnerio. Vicino ai citofoni di tutte le case del quartiere fu messo un volantino. I commercianti raccoglievano firme. 

I giardinetti furono sistemati su mio suggerimento con l'area recintata per i cani e l'area recintata per i bambini grazie anche al direttore di un gran hotel internazionale (Ramada) che sul retro dava sulla piazza, disposto a pagare le spese. Era disposto anche a finanziare il mio giornale. Regalò torte, vino, pasticcini per la festa con altri negozianti. Con i miei amici per anni bastava passare sul retro e il capo chef mi dava pasticcini. 

Piacquero così tanto che nacque un effetto a catena, ricevetti decine di "chiamate" di comitati spontanei di cittadini e dovettero sistemare tutti i giardinetti di Milano con le aree recintate. Al comune il referente era De Corato. Un effetto a catena. Fu istituito l'obbligo di sacchetto per raccogliere le feci dei cani. Nel mondo stanno ancora sistemando ogni anno centinaia di giardinetti con le aree recintate, piantumando con nuovi alberi. A Milano dal 1995 sono stati piantati nei parchi oltre 150 mila nuovi alberi. 

 

Targa alla nonviolenza a Schietti: A riprova che tutto partì da lì, essendo un paladino dei movimenti nonviolenti milanesi ed internazionali, ed avendo chiesto che la piazza fosse dedicata alla nonviolenza, in Piazza Irnerio fu messa una targa ai martiri di Piazza Tienanmen. Una targa grande, quasi un monumento, in marmo, bella. L'unico umanista siloista che partecipò fu alla seconda festa il capo degli umanisti nazionali di Firenze, Agostino,che da quella volta cominciò a partecipare alle mie riunioni ogni sabato. La sua opinione espressa chiaramente fu che odiava gli svizzeri tutti ordinati, tutti puliti, che non buttano nemmeno una cartaccia per terra, e che aveva dei dubbi sulla sistemazione dei giardini. Lui si vantava che quando era andato in Svizzera con Edgardo Perez si erano divertiti a buttare cartacce dal finestrino dell'auto, a buttare mozziconi dappertutto, e sporcare ovunque potessero perché odiava tutta quella pulizia e quell'ordine. 

- 1995 la mia fidanzata è una spia siloista: la riunione degli schiettisti era fatta leggendo uno scritto che preparavo io e che faceva discutere i presenti e che lasciava adito a partecipazione, chiunque la volta successiva poteva portare un suo tema di dibattito. Invece il capo dei massoni siloisti venne avvertito, mi fu vietato, dovevo leggere materiali di Silo. Da quella volta da Firenze ogni settimana veniva il capo dei siloisti alla mia riunione per vedere se parlavamo di Silo o di Schietti e da lì il paradosso che centinaia di gruppi siloisti in tutto il mondo facevano riunioni schiettiste con dibattiti, discussioni, articoli del giornale di quartiere su cui si dibatteva, o proposte da attuare, semmai dividendo la riunione di giornale evidentemente Schiettista e quella privata siloista, mentre io che ero il capo degli schiettisti dovevo tenere una sola riunione al capo dei siloisti e sue spie su Silo spiegandogli Silo. Riunioni a cui nessuno invitava nessuno non interessando a nessuno. E quindi nel mio gruppo avevo almeno un infiltrato, la mia fidanzata e i suoi amici, che facevano la spia al capo dei siloisti. Quindi vivevo spiato in casa, controllato anche nelle mutande e da lì era difficile fare qualsiasi passo essendo Schiettismo e siloismo, i due movimenti mischiati, ma io controllato e spiato anche in casa. Non potevo cambiare fidanzata perché poteva essere peggio. Mi ricordo che mai una volta le dissi "ti amo". Comunque era d'accordo che dal siloismo si dovesse arrivare allo schiettismo e non il contrario, ma sta di fatto che era una spia e non potevo complottare in casa o alle mie riunioni e venivo controllato anche se uscivo di sera da solo o se andavo in posti insoliti. Tutti i gruppi schiettisti avevano una riunione di giornale, io no, facevo tutto io e alla riunione col capo siloista non si parlava del giornale. Subito il capo dei siloisti veniva avvisato su ogni cosa facessi. Però era meglio sapere chi fosse la spia e da lì giostrarmi piuttosto che fosse tutto all'oscuro ed essere controllato dall'esterno fuori di casa.

La sua famiglia aveva 3 case, lei un bel lavoro di infermiera, la madre dirigente di una grande azienda, il padre e i nonni con una loro casa, e non c'era nessun pericolo che volesse figli da me che ero solo, povero, boicottato, tantomeno sposarmi e comprare una casa insieme. Pagava metà dell'affitto nella casa in cui vivevano e non aveva problemi che non avessi parenti o amici a cui presentarla al fuori dei silo-schiettisti. I suoi precedenti fidanzati usavano eroina ed acidi, e l'avevo tirata fuori da giri sporchi sin dai tempi del centro sociale distinguendo o noi o loro. Semmai il dubbio era che volessi sposarla io e prendere una delle loro case quando fossero mancati i nonni. Due erano morti durante il nostro fidanzamento e gli facevo da infermiere di notte le ultime settimane. Se fosse rimasta in cinta e mi avesse lasciato mai mi avrebbe chiesto soldi per orgoglio, al massimo avrei fatto regali io al figlio di mia sponte.

1995 Mingo Risponde: per lanciare la rubrica di Alchimia in cui rispondo alle domande dei lettori faccio una decina di murales in quartiere sui muri delle aree dismesse con scritto "Mingo Risponde" e "Alchimia". Ma non ottengo riscontri e ingenuamente sospendo la rubrica per inesperienza invece di chiedere ai miei amici di farmi loro delle domande guidate per dare delle risposte di mio interesse. Le scritte rimasero sui muri almeno fino al 2005 o anche 2010. Sicuramente tutti sapevano di quelle scritte enormi lunghe 10 metri.

1995 Casa Editrice Umanista: Partecipai  anche ad alcune riunioni della casa editrice umanista con Olivier in modo che se ci fosse stata l'opportunità avrei stampato un libretto di tematiche per riunioni con spunti per il dibattito da proporre in alternativa alle riunioni di Silo. E un libro di proverbi e aforismi. Ma volevano stampare solo libri di Silo, e distribuirli in tutta Italia in edicole e librerie. Vidi grossi debiti e scappai. Impossibile vendere quei libri. E i miei non erano graditi. Neanche quelli di Silone, un autore italiano anni 50 che ebbe un discreto successo ed ebbe numerose ristampe. Neanche libri sul Parco nazionale della Sila. O sui richiedenti A-Silo politico. O sugli AutoSilo nel mondo. Quando stamparono i libri di Silo ne presi tre copie di ognuno e in quartiere non li diedi a nessuno. Li tenevo lì da fare vedere ad Agostino quando veniva alle mie riunioni che li avevo. Se fossero stati buoni a venderli per strada avrei fatto i soldi,  ma meglio il mio giornale o la cartolina dell'Amazzonia.




1995 Riunioni nelle case a livello mondiale: venendo ogni settimana a partecipare alla mia riunione il capo degli umanisti italiano di Firenze che aveva gruppi anche a Milano, Roma, Torino, Trieste e vari altri posti, direttamente in contatto con Silo e gli altri capi umanisti in tutto il mondo,  scelsi di tenerla nella bella casa della mia fidanzata. Con la madre della mia fidanzata ci accordammo, non troppe persone, niente schede di ingresso agli umanisti, tengo io la riunione, nessun umanista che tiene riunione a casa tua. In quartiere avevo adottato la tecnica di stampare 10.000 copie di Alchimia invece di solo 1000 e spendere tutto per pagare un negozietto. Al massimo andavo al negozietto umanista del quartiere vicino o nella sala di una cooperativa. E quindi si vedeva bene che non avendo la sede dovevamo fare la riunione in casa. Se veniva il capo degli umanisti a casa mia non serviva fare personalmente un gruppo grosso di persone, ne orientavo indirettamente già decine migliaia. Dietro agli umanisti c'è anche il cugino, centinaia di migliaia. Serviva solo fare esperimenti che Agostino avrebbe riprodotto a livello mondiale, ma non troppi. Il primo esperimento fu proprio la riunione nella casa. Con amici fidati, chiacchierando di tematiche personali o sociali, scegliendo ogni settimana un argomento. Telefonavo ad Agostino a Firenze se c'era qualche argomento che preferiva trattare, me ne diceva uno e poi quando veniva si parlava di quello. E poi si faceva festa, una bella cenetta, ma non vegana. Su quello non raggiunsi accordi, ma sarebbe stato bello, nonviolenti sta benissimo con vegani, ma non si riusciva a fare entrare il pene nel buchetto troppo piccolo. 

Agostino stava bene. Lo andavo a prendere alle 14 in stazione Centrale da Firenze e stava con noi fino alle 23 quando andavamo insieme alla frequentazione serale degli umanisti del sabato da tutta Milano. Era contento, rilassato. Soffriva di una leggera forma di dislessia causata da tensioni emotive e ormai parlava a ruota libera, rideva, scherzava, si sentiva a casa sua. Gli presentavo le amiche infermiere della mia fidanzata infermiera, altre sue amiche, c'era tanta figa, ma non troppa. In genere le 3 o 4 gradite alla padrona di casa e alla mia fidanzata e a turno una o due nuove portate da loro o da me. Agostino si fidanzò con una mia amica schiettista umanista di Milano con cui uscivo tutte le sere insieme ad altri amici dei suoi gruppi di Milano e quindi non veniva alle riunioni per cuccare. 

Nel giro di pochi mesi a livello mondiale si adottò la riunione nelle case con cena, argomenti scelti ad ok da dibattere, e poi anche uscire tutti insieme se si voleva fare tardi come noi al Sabato sera. Piacque soprattutto a chi non aveva il negozietto che allora teneva la cena in sede per autofinanziarsi. Nel momento che Agostino non venne più sospesi la riunione in quella casa e le tenni a casa mia o in quartiere. 

  

Gli argomenti personali preferiti erano interscambi su virtù, proverbi, aforismi, buone azioni. Quelli sociali sulle nostre campagne o di altri gruppi, o fatti di cronaca o problemi del mondo (le foto sono del 1992 quando con un altro gruppetto già tenevo riunioni nelle case). Agostino proponeva anche brani di Silo che dovevo leggere e spiegare. Se non fossero stati astrusi sarebbe bastato leggerli e interscambiare. I miei amici mai chiesero nuovi materiali di Silo da spiegare in riunione. Inutile pagare Agostino 200 o 300 mila lire al mese per assicurarmi il diritto di scrivergli e consigliarlo (una tecnica assurda, ma funzionante se si vuole che una persona ti dia retta), perchè si vedeva il contrario, che se voleva, doveva pagare lui venendo ogni settimana a casa mia dove spiegavo le mie attività. Già veniva ed ascoltava e gli mostravo esempi pratici di attività anche di altri gruppi. Poteva anche attingere a tutti i film, i libri, le enciclopedie ed i dischi, ma non attinse molto. Il suo aiutante preferito di Milano, un bravissimo attore e regista teatrale, attinse una volta ad una ventina di miei libri su arte, popoli, cultura, storia, e varie volte a decine di videocassette.

Inutile anche mostrare tante adesioni agli Umanisti con collette di autofinanziamento perché se qualcuno partecipava era per lo schiettismo, ma avrebbe visto come capo Silo e Agostino e non me. Avevo giá provato ai tempi del centro sociale e non si capiva nulla. Vedevano Silo come capo, o Schultze, o Alicia. Leggevano, li ascoltavano, guardavano le loro azioni concrete, e poi se ne andavano vedendo strutture piramidali e collette e perdevo gli amici. Molti erano schiettisti-comunisti, cattolici-schiettisti, apolitici-schiettisti, kosovari-schiettisti, ecologisti-schiettisti, d'alemiani-schiettisti, veltroniani-schiettisti. Aggiungere anche Partito Umanista, Movimento Umanista e massoneria e distinguerli dallo schiettismo (spacciato per Movimento Umanista) e tesserarli era troppo. Meglio tenerli come semplici collaboratori ed aderenti che partecipavano alla redazione di Alchimia o altre mie attività. In ogni caso pagavo mi sembra 12 collette, massimo 15, di amici che frequentavano volentieri gli umanisti nei ritrovi comuni.

Ci tengo a precisare che mi informavo anche su tante altre organizzazioni e le loro attività a cui spesso aderivo forse pagando la quota associativa perchè a casa dei miei genitori o della mia fidanzata trovavo le loro pubblicazioni. Quindi per me era normale essere schiettista, ma anche aderente umanista, o del PD, o Comunista, o di Amnesty, o Wwf, o Greenpeace, o rugoviano, o della parrocchia, o dei boy scout, o del Corriere della Sera, o del Sole 24 ore, e tanti altri (ora su Facebook si direbbe mi sono iscritto ad una tale pagina o pubblico con marchio Facebook rispettando le loro linee editoriali). Avevo decine di fuoriusciti schiettisti e umanisti che per esempio frequentavano altri centri sociali o luoghi di incontro. Un assiduo partecipante delle mie riunioni partecipava ad almeno altre 4 riunioni di altre organizzazioni. Usavo il marchio umanista, avevo una grossa fetta di Milano, ero molto influente fra gli umanisti e il loro capo veniva a casa mia a fare riunioni, ma ero schiettista ed aderivo a tante altre iniziative. 

Non ero iscritto alla massoneria e non lo sono tuttora. Quando Agostino dopo una riunione credo a primavera 1998 mi porse dei fogli di Burgos, presentato come amico di Silo, con una ridicola spiegazione in cui si cercava di fondamentare con astrazioni, simmetrie, segni matematici, i tre valori massonici, libertè, egalitè e fraternitè, li appoggiai sul tavolo senza commentare e non se ne parlò più. Veniva lui alle mie riunioni, se voleva lo ingressavo allo schiettismo, ma già partecipava alle mie riunioni. Il contrario era durissima, molto durissima. Gli umanisti siloisti nonviolenti (anche se Silo non parlò mai di nonviolenza) erano accettabili, la massoneria no. Quei fogli me li aveva già mostrato Schultze ed avevano fatto la stessa fine. Infatti poi con internet cominciai a parlare direttamente al Presidente della repubblica Usa o inglese o italiano, o direttori di media, o polizia, a tantissime organizzazioni, non certo ad Agostino in quanto massone. Non bastava che si fosse lasciato crescere i capelli lunghi come me.

A riprova che fossi schiettista, ma non umanista e tantomeno massone, mai nelle liste del Partito Umanista alle elezioni nazionali, regionali, provinciali, comunali o di zona apparve il mio nome. Nonostante fossi l'umanista più famoso di Milano e di Italia non fui mai presentato a nessun tipo di elezione nelle liste del Partito Umanista. E quindi al contrario si potrebbe dire che alti livelli massonici a parte, invece i siloisti e i massoni fra gli schiettisti erano quelli che furono presentati alle elezioni nelle liste del Partito Umanista. Se avessero presentato me avrei tappezzato personalmente Milano con 4 o 5 amici (in questo caso 4 o 5 per difetto, in realtà almeno 40-50), spendendo pochissimo con i fogli A3 assemblati, una specie di tatzebao ironico, con il mio programma il Grattacielo della Vita e la mia biografia, e sarei stato eletto a qualche livello grazie al trucco della mortadella: "se non vi fidate di me allora mortadella e non sbagliate di sicuro", con relative istruzioni per il voto.


1995-1999 La casa della mia fidanzata e quella di suo padre: i suoi genitori erano separati, ma nella bellissima casa c'erano ancora molti libri ed enciclopedie del padre oltre a quelli della madre. C'erano anche centinaia di film dato che il padre comperava tutti gli inserti di Corriere, Repubblica, Stampa, Panorama, Espresso, che a quei tempi ogni settimana davano un film a prezzo stracciato. Anche raccolte di dischi in cassette del Reader Digest. I libri a prezzo scontato dei principali media li comperava anche mio padre. Mentre la mia fidanzata studiava per laurearsi come infermiera passavo le giornate a leggere ed integrare le letture fatte a casa mia da piccolo, guardare film, ed ascoltare la migliore musica di tutto il mondo che a quei tempi era costosissimo se non si andava alla Sormani, la biblioteca milanese più grande. Alcuni mi soprannominavano "tuttologo". Suo padre era un noto rompicoglioni milanese che a dibattiti e conferenze interveniva con citazioni colte da media, libri ed enciclopedie facendo poi il culo a destra e manca. Quando lo vedevo a me faceva sempre un piccolo inchino con la testa e il collo e sorrideva. Nella sua nuova casa c'era il rischio di crollo del pavimento, aveva pile di libri ammucchiati sino al soffitto, il motivo per cui si era separato, troppi libri. Era anche il capo dei loggionisti alla scala. La madre lavorava per una grande multinazionale a capo del settore recupero debiti. Quando spesi a casa sua 800 mila lire per una telefonata a Firenze a Giugno 1998 in cui feci il culo ad Agostino per 4 ore di fila come ultima possibilità di ricucire lo strappo fra Schiettisti e Umanisti pagò lei. La figlia quando arrivò la madre era contentissima: "gli ha fatto il culo 4 ore di fila, gli urlava senza smettere, gli ha traforato i timpani, era solo all'introduzione, ne aveva altri 25 capitoli". Agostino non aveva letture preferite e i suoi film preferiti non li avevamo in catalogo, purtroppo non avevamo neanche una cassetta di Alvaro Vitali ( un comico che impersonava Pierino la peste e faceva ridere con rutti, scorenge, parolacce e apprezzamenti volgari alle ragazze). Probabilmente durante le riunioni avrebbe gradito qualche rutto, qualche scorengia, qualche bel bestiemmone, storie di corna, e birra e vino in abbondanza. 

1997 Scherzo ad Agostino sull'orientamento: i siloisti per far sembrare che non ci fossero capi li chiamavano orientatori, e che non dessero ordini li chiamavano orientamenti. Decisi di fare uno scherzo ad Agostino. Avevo scoperto come capire dove fosse l'est e l'ovest anche di notte. La Terra ruota a 2400 kmh all'equatore, a 1200 in Italia ed è praticamente ferma in Svezia. Quindi quando si cammina è come essere su una nave o il tetto di un treno. Si sposta anche la base su cui cammini. Sul tetto di un treno per tenere l'equilibrio bisogna leggermente inchinarsi in avanti. Questo avviene anche quando si cammina normalmente sulla terraferma. All'equatore infatti quando camminano oscillano molto come per stare in equilibrio e si dice che camminano sciolti. In Italia si dice normali. In Svezia si dice che sono rigidi, statuari. Quindi feci delle prove a gambe aperte girando di 360 gradi ed avevo trovato il modo di capire dove fosse l'est in base allo sbilanciamento in avanti del corpo. Chiamai alcuni amici schiettisti a casa della mia fidanzata e telefonai ad Agostino a Firenze urlandogli di felicità nel telefono: "Ago mi so orientare anche di notte al buio, mi so orientare da solo" gli spiegai la storia. E gli dicevo: " prova anche tu, ce la puoi fare senza bussola a capire come orientarti". Lui stupidotto non capiva, ma noi a Milano si rideva. Rifeci lo scherzo ad un suo amico fidato siloista che stava preparando l'enciclopedia umanista su CD Rom con tutti gli scritti di Silo. Andai a trovarlo e gli feci capire che quegli scritti non valevano niente. Lui non capì. Allora uscii e poi tornai a casa sua dopo mezz'ora tutto trafelato ripetendogli la scena facendogli vedere che trovavo l'est a gambe aperte ruotando fino al punto di massimo sbilanciamento facendo salti sul pavimento della sua casa. E gli dicevo:  "ci possiamo orientare benissimo da soli senza bussola, guarda". Erano arrivati anche altri ospiti siloisti e non capivano. Gli ordinai un solo CD Rom e non lo mostrai a nessuno. Questa enciclopedia con tutti i principali scritti di Silo era la prova concreta che ormai nel 1998 quando fu pronta, non c'erano testi di Silo sulla pace, la nonviolenza, l'ecologia, la nondiscriminazione, l'emancipazione femminile, le categorie sessuali, l'effetto serra, la povertà e quindi aveva copiato tutto dagli schiettisti e dalle mie attività. Non era un male che lo avesse fatto, speravo lo facessero tutti non uno solo e che tutti si unissero al forum delle associazioni che stavo cercando di organizzare. Come poi fecero al Social Forum che prese il nome di Movimento come il mio e adottò la nonviolenza, la non discriminazione e l'idea di un mondo migliore più umano arrivando a Genova G8.

1996 Semaforo in Via Washington angolo Via Pirandello: Dedicai la copertina di Alchimia con raccolta firme al problema del semaforo. Le auto in quel punto prendevano velocitá e andavano anche a 100 kmh. Famoso era stato il bambino di 8 anni investito mentre andava all'oratorio che rimase su una carrozzella. Spesso di notte si sentivano schianti paurosi e ambulanze. Ricevetti decine di chiamate. Comitati spontanei si attivarono e il semaforo fu messo. Furono messe anche delle rotonde invece dei semafori in altri punto del quartiere. Mi piacevamo le rotonde, fui molto attivo sul problema rotonde a Milano. Ora le mettono ovunque si possa. Anche i semafori in incroci pericolosi. Dal 1993 partecipai a vari presidi organizzati da altri giornali di quartiere come quello di Via Osoppo alla Barona che aiutai ad organizzare. Non trovo quel numero di Alchimia del semaforo perchè ci fu il problema che avevo un responsabile archivio di giornali, volantini, locandine, ma poi un giorno non la vidi più. Incaricai un altro. Poi tenevo le riunioni e il mio archivio a casa della mia fidanzata che non vidi più. Forse qualcuno lo avrà conservato. Il semaforo è ben visibile e tutti si ricordano a che velocità andavano le macchine in Via Washington.

1995 - 1999 Aperitivo di quartiere: Dal 1995 organizzai al pomeriggio i tavolini con rinfresco con tartine, bibite, frutti, patatine, biscotti e chiunque poteva prendere un aperitivo o una merendina lasciando un'offerta libera in cambio anche del giornale. Era l'aperitivo di quartiere e partecipavano anche 20 persone al giorno al tavolino con la scusa del rinfresco sotto lo striscione Nonviolenza - Nondiscriminazione. 

Da notare che Silo parlava di non fare tavolini, ma solo porta a porta nelle case (la chiamavamo tecnica matacaballos per rinforzare i polpacci facendo le scale a piedi fino allo sfinimento). Al ritrovo del sabato sera quando chiedevo agli schiettisti di altri gruppi umanisti:  "fate porta a porta o tavolini?" tutti mi dicevano: "Non siamo mica testimoni di Geova, abbiamo trovato qualche vecchietta e le portiamo il giornale, ma si fa tavolino tutti assieme, lavoriamo tutto il giorno, la sera al tavolino tutti assieme in compagnia ci si diverte", oppure "ci sono i custodi non ci fanno passare, lasciamo i giornalini in portineria e poi andiamo in sede a cenare assieme" o ancora: "la gente passa davanti al nostro negozietto, e parliamo con chi passa e gli diamo il giornale e con chi vuole la sera poi si prende una pizza o ci si fa una pastasciutta al negozietto". 

Io avevo gli abbonati e quando usciva il giornale in un pomeriggio lo portavo a circa 300 abbonati piegato in 3, con l'etichetta con il nome, lasciandolo in portineria con un mucchietto per gli altri condomini. Portai personalmente due o tre amici che partecipavano alle mie riunioni a fare porta porta una volta per uno, e dopo 10 appartamenti su 10 che non ci aprivano dicevo: "Silo e Agostino dicono Porta a Porta, noi facciamo tavolini con aperitivo di quartiere".  

Addirittura avevo provato a fare come lavoro un giorno per una ditta distribuzione opuscoli con un carrellino e pagavano 30 mila al giorno per distribuire migliaia di opuscoli. Avevo proposto a chi voleva che per 30 mila lire gli davo 3000 giornali da distribuire e poi senza perdere tempo con tutti gli altri si andava al tavolino che in un attimo raccoglievamo 30 mila lire mangiando e bevendo assieme.


1996 Prima Festa pedonale di Via Washington: non sto dicendo di averla organizzata io e nemmeno di aver avuto io l'idea. Mi ricordo però benissimo che dopo le due feste di Piazza Irnerio del 1995 si discusse con vari commercianti di proseguire le feste di Domenica in Via Washington fermando il traffico tenendo aperti i negozi perchè loro non potevano partecipare alle feste in Piazza Irnerio. Era piaciuta l'idea della festa di quartiere e la volevano trasformare in business. Si formò un'associazione di commercianti di Via Washington. Io non tenni altre feste in Piazza Irnerio. E credo nel 1996 si tenne la prima festa pedonale in Via Washington con i negozi tutti aperti, le bancarelle, il traffico bloccato. 


Fu un successo strepitoso, decine di migliaia di persone parteciparono. Ancora adesso si tiene due volte all'anno la festa del quartiere in Via Washington. Non sono in grado di recuperare dati storici per sapere se fu la prima festa domenicale pedonale con interruzione del traffico di Milano. O se ne fecero in contemporanea 3 o 4. Se ne teneva già una sotto Natale in centro detta degli Obei Obei che sicuramente fu la prima. A Milano si tengono anche i mercati rionali bloccando il traffico. Sicuramente prima della festa di Piazza Irnerio non c'era in Via Washington, se ne parlò con i commercianti che poi diedero vita all'associazione commercianti di Via Washington, che organizzò la festa. Ora di feste pedonali a Milano ce ne sono decine tutti gli anni e sono un gran successo. Ma se funzionava da sola meglio tenersi fuori perchè se si vedono voti, finanziamenti, partiti grossi, meglio non immischiarsi. Per me è divertimento per un mondo migliore, per loro è pagnotta, ci devono campare. L'importante è che ci siano le feste pedonali domenicali che sono un gran successo. Ora forse le fanno in tutto il mondo. (La locandina nella foto è del 2011, l'ho trovata in internet è solo a riprova che ci siano le feste. La foto con le bancarelle è Via Washington)

Nel momento che avessi voluto prendermi tutta Milano quartiere per quartiere in un momento ora era possibile. Magari uno striscione Non-discriminazione, o Mondo senza Guerre, o Grattacielo della Vita e decine di volontari che distribuivano il giornale di quartiere o solo un volantino con l'indirizzo del nostro sito internet e della mailing list. Ma non potevo farlo a nome di Silo o degli Umanisti. Doveva essere chiaro che era Schiettismo e si voleva unire tutte le forze verso la Nazione Umana Universale mantenendo ognuna la propria identità.

1996 La Maledizione del Mingo:  alcuni si accorsero che bastava parlare male di me o boicottarmi che subito accadevano disgrazie o sfighe. La chiamarono la Maledizione del Mingo, quando uno mi rispose male e subito inciampò e si fece male. Ho condotto studi su questa problematica ed avviene anche l'inverso. Se qualcuno mi vuole bene e mi aiuta comincia a girare tutto bene nella sua vita. In alcuni casi anche successivamente si è vista proprio rovina o fortuna grossa a seconda dei casi e sicuramente c'é una comnessione motivata dal fatto che venendo dietro a me si seguono le leggi di Dio e Madre natura ed é ovvio che tutto vada bene. O se preferite le regole dei proverbi. Inutile fare l'elenco di persone e di organizzazioni che mi boicottavano e di che fine abbiano fatto, mentre io sono sempre qua. O spiegare del mondo sempre più allo sfacelo perchè i potenti non seguono i miei consigli.

1996 campeggio, gara di biglie: un mio amico di Firenze, Olivier, portò le biglie, provò ad organizzare delle gare a pista di biglie. Alla terza di fila vinta da me con clamorosi distacchi su 3 gare si smise. La quarta non si fece. Non provai ad organizzare tornei di Tappo o Famiglia. Olivier aveva la roulotte vicina alla mia e non poteva rientrare prima delle 7 aspettando che finissi di fare sesso con la mia fidanzata. Diceva fino a due ore è accettabile, ma 5 ore è troppo. Alla fine si mise le biglie nelle orecchie usandoli come tappi e se ne fregava. Io non avevo pagato la roulotte per fare sesso in spiaggia. In tenda non costava quasi niente, potevo andare praticamente gratis, ma la roulotte costava. Però d'altronde costava anche quella di Olivier. Non aveva pagato la roulotte per passare le notti in bianco. Ma non potevo farci niente. Al limite avrei messo una biglia in bocca anche alla mia fidanzata, erano quelle grosse dei ciclisti, ma la roulotte cigolava. Metterle nel culo quelle biglia non serviva a nulla. Credo alla fine avesse messo musica in cuffia, ma si rimase amici. La roulotte non era russa. Neanche la rivoluzione in atto. L'insalata era senza patate, piselli, carote e maionese. La mia fidanzata non era russa e di notte non russa o per lo meno non russava, ora non saprei. Per me suo padre russava, anche sua madre. Ma lei non più di tanto. L'anno dopo presi ancora la roulotte con la stessa fidanzata, Olivier preferì la tenda canadese, non russa. Fu l'ultima volta che giocai a biglie, di fabbricazione italiana non cinese.



1997 -  Prima campagna mondiale per le feste multietniche con cibi tradizionali che ha portato ad EXPO 2015 a Milano. Era il 1997 e il problema dell'integrazione a Milano era grande, c'era un sindaco leghista razzista, Formentini . Pensai di fare una cena multietnica, il primo esempio di integrazione razziale della storia milanese. Si parlava solo vagamente di integrare con ideologismi senza senso, ma nulla di concreto. A riprova che ebbi io l'idea sui volantini e su Alchimia c'era scritto "Prima Cena dei Popoli", "per la prima volta i Popoli di tutto il mondo hanno deciso di unirsi e farsi una bella mangiata in compagnia". Se ce ne fossero state altre prima l'avrei chiamata cena multietnica e basta come tutti e avrei invitato persone, non i popoli. Non si usava ancora il termine cena multietnica. Feci scalpore con tavolini col megafono, striscioni, locandine. Vennero poche persone portando piatti del loro paese di origine. Ma a Milano non si parlava d'altro tra i favorevoli ed i contrari perchè il dibattito sull'immigrazione era già molto acceso. Decine di associazioni aderirono ed organizzarono la loro cena multietnica tra cui Alien una famosa rivista multietnica milanese a cui aderivano tutte le comunitá straniere, aperta dalla mia amica che aveva duplicato il mio centro sociale con delle sue amiche.

Nel 1994 avevo tenuto diverse riunioni per aprire una rivista multietnica, ne avevo parlato anche agli amici del Forum di Assago. Ad una di queste la sera della finale del campionato del mondo partecipò anche Viviana a casa mia, ma non avendo copertura dall'alto le lasciai il progetto. Avevo un mio amico con una bocciofila, un bar professionale, con una grande sala inutilizzata, bagni, uscite di sicurezza e un ampio giardino dove si potevano fare feste anche con 500 persone con schiamazzi. Me lo aveva presentato Pino. Avevamo già fatto decine di  murales contro il razzismo per la città con il responsabile della bocciofila che mi aveva presentato anche un'amica giornalista. C'era anche Pino la sera della finale. Ma non se ne fece nulla per paura di infiltrazioni non desiderate e mancanza di coperture. Un mio amico presente alla finale alla riunione per fare l'impaginatore, Matacaballos, divenne l'impaginatore professionale del giornale nonviolento dei taxisti realizzato da un nostro amico che mi aveva aiutato col centro sociale, dato su ogni taxi di Milano. Era un giornale nonviolento, ma non siloista. 

Il giornale multietnico venne poi realizzato liberamente anche se con copertura umanista. Mi ricordo la mia visita al responsabile umanista che garantiva copertura, Eddy. Non era assolutamente in grado di fare una rivista multietnica, ma non gli interessava nemmeno di mettere parola e quindi diedi il consenso alle mie amiche di farla con copertura umanista. Mi ricordo anche che dal 93 io e Viviana, la mia amica, avevano un amico ingegnere arabo, Abdul, in sedia a rotelle, che parlava 5 lingue  che passava la giornata ad aiutare decine di persone al Centro di Accoglienza a Trenno e da li si cominciò a ragionare sulla rivista multietnica. 

La  cena multietnica divenne una moda anche per autofinanziarsi. Anch'io organizzai di nuovo l'evento. Manifestazioni simili cominciarono ad essere tenute tutti gli anni in grande stile anche in Duomo o in aree apposite. Alla fine venne lanciato EXPO2015, l'esposizione mondiale con stand di tutti i paesi del mondo con i loro cibi tradizionali.  Fu preparata anche la Carta di Milano in cui si sancisce il diritto al cibo per tutti, a cui hanno aderito capi di stato di tutto il mondo e milioni di persone, il mio trionfo perchè la mia cena aveva proprio la piega di voler essere d'aiuto a tutti i popoli del mondo ed eliminare la povertà, la fame, la discriminazione. Fu evidente da subito anche la necessità di una rivoluzione dietetica e sostenibile nell'alimentazione. Voglio ricordare i miei metodi per eliminare la fame che sono fra i migliori al mondo: http://domenico-schietti.blogspot.it/2015/09/fame-nel-mondo-i-metodi-di-schietti-per.html . 

La rivista Alien fu copiata in decine di cittá del mondo, a Firenze per esempio si chiamava Etnie. A Milano fu chiusa mi sembra nel 2000 o 2001 quando tolsero ogni riferimento a Silo ed agli umanisti infatti non viene mai citata nella storia del Movimento Umanista, come anche la rivista dei Taxisti.

Dall'idea delle cene multietniche, di Alien e del Centro delle culture sorse la Rete antirazzista con tutte le Associazioni contro il razzismo e la discriminazione.

1995-1999 miracoli, illuminazione, guarigioni: comincio a parlare sul giornale di quartiere di guarigioni effettuate, della mia illuminazione, che parlo con Dio, della mia missione, ma non ottengo riscontri e non esagero

1989-1999 Rete di reciprocitá, cooperativa di servizi o banca del tempo poi professionisti fidati di Schietti: ci furono vari esperimenti falliti perché gli umanisti avevano una concezione strana del problema. Prima volevano fare una cooperativa di servizi a pagamento che fu un fallimento. Poi una banca del tempo gratuita in cui si accumulavano crediti temporali, ma a cui non aderì nessuno. Poi una rete di reciprocità per scambiarsi favori che nessuno voleva fare a credito. Invece  funzionava bene che fra noi ci si scambiasse servizi e prestazioni fidate a prezzi bassi. C'era il dentista, l'ingegnere, l'architetto, il commercialista, l'idraulico, il grafico, il tipografo, il ristorante, il barista, la massaggiatrice shiatsu, tantra e antistress, la modella prosperosa, i traslochi, il tassista, il pony express, l'infermiera, la baby sitter, l'agente immobiliare, le pulizie, il corso di inglese, di spagnolo, di matematica, di ballo, di computer... Andava solo pubblicato sul giornale l'elenco dei professionisti fidati ed era fatta, a pagamento, una piccola pubblicitá con la nostra garanzia come per i negozianti di quartiere. 

Lo avevo già proposto al responsabile della cooperativa di servizi nel 91 (tanto per cambiare Schultze che ne era diventato il presidente), una lista aggiuntiva di professionisti affiliati, ed infatti gli diedi il permesso di entrare nel mio negozietto di Via Rutilia pagando metà affitto per avere una loro sede al mattino quando io non usavo la sede. Ma poi si perse via per offrire servizi generici già offerti da decine di altre cooperative indebitandosi ( i pony express fornendo a loro il motorino). Doveva solo offrire un elenco di professionisti, verificarli e poi ci pensavano loro pagando per la pubblicità, anche senza fatturare per loro o in nero.

Io nel 97 avevo preso un furgoncino, avrei guadagnato, ma poi trovai lavoretti come dal tipografo. Come inno era già pronto Viva la Gente (da piccolo durante una tournee di questo gruppo mi fecero salire sul palco e mi divertii). Come servizio recupero debiti avevo pronte le cartoline dell'Amazzonia o contro la Guerra o le spillette nonviolenza. Se qualcuno non pagava lo avrei comunicato a tutti gli altri professionisti fidati. Ma c'era troppa carne sulla brace e non trovai la persona giusta per lanciarlo in grande stile a livello cittadino e poi nel mondo. I professionisti andavano verificati e se pubblicavo solo i miei amici forse avrebbero avuto troppe richieste perchè già trovavano clienti negli ambiti umanisti come al sabato sera quando in centinaia ci trovavamo al bowling di Gioia. E comunque se pubblicavo la pubblicità di qualche professionista dovevo verificare il suo servizio. E i miei amici avevano già tutti il loro giornale di quartiere prima del mio. Poi in internet l'idea divenne i professionisti fidati di Schietti col sito apposito e le pubblicitá: https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/elenco-professionisti-fidati-di.html

1997 il Guappo di quartiere: Alcuni amici mi soprannominavano il "guappo di quartiere", una locuzione napoletana per indicare quello che risolveva tutti i problemi senza colpo ferire e quindi che tutti potevano andare a chiedergli consiglio (il nemico giurato di bulli e camorrusi). Un sinonimo di figo del quartiere o ras del quartiere. L'esperto che sapeva cavare il ragno dal buco (basta un'aspirapolvere). O che sapeva trovare l'ago nel pagliaio (basta una calamita potente). O togliere le castagne dal fuoco (vanno messe nella brace avvolte nella carta stagnola, anche le patate). O spelare le patate bollenti (va aperta l'acqua fredda e sbucciate sotto l'acqua che scorre). O far quadrare il cerchio (bisogna cerchiare il quadrato, al contrario quindi, e poi procedere a ritroso come quando si fan tornare i conti sapendo il risultato). O vedere di notte al buio (ci sono gli occhiali agli infrarossi). O dimagrire mangiando il doppio ( basta diventare vegani o vegetariani). O evitare le gravidanze indesiderate se non si ha il preservativo (basta non metterlo in figa). O telefonare gratis ad una persona a cui si telefona sempre (con le radio Cb, non c'erano i cellulari). O spendere poco per un massaggio (avevo un'amica esperta con amiche non professioniste). O evitare i furti nei negozi o negli appartamenti (vendo il trucco a 10 mila, se lo fanno tutti non funziona). O smettere di fumare senza smettere di fumare (basta non aspirare il fumo delle sigarette come con i sigari o la pipa). O smettere di prendere tranquillanti (basta una tisana del super 3 volte al giorno). O andare in giro col macchinone per cuccare (basta chiederlo a noleggio ad un amico che lo sta pagando a rate). O far sembrare di avere due auto (con un amico ogni tanto scambiarsi l'auto). O investire eticamente in modo facile ( a quei tempi c'erano i Btp trentennali, ora ho gli investimenti etici che spiego dopo). O raddoppiare la potenza del computer a metà prezzo (aggiungere solo la scheda Ram senza comprare un pc nuovo o prendere un assemblato). O trovare un buon lavoro (a quei tempi c'erano i giornali di annunci come Secondamano, andare allo sportello apposito ogni settimana e mettere su un annuncio e leggere gli annunci). O duplicare i dischi che piacevano facendo una compilation mixata (avevo un negozietto che faceva il servizio). O riparare l'auto a poco (avevo un meccanico che ti mandava dallo sfasciacarrozze a prendere i pezzi ed era esperto di auto con oltre 200 mila km).

Avevo addirittura fatto alcuni murales su muri di aeree dismesse del quartiere con la scritta "Mingo Risponde", per pubblicizzare la rubrica su Alchimia in cui rispondevo a tutte le domande della gente, garantendo che sapevo risolvere il 95% dei problemi, e per l'altro 5% davo buone opinioni.

1997 banconote false o cartolina dell'Amazzonia? Ero amicissimo del tipografo di Alchimia. Suo padre mi aveva persino confessato che era stato lui l'artefice della fortuna di Berlusconi. Da giovane quando lavorava in Garzanti a stampare enciclopedie per ragazzi c'era poco lavoro. Però di notte veniva Berlusconi giovanissimo con il fratellino piccolo sulla vespa a stampare giornaletti porno. Ogni notte Silvio e Paolino ne portavano via 10 o 12 pacchi avanti e indietro con la vespa. Paolino impaginava, impacchettava e Silvio portava via con la vespa. Silvio divenne miliardario, e lui aprì una tipografia in proprio. Costavano tanto a quei tempi le macchine per stampare. 

Il tipografo almeno 10 volte mi fece capire che se gli preparavo la pellicola faceva qualche prova di stampa di banconote false. Il sogno di ogni tipografo. Non a suo nome mi diceva dove procurarmi carta filigranata. Io avevo lo scanner e la stampante per pellicole. Ma io avevo sempre pronta la cartolina dell'Amazzonia, era come stampare cash. Anche il giornale di quartiere a venderlo in un pomeriggio facevo 50 mila lire.

Ad avere avuto cartoline in Grecia a Ios nel 1985 eravamo ancora lì a farci mandare ristampe e fare come Abatantuomo in Mediterraneo ad aspettare che finisse la guerra. Anche spillette nonviolenza.

1995-1999 Baby sitter di quartiere, corsi di yoga, di danza, di lingue, ripetizioni, assistenza legale, psicologica e fiscale, assemblee: mi ricordo al campeggio 95 dei fiorentini che la fidanzata di Agostino, una ragazza brasiliana, mi raccontava che le piaceva il gruppo di amici, ma non era tanto interessata a Silo, il giornale, il tesseramento, il Partito Umanista. A lei piaceva occuparsi di bambini e voleva fare una specie di asilo nel locale di quartiere per bambini poveri. Le dissi bravissima, grande idea. Se c'é sole andate al parco, se fa freddo o piove state nel locale, ovvio. Se danno offerta libera ci paghi il locale, anche terze persone possibili finanziatori. Lei propose una lotteria di autofinanziamento per l'asilo con i premi donati dai negozianti di quartiere. Un genio quella ragazza. Le dissi la frase di Benjamin Valpariá il capo degli Xavantes indios dell'Amazzonia: "se as crianças estão contengi, todo povu estão contengi". Che significa: se i bambini sono contenti, tutto il popolo é contento. Credo che appese quella frase nel locale umanista di quartiere a Firenze ed aprì l'asilo. Non serviva spiegarle altro. Mi sembra che qualunque mamma potesse parcheggiare anche bambini delle elementari in caso di bisogno. Ma poi dopo il campeggio 97 non la vidi più, soliti litigi con gli umanisti e la loro ideologia. Certamente aveva ragione, con il costo degli affitti non poteva fare un suo asilo a prezzo popolare. E lo stesso chi voleva fare corsi di yoga, danza, lingue per stranieri, corsi di computer, ripetizioni, assistenza legale, psicologica o fiscale. Il locale poteva essere il luogo adatto aiutando a pagare l'affitto e molti ci riuscirono. Anche per riunioni e assemblee di altri gruppi non violenti. Io non ci vedevo problemi anche se avessero tenuto metá delle donazioni per loro. Sicuramente ne avrebbero ricavato pubblicità con la notizia pubblicata sul giornale di quartiere.


1997 Esposizione sulle veritá occulte:  ebbe un discreto successo un'esposizione serale in una grande sala completamente oscurata, buia al 100%, in cui si entrava uno o due per volta con delle piccole pile. Nella sala c'erano sedie rovesciate e corpi ingombranti di ogni tipo e ci si muoveva a fatica. Cercando con la pila ogni tanto si trovavano dei fogli in cui venivano accennate delle verità occulte di cui però non si poteva risalire a fonti o approfondimenti a parte magari il ritaglio di giornale o il libro o il programma televisivo in cui era stata accennata. Uno dei tanti biglietti parlava di invenzioni boicottate. Le non tantissime persone, all'uscita davano soldi per ripagare le spese della sala. Gli umanisti non aderirono e non pubblicai la notizia su Alchimia che aveva il loro marchio. Diedi il volantino al capo degli umanisti. Essendo che tutti i media boicottavano gli umanisti, e di conseguenza gli schiettisti, avevo ritenuto importante farla perchè gli umanisti e gli schiettisti parlavano sempre fra di loro di complotto, di poteri occulti, di massoneria, e che tutti i partiti, i media, le banche e le aziende erano d'accordo fra loro contro di noi. 

1997 Mondo senza Guerre:  tra le tante iniziative a cui aderivo anche con Alchimia c'era la prima campagna mondiale per un mondo senza guerre di cui ero uno dei promotori e che diventò parte integrante della mia campagna per eliminare la povertà. Può essere discutibile se ideai io la prima campagna per un mondo senza guerre essendo che nella mia campagna per eliminare la povertà e tutti i problemi del mondo era ovviamente inserita l'eliminazione delle guerre. Ma aderii alla campagna di questo gruppo di miei amici umanisti di Milano, non certo di Buenos Aires, e divenne sulle mie pubblicazioni una campagna distinta. In ogni numero si parlava di conflitti nel mondo. Prima di Mondo senza guerre c'era una campagna 2000 Senza Guerre, ma era solo uno slogan usato in una riunione da un collaboratore di Silo sulle nostre proposte, non ci furono mai riunioni o volantini. In tanti avevano lottato per la pace nel mondo o contro le guerre, ma si trattava del primo tentativo di lotta per estirpare le guerre in modo totale, che poi quando lanciai 2010: Poverty Elimination ebbe anche una data precisa in cui realizzarlo. Si può fare risalire l'idea alle interminabili discussioni sulla nazione umana universale come doveva essere e che tutti erano d'accordo senza guerra, povertà, discriminazione, violenza, inquinamento. E da lì 2000 Senza Guerre e Mondo senza Guerre a Milano dove c'erano gli schiettisti più convinti. L'idea era nostra, i siloisti ne parlarono alla loro riunione, ma non fecero niente, e noi la si mise in pratica semmai rallentata dagli umanisti perché volevano raccogliere collette e se uno aderiva alla campagna e partecipava alle sue riunioni magari pagava la colletta a quel gruppo e non al loro. Io avevo pronta la cartolina per la pace nel mondo come quella dell'Amazzonia per finanziare la campagna, pagarci le sedi, e guadagnare personalmente soldi, ma non arrivò mai il momento perché gli umanisti continuavano a rimandare.

1997 campeggio bruciamo i libri di Silo: venne a trovarci in campeggio il consigliere di Silo tale Puledda, un romano, ingegnere, presunto esperto di religioni. Organizzò degli strani riti con i siloisti come una specie di groviglio umano tutti bendati in cui tutti si toccavano come se a Milano nessuno fosse mai andato sulla metropolitana in orari di punta, o uno strano labirinto, o una processione verso la spiaggia dove una ballerina portata su un ripiano come una Madonna poi bruciava in un grande falò i soldi raccolti per la festa, quasi 2 milioni di lire. In Italia è un reato grave bruciare denaro, credo possano dare anche 10 anni di galera. Famosa la battuta di un mio amico che disse, "ma perché bruciano soldi e non i libri di Silo?". Non si finiva più di ridere. Oltre cento persone il giorno dopo partirono per presunto satanismo. Ultras locali vennero a minacciarci in 30 simulando cariche. Indietreggiavano poi correvano uniti urlando verso il campeggio. Almeno 5 volte. Io non ero andato nemmeno a vedere dicendo non mi interessa cercando di fare una fronda e quindi non mi ricordo bene i 7 riti di quel percorso. Litigai con Agostino con la frase: "ma cosa c'entra con il nostro campeggio?". Ma lui se ne andò senza rispondere. Era evidentemente un tentativo di ricondurci alle pratiche siloiste antecedenti il 1989 quando aderirono allo schiettismo e cominciarono a copiare tutte le mie campagne. Al groviglio da lontano vidi parteciparono massimo trenta persone tutti maschi su 700 in campeggio oltre metà donne. Alla processione in spiaggia massimo 100 persone, ma attorno al fuoco tutti protestavano vedendo che bruciavano soldi, anche se doveva simboleggiare che non credevano nel Dio Denaro. Nessuno capiva perché se era un simbolo non soldi finti e alcuni teorizzarono che Silo bruciasse anche i soldi delle collette raccolti a fatica. Allo spettacolo teatrale, alla serata di dibattito chiamata Cafè la Paz con tavoli di discussione su argomenti interessanti, la serata disco, la serata di giochi, la cena, la grigliata di pesce con la festa della parrocchia locale sul lungomare, e altri incontri schiettisti parteciparono tutti e furono contenti.

1998 Scambio con i venditori di libri senegalesi: come nella pubblicità dei detersivi provai a barattare i libri di Silo 2x1, o 4x1 con dei ragazzi senegalesi. Tu mi dai 10 libri di un autore africano e io te ne do 20 o 30 o 40 di un autore argentino. Ma nessun venditore senegalese accettò. In gergo si dice sputtanati. Con quei libri sarebbe girata la voce. Nessuno si sarebbe avvicinato. I loro libri erano cash. Meglio di banconote false. Silo carta straccia per polli. "Se son belli fate venire ragazzi poveri argentini a venderli a Milano".  Invece i siloisti mandarono un ragazzo povero pugliese milanesizzato filoschiettista in Senegal con i libri di Silo. E suo fratello in Amazzonia. Un disastro, erano gli inventori della cartolina per l'Amazzonia. 

Non avevano preso lezioni da mio padre? Se la maestra ti dice di buttarti nel pozzo cosa fai? Se il capo dei boy scout ti dice di correre nudo di notte sulla neve cosa fai? Se Silo ti dice di andare in Senegal a vendere suoi libri cosa fai? Il trucco di mandare i rivoluzionari in Africa col Vangelo lo avevano già inventato i cattolici da millenni. Da solo in Africa con carta straccia sei innocuo per il potere, i famosi missionari cattolici. In 40 a Milano fai la rivoluzione. In 40 missionari in 40 villaggi sperduti in India, Africa, Brasile, sei innocuo. Basta mandare una copia del Vangelo o di un libro di Silo se fossero buoni libri. Non sono scemi. I senegalesi vendono libri a Milano. 

Quindi siccome anche i miei amici non erano scemi, di fatto era partita la campagna di gemellaggi fra quartieri ricchi e quartieri poveri della campagna schiettista per eliminare la povertà nel mondo. Campagna per eliminare la povertà a cui Silo non era interessato perchè non si potevano raccogliere collette da 140 mila lire in Africa, Brasile o India e tantomeno vendere suoi libri. Però i collegamenti ora costavano poco, il ponte radio della Cartolina dell'Amazzonia era realtà e andava fatto un tentativo sul posto in varie parti del mondo.

Anche la rivoluzione dei venditori ambulanti di libri, giornali di quartiere, giornali etnici, cartoline, spillette, comunque era partita in tutto il mondo. Un disoccupato in giro a vendere cultura non è un mendicante. Ma vendere ghiaccioli in Groenlandia o libri di Silo in Senegal o in Amazzonia è dura. 

Ma non riuscii a farmi copiare in grande stile la mia campagna di eliminare la povertà aumentando le tasse degli Stati ricchi all'Onu.


1998 Libri Scientifici per ragazzi fuori dalle scuole elementari: Non è ancora partita la mia idea di vendere libri per ragazzi come quelli che mi regalava mio padre fuori dalle scuole elementari. Ci campano a migliaia in tutto il mondo se lo facessero, si vede un mondo migliore: invenzioni, geografia, animali del mondo, curiosità, fumetti, proverbi di tutto il mondo, enciclopedie, biografie di personaggi famosi con loro aforismi, gialli per ragazzi, viaggi, foto, arte, culture di tutto il mondo, giochi di logica, giochi in scatola, fiabe, racconti, anche in cd ovvio, non di carta. 

1998 fallimenti delle teorie di Silo sul lavoro:  Silvio Bruschi aveva una piccola-media azienda e alla morte del padre divenne il Presidente responsabile e cercò di applicare le teorie di Silo sulla partecipazione dei lavoratori alla decisioni aziendali. Una ragazza al ritrovo del Sabato sera mi disse che mi voleva parlare. Ci scostammo e mi raccontò che i lavoratori erano scesi in sciopero, non volevano partecipare alle decisioni della sua azienda. Gli bastava fare segnalazioni, dare suggerimenti, qualche riunione sindacale. Volevano timbrare il cartellino all'entrata e dopo 8 ore timbrare all'uscita. Non gli interessavano lunghe riunioni dopo l'orario lavorativo, votazioni, assemblee, studi di ore su libri e documenti aziendali per comprendere i problemi, le analisi di mercato e decidere tutti assieme. Anche se potevano interessare resoconti sui bilanci e previsioni di mercato. Bruschi era famoso per avermi definito varie volte psicolabile. Aveva problemi a raccontare in queste riunioni anche le bustarelle ai politici, il lavoro in nero, i premi fuori busta ai lecchini.


1988-1999 Gli Schiettisti contribuiscono a lanciare la moda di non fare figli: ragionai a lungo se dipendeva dal fatto che erano quasi tutti molto giovani. Ma quelli conosciuti nel 1988 dopo 11 anni nel 1999 non erano più tanto giovani. E comunque anche quelli più grandi come Gigi Salvioni o Giorgio Schultze, e gli stessi capi degli umanisti di Milano (Alicia) e di Firenze (Agostino) non ne avevano. Invece Silo e i suoi collaboratori argentini e cileni avevano tutti figli. Si vedeva chiaramente che le persone più attive fra schiettisti ed umanisti di Milano, Firenze, Torino, Roma, Trieste, non avevano figli a differenza di siloisti e massoni. Diciamo che la percentuale era del 2%. C'erano massimo 20 fra umanisti e schiettisti che avevano fatto un figlio, su almeno 1000 che avevano partecipato attivamente nel corso degli anni. Dopo il 1999 se ne abbiano avuto non ho idea. Ora sembra normale che nessuno abbia più figli, ma allora era molto strano. Sembravamo una compagnia di frati, o di allegri monaci schiettisti ed umanisti che scopavano come ricci con i metodi anticoncezionali. 

L'orientamento di Silo era chiaramente quello di avere figli per crescere strutturalmente dall'interno ed ingressare alla massoneria i propri figli. Ma non venne seguito da nessuno perchè erano tutti schiettisti, non massoni. Erano tutte persone povere, sole, in un mondo controllato da poteri occulti, banche, media di cui parlavano su ogni giornale di quartiere. Tutti sapevamo che eravamo boicottati da tutti e che tutti erano d'accordo fra loro e che Silo voleva fare i soldi con noi. E la fine del mondo era vicina. Ora è normale, tutti vedono la fine del mondo vicina, tutti sanno che ci sono i poteri occulti, tutti si sentono soli, tutti sono poveri, tutti sanno che la verità viene boicottata e le notizie sono solo propaganda e fake news, e nessuno fa più figli.


1998 10 Maggio Niente panico, la fine del mondo è vicina: a riprova che i siloisti erano schiettisti con iniziative spontanee, il 10 maggio 1998 venni invitato da collaboratori di Agostino che vedevo ogni sera al Bar Savona, ad un incontro in cui ci furono spettacolini teatrali, sketch, discorsi senza mai citare Silo o leggere suoi discorsi. Io fui l'unico degli umanisti che si potevano riferire al gruppo di Agostino a cui non fu data parola. Non ci furono miei spettacoli, o discorsi. Nemmeno di persone che partecipavano direttamente alla redazione di Alchimia. Non c'era nemmeno Agostino, non mi ricordo di averlo visto o salutato. Anzi mi ricordo bene che accompagnai con la mia auto Camillo e Antonio del gruppo di Agostino che dovevano tenere un discorso, ma sulla mia auto non c'era Agostino. Mi chiesero un consiglio e gli spiegai di non preoccuparsi. "Per noi sembrano discorsi normali, per la gente normale è luce, gioia, colori, speranza". 

Fu un grande successo, c'erano circa 500 persone che applaudirono ed erano contente, si erano divertite, erano state bene. Ma nessun riferimento a Silo o a Schietti. Il "vecchio mondo che affonda" era un nostro modo di dire riferendosi a valori come la violenza, la discriminazione, il Dio Denaro, l'estetismo, il consumismo, in un contesto da fine del mondo come l'affondamento del Titanic di cui era uscito da poco il film. In televisione senza problemi si sarebbe avuta un'audience di 3 milioni di persone solo con qualche piccolo ritocco di professionisti e specialisti per creare effetto scenico televisivo, ma senza cambiare contenuti. Una specie di Zelig con dentro anche discorsi seri di introduzione di Camillo e Antonio a sketch esileranti. Me ne ricordo uno di Colella che faceva il comandante del Titanic (cioè il capo della massoneria), che a Zelig sarebbe diventato famoso in tutta Italia. Non ci furono presentazioni del mio Piano di Quartiere il Grattacielo della Vita e nemmeno di quello comunale degli Umanisti di Milano con lunghe letture, solo riferimenti. 

Ma nel mio piano per il 1998 sul volantino prevedevo:  Organizzazioni di eventi, feste popolari, cene, conferenze, manifestazioni,  presidi, mostre, concerti, spettacoli che comportino il coinvolgimento, la diffusione, la crescita del progetto. 

Quell'evento faceva parte del mio piano. A me al momento giusto sarebbe bastato mettere un tavolino alla festa del quartiere in Via Washington di cui ho parlato prima e coinvolgevo almeno 30 mila persone. E così in tutti gli altri quartieri di Milano.

La gente stava bene anche se era pronto l'agguato di alcuni che subito volevano fare tessere umaniste, chiedere collette di autofinanziamento, invitare a riunioni siloiste senza ancora capire che il 90% delle persone sulle schede dava nomi falsi, e al momento di partecipare alle riunioni e pagare la colletta si defilava e quindi i passaggi dati erano tutti fasulli. Massimo davano 10 mila lire o 20 mila lire. Un conto era ricevere a casa dei giornali di quartiere o assistere ad uno spettacolo teatrale gratuito, un altro conto diventare accaniti attivisti politici, finanziatori, partecipanti a riunioni con letture siloiste astruse e venire tutte le sere o al sabato al ritrovo degli umanisti.

Giugno 1998 Patatrak con gli umanisti: Dopo questo spettacolo ci fu un patatrack con Agostino che voleva da me 100 collette da 140 mila lire, ben 14 milioni di lire, se no non sarebbe più venuto alle mie riunioni e io non potevo più dire di essere nel suo gruppo. Mi passava ad un gruppetto marginale di 15 persone a cui avrei dovuto partecipare come umanista e non come schiettista assistendo a riunioni settimanali umaniste e non semestrali. Diedi 15 collette come quel gruppetto, ma fui passato lo stesso a quel gruppetto che ne dichiarò 70 (ma almeno 30 erano di Serenella Piccini che le fu accorpata insieme a me), ma i suoi erano 15, massimo 20. Portò solo metà delle collette con la scusa che l'altra metà le veniva indietro. Non volli partecipare a quel gruppetto. Non facevo più parte del gruppo di Agostino che mi aveva ripudiato, non mi furono restituiti 2.100.000 lire di collette che non ho mai smesso di chiedere indietro. Dopo il passaggio a quel minigruppo ininfluente ci fu la famosa telefonata di 4 ore ad Agostino in cui spesi 800 mila lire per spiegare che i passaggi dati erano tutti una farsa, contavano le attività concrete, non le collette, i numeri e gli ingressi in massoneria. E non ebbi più contatti con Agostino e i suoi gruppi che come slogan principale avevano adottato comunque il mio: "siamo esseri umani non numeri". Si era oltre il ridicolo. Mi ricordo di nuovo la mia proposta che feci ad Agostino, perché pagare il doppio delle collette raccolte e non la metà? Sottinteso, vuoi tenerti tu 10-20 milioni di lire per campare sulle nostre spalle? O lo vuole fare Silo? Chi troppo vuole nulla stringe.


Dal 1998 al 2020 - con internet chiusura di Alchimia e invio di migliaia di mail a governi di tutto il mondo, sindaci, media, organizzazioni, associazioni, aziende, polizie, interpol con proposte, idee, invenzioni, campagne, link, denunce, segnalazioni di ogni tipo, dopo aver notato che su Corriere e Repubblica pubblicavano spesso le mie lettere al direttore sin dai primi tempi di internet. Vedendo il boicottaggio al Motore Schietti, e delle mie altre iniziative, scrivevo quasi sempre in forma anonima, da indirizzi mail diversi dal mio, affinché non venissero boicottate per via della mia invenzione, o per non rendermi famoso. Il punto di vista che adottavo era che anche con una manifestazione di 100 mila persone, sul tavolo dei potenti al massimo arrivava un foglietto con una nota o un articolo su un giornale. Spedendo una mail interessante, una segretaria comunque avrebbe portato una nota al responsabile, stampando la mail o inoltrandola. In particolare a Gennaio 2000, mostrando ai miei amici con cui stampavo Alchimia, la mia corrispondenza con alcuni editorialisti di importanti media, si sciolse il gruppo e si eclissarono per evidente antistoricità del mio giornale rispetto alla possibilitá di fare un sito di quartiere e una newsletter. Sospesi allora definitivamente le pubblicazioni giá in bilico da mesi per problemi legali, sponsor senza fattura (almeno 40 che aderivano alla mia campagna per promuovere il piccolo commercio), tasse, costi, consumo di carta. 

Aveva 24 pagine, una tiratura di 10 mila copie a Maggio 99 e non c'era modo che sembrasse un volantino. Avevo trovato un giornalista bravissimo, più giovane di me, che lavorava per un importante giornale e andava ogni giorno a conferenze stampa di politici, aziende, convegni per lavoro. Era preparato su ogni argomento. Volevo legalizzare con lui il mio giornale e dargli la redazione, era volontario. Veniva da anni ogni settimana a mangiare a casa mia e alle mie riunioni con un suo amico che me lo aveva presentato, si era andati anche a distribuire giornali per fargli vedere come funzionava. Erano comunisti schiettisti ed avevo in riunione anche umanisti schiettisti, ecologisti schiettisti, apolitici schiettisti, nonviolenti di Rugova, cattolici francescani e vari altri stranieri. 

La prima volta che provò a parlare di politica, alla terza parola lo troncai duramente, si alzò e se ne andò e così anche l'altro. Io ero schiettista vedevo la politica da fuori e preferivo occuparmi di campagne concrete e semmai fare un giornale non violento a livello nazionale o milanese ed avevo lanciato un forum di associazioni, ed avevo già trovato un responsabile. Veniva a casa mia da Firenze appositamente in treno ogni settimana alle mie riunioni anche il responsabile nazionale degli umanisti, mangiava a casa mia ogni settimana, poteva tirare in mezzo tutti gli altri movimenti nonviolenti, anche i comunisti, i cattolici e il Presidente dell'Università verde che aveva una buona faccia, ma forse avrebbe dovuto fuoriuscire dagli umanisti. Anche altre organizzazioni volevano fare il forum di associazioni. Ma il giornalista dopo anni voleva quagliare. Non ebbi più occasione di mettere in regola il giornale a titolo schiettista. 

In prima pagina, in grande, a Maggio 99, essendo scoppiato il conflitto del Kosovo, erano citate le mie campagne nonviolente pacifiste verso la Nazione Umana Universale. Ma la strada era chiusa, ero giá stato convocato dai vigili per una multa da 900 milioni di lire (450 mila euro) per affissioni abusive che mi fu condonata. Non avevo più coperture dall'alto essendomi chiaramente scisso dagli umanisti già da un anno, anche se usavo ancora i loro marchi in prima pagina per far pagare a loro eventuali multe e la dicitura "in attesa di registrazione", "ciclostilato in proprio", "senza scopo di lucro", "distribuzione gratuita", "bollettino". Nel giro di pochi mesi chiusero decine di pubblicazioni di quartiere come la mia in tutto il mondo. Provai per circa 2 anni il metodo della newsletters di quartiere, ma nessun mio amico se ne voleva occupare e io me ne andai a vivere al mare a curare la redazione del sito 2010: Poverty Elimination dal mio appartamentino con i soldi delle pubblicitá. 

Non so se si capisce, io ero schiettista e il capo degli umanisti veniva da Firenze ogni settimana alla mia riunione e mangiare a casa mia (quella della madre della mia fidanzata). Ero io a tenere la riunione con lui, non lui a me. Partecipava agli schiettisti e mi dava il marchio per il giornale di quartiere (come ora Facebook mi fa pubblicare rispettando le sue linee editoriali con il suo marchio), ma non si quagliò per il giornale non violento nazionale voce del forum nonviolento di tutti i gruppi non violenti, per arrivare a Genova in un altro modo. Non potevamo farlo come umanisti, andava fatto come nonviolenti, o come umanisti nonviolenti, ma aperto a tutti, non solo ai siloisti. E il succo del siloismo (gli umanisti) non era "tratta gli altri come vuoi essere trattato" come disse Silo alla sua riunione di rilancio dopo 30 anni per iniziare la tappa di massa degli umanisti, che era vecchio di millenni, ma "quando posso fare qualcosa per alleviare dolore e sofferenza prendo l'iniziativa, quando non posso fare nulla procedo con allegria" (che era comunque suo), Piano umanista per una Nazione Umana Universale come pubblicai io su Alchimia il 4 Maggio 99 nel giorno del trentennale umanista, con tutte le campagne contro la guerra, la povertà, la fame, la discriminazione, l'effetto serra, senza marchio siloista umanista. Silo non aveva capito il siloismo, si era confuso e migliaia di umanisti che avevano aderito anche allo schiettismo si confusero e si arrivò a Genova sconclusionati senza campagne insieme in comune con comunisti, ecologisti, cattolici e vari altri. E gli umanisti scomparvero tornando a semplice setta come erano prima di conoscermi. La tappa di massa l'avevo ideata io non certo Silo e doveva essere una convergenza di molte forze. Umanizzare la Terra come diceva Silo, Non Siloizzare la Terra come nella pratica voleva fare.

  
 
 
Alchimia fu distribuito fra il 95 e il 99 in una grande zona di Milano, almeno 6-7 rioni, in 10 mila copie. Si vede chiaramente il formato economico, la grafica originale con i titoli dell'articolo laterali, pagine intere senza lunghi articoli con immagini (come una pagina bianca all'anniversario per i diritti umani, con scritto solo "voglia di nuotare in questo mare"). 
 

Si parlava in ogni numero del Piano di quartiere per la qualitá della vita, la salute e l'educazione che riportato a livello mondiale era la mia campagna per eliminare la povertà. 


Le varie iniziative come il Centro delle Culture (che a Milano divenne Alien) e Mondo senza guerre, ideate da me ancora nel 93, poi aperte da altri miei amici a Milano, e poi in tutto il mondo. Il progetto di una radio e una tv che andavano fatte a livello nazionale. 


E poi il progetto della Nazione Umana Universale. 


E poi il forum delle associazioni non violente che andava fatto a livello nazionale con il mensile nazionale nonviolento, copiato da Alchimia, a basso costo, carta riciclata. 


Gli sponsor aderivano ad una campagna per il piccolo commercio, che a livello nazionale doveva diventare di prodotti etici. 


C'era anche la rubrica Buone nuove con le migliori notizie dal mondo sul fronte diritti umani, non violenza, eliminazione povertà, ecologia, con la mail per iscriversi alla newsletter. Il bollettino di buone notizie era curato da un mio amico di Firenze (Olivier) più grande di me, fondatore delle Risate Rosse ai tempi delle Brigate Rosse, che poi divenne il Male, famosa rivista satirica di sinistra. 


Era diverso da tutti gli altri giornali di quartiere umanisti milanesi, nazionali e mondiali che erano solo giornali di quartiere con tematiche di quartiere, come dimostra anche la copertina sugli sbarchi e il dramma dei profughi sui gommoni speronati dalle motovedette della Guardia di Finanza, Italia Vergogna. Come in tante altre mie campagne andava fatto un esempio pratico che poi mi avrebbero copiato in tutto il mondo, il mensile nazionale nonviolento. 


Avevo provato anche a fare 3 giornali, in cui le pagine interne erano uguali, mentre la copertina e il  foglio centrale di attività radicate in quel quartiere con sponsor di quartiere. Ma non poterono aderire altri quartieri per direttive superiori.

Potevamo fare tutti i giornali di quartiere italiani nonviolenti  molto belli con un inserto di 12-16 pagine gratis ripagato da sponsor nazionali (o il contrario, una rivista nazionale con inserto di quartiere). Ma non si fece niente. A me l'Italia e il mondo non volevano darli, tantomeno agli umanisti. E quindi  era anche inutile pagare 200 o 300 mila lire al mese a Silo per rientrare tra gli umanisti  direttamente con lui e scrivergli ogni settimana con le mie proposte. Era meglio scrivere direttamente al presidente Usa, italiano, tedesco, ai media, alle organizzazioni, alla polizia, e fare un buon sito come fu 2010: Poverty Elimination con 40 mila visite al giorno in 6 lingue primo su google con povertá,  non violenza, globalizzazione,... in 6 lingue. E quindi chiusi ogni ulteriore possibile relazione con gli umanisti che non frequentavo più da Giugno 98.

Mi ricordo ancora l'ultima volta che vidi da interno Agostino forse a Dicembre 97, una sera al Tam Tam, un locale multietnico, che tenne una chiacchierata ai suoi fedelissimi sulle libertá sessuali. Era la prima volta che a Milano prese la parola per un discorso. Anche alle mie riunioni non ne aveva mai tenuto  Lui spiegava che ognuno poteva fare sesso con chi voleva anche con pecore o galline, nel modo che voleva. Però Silo diceva che il sesso era sacro, che andava fatto con cura e attenzione, perchè ci sono collegati i migliori sentimenti. Si rideva, si immaginava di fare sesso con cura e attenzione con pecore e galline. O di farsi frustare dalla fidanzata in modo sacro coi migliori sentimenti. O fra gay di incularsi a sangue pregando (di non prendere l'Aids). Ma nessuno che parlava di preservativi e metodi anticoncezionali o nonviolenza o non discriminazione. La non discriminazione senza nonviolenza era assurda se si considerava Bdsm o pedofilia, o prostituzione coatta e traffico di esseri umani, o stupri e stalker. Mi alzai ridendo con la mia fidanzata. La tipica goccia che fece traboccare il vaso. Davanti alla mia auto c'era una grossa cesoia, era il segnale di Gea di darci un taglio, di spezzare le catene, e non rividi più di persona gli umanisti da interno. Sotto casa della mia fidanzata trovai una piuma di pavone, simbolo che Agostino era solo vanitoso, un gasato, e proseguii sulla mia strada. I siloisti non credevano in Silo, erano massoni e basta, era tutta una finzione, anche Silo. La riprova era quando Ernesto, un argentino amico di Silo fin dagli anni 60, muratore con una piccola impresa edile, convivente di Agostino a Firenze a cui dava anche lavoro di manovale, nel campeggio umanista del 96 era venuto nella veranda della mia roulotte, si era seduto, si era assicurato che nessuno ascoltasse, e mi aveva detto: "Tu lo sai che Ago non ha mai fermato nessuno per strada o suonato ad una porta di una casa?". Certo a differenza degli schiettisti che facevano attività parlando con la gente non aveva mai confrontato con nessuno quello che diceva, e si vedeva. E nemmeno leggeva libri e giornali, guardava film di Alvaro Vitali e la sera tardi Maurizia Paradiso in TV, una transessuale che vendeva cassette pornografiche. Famoso era stato già l'anno prima il suo intervento alle mie riunioni settimanali quando cercavo di spiegare che dovevamo ricucire il tessuto sociale nei quartieri anche per facilitare gli incontri tra ragazze e ragazzi come noi, che invece lui per cuccare preferiva che si aprissero bordelli come in Filippine. E aveva raccontato che quando era stato in Filippine con Edgardo Perez andavano tutti i giorni in qualche bordello suppongo con prostitute coatte.

1999 Marzo, Piano di Pace per il Kosovo: nel mio comitato per un mondo senza guerre avevo alcuni rugoviani nonviolenti. Rugova a Gennaio nel discorso di inizio anno alla televisione albanese aveva letto un discorso di Paolo Vecchi leader politico degli umanisti (era mio amicissimo, la sua ex fidanzata partecipava alle mie riunioni e alle mie frequentazioni serali, era un umanista schiettista, anche se non lo vedevo da oltre un anno). Li ringraziò di essere ancora fra gli unici che gli avevano tenuto aperto un filo di speranza. Rugova aveva aderito anche a Mondo senza Guerre, ma per loro parlava Paolo (siccome a me risultava che già da almeno un anno Rugova non avesse relazioni con gli umanisti, credo si inventò quella lettera, o lesse una vecchia lettera per far sembrare agli albanesi di non essere isolato dalla massoneria).

Un ordine dall'alto a livello poteri occulti dietro gli umanisti impose a Paolo di troncare di netto i ponti con Rugova e ogni kosovaro, il giorno esatto non so quando avvenne. Rimase aperto il mio canale, ero schiettista, non umanista, usavo solo il loro marchio. Preparai con gli amici nonviolenti kosovari un piano di pace molto serio, anche se appariva molto semplice. Gli spiegai bene che non doveva essere perfetto, doveva essere una traccia su cui discutere molto breve altrimenti dicevano no a tutto. Lo scrissi io al computer, lo stampai, lo posi in mano al rugoviano, lo lesse e disse va bene. Lui lo diede ai suoi amici kosovari. Io lo spedii a governi di tutto il mondo, Onu, organizzazioni, media. Divenne una specie di traccia di piano su cui i kosovari erano disposti a discutere. Non c'erano tanti piani di pace in mano a tutti su cui discutere prima dell'inizio dei bombardamenti. 

Poco prima dei bombardamenti fui invitato da una schiettista di Alien la rivista multietnica, ad una importante conferenza sul Kosovo. Riuscì ad inserire al tavolo del dibattito un nonviolento kosovaro del mio comitato. Quando gli diedero la parola lesse il nostro piano di pace. Credo ci sia ancora il video in cui lo inquisivo in piedi, mischiato tra il pubblico, alla fine della lettura, chiedendo la reale situazione in Kosovo, non quella riportata dai media. Era stato contestato. Parlò brevemente di decine di migliaia di obiettori di coscienza renitenti alla leva fuggiti all'estero o torturati perché non volevano fare la guerra in Croazia e in Bosnia, di migliaia di manifestanti non violenti incarcerati per anni, torturati e uccisi. Con la sua risposta si chiuse seccamente la conferenza. 

Nei giorni successivi i kosovari mi chiesero cosa fare, e gli dissi se riuscite venite via, fate il vuoto, una tecnica non violenta in cui si retrocede come fecero i russi con Hitler e Napoleone. Non dovete stare li sotto con bambini e nonni se arrivano carrarmati e bombe. Era ovvio, ma non é facile lasciare le proprie case e portarsi dietro bambini e nonni. Fuggirono anche i parenti dei miei amici che arrivarono in Italia che ospitammo a casa mia e dei miei amici kosovari. In Kosovo non sono 60 milioni di persone destrutturate. Sono 1 milione strutturatissimi, si conoscono quasi tutti, sono organizzati in tribù, ma sono contadini, allevatori, taglialegna, qualche commerciante, qualche impiegato, qualche operaio, qualche laureato. Il Movimento non violento kosovaro era composto da qualche intellettuale, che parlando ai capi tribù gli aveva fatto valutare la convenienza della nonviolenza e si erano ritrovati tutti in una piana nel 1989 decidendo di proseguire con la nonviolenza invece che con la guerra come in Croazia e Bosnia. Quando Paolo Vecchi gli diede un libro di Silo, intraducibile in albanese, gli dissero di non preoccuparsi che conoscevano tanti proverbi, non erano del tutto scemi. Rugova lanciò il suo movimento nonviolento molto prima di conoscere gli umanisti. 

Non si sa più quasi niente del Kosovo, ma mi ricordo che leggendo il piano di pace ufficiale in corso di realizzazione era molto simile al nostro, direi lo stesso, e nel 2008 il Kosovo ottenne l'indipendenza. La situazione é sempre molto grave e gli sviluppi sono lentissimi. Non ci sono dubbi che la guerra si interruppe alla ritirata dell'esercito di Milosevic dal Kosovo e non si scatenò un conflitto atomico con la Russia come avevano minacciato nel caso le forze Nato di terra avessero oltrepassato i confini serbi. I Kosovari, con il mio piano di pace, non chiesero la destituzione di Milosevic, ma solo l'indipendenza del Kosovo dopo libere elezioni con forze Onu di pace come garanti. Non chiesero nemmeno bombardamenti sulla Serbia. Nemmeno sul Kosovo per respingere i serbi. Nemmeno i danni di guerra o il tribunale internazionale dell'Aia. Nessun accenno alla Grande Albania per unire Kosovo e Albania. Anche in Kosovo conoscevano il detto "chi troppo vuole nulla stringe".

Nel piano di Pace non c'era scritto la distribuzione di metodi anticoncezionali ai Kosovari. Chi troppo vuole è conosciuto anche a Milano.

Siccome non mi ricordo il giorno esatto della conferenza a cui venni invitato da Alien potrebbero esserci imperfezioni se alcuni fatti avvennero prima o dopo. Ma rileggendo gli accordi di Rambouillet, le richieste dell'Uck, di Milosevic, di Rugova e vari altri, non c'è dubbio che venne attuato il mio piano di pace quando Milosevic firmò la resa e negli anni successivi.

All'uscita della conferenza arrivò in quel momento Schultze che non vedevo da 3 anni credo, forse 5, si parlò qualche minuto. Ci salutammo e fu l'ultima volta che vidi anche Schultze.  

Da rimarcare che la conferenza fu chiusa repentinamente quando presi io la parola col microfono tra il pubblico per impedirmi di parlare e fare domande al kosovaro e poter giungere a proposte concrete da attuare, raccolte firme, manifestazioni su un piano di pace comune.

In sintesi Schiettisti-Umanisti: Non mi dilungo oltre, si vede chiaramente che c'erano alcuni dediti ad attività concrete ed altri a massoneria, soldi, tradimenti, politica, collette, strutture, iniziative fallimentari. Non c'è un elenco di attività concrete fatte dagli umanisti dal 1988 al 1999 (vedi scheda Movimento Umanista su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_Umanista ). C'erano praticamente solo le attività schiettiste a cui aderivano anche gli umanisti in tutto il mondo. Se si elencano le attività del Partito Umanista anni 90 risulta praticamente solo la proposta di legge per la Responsabilità Politica, cioè poter licenziare i politici che non avessero mantenuto le promesse (alla quale aderii e raccolsi firme e forse fu ideata da un mio amico filoschiettista non dai siloisti), e una serie di fallimenti incredibili. Oltre ad adesioni di altre iniziative, non solo le mie, come manifestazioni contro il razzismo e la guerra. Le altre attività erano tutte riproduzioni delle iniziative schiettiste o di filoschiettisti che non vengono elencate nella storia del Movimento Umanista come Amazzonia Vivrai, o il Centro Sociale Nonviolento Ecologista e la fotocopia Umanista, o i Giornali di quartiere, o il Piano Comunale Umanista, o i Campeggi nonviolenti o le Interviste per strada per cercare ribelli, o gli Spettacoli teatrali, o Alien la rivista multiculturale di Milano, o le cene multietniche che portarono ad Expo 2015. 

Aspettai fino a Maggio 1999 il fantomatico inizio della Tappa di Massa del Movimento Umanista che doveva essere lanciata da Silo dalla cima dell'Aconcagua, ma non lo fece. La tappa di massa erano le mie campagne mondiali contro la guerra, l'effetto serra, la povertà coinvolgendo tutte le altre organizzazioni.

Nella storia del Movimento Umanista su Wikipedia c'è questa nota in cui si evince che per un certo periodo cercarono di fare struttura ingressando alla massoneria i filoschiettisti che avevano aderito in massa alle mie iniziative: "Dopo il lancio dell'Internazionale Umanista nel 1989, la strategia fu di rivolgersi ancora una volta allo sviluppo del Movimento Umanista in una forma più generale e allo sviluppo della struttura. Iniziò un periodo in cui si mise radici nei quartieri, con l'apertura di Centri di Comunicazione e con la pubblicazione di centinaia di giornali di quartiere in tutto il mondo".

Il lancio non era dell'Internazionale del Movimento Umanista ma del Partito Umanista, a Firenze nel Gennaio 1989. E quindi non puntarono alla crescita del Partito, ma del Movimento ( senza umanista) che era quello che avevo creato io, come si chiamò per anni il gruppo misto schiettisti- umanisti. Il partito scomparve pochi mesi dopo il lancio per seguire le mie proposte e fare pagare collette agli schiettisti che aderivano al mio centro sociale e alle iniziative di quartiere. Il Partito Umanista riapparve anni dopo. Il Movimento Umanista non aveva più le tesi siloiste del 1989 o precedenti, ma quelle adottate da me nel mio centro sociale, per esempio nonviolenza, non discriminazione.

Silo venne varie volte a Milano e Roma e quando mi vedeva si girava dall'altra parte o si allontanava, mai ci salutammo o parlammo. Una volta in Corso Buenos Aires a Milano nel 92 (?) in un bar ad un ritrovo serale per una sua visita, mi misi davanti a lui senza dire niente, ma si girò e poi si allontanò. A Roma nel 96 in un salone dove voleva salutare ad uno ad uno i suoi amici, scantonò mentre lo aspettavo per dirgli minimamente che passavano tutti dati falsi, non aveva tutta quella gente che dichiaravano, era una farsa la corsa ai livelli massonici e la raccolta delle collette di autofinanziamento che ci faceva perdere tempo nelle attività concrete (l'argomento che trattai inferocito 4 ore con Agostino Lotti per telefono).

Se penso a Silo mi viene in mente che nel 98 disse che come epitaffio sulla tomba avrebbe voluto la frase: "un pessimo scrittore, una brava persona". Che fosse un pessimo scrittore non ci sono dubbi, ma da quando alzò le collette da 30 mila lire a 140 mila lire nel 91 ed iniziò la corsa a raccogliere le collette dei siloisti, ci sono dei dubbi sulla brava persona.

Il Movimento Umanista non iniziò mai la tappa di massa e io proseguii da solo avendo a disposizione internet che invece Silo aveva vietato ai suoi adepti dicendo che non serviva a niente.

1999 Punto di Vista Globale: Per ubicarsi mentalmente ideai il Punto di Vista Globale. Si guardava il pianeta dallo spazio e si vedeva che era bellissimo, appariva piccolo, il luogo in cui vivevamo, disperso nello spazio, che suscitava grazia ed amore, ma era pieno di problemi e quindi bisognava eliminare la povertá con lo sviluppo sostenibile e lottare per la pace nel mondo per renderlo vivibile e piacevole. Lo ideai al 31 dicembre 1999 quando venne giudicato fatto del millennio il primo uomo sulla Luna. Forse non c'era mai neanche andato. Io ci andai mentalmente per guardare la Terra. Un punto di vista diverso da quello che si ha nel luogo in cui si vive che si vede la Terra enorme, disunita, abitata da persone tutte differenti che vivono in luoghi differenti. Per ubicarsi correttamente invece di tanti discorsi sulla Nazione Umana Universale diventava basilare prima guardare la Terra dalla Luna (o dallo spazio) e poi ragionare.



1999-2001 l'azienda florealicola per iniziative solidali: Nel 99 costruii a Miradolo nel Lodigiano vicino alla casa della madre della mia fidanzata una serra per coltivare vasetti di fiori e basilico da vendere come operativo economico come ora fanno tante associazioni. Per esempio ortensie, o bonsai o azalee (o anche sacchetti di arance quelli della lotta contro il cancro).  L'avevo fatta io con fogli di cellophane e paletti di legno. Per una serra di oltre 50 mq spesi 1.200 euro attuali. Fatta meglio in serie con materiali riciclabili da montare da soli massimo sarebbe costata 5 mila euro. Poi mi lasciai con quella ragazza e cercavo un posto per trasferirmi. Girai tutte le campagne intorno a Milano con il mio furgoncino Renault Express rosso. Dopo settimane di peregrinazioni trovai l'unica azienda florealicola nel milanese a Opera- Locate Triulzi. Me la indicò mia sorella. Avevano una bella serra fatta con paletti di legno e cellophane di almeno 100 mq. Il padrone, un signore anziano di 90 anni era appena morto. Vicino alla serra c'era il suo bel Renault express rosso. Divenni amico del pensionato che prese in gestione l'azienda florealicola da dei parenti che avevano comperato cascine e campi. Mi aiutò a sgomberare la mia serra. A volte si pensava minuti che io avevo la serra in legno e cellophane e il furgone Renault rosso come il vecchio, e che eravamo gli unici due a coltivare fiori nel milanese. 

L'azienda era in crisi per la concorrenza olandese. Mi stavo specializzando in colture da vendere in operativi economici per strada in tavolini. E intanto mi rilassavo in attesa di lanciare la stoccata in internet con 2010: Poverty elimination. Qualche giorno dopo che mi misi d'accordo di entrare in azienda per aiutare il mio amico apparve un grande arcobaleno. Era disposto anche a darmi prunus bianchi, rose, peonie, lavanda (in mazzetti per allontanare zanzare e profumare il bucato), mimosa, gigli bianchi, rosmarino, salvia, lauro, praticamente gratis, solo la voglia di aiutarlo, concimarli (un maneggio ci dava letame equino) e raccogliere i fiori. Li buttava via, era pensionato, non era interessato. Stavo imparando. Era merce per decine di migliaia di euro all'anno. Qualcosa faceva, ma aveva bisogno di aiuto. Il vecchio ci aveva campato per decenni. Ma venderli dai fioristi la concorrenza era spietata. C'era un giro mafioso e compravano solo dai loro fornitori. Andava assunto personale di cooperativa nei giorni del raccolto, ma allora il prodotto non era più conveniente. Forse andava venduto alla cooperativa il raccolto ed affari loro, dovevano venirselo a prendere. Oppure servivano i tavolini di autofinanziamento per iniziative solidali e i volontari che venivano a raccogliere i fiori. Ma l'iniziativa non decollò. Invitai vari amici, ma nessuno ci vide futuro. Avevamo la cella frigorifera, i macchinari, due cascine, alcuni trucchi come i crisantemi a Novembre in vasi grossi (mio trucco), le corone beneaugurali natalizie (del vecchio), l'impianto di siepi di alloro, bosso o piracanta (mio trucco), i vasetti di basilico in vasche tipo idroponica senza bagnarli (mio trucco), i mazzi di fiori secchi come rose e statice ( mio trucco, ma forse anche del vecchio). Un'azienda del valore di almeno 3-4 milioni di euro. Si potevano organizzare feste assurde invitando centinaia di persone in cascina in estate. Forse serviva un terzo con furgone rosso e serra in legno e cellophane ed era fatta.
 

Mi ricordo che avevo un impluvio, un invenzione del mio amico, con un grande cassone di plastica per angurie. Per i fiori serve acqua ferma a temperatura ambiente. Era caduto dentro un piccolo gufo che non volava ancora. Matacaballos che mi era venuto a trovare, riuscì a prenderlo e tirarlo fuori. Il gufo é simbolo di saggezza, lungimiranza e anche di menagrano. Mi rilassava coltivare fiori. Ma abbandonai il progetto. Matacaballos se ne intentedeva di fiori e agricoltura ma non ci vide nulla. Inutile spiegargli bene il mio progetto, dovevo capire se lui ci vedeva qualcosa. E così vari altri amici.

Nella vita capitano 2 o 3 buone occasioni a tutti. Una in amore, una in affari, una al lavoro, una in fortuna, una in amicizia, ma sono già 5. Come in una partita di calcio, capitano 2 o 3 buone occasioni da gol, non 30. Se si fa gol la vita prende una buona direzione, acquista senso. Si procede in quella direzione. Certo se uno sin da piccolo coltiva virtù come me ha la sensazione di avere almeno 10 o 12 buone occasioni e qualcuna la spreca. Ma non 30. Ma tanti che ne hanno una sola o due non devono sprecarla.

2000 Laurea all'Università della Vita: in questo periodo in sogno una notte mi appaiono i grandi profeti, perfino Adamo ed Eva, e grandi personalità della storia umana come l'inventore del fuoco o quello dell'agricoltura, insieme ad angeli, santi, che mi consegnano la Laurea all'Università della Vita. Mi predicono anche che dovrò guidare l'umanità verso la salvezza. Alcuni profeti come Mosè simbolicamente mi consegnano il bastone del comando e della saggezza. Dio e Gea osservano. 

A tante regole di vita come quella Aurea ("tratta gli altri come vuoi essere trattato" o al contrario "non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te"), mostro di poterne aggiungere tante altre di mia ideazione molto belle, tra cui "quello che uno fa agli altri, alla prima occasione lo fa anche te", e "quello che fai agli altri è come se lo facessi a te", che spiego essere alcuni dei possibili completamenti della regola Aurea, che non va spiegata da sola se no confonde e impoverisce i popoli che hanno migliaia di proverbi.

2000-2003 Libera Associazione il Popolo: con Marco, un sopravvissuto della redazione di Alchimia, prendo in affitto un locale di circa 20 mq, bellino, in un cortile interno vicino a casa mia, in Via Washington, e lo arredo bene, molto ospitale, e fondo la Libera Associazione il Popolo. Organizzo varie campagne tra cui il Grattacielo della Vita che ormai sono diventate 3 campagne, Mondo senza Guerre, Mondo senza Povertà, e Contro l'effetto serra per uno sviluppo sostenibile. Ci sono anche varie iniziative per incontrarsi e alcuni miei vecchi amici mi passano a trovare ogni tanto, ma non riesco a creare adesioni e riunioni organizzative, hanno tutti paura che ci sia dietro il Siloismo o mi vedono troppo solo per avere successo.

2000-2003 alle feste con i becchini: in questo periodo esco spesso con due becchini che già conoscevo dai tempi del mio centro sociale di cui erano assidui frequentatori il Sabato sera alle feste. Mi telefonano o passano dalla mia sede e mi portano a feste di comunisti, di Osho, di centri sociali, di compagnie teatrali, di buddisti, di educatori sociali, a manifestazioni, spettacoli, cene, dove mi tengo informato su tutti i gruppi attivi a Milano.

2001 Genova G8: la mia idea di nonviolenza e di altri movimenti minoritari era decollata da anni e ormai Comunisti, Ecologisti, Umanisti, Cattolici, e tante associazioni e centri sociali avevano aderito ed adottato la nonviolenza come metodologia d'azione ufficiale. Era decollata anche la mia visione di un mondo migliore e associazionismo organizzato in un Forum per agire insieme. Inviai decine di mail a tutti spiegando che non andava fatta la manifestazione a Genova per evitare infiltrazioni di frange violente, ma flash mob in ogni città del mondo, forse ideando il concetto di flash mob contemporaneo in tanti luoghi o presidi come avevo fatto nel 1989 con le mie manifestazioni contro lo smog in 10 punti a Milano, come facevo ogni giorno coi miei tavolini e quelli umanisti a Milano e in tutto il mondo. Ma non ottenni mai risposta nemmeno alle mail e non venni invitato alle riunioni del comitato organizzatore. Puntavo alla proposta di aumentare le tasse all'Onu come punto d'intesa comune da portare al G8 con milioni di firme, per dare concretezza all'idea di mondo migliore possibile invece che chiedere soldi alla gente per la propria organizzazione. E poi insieme controllare che l'ONU utilizzasse i soldi per pace, ambiente e povertà.

Non partecipai alle manifestazioni di Genova G8. Era da insegnare anche il mio slogan: "Nonviolenza Nonviolenza ueh ueh" da ripetere all'infinito. Alcuni miei amici del mio centro sociale che non vedevo da anni a Genova organizzarono un presidio nonviolento ben lontano dagli scontri, ma altri parteciparono alle manifestazioni e furono picchiati brutalmente come Pino. Dopo il G8 quasi nessuno aderì ulteriormente alle iniziative di Agnoletto. Mentre la manifestazione nonviolenta contemporanea in tutto il mondo venne adottata nel Febbraio 2003 per la pace contro la guerra all'Iraq e poi da Greta Thunberg.

8 Ottobre 2001  incidente aereo di Linate: tutto il mondo il giorno dopo l'inizio della guerra in Afghanistan parlò di attentato a Linate per l'incidente aereo con 118 morti Nessuno capì che era un segno divino per mettere l'attenzione sulle mie proposte spiegando che a Milano c'era una terza parte in causa dopo Genova G8 e Torri gemelle. Una parte che lavorava per conto di Dio e Gea, una potenza infinitamente superiore. Una coincidenza incredibile le cui prove sono state date anni dopo con tanti altri attentati che ho rivendicato in anticipo successivamente, e quindi non era una semplice coincidenza. Anche in quel caso avevo avvisato centinaia di volte che c'ero anch'io, che c'erano le mie proposte, se non venivo ascoltato sarebbe finito il mondo, che ero il salvatore del mondo. E Dio e Gea abbatterono l'aereo per accreditarmi. Se ci si fosse chiesti chi poteva aver compiuto questo attentato a Milano o chi ne poteva aver avuto il motivo, il giorno in cui inizia la guerra infinita per l'eroina prodotta in Afghanistan da Bin Laden agente Cia e crollano definitivamente le speranze di un mondo migliore, la risposta sarebbe stata Schietti e che entrava in guerra anche lui mostrando la potenza di Dio e Gea.

2001 abbonamento annuale in piscina: mi accorgo che l'abbonamento annuale costa praticamente 1€ al giorno contro 7€ di un ingresso, lo faccio, vado ogni giorno, e divento un nuotatore provetto nei 4 stili, faccio 100 vasche al giorno. Lo continuerò a fare per anni fino al 2015 quando sono a Milano, al limite mensile.

2001-2002-2003 custode notturno ad Agosto nel mio condominio: non è un fatto di rilevanza storica, però mi piace ricordarlo perchè mi piacque, guadagnai bene, mostrai coraggio. E' un tipico lavoro per persone boicottate, o per fighi che non hanno voglia di fare lavori duri, o per persone di fiducia che vogliono una paga più alta. Nel mio condominio c'erano stati furti ad Agosto per vari anni di fila e si decise di assumere un custode notturno ad agosto. Passavo le notti a navigare in internet, a fare ginnastica, a fare dei giretti intorno al palazzo, a fare parole crociate. Era un lavoro fattibile, certo 31 notti di fila fu dura, ma 31x8 erano 248 ore a 12 l'ora nette erano circa 3000 €. Per 20 giorni al mese il custode notturno per un'azienda o un albergo è un lavoro fattibile. Poi abbassarono la paga per concorrenza di lavoratori non qualificati e negli anni successivi a 10 non accettai. Ho fatto vari altri lavori, non li cito tutti, però sin dai tempi che abbandonai l'università, se capitavano delle occasioni ben remunerate, divertenti, fattibili, etiche, ho sempre accettato.



2002 Bradbury vince le olimpiadi di Short Track, la lepre e la tartaruga: interpretai come un segno divino la vittoria di Bradbury alle Olimpiadi, vedi video divertentissimo della Gialappa  https://www.youtube.com/watch?v=pBxp_Nx2vfc Era chiaramente svantaggiato, gli avversari molto più forti, non c'era nessuna possibilità per un atleta australiano amatoriale di vincere le olimpiadi sul ghiaccio contro atleti specializzati professionisti. Il pubblico ed i commentatori televisivi lo ridicolizzavano. Ma una serie di circostanze inverosimili portarono alla vittoria Bradbury, medaglia d'oro. Sembrava la fiaba del brutto anatroccolo o della gara fra la lepre e la tartaruga che mi raccontò almeno 10 volte da piccolo la mia nonna da parte di padre. La lepre nettamente avvantaggiata che si fermava a riposare, andava a ristorante, usciva in discoteca con gli amici, e la tartaruga che intanto piano piano proseguiva senza distrarsi. La lepre si fermava anche da una ragazza per strada, poi andava anche fuori strada e si faceva male, poi si ubriacava, poi provava delle droghe. E la tartaruga avanti piano piano. Alla fine la lepre veniva addirittura arrestata per una rissa e la tartaruga vinceva contro ogni pronostico. E quindi compresi che dovevo proseguire senza fretta facendo le cose giuste fatte bene, o come meglio potevo perchè a volte fra due mali si sceglie il minore. Chi va piano va sano e lontano.

2002 - Reddito Sociale Europeo ed Europoints: distribuzione per le strade di Milano di una cartolina da inviare a Prodi presidente della commissione UE per istituire il Reddito di cittadinanza europeo, un salario minimo per gli abitanti in zona UE per siglare la nascita dell'Euro, proposta che nel 2006 venne affiancata dagli Europoints di mia invenzione, vedi: https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/europoints-e-servizio-civile.html . Avevo giá fatto anche la cartolina sullo sviluppo sostenibile, sulla pace e  sui diritti umani con mail e link internet. Avevo intenzione di fare una cartolina per ogni occasione, tipo Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, Giornata Mondiale dell'Aids, della Povertà, delle Foreste, e con queste finanziare tutti i Movimenti Nonviolenti del Mondo e chiunque le distribuisse, come con la cartolina dell'Amazzonia, nei giorni che quella tematica era più pubblicizzata sui media. Va segnalata anche perché fu l'ultima attività per le strade di Milano, dopo  utilizzai solo internet. 

2002 metodi finali per finanziare i centri di quartiere: senza dubbio ormai era chiaro che era possibile pagare una sede di quartiere nel caso avessi rilanciato lo schiettismo con cartoline, fiori, professionisti fidati, negozi di quartiere, cene multietniche, cene vegane (anche a ristorante in cui però una quota dell'incasso viene resa), cineforum, barettino self service, aperitivo vegano di quartiere, asilo di quartiere, assistenza legale, assistenza fiscale, assistenza psicologica, lotterie, spillette, adesivi, magliette, vendita giornali, abbonamento al bollettino mensile, subaffitto alla mattina, corsi di danza, di yoga, di lingue e computer, corso di autodifesa, ripetizioni di gruppo per studenti, campeggio estivo, e altre iniziative. Con la festa di quartiere in strada in un attimo si poteva venire in contatto con tutto il quartiere. E ogni mese una grande festa in discoteca senza alcool, droghe e salumi, come al mio centro sociale, tutti assieme, in cui chi invita tiene metà dei soldi del biglietto e l'altra metà viene utilizzata per l'affitto e le altre spese. E ogni tanto spettacoli teatrali o concerti o conferenze con ospiti. 

2002 Ultima volta che giocai a Famiglia: Una volta nel 2002 andai ad una grigliata al lago Maggiore di vecchi amici di adolescenza e dopo averne stracciato alcuni a Famiglia uno mi puntò un fucile in faccia facendomi capire di andarmene che avevo rotto i coglioni. Ognuno è bravo nel suo gioco preferito, non sono il migliore in tutto. Ma sono sempre pronto al dialogo e mi piacciono anche gli altri giochi. Ma nella vita viene sempre il momento che ti chiamano carta e se ce l'hai va mollata, inutile fingere e litigare. Al limite te la chiedono nell'aldilà, è solo questione di tempo. Però va chiesta nel modo giusto, al momento giusto quando è il proprio turno, e ringraziare opportunamente. Una variante è "carta canta" e poi da lì si può iniziare a chiamare, al limite nell'aldilà. La mia carta che canta da cui posso chiamare è Schiettismo, poi da lì bisogna fare uno studio della mia biografia per capire che carta sia. 

Del mio presunto amico che mi puntò il fucile non ho mai smesso di parlarne. Avevo testimoni e c'erano pistole, fucili, coltelli, cannabis, alcolici. Lo graziai solo temporaneamente. Una ragazza mentre andavo via mi diede tutte le castagne raccolte, almeno 5 kg per scusarsi che lei, sua sorella ed altri non centravano niente. Il fucile serviva per spaventare un clandestino che dormiva in una sua stalla in disuso in un campo vicino ad un bosco dove organizzava grigliate. Gli avevo spiegato che era meglio dargli l'indirizzo della Caritas. Ne dovevano ancora arrivare milioni di clandestini. Semmai radere al suolo la piccola struttura. Era d'accordo di aiutarli nel loro paese eliminando la povertà. Mi  aveva cominciato a fare traduzioni gratis in inglese per lettere e cartoline da inviare a Presidenti stranieri avendo fatto l'università ad Oxford. In Italia si usa dire quando uno è proprio ignorante o rutta a tavola che ha studiato ad Oxford. A tavola aveva fatto anche un rutto mostruoso. Ma lui veramente aveva studiato ad Oxford.

Fu l'ultima volta che giocai a Famiglia con le carte. Ma di carte ( proposte) ne ho tante e gioco comunque sempre a famiglia anche con la mia biografia. Al momento opportuno posso chiamare carte, prendere tutto il mazzo e vincere salvando il mondo.

2002 (2003?) Schietti arresta un serial killer con 10 volanti e un elicottero: Stavo andando alla pista ciclabile di Abbiategrasso sul naviglio (che è un luogo incantevole per una passeggiata o un giro in bici). Non sto dicendo che non stavo andando a prostitute, o che io non vado. Non ho nessun problema a dare dei soldi ad un'amica od offrire una spesa al super, cenare insieme a casa sua e fare sesso se sono single. Però si era nel 2002 e le fighe ci stavano ancora gratis, ero ancora giovane. Cominciai a dare dei soldi nel 2008. E comunque deve essere un'amica che mi vuole bene, che mi conosce, non deve essere coatta. Prima di fare sesso almeno ci si deve essere un po' parlati per capire se ci si piace. Mai con una prostituta coatta di strada. Il costo è uguale o addirittura maggiore. 

Ero già andato nel 2001 con una prostituta di strada per capire dove fosse il problema. Mi spiegò che aveva una bambina, era russa, ragazza madre, e doveva spedire i soldi a sua madre che le teneva la bambina. Le diedi 30 mila lire, le toccai il sedere e il seno che porta buono, ma non c'era modo che si rizzasse il pene. Dispiace dirlo, ma era molto sporca, nel senso proprio non troppo pulita con acqua e sapone. Impossibile eccitarsi. Però se si puliva, si metteva a posto e faceva una passeggiata in Corso Vittorio Emanuele si sarebbero girati tutti e avrebbe trovato un nuovo partner. Dovetti prendere anche uno xanax prima di avvicinarmi perchè io mi impressiono e svengo facilmente. Se mi cominciava a parlare di Aids o violenze sessuali sarei svenuto. Però dovevo capire, Milano era invasa. Sulla strada per andare sui Navigli ad Abbiategrasso ce n'erano almeno 15. Sulla strada per andare da mia sorella che abitava vicino alla mia coltivazione di fiori ad ad Opera- Locate Triulzi ce n'erano altre 10. Quando andavo fino dalle parti di Miradolo vicino a Sant'Angelo nella serra nel terreno della mia ex fidanzata ce n'erano 15. Se tanto che ero in cascina a coltivare fiori mia sorella mi chiamava e riportavo a casa mia nipote di 10 anni dalla scuola americana, se ne vedevano 10. Era un problema grave e dovevo poterne parlare in maniera scientifica. Mi bastò, capii che c'erano situazioni differenti. C'erano ragazze disperate in cerca di qualche soldo, e ragazze coatte obbligate con ricatti e violenze come dicevano i giornali. Magari che appartenevano a clan albanesi, o rumeni o nigeriani alleati con clan italiani. Finita la premessa. 

Credo fosse il 2002 e andando sui Navigli passando davanti ad una ragazza nuova stupenda, alta almeno 172 cm, perfetta, meravigliosa, gambe lunghissime, bellissima, sulla strada verso Cusago uscendo da Milano Bisceglie, veniva da fare il segno della croce. Non capivo, veniva da pregare. Ripassai, era bellissima, splendente, ma non veniva da scoparla o da eccitarsi, veniva da fare il segno della croce. Veniva da piangere. Sono molto sensibile e religioso, capisco se siamo di fronte ad un evento mistico o religioso. Ripassai la terza volta e vedevo che tutti passando la guardavano e le macchine sbandavano. Presi uno xanax e mi fermai da lei. Le chiesi cosa stava facendo lì, era splendida, perfetta. Mi disse non posso stare qua, se vuoi andiamo ad imboscarci e ti spiego. Dico che era una giornalista albanese, aveva già lavorato per la televisione albanese, doveva finire gli studi e laurearsi, ma sua madre era malata e doveva mandarle dei soldi per curarsi. E poi doveva trovare una scuola di giornalismo a Milano. 

Le dissi subito che l'avevano fregata. Sua madre sicuramente aveva qualche malattia, ma se veniva in Italia la curavano gratis. Non esistono malattie per cui bisogna spendere 30 mila euro (avevo letto sul giornale che alcune venivano ingannate anche per la dentiera della nonna). Poi se conosceva 4 lingue, parlava fluentemente l'italiano, e studiava all'università, non serviva dire che fosse albanese. Chiunque a Milano avrebbe pagato 400 euro per uscire con lei a cena e poi fare sesso, non 30. Al mio centro sociale quella ragazza se avesse smesso di prostituirsi per strada, se voleva me la sarei messa vicina. Nel mio giornale Alchimia se voleva poteva venire alla riunione di redazione. Ne conoscevo di albanesi. Avevo fatto il piano di pace per il Kosovo. Le potevo fare nomi, sono 600 mila in Albania, si conoscono tutti. Se volevo me la potevano mettere in casa da sposare, non me ne fregava niente del suo clan. Mandavo amici a parlare (i suoi amici avevano purtroppo anche giri di droga, ma non mi disse se eroina, cocaina o cannabis, ma credo cannabis se no la comunicazione mi si sarebbe bloccata). Per un attimo avevo pensato che fosse la ricompensa per il piano di pace del Kosovo. C'era in giro anche la canzone di Vasco Rossi: Ti prendo e ti porto via.

Mentre si parlava in una stradina nei campi di granoturco maturi con le pannocchie, dentro al mio furgone rosso con la chiusura centralizzata chiusa d'istinto per abitudine, lei cominciò ad urlare impazzita. Urlava ahhhhhhhhhhhhhh ahhhhhhhhhhhhh. Non capivo. Dopo un paio di secondi al suo finestrino apparve uno che cercava di forzare la portiera ed aveva una pistola in mano. Non l'aveva visto, l'aveva sentito, non si riesce a vedere indietro col furgone. Non mi sembra avesse guardato lo specchietto. 

Non potevo scendere e mostrargli il cazzo, avevo già giù i pantaloni, avrei fatto ridere. D'istinto accesi la macchina e d'istinto la ragazza col cellulare chiamò la polizia. Il serial killer aveva cominciato a picchiare con la pistola sul vetro. Ormai la macchina era accesa e in retromarcia partii. Ma in fondo alla stradina dopo la curvetta  c'era la Y10 del serial killer. Avevo capito che era un serial killer. La ragazza aveva visto le foto segnaletiche e lui era uno di quelli che le avevano mostrato. Cominciai a urtare col mio furgone contro l'auto del serial killer. Minimo gli lasciavo un segno e l'avrebbero trovato. Non potevo scappare nei campi con l'auto, il granoturco era alto. E nemmeno scappare a piedi, troppo fitto, ci prendeva e sparava. Se scappavamo di corsa sulla stradina io magari ce la facevo, ma lei a piedi nudi sulla ghiaia la prendeva. Ormai stava arrivando con la pistola puntata. Allora accelerai in avanti per investirlo abbassando entrambi la testa per non farci colpire se sparava. Si buttò nei campi di granoturco per non farsi investire. Io invece tornai indietro dopo la curvetta in direzione inversa con la testa dell'auto verso l'uscita. Credo gli si fosse inceppata la pistola, non partirono colpi. O era terrorizzato e aveva pensato a salvarsi. O ne aveva pochi e li voleva tenere. 

Il serial killer andava verso la sua macchina con la pistola in mano mentre io sfrizionavo accelerando. La ragazza era in contatto con la polizia che ormai aveva mobilitato tutte le squadre operative. Quando fu sull'auto di nuovo lo puntai frontalmente sbattendo di nuovo sulla sua auto che gli si era spenta. Quando ripartì mentre scappava in retromarcia, scesi anche dall'auto brandendo il bloster (un grosso antifurto di acciaio per freno e acceleratore), andando verso la sua auto gridando "ti uccido bastardo, ti uccido, vieni qua, ti ammazzo". 

Il serial killer era scappato. Con il furgoncino si arrivò allo spiazzo prima della stradina e in quel momento una dopo l'altra arrivarono dieci volanti. La ragazza aveva già spiegato tutto per telefono, l'auto ammaccata, la targa, il nome del serial killer. Avevo parlato anch'io al telefono. Ci fecero poche domande. C'era anche l'elicottero. Tutte le strade nel raggio di 30 o 50 km erano bloccate. C'erano anche cani poliziotto. Ma lo presero subito in 10 minuti. Il poliziotto non mi disse nulla, solo "preso" alla radio parlando con altri e le ultime 3 volanti partirono. E a noi: "Non c'è bisogno che veniate al processo. Ho bisogno solo dei nomi per archivio, ma è tutto a posto, potete anche andare". 

La ragazza mi ridiede metà dei soldi, 15 euro. E poi ripassando per andare in bici sui Navigli non la vidi più. Evidentemente non andai più con ragazze di strada. La prima volta un serial killer può bastare. Però era evidente che il mio centro sociale e ambiti comunicativi adatti erano la soluzione migliore per centinaia di ragazze che volevano integrare lo stipendio divertendosi fra amici in percentuale massimo del 5-6% del numero complessivo di ragazze (ad alcuni direi per eccesso in realtà massimo 2%, ad altri per difetto, anche 10%). Purtroppo in milioni se non vanno con prostitute vanno in bianco. In un locale ecologista non violento vegano non si possono tenere ragazzi che vanno con prostitute coatte. Meglio che vadano con amiche. Le prostitute coatte o di strada non sono la soluzione. Ci devono essere alternative, molte sono bravissime ragazze. Per altre non posso dire come quelle che lavorano per i clan che commerciano anche eroina o cocaina.

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1992-2006 - Prima Campagna Mondiale per Eliminare la Povertà. Un vero trionfo. Già prima del 1995 avevo lanciato una campagna internazionale per eliminare la povertà tramite i piani di quartiere ripresi dagli umanisti in tutto il mondo in oltre 40 paesi. Nel 1996 divenne Il Grattacielo della Vita. Nel 2000 l'ONU organizzò la Millennium Campaign  decidendo di dimezzare la povertà per il 2015 senza lo sviluppo sostenibile, senza la fine delle guerre, senza l'aiuto delle persone comuni, senza la decrescita demografica, senza gli investimenti etici, senza i consumi etici, senza la lotta all'Aids, senza l'aiuto degli eserciti in caso di calamità, senza gemellaggi fra scuole, ospedali, parrocchie, quartieri, comuni di nazioni ricche e povere, senza l'invio di prodotti utili dagli emigrati all'estero. Colsi al volo l'occasione per lanciare la mia campagna per eliminarla, in internet, la prima al mondo. Organizzai allora nel 2002 la campagna 2010: Poverty Elimination, un sito internet in 6 lingue per eliminare la povertà per il 2010 tramite pressione popolare con raccolte firme in internet, e campagne di sensibilizzazione, le Internet Campaigns, in cui si doveva scrivere mail a sindaci, banche, aziende, supermercati, media, presidenti ed amici sensibilizzandoli su Finanza Etica, Consumi Etici, Gemellaggi fra comuni, scuole ed ospedali, di paesi ricchi e poveri, Energia Pulita, Aids, utilizzo degli eserciti a sostegno delle popolazioni, aumenti delle tasse da pagare all'Inu dei singoli stati da utilizzare per pace, ambiente e povertà.Alcune ragazze trovate in internet mi aiutarono gratis per le traduzioni. 



2003 Invenzione del Motore Schietti: Nel 2003 a Giugno, per dare sviluppo sostenibile a tutti i popoli, inventai i primi prototipi del Motore Schietti e cominciarono da subito boicottaggi, diffamazioni, minacce, depistaggi. Con l'energia del Motore Schietti poteva essere prodotta acqua di condensa, o desalinizzata o riciclata, quindi potevo effettivamente eliminare la povertà per il 2010. Ebbi l'idea di donare il brevetto all'ONU per creare una tassa permanente sulla produzione di energia da utilizzare per pace, ambiente e povertà e quindi rendere possibili le mie campagne contro l'effetto serra, la guerra e la povertà.

Non essendoci state prima altre campagne a mia conoscenza per eliminare la povertà entro un preciso termine con lo sviluppo sostenibile, ma solo di alleviarla o ridurla fu una vera rivoluzione mentale (la Chiesa cattolica per esempio riteneva la povertà un valore da difendere teorizzando la vita in povertà, ben diversa da una vita saggia che propongo io). Ho ben presente lo scandalo che succedeva quando parlavo di eliminare la povertà, non di aiutare genericamente i poveri con del cibo o dei vestiti o creando degli avamposti con dei missionari per colonizzare i poveri. Si vedeva bene che ero il Salvatore del Mondo venuto per eliminare la povertà e di conseguenza anche la guerra, l'effetto serra e tutti i problemi più gravi con un piano strategico fattibile. Si vede ancora, ma nel 2003 era un flash solo l'idea e piaceva, avveniva all'istante un'adesione al progetto e avveniva qualcosa nella testa delle persone, si accendeva la luce della speranza, si animava la fede, si vedeva un senso nella storia del genere umano e nella vita di ogni singolo individuo. Per conciliare la contraddizione in termini l'Onu e la Chiesa idearono il concetto di "povertà estrema" da alleviare e ridurre (eliminare non molto). Quindi non ci sono dubbi che la mia sia la prima campagna mondiale per eliminare la povertà, non la povertà estrema.

2003-2006 Primo su Google: Il mio sito fra il 2003 ed il 2006 era al primo posto su Google con varie keyword come "povertà", "sviluppo sostenibile", "nonviolenza", "globalizzazione" in 6 lingue ed aveva 40 mila pagine visitate al giorno. Guadagnavo a volte più di 1000 euro al mese con le pubblicità di Google, di cui conservo le fatture (le mostro per 200 mila euro), grazie ad una collezione di foto su stili di vita, popoli, animali e bellezze naturali di tutto il mondo di sostegno alla mia campagna. L'UE, la Cina ed il Sudafrica aderirono al progetto di eliminare la povertà per il 2010. L'ONU e la Chiesa crearono un'ala più intransigente, 2015: No Excuse per sollecitare gli obiettivi della Millennium Campaign. Obama dovette allinearsi con misure per i poveri entro il 2010, l'Obamacare. Alla fine del 2006 il sito venne escluso dai motori di ricerca perchè misi in evidenza il Motore Schietti e crollarono le visite che nel 2008 divennero nulle e cancellai il sito perchè ormai vetusto. 

Voglio ricordare alcune delle mie iniziative per eliminare la povertà che avevo che sono ancora fra le migliori al mondo: https://domenico-schietti.blogspot.it/2015/09/la-prima-campagna-mondiale-per.html . 

2003 Frasi Celebri su Splinder:  nel 2003 in primavera avevo aperto un blog di Frasi Celebri di sostegno a 2010: Poverty Elimination, su Splinder, una piattaforma di blog, l'unica in Italia con seguito. C'era la funzione multiblog e si poteva invitare qualche amico a scrivere sul proprio blog. Ma non c'era un limite di iscritti, invitai tutti e si iscrissero in più di 5000 persone che inserivano proverbi, frasi celebri, aforismi. Quindi persone molto sagge, molto evolute. Fu forse il primo gruppo o pagina come su Facebook della storia. Ad Agosto quando pubblicai che avevo inventato il Motore Schietti, in poche ore chiusero il mio multiblog. Ma lo avevo solo teorizzato, inventai il primo prototipo funzionante il giorno di Natale 2003. Nel giro di pochi mesi rimasero in pochissimi su Splinder che poi chiuse.

26 Dicembre 2003 terremoto a Ban: poche ore dopo l'invenzione del Motore Schietti avviene un terremoto a Ban in Iran con decine di migliaia di morti. Lo interpretai come un segno divino perché avevo finalmente il metodo per produrre energia per salvare il mondo, ma non ne potevo parlare a nessuno perché i motori perpetui erano boicottati e se dicevo il trucco potevo essere ucciso. Pensai che Dio e Gea volevano lasciare un segno di rovina e morte a causa del boicottaggio 

2003-2021 finti dibattiti, finti ingegneri, finti esperti che mi diffamano: ovunque in internet appaiono diffamazioni di persone evidentemente in accordo fra loro, a volte sempre gli stessi come un tale Mirko Germani, che mi diffamano senza addurre prove che il Motore non funzioni. Google dal 2006 le piazza prima dei miei siti nel motore di ricerca.

2001-2015 Forum, Blog, articoli Corriere, Repubblica, Grillo, Di Pietro e vari altri: partecipazione quotidiana a decine di forum e blog tra cui certamente quelli del vice direttore del Corriere, Magdi Allam, Noi e gli Altri, sul tema globalizzazione dal 2001 al 2004, che spesso metteva in evidenza il mio articolo firmato "Domenico Schietti - 2010: Poverty Elimination", dando una sua risposta. Faceva molto scalpore tra i miei amici. Su Repubblica partecipavo al blog del famoso giornalista Rampini parlando anche del Motore Schietti. Sul blog di Grillo quando aprì nel 2005 e poi nel 2006, si può dire che per mesi 1 commento su 5 fosse il mio, partecipavo per ore ogni giorno, almeno 100 commenti su 500 erano miei. Direzionavo i lettori verso un mio forum per la costruzione del Motore Schietti di cui potevo mettere il link. Essendo che Grillo me ne lasciava parlare svelai a tutti il segreto a inizio 2006. Avevo oltre 1500 visite al giorno al mio forum e centinaia di iscritti, ma un solo vero collaboratore e vari partecipanti. Condussi ricerche anche su altri motori perpetui come il motore magnetico Perendev, Testatika, la fusione fredda, Kantius, Tesla. Ideai la Serpentina di Schietti per produrre acqua anche nel deserto con l'energia del Motore Schietti. Realizzai almeno 7 prototipi del Motore Schietti, di cui 3 sicuramente funzionanti, quello a principio d'Archimede, quello a Goretex e quello a pressione atmosferica che allora era alto solo 10 metri non avendo ancora inventato la versione a camera iperbarica. Quando pubblicai la versione a pressione atmosferica a Settembre 2006, il mio forum su forumcommunity venne chiuso. Il mio sito 2010: Poverty Elimination perse il 70% delle visite, persi lo stipendio e tornai povero e nel 2008 dovetti tornare a Milano. Sul blog di Gillo non mi fu più consentito parlare citando Motore Schietti. 

Su Corriere e Repubblica mi pare nel 2007 o 2008 misero la possibilità di inserire commenti sotto gli articoli e i video, e per anni andai avanti a parlare del Motore Schietti, almeno fino al 2015 in migliaia di articoli e video, con migliaia di commenti, specialmente su Repubblica, che direzionava verso il mio sito almeno 200-300 persone al giorno. Mentre sul Corriere era più macchinosa la pubblicazione e perdevo troppo tempo e commentavo più raramente, ma li avrebbero messi tutti. Motore Schietti dal 2003 è stata una delle parole più cercata su Google, centinaia di visite al giorno al mio sito. 

Spesso usavo più nomi da profili diversi per non mischiare Motore Schietti con altre tematiche e comunque dare il mio contributo in forma anonima.


2003 War News: come tutti cercai di indagare sulla verità dell'11 Settembre 2001, essendo evidente a tutto il mondo che qualcosa non tornasse. In particolare nel 2003 dopo l'esperienza di Splinder aderii al sito War News che andava per la maggiore, traduceva articoli da tutto il mondo su tutti i conflitti e le situazioni di tensione del mondo. Per quei tempi era un sito dalla grafica eccezionale, era chiarissimo, erano elencati tutti i paesi, tutti i conflitti, le schede per ogni conflitto. Ero amico di Oddone (?) il responsabile, un accanito pacifista: lui War News, io 2010: Poverty Elimination. 

Decisi di affiancarlo partecipando al forum del sito, diedi anche un piccolo finanziamento. Potevo sembrare delirante, scherzoso nella sezione off topic, o saggio come quando pubblicai i miei aforismi, ma parlare ogni giorno di morti, attentati, bombe, profughi, feriti era deprimente. Non avevo nessuna intenzione di prendere possesso del sito, era bravissimo, non serviva dirgli niente e neanche spiegargli troppo chi fossi. Nel forum avevo proposte per ogni conflitto del mondo, cosa su cui Oddone era un po' carente anche nelle schede. Per esempio per il conflitto palestinese consigliavo metodi anticoncezionali per i palestinesi che avevano una natalità più che doppia rispetto agli ebrei. Anche in Kosovo e varie altre parti del mondo. Per la Palestina ed Israele proponevo anche una confederazione di stati come la Svizzera con i cantoni invece di due popoli due stati.

Sull'11 Settembre avevo il punto di vista che magari qualcuno si fosse seduto sugli occhiali di Bin Laden, glieli avesse rotti e lui si fosse arrabbiato. Andava indagato cosa si avesse rotto a Bin Laden, l'amico della Cia, finanziato per sconfiggere i russi armando fanatici musulmani da tutto il mondo. Fu Bin Laden ad intodurre l'oppio in Afghanistan per pagare i costi della guerra ai russi. Solo anni dopo emerse che nel 2001 non venne coltivato oppio in Afghanistan e che i Talebani erano quelli che non l'avevano coltivato perchè contrario ai precetti dell'Islam. E Arlacchi dell'ONU gli aveva dato sementi alternative. Quindi Bin Laden e i trafficanti di oppio di tutto il mondo colpirono le torri gemelle forse con l'aiuto della Cia. E l'esercito USA andò a rimuovere i Talebani per riprendere le coltivazioni d'oppio. Con l'esercito USA, vedi grafico, le coltivazioni sono quadruplicate e Karzai il presidente è il rappresentante dei produttori di oppio. E i talebani per pagare i costi della guerra sono tornati a coltivarlo anche loro. 

Quando parlai del Motore Schietti in una discussione off topic del forum che non fu vista da nessuno, Oddone mi bannò dal sito, era fine 2003 o inizio 2004. Era solo teorizzato stavo solo tastando il terreno. Forse poco dopo, non istantaneamente come su Splinder. Non mi sembra che nel 2004 partecipai a War News. Diedi solo una volta il piccolo finanziamento. E quindi non riuscì il passo di fargli aggiungere proposte di pace su ogni scheda, che comunque erano elencate negli articoli linkati sotto ogni scheda. Però era da solo con qualche traduttore, era un lavoro lungo fare il piano di pace per 50 conflitti. 

Comunque il sito venne chiuso pochi mesi dopo e non seppi mai se per troppa mole di lavoro o boicottaggio dall'alto. Per il finanziamento andava solo mostrato quello che guadagnavo io con 2010: Poverty Elimination e non così tanto, ma qualcosa avrebbe guadagnato con le pubblicità di Google. Forse andava messa più in mostra qualche bandiera della pace in vendita, o magliette e spillette con scritte pace, nonviolenza, make love not war. Ma con calma l'avrei consigliato bene. Pagavo, potevo parlare, avevo diritto di essere ascoltato. Avevo lanciato anche un topic con la mia campagna "l'esercito dell'amore" in cui si chiedeva l'intervento degli eserciti in caso di calamità. E su ogni intervento nel forum nell'avatar del mio profilo avevo la foto di un preservativo per la campagna "Aids Less - 2010 Poverty Elimination".



2003: Aforismi di Schietti: ebbero un gran successo con oltre 50 mila visitatori, ma forse anche 100 mila perchè erano pubblicati anche su altri siti e blog, i miei aforismi 2003. Poi da fine 2006 fu impossibile trovarli su Google come la mia campagna per eliminare la povertà. Li tradussi in 6 lingue, erano un corollario di 2010: Poverty Elimination che sviluppai dopo l'esperienza di Frasi celebri su Splinder. Li tengo pubblicati solo per via della premessa che li rende sempre attuali: "Non vanno presi come verità assolute. Non mi piace conservare articoli vecchi, o testi di campagne antiche, e butto via sempre tutto in attesa di modi migliori di esprimere i problemi e le loro soluzioni. Però magari a qualcuno piacciono. Tenete conto che esistono già migliaia di proverbi e aforismi ed è difficilissimo inventarne uno nuovo. Andrebbe fatta una selezione per tenere solo i 50 migliori, ma da altri, da un editore, da un redattore di un sito di aforismi.": https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/gli-aforismi-di-domenico-schietti-2003.html

Realizzai anche gli Aforismi 2013 ma mi piacevano di meno, non metto neanche il link. Ci lavorai sopra di meno, dovrei buttarne via oltre la metà e vedere cosa rimane. In ogni caso non ebbero nessun successo perchè non furono mai rintracciabili su Google.

2003 i pompieri sfondano la porta di casa dei miei genitori: ero andato a trovare i miei genitori, ma non erano in casa. C'era il mio vecchio stereo e misi su una cassetta al massimo volume. Proprio a palla. Non sapevo che alla mia vicina di casa del quarto piano quel giorno, da poche ore, avessero diagnosticato un tumore al cervello. Cominciarono a suonare la porta di casa, il citofono, il telefono. Io non sentivo niente e cantavo a squarciagola, e ballavo e battevo le mani. Non l'avevo mai fatto in vita mia, giuro, mai messo lo stereo a paletta a casa dei miei, mai cantato a squarciagola. 

Ero amico dei miei vicini, anche loro figlia più giovane di me era mia amica, non si usciva insieme, ma ci salutavamo sempre, non posso uscire con tutte le ragazze. Quando prendevamo l'ascensore insieme sudavo. Da 1 a 10 come perfezione quella ragazza era 11. Una volta mentre grondavo sull'ascensore mi disse: "non so più cosa stia dicendo". 

E andavo avanti, musica a paletta, e cantavo e ballavo. Il custode picchiava sulla porta più forte che poteva. Alla fine mi ritrovai i pompieri dietro la porta di casa che stavano buttando giù la porta, col megafono, con le mazze, il piede di porco, mezzo condominio dietro la porta. 

La signora dopo pochi mesi mancò, ma rimasi amico dei miei vicini, non l'avevo fatto apposta, bisogna prendere sul ridere certe cose, perdonare, chiedere scusa. Non so dire che anno fosse, dico 2003 ma poteva essere 1998, o 2001. Non avevo le cuffie per alzare la musica in cuffia se no mi avrebbero ammazzato. Ma se anche le avessi avute, mai glielo avrei detto. Al limite avrei detto 12 su 10 come perfezione la figlia.


2003 Gemellaggi tra comuni ricchi e comuni poveri: essendoci in internet siti con la mail di tutti i sindaci italiani anche dei comuni più piccoli, inviai ad ogni sindaco una bellissima mail, con il link del sito 2010: Poverty Elimination, invitandolo a gemellarsi con un comune povero nel terzo mondo a propria scelta. In Italia ci sono 6000 comuni. Si parlava di ospitare giovani dei comuni poveri e andare in vacanza da loro in gruppi; di dargli corda ed oggetti utili anche usati, un pacco con dentro anche pinze e tenaglie. O biciclette: avete voluto la bicicletta? Ora pedalate! Una tanica per l'acqua. Un pozzo. Canne da pesca non troppe, pesce per tutti non ce n'era. Preservativi in abbondanza. Con internet era fattibile tenere le comunicazioni a costo basso. Non ebbi mai feedback a lungo termine. Però tanti sindaci risposero ringraziando dell'idea. Trovai anche liste di sindaci di comuni francesi, tedeschi, inglesi, americani e mandai almeno altre 20 mila mail in tutta Europa e Usa tradotte dalle mie amiche.

Il gemellaggio poteva essere fatto anche tra scuole, ospedali, aziende.


2003: Finanza Etica per tutti: ormai la mia campagna per la finanza etica stava dilagando in tutto il mondo. Un successo strepitoso. Era la prima delle internet campaigns di 2010: Poverty Elimination e ogni giorno veniva letta da centinaia di persone in 6 lingue. Io stesso inviavo centinaia di mail a tutte le banche del mondo. Copio e incollo:

1. Consegnare al direttore della propria banca di fiducia, anche segretamente, attraverso un impiegato, una e-mail o la casella delle lettere, questo messaggio o uno simile: 

2010: Eliminazione Povertà - Finanza Etica per tutti
Caro Direttore, lei conosce benissimo la finanza etica (in particolare i fondi d'investimento comune, anche delle principali banche, in aziende che rispettino le norme etiche internazionali sul lavoro, l'ambiente e i diritti umani). Funziona, negli ultimi 10 anni è stata la più redditizia, ma a livello internazionale ricopre solo il 4 per cento dei capitali investiti e perciò bisogna promuoverla. La invitiamo a proporre a suoi clienti l'acquisto preferibile di questi fondi e non di altri, come è giusto che sia a difesa degli interessi degli investitori, dei lavoratori, dell'ambiente e soprattutto dei bambini a cui lasceremo questo mondo. 
Domenico Schietti 
La prosperità di tutti glorifica il passato di ognuno -

2. Investire i propri soldi in fondi o in aziende che rispettino le norme etiche internazionali.

Proporzionalmente dal 2003 i fondi e gli Etf etici hanno raddoppiato il valore rispetto a fondi ed Etf non etici. 


2003 Consumi etici per tutti: Ha avuto anche molto successo la campagna per consumare prodotti etici e biologici. Io stesso inviai centinaia di mail a direttori di punti vendita. 

1. Consegnare ai direttori dei propri punti vendita di fiducia, anche segretamente, attraverso un impiegato, una e-mail o la casella delle lettere, questo messaggio o uno simile: 

2010: Eliminazione Povertà - Consumi Etici per tutti
Caro Direttore, lei conosce benissimo cosa siano i consumi etici. La invitiamo a informarsi di quali dei prodotti che ha in vendita rispettino le norme etiche internazionali sull'ambiente, i diritti ed il lavoro ed indicarli chiaramente in modo che i suoi clienti li possano prediligere come è giusto che sia a difesa degli interessi della sua azienda, dei lavoratori, dell'ambiente e soprattutto dei bambini a cui lasceremo questo mondo. 
Domenico Schietti 
Le mani sporche degli altri non lavano le proprie 


2. Acquistare prodotti che rispettino le norme etiche internazionali.

In ogni supermercato e punto vendita ormai vengono chiaramente contraddistinti i prodotti biologici e che rispettano le norme etiche.


26 Dicembre 2004 Aceh Tsunami intervento esercito USA su mia richiesta: ero al mare in un piccolo borgo ligure a lavorare al mio sito 2010: Poverty Elimination. Poche ore dopo lo tsunami mi accorsi che entravano sul mio sito migliaia di persone perchè ero in testa su Google con la parola Tsunami in tutte le lingue del mondo sia per images che nelle ricerche normali per via della mia raccolta di foto di popoli, culture, bellezze naturali, animali. Avevo page rank 7 perchè Google mi aveva linkato nella sua directory con varie parole come Povertà, Globalizzazione e Nonviolenza in 6 lingue. Il mio sito appariva prima di Corriere o Repubblica che avevano Page rank 6. Avevo una foto di uno tsunami e appariva per prima in tutte le lingue. Sentendo la grossa responsabilità modificai la pagina chiedendo l'intervento dell'esercito USA per aiutare la popolazione con un redirect. Centinaia di migliaia di persone entravano nel mio sito da tutto il mondo e appariva bene che il promotore della prima campagna mondiale per eliminare la povertà inventore del Motore Schietti chiedeva una mobilitazione internazionale con l'intervento dell'esercito USA per portare gli aiuti alle popolazioni isolate. Misi anche dei link a varie raccolte fondi ufficiali, mi sembra dell'ONU, Unicef, Msf. Spedivo come al solito mail a media, governi, organizzazioni chiedendo l'esercito USA. Scattò una campagna a cui aderirono tutti i giornali del mondo e personaggi famosi. Per esempio sui media italiani diedero risalto a Schumacher che donò 13 milioni chiedendo però gli aiuti fossero portati subito con l'esercito perchè la situazione stava degenerando. 



Nel giro di pochi giorni l'esercito USA spiegò una forza inimmaginabile con navi, decine di elicotteri, decine di aerei da trasporto, navi ospedali. Sembrava fosse iniziata una guerra, ma trasportavano aiuti. Infatti fu tale la mobilitazione che per esempio MSF dopo alcune settimane restituì decine di milioni ai donatori perchè aveva ricevuto più soldi di quelli che servivano e non poteva giustificare donazioni cospicue per diversi utilizzi senza consenso. Fu il lancio definitivo di 2010: Poverty Elimination, impossibile che non conoscessero in tutto il mondo la mia campagna, avevo già 40 mila visite al giorno di media, ma ne ricevetti milioni in pochi giorni. Per l'esattezza misi un redirect automatico ad una pagina apposita che aggiornavo ora per ora in inglese e italiano. Ero preparatissimo sulla problematica perché uno dei punti chiavi della mia campagna sulla povertá era l'utilizzo degli eserciti al servizio delle popolazioni specialmente in caso di calamitá. Era una delle mie internet campaign in 6 lingue, "l'esercito dell'amore" e avevo mandato tante volte la mail in 6 lingue a governi ed organizzazioni di tutto il mondo. Era una lettera commovente. Ovviamente nella pagina dello tsunami c'era un link alla campagna.

Impossibile non capire che era una coincidenza incredibile, un segno divino per mostrare a tutto il mondo la mia campagna per la povertà e il mio motore, un accreditamento di Dio e Gea per mostrare che ero il loro ambasciatore e che andavano attuate le mie proposte se no sarebbe finito il mondo. La prova era che avvenne esattamente un anno dopo il terremoto di Ban avvenuto poche ore dopo che inventai il Motore Schietti. A questo punto ne parlavano Dio e Gea a tutti mostrandomi a milioni di persone al comando per salvare il mondo 

2004-2006 il calendario di modelle nude per 2010: Poverty Elimination: andavano di moda i calendari di veline, attrici, modelle. Trovai su google alcune modelle che avevano realizzato un loro calendario. Mi misi d'accordo che se qualcuno gli scriveva per conto della mia campagna per eliminare la povertà, di mandarglielo con lo sconto, solo spese di spedizione e stampa. Preparai una pagina apposita. Come al solito su google apparivo in testa in 6 lingue per calendario modelle. Avevo centinaia di visite al giorno, forse migliaia, sulla pagina dedicata, e le ragazze mi dissero che avevano ricevuto parecchie richieste. Fu uno scandalo l'abbinamento di modelle nude con una campagna per la povertà e tutti ne parlarono in tutto il mondo. Ma nude stava benissimo con povertà come quando San Francesco si stracciò le vesti in chiesa e rimase nudo.


2005 definizione dei metodi di governo massonici: ormai sono chiarissimi alcuni dei trucchi per governare confondendo i popoli e sono pronto a lanciare una campagna. A seconda degli articoli parlo anche di metodi inglesi, o missioni bastarde.  E' sempre più evidente che lo scopo del potere è un misto fra pura speculazione per arricchirsi e guadagnare, ma anche conservare il potere o divertirsi ad esercitarlo in maniera sadica per incutere paura in milioni di adepti a logge, parrocchie, mafie, in modo che ubbidiscano ai superiori, e tra poteri occulti che si rispettino fra loro. Una specie di strategia del terrore su grande scala.

Tra i metodi di governo:

- finte democrazie controllate dall'alto dai poteri occulti
- agenti segreti con missioni specifiche con un ruolo (insegnante, giornalista, dottore, politico, giudice...)
- uomini in nero specializzati in missioni difficili e boicottaggio prodotti alternativi come il Motore Schietti
- servizi segreti (Cia, British Intelligence, Kgb...)
- poteri occulti, poteri forti e sette segrete
- divide et impera (fra i due litiganti il terzo gode), destra-sinistra, pro-contro, mentre i grandi interessi agiscono indisturbati
- nemico esterno per compattare il fronte interno (terroristi, dittatore, ...)
- finte opposizioni per deviare verso il nulla le proteste con finte proposte
- finti buoni per deviare verso il nulla i benintenzionati che vogliono fare buone azioni
- debito pubblico per giustificare misure drastiche
- ribaltone, cambio al vertice, elezioni anticipate, golpe, rivoluzione, colpo di stato, per cambiare tutto senza cambiare niente


- propaganda
- depistaggi
- green washing, war washing, poverty washing,...
- pubblicità indotta per indurre i consumi
- false notizie vere ( dare 38 notizie vere in tutto il mondo, tipo temperatura a Milano, risultato di una partita, discorso del Papa,  incidente aereo, e poi darne una falsa tutti insieme, per esempio che non c'è la cura al cancro) 
- fake news ( dare 38 notizie false tutti insieme in tutto il mondo su Facebook o canali alternativi e poi se appare una notizia vera, per esempio la cura per il cancro, farla sembrare falsa)
- star system


- bugie rassicuranti
- personaggi accreditati
- la cosidetta società civile (giudici, giornalisti, preti, politici, poliziotti, insegnanti, scienziati, ...) che nonostante ne vengano arrestati ogni giorno a decine per scandali di ogni tipo, che reciprocamente fanno credere di essere persone oneste, sagge, giuste, stimate. Mentre pacifisti, ecologisti, nonviolenti, difensori dei diritti umani, che fanno credere siano pazzi, facinerosi, illusi, sognatori, violenti, delinquenti, e quindi da isolare, boicottare, pericolosi.
- la selezione razziale al contrario in cui i migliori, i più simpatici, gli alternativi, gli ecologisti, i pacifisti, i buoni, i diversi, i comunitaristi, i ribelli, vengono eliminati uno a uno sin da piccoli in quanto possibili oppositori dei cattivi al potere e possibili rivali con le donne (o nel caso di belle ragazze con gli uomini).
- problemi ambientali, fame, povertà, terremoti, guerre, pestilenze, per speculare sulle misure da adottare
- think thank (esperti e gruppi di studio internazionali come Bilderberg, Aspen, Club of Rome, Trilaterale...)
- mafie 
- polizie
- gruppi religiosi
- gruppi ecologisti
- multinazionali
- banche
- partiti
- occupare tutte le posizioni culturali, politiche, religiose, economiche
- grandi opere



2005: NoTav - Un Mondo a Misura di Bambino: aderii a Novembre alle prime proteste del Movimento NoTav in Val di Susa ricevendo l'incarico di editorialista sul sito ufficiale del Movimento in cui scrivevo un articolo al giorno. Pubblicavamo solo in 2 perchè c'era il nome in vista e nessuno si esponeva, l'incaricata della valle ed io. Avevo preparato un materiale ideologico intitolato "Un Mondo a Misura di Bambino" in 6 lingue, col il quale firmavo ogni articolo insieme al mio nome con il link attivo e che riceveva oltre 1000 visite al giorno con punte credo anche di 20-30 mila. Il testo ideologico riportava chiaramente la nonviolenza come metodologia d'azione e guidai dal sito Notav la prima manifestazione con oltre 30 mila persone dopo lo sgombero notturno del presidio nonviolento di Venaus con decine di feriti. Era la notizia del momento su tutti i media e ci fu una successiva manifestazione a Torino con 100 mila persone che guidai ancora dal sito Notav. La Tav era diventata il simbolo della globalizzazione selvaggia, il treno che correva verso l'autodistruzione e che bisognava fermare per realizzare un mondo a misura di bambino. Anche in un video dei 99 Posse il treno a velocità folle era la globalizzazione selvaggia, anche in Silo negli anni 90 in un suo scritto incomprensibile sulla fine del mondo, anche in tanti altri autori. Anche a Genova G8 si parlava del folle treno della globalizzazione economica da cui bisognava scendere.

Nel mio manifesto veramente molto bello si concludeva che: "La lotta sociale secondo me va quindi indirizzata nella semplificazione della società. Vanno assolutamente evitati gli scontri ed ogni forma di possibile utilizzo della violenza, dal piccolo delle proprie relazioni personali fino alle guerre per la supremazia ed il controllo dei popoli e dei mercati. Mai nella storia umana il raggiungimento della libertà è stato così vicino e nello stesso tempo mai si è corso un così serio rischio di non poterla mai più raggiungere. Non siamo pronti per il progresso senza limiti: non c'è più solo la minaccia atomica, ma anche quella ambientale, quella biotecnologica, quella terroristica, quella virale e quella esistenziale. Dobbiamo fermarci e riprendere coscienza, stiamo per autodistruggerci". 

Il mio punto di vista sul tunnel era che andava rifatta una perizia da tecnici indipendenti e semmai fatto il tunnel in un altro punto. 

Quando pubblicai a Gennaio 2006 nel forum del sito, in una discussione mai letta da nessuno, che avevo un'idea per produrre energia con un Motore a principio di Archimede venni bannato dal sito e dal Movimento Notav. 

Un Mondo a Misura di Bambino aveva già ricevuto almeno 70 mila visite, ma il contatore gratuito shinystat non segnava oltre le 1000 visite al giorno. In alcuni punti il manifesto molto serio diventava di colpo così esilerante che si rideva decine di minuti, e per ore si scoppiava nuovamente a ridere a ripensarci. Alla manifestazione di Torino dovettero invitare comici famosi al comizio come Fo e Grillo. 

Nel giro di poche settimane dopo la mia esclusione, le masse non parteciparono più al Movimento Notav per la presenza di frange violente. C'è da notare che l'effetto ottenuto sulle masse dopo Genova G8 quando si diceva "un altro mondo è possibile", era che il mondo desiderato da tutti era "a misura di bambino". Un altro mondo è possibile, a misura di bambino.


2006 Lancio definitivo del Motore Schietti e della Serpentina di Schietti: ormai si vede l'umanitá unita nel progetto comune di eliminare la povertá, e quindi la guerra, l'effetto serra, la violenza, la discriminazione, l'inquinamento, la fame. Il Progetto del Grattacielo della Vita sembra ormai messo in moto. Chi più, chi meno, sono tutti impegnati a livello personale, o come organizzazioni, o come stati in qualcuna delle tante campagne possibili. Manca solo l'energia pulita a prezzo più conveniente di petrolio, carbone e nucleare. Serve il Motore Schietti. Quindi svelo a tutti il segreto del funzionamento e comincio a parlarne su centinaia di siti, blog e forum ed inviando mail a governi, polizia, media ed organizzazioni. Anche se mi uccidono a questo punto non è più importante. Bisogna parlare del Motore Schietti. Si vedono bene anche i 500 miliardi l'anno che donerei all'Onu con la tassa mondiale sulla produzione di energia col Motore Schietti da utilizzare per pace, ambiente e povertà. Si vede bene con l'energia anche la produzione di acqua di condensa, riciclata, o dissalata e quindi lancio la Serpentina di Schietti per produrre acqua ovunque, anche nel deserto a meno di 1 cent al litro, vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/2500-litri-di-acqua-potabile-di.html

2006 Giugno ricovero in ospedale della mia padrona di casa per colpa mia: ero a San Terenzio e dovevo liberare l'appartamento perchè la padrona di casa, mia carissima amica, aveva trovato un cliente danaroso per l'estate. Avevo già trovato un appartamentino a poco in Val di Vara, la valle bio, sempre in Liguria. Mi aveva detto di andar via entro la mattina dopo che così dava una bella pulita che arrivavano i nuovi inquilini la sera. Avevo già caricato tutto sul furgone, stavo per partire, ma all'improvviso mi balenò l'idea che la padrona di casa volesse fare una saponata. Allora rientrai nell'appartamento, spostai tutti i mobili dalle pareti, misi anche il letto sopra delle sedie, le altre sedie sopra al tavolo, spostai tutto, la cucina a gas, la bombola, il frigo, e partii felice. 

Verso Settembre telefonai alla mia padrona di casa tutto contento per chiederle se da ottobre l'appartamento era libero come sempre che venivo io a poco. Cavoli, appena sentì che ero io: "disgraziato, cosa ti avevo fatto, mi hanno ricoverata in ospedale, perchè l'hai fatto, perchè perchè". Io non capivo. E lei "tutti i mobili, ho 80 anni come facevo a metterli a posto disgraziato, non capivo più niente, sono svenuta, pensavo mi avessi rotto tutto, mi hanno ricoverata in ospedale". Entrando in casa pensò che per vendetta per qualche motivo le avessi spaccato tutto. Poi solo in ospedale le avevano detto che non c'era niente di rotto. Cercai di spiegarle, per la saponata, per pulire tutto bene. "Sei un pazzo, ma quale saponata, ho 80 anni, ma come faccio a muovere quei mobili, è venuto giù tutto il condominio a vedere che urlavo e che sono svenuta, e che è arrivata l'ambulanza". Non sapevo più come chiederle scusa, ma si rimase amici, mi perdonò. 

Poi rimasi in Val di Vara perchè mi avevano dato l'utilizzo dei boschi gratis per alcuni esperimenti sullo sfruttamento razionale delle foreste. Ma si rimase amici, ogni volta che andavo ancora a San Terenzio mi dava sempre un bacio. Si può anche perdonare nella vita. 

 

2006 Agosto Lumen pubblica un articolo sul Motore Schietti: decine di siti pubblicavano notizie del Motore Schietti a cominciare da Grillo, Repubblica, Corriere. Avevo 40 mila visite al giorno con 2010: Poverty Elimination. Ma Lumen fu l'unica rivista cartacea con una certa tiratura a dare la notizia. Stampava ben 20 mila copie distribuite fra erboristerie, centri estetici, naturopati, centri yoga, e nelle edicole di tutta Italia.  L'articolista aveva un amico ingegnere, non aveva dubbi. Poi certo era tutto da definire, spiegavo solo il trucco. Poi il mese dopo non rispose più alle mail e non ripubblicò un articolo con la spiegazione migliorata anche offrendo soldi.


Agosto 2006 primo modello del Motore Schietti a pressione atmosferica: ne ho parlato tanto fra il 2006 e il 2015. Per la pressione atmosferica l'acqua rimane in sospensione 10 metri. La colonna d'acqua può essere sfruttata immettendo aria da sotto ed estraendola da sopra. L'aria risalendo produce energia per il principio di Archimede. Parte verrebbe utilizzata direttamente per azionare la pompa dell'aria e parte per produrre energia elettrica. In base ai miei calcoli sarebbero impianti da 2 a massimo 10 kWh. Dubito 50 kWh. La dimensione della colonna d'acqua può essere da 1 a 5 metri di diametro. Oltre conviene fare una seconda colonna a fianco o impilata di sopra. 



Senza pompa ad acqua riuscivo a tenere la colonna di acqua alta 10 metri. Con la pompa ad acqua massimo 7 metri. Inoltre una pompa ad acqua consuma molta più energia di una pompa ad aria. Già migliaia di persone avevano pensato a sfruttare la pressione atmosferica e la colonna di acqua. Ma non erano riusciti, consumavano più energia di quella che producevano. Invece con il mio sistema utilizzando l'aria e due eliche si riusciva. Una delle due eliche azionava la pompa ad aria direttamente senza conversioni energetiche. 

2006-2008- Prima campagna mondiale per lo sfruttamento razionale delle foreste e la produzione di biomassa ecologica per stivare anidride carbonica. Fra il 2006 e il 2008  andai nei boschi della Val di Vara in Liguria, la valle bio italiana, per trovare il modo di produrre solo in Italia 100 milioni di tonnellate di biomassa senza tagliare alberi o distruggere le foreste dando lavoro a milioni di persone. Fu un grande successo, oltre 1000 visitatori al giorno sul mio sito dove pubblicavo video e articoli dal mio bosco, il Parco della Pace, la scuola per lo sfruttamento razionale delle foreste. Le foreste certificate ora sono realtà e così tante altre battaglie come la coltivazione di canapa sativa per produrre cibo, cellulosa e fibre tessili. Rimangono tante idee ancora inutilizzate come quella di utilizzare i tutoli delle pannocchie per produrre cellulosa invece di lasciarci marcire nei campi. O di allargare le siepi a bordo dei campi di altri 2-3 metri con alberi adatti alla falegnameria come noci e castagni. O di alimentare pollame e pesce d'allevamento bio con gli insetti nutriti con sfalci agricoli, foglie di bosco, erba, foglie e potature di parchi e giardini.  A questo link tante altre idee per salvare le foreste e i miei metodi per stivare anidride carbonica: http://domenico-schietti.blogspot.it/2015/09/i-metodi-piu-economici-per-stivare.html

2007 Blog Comitati autonomi: sul mio vecchio progetto di gruppi autonomi non violenti, in contatto fra loro telematicamente, realizzo un blog intitolato Comitati autonomi che ha un discreto successo con quasi 1000 visite al giorno grazie a dei buoni link di collegamento. Sul blog si parla di iniziative, campagne, denunce, idee, Motore Schietti, prodotti boicottati, poteri occulti, effetto serra, povertà, guerra. Le solite tematiche schiettiste, ma con alla fine di ogni articolo un richiamo ad organizzarsi con i propri amici per formare un comitato autonomo e tenersi collegati in internet con tutti gli altri comitati autonomi del mondo.

2008: Monastero Moderno Schiettista: la comunità per la vita d'insieme e trasformare in risorse milioni di persone sole che non riescono a vivere nella società competitiva e si trasformano in costi come disoccupati, pensionati, disabili, artisti, diversi,  asceti, esuberi, divorziati, comunitaristi, chi non vuole figli, ecc, mentre tutti assieme possono svolgere mansioni utili per la società o perlomeno aiutarsi reciprocamente senza gravare sul bilancio pubblico, vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/il-monastero-schiettista-la-comunita.html

2008 la Grandinata del 2025: ero tornato dalla Val di Vara e vivevo a Milano nella casa dei miei genitori. Comprai dei pennarelloni e girando la sera a piedi abituato a fare trekking anche di 20 km in valle, riempii la mia zona di scritte avvertendo della grandinata del 2025 su Milano, causata dall'effetto serra che avrebbe distrutto decine di migliaia di auto con danni per miliardi. Milano è soggetta a temporali e grandinate. C'è anche lo sbalzo termico fra campagna e città. In città nelle giornate di caldo ci sono anche 4 o 5 gradi in più che nelle campagne circostanti. A Milano già di suo si formano temporali, ma con l'aumento delle temperature diventano delle bombe temporalesche molto forti ( i down burts). Nel 2021 ormai è normale sentire di bombe di pioggia o di grandine. Nel 2008 non si sapeva nulla delle grandinate con chicchi come arance o come uova che distruggono migliaia di auto. Avvertivo di piantare decine di migliaia di alberi. Scrivevo ovunque Motore Schietti. Credo di aver fatto almeno 500 scritte, forse 1000 nei punti più strani dove mi sembrava potessero durare e non disturbassero.


 

2008 Recinzione al campo di basket di Via Dezza: Per tenermi in forma tornai alla mia passione giovanile, il basket. Comprai il pallone e le scarpe adatte e andavo ogni mattina ad allenarmi al campetto di Via Dezza. Speravo di tornare in forma e poi giocare al pomeriggio con quelli bravi. La palla però continuava a finire in strada perché il campetto era senza recinzione. Giocando da solo o in due o tre, tiravo e la palla spesso finiva in strada. Le macchine ci andavano sopra, o dovevano frenare di colpo. Sentivo un terribile dolore alle palle, rischiavo il varicocele. Una sera sul tardi uscii di casa con un paio di pennarelloni a vernice e scrissi decine di frasi per chiedere la recinzione, come il campetto di calcio lì vicino. Ne feci tante, anche per altri problemi nel quartiere, alla fine ero stanco, addirittura mi addormentai su una panchina e al mattino andai a prendere cappuccino e brioche.  Firmavo Motore Schietti quindi fecero scandalo. Nei giorni successivi coinvolsi altri giocatori a parlare su quelle scritte ed erano tutti d'accordo. Dissi a tutti che dovevamo lottare insieme per avere le recinzioni, scrivere al sindaco, rifare le scritte. Cominciai a scrivere all'assessore e al sindaco. Purtroppo non tornai in forma per affrontare le partitone del pomeriggio ed avendo decine di ragazze che volevano uscire con me andavo a correre al parco o giocare a badminton o al bowling con loro. 

2008 investimenti etici di Schietti: ormai mio papá é anziano e mi affida i risparmi da gestire. Poca cosa, i soldi per un badante per lui e mia madre. Gli avevo sempre dato buone dritte, ma per la prima volta gestisco dei soldi in prima persona anche se dovevo chiedere il loro consenso per ogni operazione (si vede anche il contrario, loro per operare dovevano chiedere che io facessi l'operazione). Sviluppai quindi delle tattiche per investire con regole applicabili da tutti. Ecco gli investimenti etici di Schietti con tutti i prodotti in cui investire diversificando in immobili, etf azionari, oro, etc in materie prime, assicurazioni, pensioni, senza essere truffati da procuratori di banca, giornalisti e finanzieri senza scrupoli. Gli investimenti etici erano uno dei capisaldi di 2010: Poverty Elimination. A questo link tutti gli investimenti etici del mondo dal proprio cellulare: https://domenico-schietti.blogspot.com/2020/06/investimenti-etici-di-schietti-alla.html

Dal 2008 raccolte firme: Adesione a migliaia di raccolte firme su siti come Chance.org e  Avaaz. Le Internet Campaign ormai sono partite in grande stile in tutto il mondo.

2009 Gruppo Facebook villaggio vacanze Lago Maggiore: fra i vari gruppi Facebook di vecchi amici che cerco di creare ha un discreto successo quello degli amici del lago Maggiore di quando andavo in vacanza da ragazzo. Si iscrivono in decine, quasi tutti i vecchi amici. C'è un clima festoso, ma dopo pochi giorni alcuni si mettono a discutere e litigare su ogni cosa dicessi e mi defilo per evitare repressioni anche ai miei amici (soprattutto dopo che viene boicottata in ogni modo la mia idea di una festa in cui ritrovarsi tutti insieme in riva al lago un sabato sera a fare Ale oohh ale ohhh per 5 minuti e poi chi voleva rimaneva a per un aperitivo e una cena e chi voleva ripartiva). Meglio che la facessero senza di me. Il post del Motore Schietti viene letto, ma non viene commentato. Si ride a non finire sulla raccolta firme contro il gassificatore sulle rive del lago rifornito con aerei idrovolanti carichi di gas dal Qatar. Viene pubblicato anche il video del 1985 in cui ero il leader dei finti poveri e della guerra tra bande per le uniche 3 fighe. Lo scarico, ma rimane perso in un computer che non ho più.

2009 Gruppo Facebook ex umanisti: formo un gruppo Facebook per la Nazione Umana Universale (One Nation) a cui invitare i vecchi amici umanisti del centro sociale e dei giornalini di quartiere. Ne trovo almeno un centinaio, ma quasi nessuno scambia l'amicizia, si iscrivono solo in 2 e dopo pochi giorni lo abbandono. Con alcuni chiacchiero, ma dopo pochi giorni non risponde più nessuno ai miei messaggi. Molti erano siloisti e chiaramente mi boicottavano, altri temevano che lo fossi.

2009 Gruppo Facebook Compagni di classe Gonzaga: formo anche un gruppo Facebook con i compagni di classe del Gonzaga, se ne iscrivono una quindicina, anche di quelli allontanati fra la prima e la terza. C'è da notare che si iscrive anche lo stranoto picchiatore che mi aveva rotto un braccio e che avevo steso rompendomi un mignolo. Viveva in una località vicino al Marocco, credo a Tarifa dedito alla cannabis e a vaghe contestazioni al sistema. Con alcuni chiacchiero, ma dopo la ricomparsa del bullo non risponde più nessuno ai miei messaggi. Un amico che voleva incontrarmi con altri compagni disdice frettolosamente l'appuntamento. Nessuna pubblica più nulla o commenta sul gruppo Facebook della classe dopo i saluti del bullo agli ex compagni di classe.

2009 Marzo Tentato Omicidio con trombo e infarto: non si saprá mai la veritá. Ero delusissimo dopo aver aperto i gruppi Facebook con i miei vecchi amici. Il complotto era capillare e i nemici dell'umanitá si erano subito fatti sotto minacciosi. Sentivo su di me minacce di morte. Ero amareggiato, shockato, e prima di andare a correre al Parco di Trenno mi comprai una scatola di biscotti dolcissimi con farcitura alla crema di albicocche che mi mangiai tutti per farmi passare l'amaro. Ero pieno, quasi nauseato certamente con glicemia e colesterolo al massimo e non riuscivo a correre. Camminavo, stavo facendo il giro del parco, era una mattina primaverile, c'era un forte vento. 

Incrociando delle persone cominciai a sentire girare la testa e dovetti sdraiarmi. A pochi metri, massimo 15, un'altra persona si era sdraiata a terra. Dopo 10 minuti entrambi ci alzammo. Io andai verso la mia macchina, ma la testa girava. Andai a casa, ma la testa girava. Telefonai al medico, ma mi disse di non preoccuparmi. Il giorno dopo girava ancora la testa, il medico mandò un cardiologo a domicilio che mi fece l'elettrocardiogramma. Mi disse che non avevo niente, a 43 anni sportivo escludeva problemi al cuore. Ma mi girava sempre la testa e andai al pronto soccorso portato da mia sorella dove mi diagnosticarono in 5 minuti un trombo e un principio di infarto. Fui operato dopo neanche 10 minuti dal mio arrivo e mi misero uno stent (un divaricatore di arterie). 

In camera con me c'era anche il signore caduto a terra a Trenno vicino a me, anche lui con trombo e infarto. Chiesi delle indagini essendo l'inventore del Motore Schietti, ma esclusero un avvelenamento. Ci facevano l'esame del sangue ogni mattina e non ho idea di che indagini attuarono. 

Nel giro di un anno mi ripresi perfettamente, diciamo al 98% e tornai a correre, sciare, nuotare. Mio padre scherzava e mi diceva che ero un sopravvisuto a stent. 

Il dubbio che avevo era che ricontattando i miei vecchi amici su Facebook, i petrolieri avessero pensato che potessi formare un grosso gruppo su Facebook e attuare i miei progetti rivoluzionari, o trovare finanziatori per il mio Motore, o rompere l'isolamento, e perciò avessero pensato di uccidermi. Oppure gonzaghini o siloisti o amici del lago non volevano emergesse la veritá sul loro passato. 

I medici discussero a lungo, secondo loro era improbabile che una persona potesse sopravvivere 28 ore con un simile trombo senza che mi fosse venuto un infarto e fossi morto in pochi minuti.

Per assurdo potrebbe essere stata quella persona con l'infarto come me a spruzzare la sostanza trombolitica e il vento averla fatta finire anche su di lui. Mi disse che era un ex marinaio dell'esercito che aveva girato il mondo.

2009 Chiusura primi due profili Facebook: per motivi non chiari mi chiudono nel giro di pochi mesi due profili Facebook e perdo tutte le amicizie del liceo, del Lago, degli Umanisti, e amici vari. Al terzo profilo non li contatto più temendo che il motivo per cui mi vengano chiusi i profili sia di impedirmi di riallacciare vecchie amicizie e parlare del Motore Schietti. Essendo che comunque non si era definito nessuno, non mi scrivevo con nessuno, non avevo aperto gruppi con nessuno, lascio tutto lì e mi dedico dal 2010 all'apertura di gruppi e pagine sul Motore Schietti o a partecipare ad altri gruppi già avviati.

2010 denuncia per violenza sessuale: due giorni dopo aver aperto la prima pagina Facebook sul Motore Schietti sul tema No nucleare No effetto serra, l'8 Marzo, la polizia postale mi convoca per una presunta violenza sessuale avvenuta nel 2006 ad una attrice famosa di cui non mi fanno il nome. Essendo postale suppongo in internet, ma non mi dicono se reale o virtuale. Nel 2006 frequentavo siti d'incontri e vivevo a San Terenzio, e Tavarone, impossibile. Non mi ero visto con nessuna ragazza. Con me le ragazze ci stanno tutte, se mi fossi avvicinato a quell'attrice nel 2006 coi capelli lunghi, fisicato, si sarebbe messa a ridere, avrebbe attaccato bottone. Nei giorni successivi vennero chiamati anche mio padre e mia madre che non finivano più di ridere, dovevano prendere un avvocato gli avevano detto. Io dissi al commissario essendo l'8 marzo di mandare all'attrice un mazzo di mimose da parte mia. Ma era chiaro che si trattava di una minaccia che se parlavo del Motore Schietti su Facebook mi davano 10 anni di galera denunciandomi per una violenza sessuale mai avvenuta in accordo con polizia e un'attrice famosa. Una violenza sessuale si denuncia il giorno stesso non 4 anni dopo. Deve essere reale, perché virtuale basta bloccare se non si vogliono ricevere messaggi o chiudere il telefono.


2009Prima Campagna Mondiale per Organizzare i Buoni: su Facebook comincio a formare gruppi per organizzare i buoni attorno a varie tematiche o a iscrivermi a gruppi esistenti. E' evidente che se i buoni ( i saggi, gli ecologisti  i giusti, i nonviolenti) fossero già organizzati sin da piccolo sarei andato da loro e mi sarei unito. Invece ho fatto io la prima campagna mondiale contro l'effetto serra, la prima per eliminare la povertà, la prima per un mondo senza guerre, la prima denuncia alla polizia contro l'effetto serra e tante altre iniziative. Quando ho inventato il Motore Schietti subito sarei andato da loro e mi avrebbero applaudito, aiutato, protetto, e invece nessuna organizzazione mi aiuta in nessun modo. I cattivoni occupano anche le posizioni dei buoni per lucrare sulla bontà, i finti buoni. Quindi coi fondi del Motore Schietti si dovrà organizzare anche i buoni cercando di coagularli attorno allo Stile di Vita Schiettista e alla Dottrina di Schietti. 

2009 Giornata Mondiale della Buona Azione: Quindi diventano sempre più essenziali la Giornata Mondiale della Buona Azione di cui creo una pagina su Causes e una su Facebook ( vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/giornata-mondiale-della-buona-azione.html ) e gli incontri per diffondere lo Stile di Vita Schiettista ( vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/incontri-del-movimento-schietti-per.html ). E quindi il sito internazionale del Movimento Schiettista a cui possano iscriversi tutti i gruppi locali per coordinare tutte le iniziative e creare un social per buoni, saggi, giusti ed ecologisti. Gruppi locali decentrati che hanno iniziative autonome e iniziative in comune in contatto fra loro telematicamente il vecchio concetto di Schiettismo ai tempi degli umanisti. A riprova che i buoni non si siano ancora organizzati, non hanno ancora un leader mondiale, non hanno iniziative in comune e alcune idee basi di riferimento per ordinare il mondo e indirizzare le azioni dei singoli. A questo link le mie principali proposte https://domenico-schietti.blogspot.com/2020/04/le-proposte-di-schietti.html

Dal 2009 - Campagna per promuovere il dibattito sull'eutanasia per i malati di Alzheimer: ormai nessuno è d'accordo con l'accanimento terapeutico, ma non c'è chiarezza se nel caso di malati di Alzheimer e demenza senile vada considerato accanimento terapeutico. Siccome nel caso si sospendessero i medicinali l'agonia potrebbe essere lunga va capito se è tollerabile l'eutanasia attiva, semmai facendo prova in nazioni o in regioni pilota (come Belgio ed Olanda), ad alcuni sospendendo le cure con l'eutanasia passiva, ed ad altri praticando l'eutanasia attiva. In Italia i casi sono oltre un milione e diventeranno presto due milioni. C'è un problema anche di costi che ora incide di 70 miliardi l'anno e presto di più del doppio. Con progressi nelle cure di tumori e malattie cardiopatiche potrebbero diventare anche 4 milioni solo in Italia, facendo fallire gli stati. Numerosi i miei interventi in dibattiti sui media e mail.


2010 sbarco sulla Luna sacra a Iside: Non volevo raccontare questo episodio perchè sa di bufala e complottismo, però va detto. Per riprendermi dal trombo e dall'infarto, ormai guarito, su consiglio del cardiologo decido di fare un viaggio e vado sulla Luna. I costi sono altissimi, non bado spese, ma ci voleva un bel viaggio nel regno di Iside. Durante il viaggio, essendo la Luna Piena simbolo della Dea Madre, decido di cominciare a parlare seriamente del culto di Iside boicottato da millenni. Nel cattolicesimo Iside ( Ceres, Gea, la Grande Madre, Tanit, Madre Natura) venne sostituita dalla Madonna. La divinitá femminile in cui si vedono le virtù femminili viene messa dai cattolici fuori dalla Trinitá, relegata a culto minore. In altri culti come l'Islam, la Massoneria e l'Ebraismo le virtù e le divinità femminili nemmeno vengono considerate. Con il boicottaggio di Gea e delle virtù femminili, da millenni le donne vengono sottoposte all'uomo e considerate esseri inferiori con virtù secondarie, come Gea confronto a Dio. Da qui nasce la visione della donna inferiore invece che diversa, con virtù proprie differenti, ma complementari a quelle maschili. E semmai come nella società occidentale per emanciparsi deve coltivare virtù maschili, come fare il soldato, il ferroviere, lo scaricatore di porto, la tifosa di calcio, invece della maestra di asilo,  l'infermiera, la psicologa, la prostituta, la ballerina, vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/la-difesa-dellambiente-e-delle-donne-la.html


2010 il Mappamondo al Contrario: di ritorno dalla Luna invento il Mappamondo di Schietti con l'emisfero australe riposto di sopra e per eliminare la sottomissione psicologica che fa sembrare il sud del mondo riposto al di sotto e quindi i suoi abitanti situati ad un livello inferiore. Spesso si ritiene che per andare in meridione si debba prendere una scala per scendere, mentre per andare in settentrione si debba salire, quando invece il mondo è sferico e a livello del mare l’altitudine ovunque è di zero metri. Si viaggia orizzontalmente in linea curva, non verticalmente, ma nessuno produce il mio mappamondo e chi vive in meridione viene considerato inferiore in tutto il mondo. Una buona ubicazione di se stessi nel mondo è la base di ogni ragionamento pratico a livello globale. La prima volta che tornai dalla Luna inventai il Punto di Vista Globale, la seconda volta il Mappamondo di Schietti.



2010 il doppio passo (ristorante, o spesa e cena a casa tua?) contro la prostituzione coatta: non essendo facile a 45 anni cuccare per strada e tantomeno in rete e non potendo frequentare associazioni ed organizzazioni essendo boicottato, perseguitato, diffamato, ed essendo che anche offrendo una cena a ristorante non risolvevo nulla spendendo un sacco di soldi, ideai il doppio passo. Proponevo alle ragazze che conoscevo in rete se preferivano una cena a ristorante pagata da me, o dare i soldi a loro, fare una bella spesa, e cenare a casa loro un bel pranzetto vegano. O come variante offrire il cinema o il teatro, o andare a spasso e dare i soldi a loro. Gita in montagna o andiamo al parco a fare un pic nic e do a te i soldi della benza? Poi ovvio per fare sesso bisogna piacersi, é un altro discorso e diventa essenziale lo Stile di vita schiettista. Ce ne sono ancora centinaia in fila che aspettano, non ho ancora finito. Alla faccia di chi va con prostitute coatte alimentando il traffico di esseri umani, con migliaia di donne scomparse ogni anno e interi popoli ridotti a puttanifici per esportare prostitute ed aprire bordelli cinesi, thailandesi, brasiliani, rumeni, albanesi, nigeriani in ogni quartiere del mondo. In tante varianti: campo di badminton a pagamento, o partita al parco con la mia rete tirando le linee con spago e picchetti e do a te i soldi ( con la variante andiamo a correre)? Andiamo al bowling o andiamo al paro con le bocce? Ideale anche per poverissimi o giovanissimi, gelato e caffé o fontanella al parco e do a te i soldi? Per chiacchierate virtuali, offrire un buono amazon da 10 come se si avesse offerto un aperitivo, però si chiacchiera tutta la sera (se a 15 ci stanno migliaia di web cam girl, ovvio che se è un'amica non più di 12, se no allora si cambia ogni sera). Se non si vogliono implicazioni su Chaturbate con 10 euro ti danno 100 tips e per tutta la sera puoi chattare con modelle che si spogliano gratis per tutti ad offerta libera dando tips a decine di ragazze.


2009-2011 - Vittoria al referendum contro il nucleare. Con la mia pagina Facebook No Nucleare ho contribuito alla vittoria al referendum e ho condotto ricerche pubbliche sui metodi boicottati per produrre energia che hanno portato alla conclusione che il Motore Schietti sia il metodo migliore. Tutti i video su You Tube di motori free energy non spiegavano il trucco. Un video in cui si vede accendersi una lampadina o qualcosa che gira come i motori magnetici non significa nulla. Va spiegato il trucco. L'unico trucco per produrre grandi quantità di energia spiegato in internet è il Motore Schietti. Divenne evidente che dovevo parlare del mio motore e non di bufale. Nel caso ci fossero stati altri metodi sarebbero  emersi quando avrei sfondato col Motore Schietti. 

C'è da notare che su Repubblica, su ogni articolo riguardante il referendum mi lasciavano inserire almeno 10 o 20 commenti a vario nome, anche parlando di metodi boicottati per produrre energia, e quindi la mia opinione era molto influente. Le ricerche su Google di Motore Schietti, ma anche motori magnetici, fusione fredda, idrogeno, Kantius, Meyer, Tesla erano tantissime. Le visite al mio sito erano migliaia al giorno. Non pagai Facebook per pubblicità a pagamento perchè non mi era chiaro il funzionamento dell'account pubblicitario e il costo. Ero comunque sicuro della vittoria. Temevo scattasse un duro boicottaggio. Non capivo se dalla mia pagina si poteva pubblicare a pagamento o mi avrebbero bloccato facendomi perdere i miei fans. Forse dovevo aprire un altro profilo e non farlo a mio nome e non parlare delle mie invenzioni, ma allora ovunque già se ne parlava.  Provai anche a fare delle riunioni virtuali su Facebook con i fans più accaniti, ma erano tutti infiltrati e si litigava su questioni inutili. Gli dissi va bene, ognuno apre la sua pagina Facebook sul Nucleare e si vedrà. L'aprirono, ma nessuno pubblicava niente e non li ricontattai. 

2011 Fukushima: avevo avvertito almeno cento volte con articoli sulla mia pagina Facebook No Nucleare e mail mandate a media, presidenti, organizzazioni che c'era il rischio di incidenti nucleari e che bisognava parlare del Motore Schietti e dei metodi boicottati per produrre energia e quindi fare un concorso per invenzioni prima del referendum sul nucleare. Gea con Fukushima diede una chiara indicazione di voto, miliardi di persone pensarono che non fu un caso. Come a Three Miles Island prima dell'uscita del film Sindrome cinese. Come Chernobyl nel momento del crollo dell'impero sovietico e sulla possibilità di incidenti nucleari e impianti obsoleti. La sequenza di errori a Chernobyl fu tale che nessuno ebbe dubbi che non fu una coincidenza: o lo fecero apposta o era un segno divino che possono sempre capitare errori. Non avendo poi col tempo trovato altre invenzioni migliori del Motore Schietti non c'erano dubbi che Dio e Gea con Fukushima accreditarono il Motore Schietti e quindi fu fatto per me. Il referendum venne vinto, ma non furono chiusi tutti gli impianti nucleari, anzi continuarono a farne di nuovi senza dare il Motore Schietti. Quindi presi atto che al potere c'erano folli in sindrome autodistruttiva e che si sarebbe arrivati alla fine del mondo. Dio e Gea per aiutarmi non potevano fare più di Fukushima, se no allora non erano più suggerimenti o accreditamenti, ma presa del potere violando la regola del libero arbitrio e che vogliono educarci e non farci schiavi.

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2011 i motori perpetui ed overunity comprovati scientificamente dimostrati: le mie ricerche sui metodi per produrre energia boicottati portarono alla luce alcuni tipi di motori perpetui od overunity sicuramente funzionanti, ma non convenienti. Per cominciare il metodo Jager-Le Coultre che sfrutta la pressione atmosferica e il variare della temperatura. Sin da piccolino mio padre mi faceva guardare il suo Athmos, l'orologio Jager-Le Coultre che girava senza sosta senza mai fermarsi. Una grossa rotella zigrinata che girava perpetuamente. Calcolando le dimensioni necessarie per produrre abbastanza energia andava costruito alto almeno 100 metri per produrre 1 MW. Fattibile, ma poco efficiente, con anidride carbonica invece di cloruro di etile come gas da espandere e comprimere.

Poi le pile a secco e l'orologio perpetuo di Zamboni. Le pile a secco attirano energia elettrostatica come sfregando un maglione di lana. E con questa energia condensata Zamboni ci azionava un elettropendolo e ci faceva funzionare un orologio. Ne sono conservati esemplari in decine di musei. In ogni città italiana c'è una via che gli viene dedicata. Per produrre almeno 10 MW servivano pile a secco almeno alte 20 metri con decine di tonnellate di rame e manganese. Sicuramente un metodo efficiente, ma molto costoso per la caccia al rame che si scatenerebbe. Non ne potrebbero essere fatti più di 1000 in tutto il mondo. Sicuramente non 100 mila. Non avevo trovato tracce di orologi perpetui con condensatori più economici.

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Poi il metodo Tesla per accendere lampadine a distanza con la famosa bobina di Tesla. Migliaia di lampadine accese con il consumo di una sola lampadina. Però con le lampadine al led il guadagno non era più così evidente e le lampadine sempre accese danno fastidio.


Le pompe di calore che azionano i condizionatori per rinfrescare o riscaldare. Per ogni kwh di energia elettrica immessa producono 4 kwh di calore o di fresco. Un po' costose le pompe di calore geotermiche, ma quelle ad aria normalmente in vendita in ogni negozio. Le pompe di calore sono l'alternativa al metano per scaldare le case. Le pompe di calore ad aria funzionano solo con temperature superiori a 4 gradi, anche se forse con qualche trucco potrebbero funzionare in scantinati.

 
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Mentre i motori magnetici per funzionare avrebbero bisogno di una sostanza che schermi il neodimio senza venirne attratta. Il rame non viene attratto, ma non scherma, Il ferro scherma, ma viene attratto. Per produrre l'energia elettrica per una casa, circa 1,5 kwh servirebbero almeno 20 mila euro di calamite che quindi attirerebbero ladri. E non ci sarebbe neodimio per tutto il mondo.
 
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Funzionanti ma molto costosi o inquinanti rispetto al Motore Schietti anche impianti eolici giganteschi sia di terraferma che in mare aperto. La mia vecchia invenzione denonomita "la nave di Schietti" per lo sfruttamento eolico in mare ormai è stata surclassata dalle piattaforme off shore.

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E anche metodi per sfruttare le onde, la geotermia, il solare termico.

2011 No Effetto serra - Energia Pulita Rinnovabile: cambio il nome della mia pagina contro il nucleare che diventa la prima pagina mondiale su Facebook contro l'effetto serra

Dal 1986 e poi dal 2011 - Prima campagna mondiale per vietare gli allevamenti intensivi: ormai si sta formando una vasta coalizione tra ambientalisti, animalisti, vegani, vegetariani, dietisti, medici, salutisti e buongustai contro gli allevamenti intensivi. Io aderisco a questa coalizione da sempre e quindi sento di poter dire che sto partecipando in modo decisivo a questa campagna con il mio vecchio concetto di Dieta Sostenibile di cui sono sicuramente fra gli ideatori. Gli allevamenti intensivi sono responsabili fino al 30% delle emissioni serra e nel futuro con l'aumento della popolazione e dei consumi di carne potrebbe diventare il 50%. Il consumo di acqua e cereali per gli allevamenti intensivi causa impoverimento, deforestazione, spreco di risorse. E quindi bisogna passare ad una dieta vegana almeno 5-6 giorni alla settimana:  https://domenico-schietti.blogspot.it/2015/09/vegani-vegetariani-semivegetariani.html



2012 denuncia ad ebay ed Elon Musk per feedback fittizi e truffa al popolo italiano: sotto Natale per la mia campagna per un regalo etico-vegano-ecologista contro il consumismo, volevo provare a regalare dei 500 lire d'argento alle mie nipoti. Partecipai ad un'asta su ebay a prezzo stracciato, ma la persi. Era la mia prima volta su ebay per un cifra consistente. Dopo Natale mi ricontattò il venditore che mi disse che l'asta non era andata a buon fine, se ero ancora interessato. Il prezzo era come da un compro oro quindi comunque basso, ma onesto. Guardai i feedback e ne aveva oltre 50 con quasi 5 di media.  Era un buon venditore. Mandai i soldi con un bonifico, ma non arrivarono mai le monete. Cercando di capire meglio con i Carabinieri, quei feedback erano fittizi, tutti da 2 euro, massimo 3 euro. Effettuai la denuncia sia al venditore che ad ebay. I Carabinieri ricevevano in tutta Italia almeno 10 denunce al giorno per truffe su ebay per feedback fittizi. Ero arrabbiatissimo, volevo il comandante dei Carabinieri, urlavo come un pazzo, era una truffa al popolo italiano. Ebay prendeva anche una percentuale su quelle finte transazioni. Era chiaramente colpevole. Volevo giustizia, class action, il culo di ebay, i miei soldi indietro. Ma i Carabinieri insabbiarono. Pur avendo telefono, numero iban, profilo ebay, del truffatore non andarono a prendere nemmeno lui. Ora ebay è praticamente fallito, vanno tutti su Amazon. Il popolo italiano non è scemo, nemmeno gli altri popoli del mondo. Il carabiniere mi fece capire che tutti gli altri non denunciavano ebay, ma solo il truffatore, che una denuncia ad una grande multinazionale non era consigliabile. Lo appesi al muro e arrivai all'insulto "ma che cosa dice, difende i truffatori del popolo italiano? Ma stiamo scherzando?". Arrivò un altro incaricato che effettuò la denuncia e mi fece capire "lei due metri vero". Gli feci capire almeno 9, per cose del genere ne bastano 2, ma ne avevo anche per faccende da 9 o da 15. Non ho mai smesso di chiedere quei soldi ai carabinieri. Elon Musk il proprietario di ebay è il secondo uomo più ricco del mondo, deve pagare. Ci tengo molto a questa campagna perchè è una dimostrazione pratica che Polizia e Carabinieri su tantissimi problemi non perseguitino grandi aziende multinazionali nonostante migliaia di denunce e che se ci fosse lo Schiettismo subito aiuterei tutti in una class action con un apposito ufficio consumatori schiettista. Gli uffici consumatori come anche programmi televisivi tipo Iene, Report e Striscia la Notizia si scagliano sempre verso piccoli colpevoli.

13 Gennaio 2012 Costa Concordia e Schettino: dopo decine di articoli e mail a media, presidenti ed organizzazioni in cui spiegavo che senza il motore Schietti e le mie proposte sarebbe finito il mondo, affonda la Costa Concordia e la strana coincidenza che il capitano fosse Schettino fa pensare tutti a me e al Motore Schietti. Petrolieri e nuclearisti iniziano a soprannominarmi Schettino. Le strane coincidenze dell'incidente a cominciare da Venerdì 13, al nome della nave e le allegorie contenute sulla convivenza in pace, il nome del comandante, gli errori inverosimili che scagionavano almeno in parte Schettino che però abbandonava la nave nonostante le ingiunzioni di Di Falco alla guida dei soccorsi, fanno tutti pensare che non fosse un caso. Scrissi alcune mail a media, presidenti ed organizzazioni rivendicando l'attentato a nome di Dio e Gea per accreditare il Motore Schietti e le mie proposte, ma non ottenni risposta. Anche dalla mia pagina Facebook feci notare le strane coincidenze e che quindi era un accreditamento di Dio e Gea, ma appunto tutti mi prendevano in giro chiamandomi Schettino. Si vide chiaramente che Dio e Gea volevano accreditarmi e anche compiere attentati per me, ma che al potere c'erano idioti in sindrome autodistruttiva che non accettavano segni, allegorie, messaggi di Dio e Gea e proseguivano come ubriachi contromano verso la distruzione finale rappresentata dalla Costa Concordia che era affondata. Socialmente la vicenda venne presa un po' come quella del Titanic, si vide proprio nella nave che affondava il mondo che affondava con i sogni di ricchezza, pace, felicità.

2011-2014 - Blog, ricerche per completare la Dottrina di Schietti, mail a potenti. Essendo che su Facebook i miei articoli non venivano mostrati, quasi nessuno cliccava, non cresceva il numero di iscritti, provai a realizzare ancora dei blog, senza grandi risultati, massimo 500 visualizzazioni al giorno, che però mi hanno permesso di approfondire le ricerche su centinaia di argomenti per scoprire il motivo per cui i potenti distruggano il mondo e facciano soffrire la gente. Giunsi così ad una prima edizione della Dottrina di Schietti: https://domenico-schietti.blogspot.it/2016/05/la-dottrina-di-schietti.html. In questo periodo avendo perso le speranze di coinvolgere milioni di persone in internet scrivevo tutti i giorni a governi, ambasciate, organizzazioni, poteri occulti, polizia, spiegando del Motore Schietti, la Dottrina di Schietti e tante altre iniziative. Importanti anche le ricerche su prodotti boicottati, invenzioni, campagne di sensibilizzazione e storia del complotto globale. Da notare in questo periodo che quando mi pubblicavano commenti in articoli su Repubblica e Corriere citando il Motore Schietti (modello a pressione atmosferica del 2006 in genere) centinaia di persone fluivano nel giro di poche ore verso il mio sito, ma senza apparenti sviluppi.

Fra i prodotti boicottati pubblico:

- il farro, il cereale con il 15% di proteine contro il 6% di riso e l' 11% di grano, il cibo mangiato da egizi, sumeri, romani, che convertirebbe miliardi di persone al veganesimo insieme a  legumi. Poi grano saraceno, quinoa, (meglio se con legumi, piselli, cipolla e carote per esempio), semi di canapa decorticati, farina di soia tostata non degrassata, germogli  di lenticchie giganti e mung, pop corn di amaranto, vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/vegani-vegetariani-semivegetariani.html

- il medicinale boicottato per prevenire il 70% dei tumori, il sulforafano in capsule di polvere di germogli di broccoletti con 10% di sulforafano, vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/stop-cancro-le-proposte-di-schietti.html

- i farmaci naturali in alternativa agli antibiotici per batteri e virus resistenti (in questo articolo parlavo di polmonite resistente agli antibiotici molti anni prima del Covid): https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/batteri-e-virus-resistenti-agli.html

- acido folico e vitamina B12 per prevenire l'Alzheimer: https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/alzheimer-trovata-la-cura-preventiva.html

- i pesticidi ad acqua ozonizzata che rendono inutili i pesticidi e rendono tutta la frutta e verdura bio vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/stop-pesticidi-con-lacqua-ozonizzata.html

- le lavatrici ad acqua ozonizzata che rendono inutili i detersivi vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/lavatrice-e-lavastoviglie-di-schietti.html

- l'auto ad idrogeno di Schietti: https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/auto-ad-idrogeno-di-schietti-con-8.html

- l'auto ad aria compressa di Schietti: https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/minicar-ar-aria-compressa-di-schietti-4.html

- la serpentina di Schietti per produrre acqua di condensa anche nel deserto: https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/2500-litri-di-acqua-potabile-di.html

- la canapa per produrre fibre tessili, cellulosa, olio con omega 3 e omega 6, droga leggera, cibo: https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/coltivazione-canapa-sativa-con.html

- metodi alternativi al glifosato per estirpare le erbacce dalle coltivazioni: https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/glisofato-lerbicida-cancerogeno.html

- le tisane rilassanti e altri prodottti o metodi naturali che possono sostituire i farmaci, le droghe e gli alcolici che generano dipendenza: https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/lalternativa-alle-droghe-al-sesso.html

- il safari fotografico invece della caccia e dei pallini al piombo con siti appositi in cui esporre le catture fotografiche: https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/divieto-di-caccia-divieto-di-pallini-al.html

- la stevia invece dello zucchero, un dolcificante naturale senza calorie che può sostituire lo zucchero che è dannosissimo per la salute perchè riduce le difese immunitarie ed è responsabile delle principali malattie come obesità, cardiopatie e tumori. Ottimo anche il sucrasolo. Se si vuole dimagrire non basta essere vegano, bisogna eliminare lo zucchero. La sensazione di fame tipica delle persone in sovrappeso è determinata dall'insulina che viene prodotta dall'organismo per assimilare lo zucchero. Stivato lo zucchero in pochi minuti sotto forma di grasso, l'insulina rimane in circolo e chiede altro cibo. Più zucchero si mangia e più viene fame. Non vanno superati i 25 gr al giorno, vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/vegani-vegetariani-semivegetariani.html  

8 Marzo 2014 cade l'aereo malese: il 9 Marzo 2014 rivendicai la  scomparsa dell'aereo malese mai più ritrovato, dopo decine di mail a media, presidenti ed organizzazioni in cui avvisavo che Madre natura stava per colpire per il boicottaggio dei miei blog e delle mie pagine Facebook, in particolare per l'utilizzo dell'olio di palma. Il giorno prima mandai l'ultima mail in cui spiegavo che l'ultimatum sull'olio di palma era scaduto. La polizia scientifica venne a casa mia a perquisire tutto anche box e cantina per cercare l'aereo malese e il Motore Schietti alto 30 metri e gli urlai per 2 ore mostrando la cannuccia del Motore Schietti (non trovarono l'aereo malese e nemmeno il Motore Schietti alto 30 metri). E poi cadde il secondo aereo malese per cause ancora controverse. La Malesia era il paese con il più alto tasso di deforestazione per coltivare l'olio di palma, la scomparsa dell'aereo avvenne l'8 Marzo Giornata della Donna, nel giorno che si registrò la più alta temperatura di sempre a Kuala Lampur ed il cielo era completamente coperto da un fitto fumo per gli incendi. La visita della polizia il 21 Marzo giornata mondiale delle foreste e inizio della primavera, giorno sacro a Gea.  Il secondo aereo malese cadde in zona di guerra nel Donbass a simboleggiare guerra con Gea. Il terzo cadde a Dicembre 2014.

Si capì che non si sarebbe mai arrivati a trattative anche se facevamo cadere aerei e praticamente fu il giorno più triste della storia umana. Al potere c'erano dei pazzi in sindrome autodistruttiva che non volevano trattare neanche al terzo aereo abbattuto.

2014 vendita della mia collezione di adesivi: i miei investimenti etici funzionavano bene e praticamente nel giro di pochi anni vendetti tutto quello che avevo in giro di commerciabile, anche cianfrusaglie dei miei genitori, di mia sorella, oggetti inutili che tenevo in cantina, anche scarpe usate, per investire. Gli annunci su kijiji funzionavano, vendevo di tutto, televisori usati, vestiti, alari del caminetto, panca per pesistica, vecchi quadri, giacche di mio padre, collezione di francobolli di mio padre, vecchie casse dello stereo,... Vendetti anche la mia collezione di adesivi. Trovai un appassionato che quando gli mostrai la mia collezione con delle foto non ci riusciva a credere, ne avevo più io che tutti i collezionisti italiani messi assieme. Certo erano tutti adesivi del 1973-75, ma tantissimi. Si pattuì una cifra, mi fece il bonifico, e appena mi arrivarono i soldi lo cominciai a prendere in giro dicendo che era uno scherzo, gli avevo fregato i soldi, che per quella cifra cosa voleva che gli spedissi tutti quegli adesivi, al massimo gliene mandavo 3 o 4. Era impazzito, non solo per i soldi, ma per la perdita di tutti quegli adesivi. Tagliai ogni comunicazione, mi scrisse almeno 30 mail, poi gli adesivi arrivarono tutti ed era felice.


2014 primi modelli del Motore Schietti a camera iperbarica: Mi ricordo che prima di lanciare il famoso modello del Motore Schietti del 2015 che lavoravo per potenziare il modello del 2006 a pressione atmosferica. Furono studi durati anni. Già nel 2014 compresi che potevo lavorare dentro una camera iperbarica, ma non sapevo a che pressione era l'aria alla cima del cilindro e se potevo reimmetterla alla base. Pensavo anche ad un cilindro alto solo 3 metri ma dentro ad una camera iperbarica a pressione 30. Il dubbio di farlo alto 40 metri dentro ad una camera iperbarica a pressione 4 era se l'aria da sopra il cilindro veniva estratta a 1 o a 4 bar. A 4 bar poteva essere reimmessa alla base a 4,1 bar con lavoro utile, a 1 bar no, dovevo comprimerla nuovamente. Nelle immagini lo schizzetto originale del 2014 in cui modificavo quello del 2006. A me sembra ci siano 4 bar anche in cima per via della pressione dell'acqua da sotto, ma poi la pompa deve vincere una resistenza maggiore lavorando a 4 bar? Non potevo saperlo e quindi non potevo lanciarlo in grande stile.

2015 Gennaio: prime mail ai potenti, media ed organizzazioni in cui parlo della dottrina di Schietti in versione definitiva.


2015 ultimi incontri reali:  Ero ormai al decimo tentativo di estorsione di denaro da parte di ragazze conosciute in internet con cui uscivo offrendo del denaro a loro se volevano essere invitate a ristorante, o altre varianti. A fare massaggi solo mezz'ora con prostitute coatte ( o dubbie come le cinesi o le albanesi per strada) non riesco proprio. Non coatte sono costose, mezz'oretta che lo fanno solo per soldi non riesco, mi gira la testa devo prendere uno Xanax prima di andare se no sto male. E per alcune ore costano tanto. Allora avvenne per tre volte che trovai una ragazza che era disposta ad uscire con me a fare una passeggiata invece che a ristorante dando dei soldi a lei. Per tre volte avvenne che nel momento che ci si vide in Duomo quando si iniziò a parlare mi andò via la voce. Da morire dal ridere, si era lì per parlare per conoscersi e io ero completamente senza voce alla ricerca di caramelle al miele in qualche bar. Un'ora così a cercare di farmi capire senza voce. In due mesi tre volte. Mai successo prima, mai successo dopo. Era il messaggio di Gea, non ci provare più hanno cercato di fregarti 10 volte cosa fai? Sei in cerca di guai? Ora dobbiamo lavorare lavorare duro col Motore Schietti. Verso Maggio conobbi una ragazza, una modella troppo figa, che era via per lavoro in Sicilia per una serie di servizi fotografici in costume, dovevano fare un catalogo. Un mese di lavoro. Però la pagavano al ritorno e lì non aveva soldi per vivere anche solo per una bottiglietta d'acqua o un gelato. E quindi per 15 € al giorno la sera non usciva faceva sesso anche 3 ore, e di giorno poteva sempre chattare. Da lì cominciai solo virtuale anche a 10 o 12. E ne ho trovate tantissime.

1999-2023 truffe, ricatti sessuali, violenze, gang estorsioni con incontri on line: cercando di conoscere ragazze in internet non avendo più il mio centro sociale e non esistendo un ritrovo di ecologisti, pacifisti, schiettisti mi sono capitate ogni tipo di esperienza. Ci sono centinaia di gang in cerca del pollo da spennare con le truffe a sfondo sessuale. I maschi che fanno parte di gang sono in cerca della rapina del secolo in banca, le donne del pollastro. Ogni giorno sui media si legge di vip invischiati in scandali e truffe. È la punta dell'iceberg. Nel mondo reale, cioè con incontri reali dopo essersi conosciuti in siti di incontri le truffe sono più o meno di questo tipo di cui alcune capitate anche a me o prevenute all'ultimo momento:

- gravidanza indesiderata con richiesta soldi per abortire
- gravidanza indesiderata con rifiuto di abortire da mantenere tutta la vita
- finta violenza sessuale anche con droga dello stupro, assunta a tua insaputa, che se non paghi fanno denuncia
- foto di scene sessuali magari di genere hard o BDSM da mostrare a mogli, colleghi o giornalisti
- denuncia per induzione in prostituzione o ad uso stupefacenti e richiesta soldi se non vuoi la denuncia
- finta maggiorenne che dimostra 25 anni e poi ne ha 16 e denuncia ecc
- calco delle chiavi di casa e furto in casa dopo poche settimane
- calco delle chiavi dell'auto e del box e furto auto
- se esci di casa col Rolex o dei gioielli avvisano dei complici che ti rapinano
- richiesta di soldi per affitto, spesa, debiti, bollette, e se uno comincia a pagare non lo mollano più e lo ricattano 
- amico di famiglia che ha fatto delle foto mentre eravate in giro e che le vuole mostrare al fidanzato geloso che non ti aveva detto di avere e che bisogna pagare per stare zitto
- dopo che sei innamorato la notizia di una brutta malattia e un'operazione costosa, anche solo rifare i denti
- morte di un parente e viaggio all'estero costoso per il funerale e l'eredità
- la ragazza ha già un fidanzato e dopo averla sposata chiede il divorzio e si fa mantenere col figlio vivendo con il suo ragazzo senza prova DNA del figlio
- la ragazza ha malattie e vuole attaccarle a tutti
- e tante altre per esempio la persona non è quella delle foto virtuali, o è lei con vent'anni di più, o ha malattie, o fa parte di gang e ti imparenti con loro che vogliono sempre soldi, o hanno debiti

Mentre virtuali in genere:

- cominciano a chiedere soldi oltre la cifra pattuita o il regalino, iniziano con pochi e poi aumentano
- non sono le persone nelle foto che mandano, possono essere anche gay, maschi o donne mature
- una madre manda le foto della figlia e se le chiedi un video o una foto dice alla figlia di farla
- se mandi foto sessuali col viso ti minacciano di pubblicarle e ti ricattano
- vogliono vederti realmente per passare in azione col piano truffa reale

In genere virtualmente al primo sospetto di essere di fronte ad una truffa si blocca la conversazione. Realmente non conviene addentrarsi per nessun motivo, si viene truffati anche da mogli e fidanzate, le coppie falliscono quasi tutte nel primo mese e i matrimoni nel primo anno 

Non ho fatto studi approfonditi su quello che può succedere ad una ragazza però in genere la vogliono solo scopare e poi lasciare. Si usa dire: "mi vogliono solo scopare". Però certo in caso di troione o figone possono cercare di inserirle nei loro giri puliti o sporchi che siano. Però si legge di migliaia di donne, una su tre, stuprate, picchiate, violentate, anche uccise, o stalkerizzate, revenge porn e via dicendo per non parlare di killer seriali che attaccano malattie a centinaia di donne.

Finché non vengono fatti i punti di ritrovo di quelli che seguono lo stile di vita di Schietti che allora si sta fra noi è impossibile avere relazioni normali. Infatti da secoli si dice chi trova un amico trova un tesoro, chi trova buona moglie ha gran fortuna, donne e meloni ( uomini) fortunato chi li trova buoni. Si dice spesso che nella vita capitano al massimo due o tre buone occasioni e non bisogna sprecarle. Non si dice basta che vai nel ritrovo degli schiettusti e qualcuno puoi trovare e comunque sei tra amici come essere una tribù, e in qualche modo te la cavi, al limite facendo sesso con amiche e amici o scambiandosi i partner o stando in compagnia rimettendosi nel mucchio se la propria storia di amore fallisce cercando di capire la propria categoria sessuale per scegliere partner compatibili.

Mentre uscire per locali sperando di conoscere è risaputo sono al 90% maschi alcolizzati, drogati, viziosi e non come al mio centro sociale 65% ragazze, senza alcol, droghe, carne, ecologisti, pacifisti, non violenti.


2015 Expo, record sui 10 km, medaglia d'oro e ricovero in ospedale: era iniziato l'Expo 2015 da pochi giorni. Avevo addosso una carica eccezionale. Era la mia idea lanciata nel 1997 con la Prima Cena dei Popoli a cui avevo invitato tutti i popoli del mondo a fare una cena insieme portando loro piatti tipici. Con la Carta di Milano che sanciva il diritto al cibo era il mio trionfo. Non riuscivo ad avvicinarmi all'Expo perchè mi da fastidio la ressa. Ma sentivo voglia di battere ogni record. Ero molto allenato, ogni giorno facevo 10 km di corsa al Monte Stella (per l'esattezza 8 giri da 1350 metri all'anello medio, quindi 10.800 metri) ad una media di quasi 11 kmh. Oppure 100 vasche a nuoto (o 70 a seconda dell'intasamento in corsia). Sentivo le gambe che andavano da sole e tentai il mio record della vita a 50 anni. Effettuai 8 giri in 52 minuti ad una media di 12,461. Ero in trance, andavo e non capivo niente. Quando bloccai il tempo alla fine degli 8 giri stavo ancora bene. Feci un po' di stretching, bevvi un po' d'acqua alla fontana. Ma dovetti sdraiarmi sul muretto vicino alla fontana. C'era una medaglia d'oro appoggiata sul muretto. Stavo malissimo, mi sembrava di morire e avevo una medaglia d'oro in mano, quelle con il gruppo sanguigno, era oro. Appoggiai la medaglia non riuscivo a tenerla in mano, pesava 10 kg come sensazione. Stavo male. Rimasi lì. In qualche modo mi ripresi e dopo mezzora andai in auto fino a casa, ma stavo male. Rimasi a letto fino all'alba che avevo ancora tremori, non respiravo, avevo panico e alle 5 chiamai un taxi e andai al pronto soccorso. Non avevo niente, avevo solo bisogno di riposo, ma da quel giorno se corro o nuoto mi vengono palpitazioni, sudore eccessivo, panico, aritmie.


2015 Tecnica di allenamento per evergreen: dal giorno del record dopo vari esperimenti ho inventato una nuova tecnica di allenamento per evergreen (sempreverdi): mantenere la distanza, ma con calma. Siccome facevo 10 km di corsa al giorno, ora faccio 5 km al mattino e 5 al pomeriggio, ma a piedi, di buon passo, senza correre, con pause ogni 20 minuti. Correndo potrei fare massimo 2 o 3 km e sarei distrutto. Lo stesso in bici, invece di fare 40 km come prima, fare 20 km in un'ora con varie pause (15 con la mountain bike), alternati a una passeggiata di 5 km nel corso di una giornata. Con i braccialetti misura passi é facile tenere conto del tempo e della distanza. 

 

E poi 5 serie da 12 flessioni, 12 addominali, 12 piegamenti, 12 salti (muovendo le braccia ed allargando le gambe), 12 torsioni, 12 delfini (come nel nuoto a delfino ruotare le braccia e ondulare il tronco), vari altri esercizi (collo, fianchi, laterali), plank 12 respiri, ramadan 12 respiri (la posizione yoga dei musulmani al termine della serie), ma nel giro di un'oretta, una serie per volta, non 5 in 20 minuti. Funziona, sono in forma smagliante, va tenuta la distanza, ma senza più correre. E' il trucco per gli evergreen.


2016 Pubblicazione dei miei studi sull'effetto serra dopo gli accordi di Parigi: comincio a scrivere articoli in contrasto con gli accordi di Parigi sintetizzati a questo link  https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/09/innalzamento-dei-mari-e-crollo-mercato.html


Non si tratta di studi fatti solo da me, ma che riprendo da ricercatori indipendenti. Alcuni sono noti da oltre 20 anni, anche 30, semmai migliorati da me con alcune mie intuizioni. In particolare parlo del mare che crescerà più velocemente del previsto per una serie di fattori che vengono taciuti dagli accordi COP21 di Parigi:


- scioglimento permafrost
- effetto albedo
- innalzamento di 5-8 gradi della temperatura in Groenlandia
- erosione da sotto dei ghiacciai antartici
- dilatazione termica dei mari
- aumento delle emissioni serra nei paesi in via di sviluppo
- aumento deforestazione
- aumento allevamenti intensivi per la produzione di carne
- aumento della popolazione mondiale
- aumento del vapore acqueo in atmosfera a causa della maggiore evaporazione dei mari


Uno studio della Columbia University conferma le mie teorie che gli accordi COP21 siano sbagliati: "dobbiamo aspettarci un aumento del livello delle acque dai 5 ai 9 metri entro il 2080". Questo vuol dire che dal 2025 i mari cresceranno di 2-5 cm l'anno, le spiagge saranno completamente erose e le case in riva al mare non varranno più niente. Tutti esporranno il cartello vendesi e nessuno vorrà più comperare. Lo dice anche Petteri Taalas, segretario generale dell’Wmo, agenzia ONU sul clima, "andremo verso pericolosi incrementi delle temperature, ben sopra i limiti dell’Accordo di Parigi sul clima", anche di 5 gradi a lungo termine. Il cancelliere tedesco Merkel sostiene che "gli impegni di Parigi non ci consentiranno di rimanere entro l’obiettivo dei due gradi di riscaldamento delle temperature globali e accadrà un'ecatombe climatica". Per Guterres segretario generale ONU "siamo di fronte a una minaccia per la nostra stessa sopravvivenza".


Orami diventa evidente che ci saranno centinaia di milioni di profughi climatici già nel 2035 gradualmente in aumento anno dopo anno per siccità, guerre, inondazioni, catastrofi, invasioni di insetti, crisi economiche. I poteri forti non hanno nessuna intenzione di ridurre l'utilizzo di combustibili fossili e nucleare. L'energia pulita è prevista al 9% per il 2040 e nessuno parla del Motore Schietti.

2016 Referendum Trivelle: il referendum non raggiunse il quorum, votò solo il 31%, ma i Si furono l'86%. Repubblica mi lasciava inserire a vario nome anche 20 commenti per ogni articolo sul referendum ed avevo a volte anche 1000 visite al giorno sul sito del Motore Schietti. Gli ultimi giorni mi chiuse il profilo che usavo per parlare del Motore Schietti. Anche il Corriere mi lasciava pubblicare. Cercai anche di aderire ad una coalizione su Facebook, ma non venni accettato e da solo non potevo pagare Facebook per avere milioni di visualizzazioni e vincere il referendum perchè il mio account pubblicitario non era operativo e non mi fidavo di aprirne un altro non a mio nome.  C'é da notare che uno dei nomignoli che usavo su Repubblica era Drago Verde.

2016 Sondaggio sull'energia pulita: pochi giorni prima del referendum sulle trivelle, su Repubblica esce un sondaggio sull'energia pulita in cui risulta che per l'82% delle persone esistono metodi boicottati per produrre energia pulita senza però citare se si tratti di solare, eolico, geotermico, Motore Schietti o altri metodi. Risulta evidente che non devo convincere la gente che ci siano metodi boicottati. Non posso nemmeno pretendere che capiscano il funzionamento del mio Motore. Tantomeno che capiscano il  rendimento del mio Motore e il costo dell'energia con ciascun metodo. Serve convincere i potenti semmai con pressione popolare, citando anche il Motore Schietti.




2016 - Prove finali Motore Schietti, Dottrina di Schietti, Movimento Schiettista: Con la firma degli accordi di Parigi contro l'effetto serra ormai era giunto il momento di sfondare. La Dottrina di Schietti era pronta, il Motore Schietti era pronto, ne avevo di 3 tipi, ma uno in particolare, quello a pressione atmosferica con la camera iperbarica e la pompa ad acqua, non era confutabile nemmeno in tribunale, senza bisogno di costruirlo. Ne avevo dato comunicazione all'Enea e vari altri già nel 2014 per sapere se rischiavo di essere ucciso se ne parlavo, se no di dirmelo che avrei taciuto. Google e Facebook come per incanto dopo anni accettavano soldi per pubblicizzare il mio Motore (c'erano stati per anni dei problemi tecnici inverosimili su Facebook e su Google i costi erano insostenibili). Condussi esperimenti a pagamento su You Tube, Google Search e Facebook per tutto il 2016. 

Il metodo migliore per parlare del Motore Schietti era pubblicare su Facebook post a pagamento con un sito di supporto per approfondimenti e a Giugno iniziai le pubblicazioni a pagamento. Ma ad Agosto chiusero di nuovo  il mio account pubblicitario per motivi tecnici. 

24 Agosto 2016 Amatrice: dopo decine di mail a media, presidenti ed organizzazioni minacciando un forte terremoto in Italia se non veniva riaperto il mio account Facebook, avviene il terremoto di Amatrice con 299 morti. Il terremoto avvenne nel cuore dell'Italia, tracciando due ipotetiche diagonali sull'Italia, il centro era Amatrice a significare il popolo italiano che aveva tradito e non mi aveva aiutato, non si era iscritto in massa nella mia pagina Facebook, e non era iniziata la rivoluzione. Non venne la polizia a casa mia come per gli aerei malesi, ma fu ancora più chiaro che non si riusciva a trattare neanche con prove di forza come un forte terremoto. Dio e Gea non avevano intenzione di prendere il potere schiavizzando idioti e cattivi, sanno fare ottimi robot. Nel loro disegno eliminano cattivi ed idioti con la sindrome autodistruttiva e quindi se di fronte a un simile avviso i potenti non volevano trattare erano totalmente idioti e cattivi, il popolo non era capace di ribellarsi e si vide chiaramente la fine del mondo.


12 Settembre 2016 Apparizione Madre Gea: Era comunque tutto pronto per il lancio. L' 11 Settembre 2016 fondai il Movimento Schiettista ed il 12 Settembre ebbi l'apparizione della colombella bianca vicino al drago verde, incredibilmente simile all'immagine simbolo del Motore Schietti: Madre natura vestita di bianco vicino ad una sorgente immersa nel verde. Un segno divino dal significato chiaro: Madre natura è al fianco degli Schiettisti, dei draghi verdi, ecologisti, pacifisti, attivisti che lottano contro violenza, guerra, inquinamento, effetto serra, povertà o svolgono lavori impegnativi al servizio del genere umano. Ricevetti anche un messaggio di Gea all'umanità il 13 Settembre, di fare presto, di intervenire prontamente perchè era infastidita. A questo link il video: https://youtu.be/7ouXLig4RYQ in cui si nota la colombella bianca infastidita e il furgone Pronto Intervento. E quindi potevo lanciare il Motore Schietti sicuro dell'appoggio di Gea. Di fatto ero diventato il Salvatore del mondo, il Messaggero di Dio e Gea, il loro Ambasciatore in terra.

2016 Prima Denuncia Mondiale per genocidio per l'effetto serra ai colossi petroliferi e ai governi  di tutto il mondo: Dopo tante segnalazioni giungo a fine 2016 anche alla denuncia a Polizia e Carabinieri per genocidio per il boicottaggio del Motore Schietti e l'effetto serra: https://domenico-schietti.blogspot.it/2015/09/smog-denuncia-di-schietti-polizia-e.html. Si tratta della prima denuncia per genocidio a livello mondiale contro i colossi petroliferi e i governi di tutto il mondo a cui poi negli anni successivi hanno fatto seguito alcune contee californiane, un bambino indiano, la città di New York, alcuni bambini portoghesi, un gruppo di ecologisti olandesi e anche Arnold Schwarzenegger. Il video del Motore Schietti da Ottobre viene mostrato a pagamento ad almeno 1 milione di persone in 3 lingue in decine di paesi su You Tube. Ma non si riescono a raccogliere donazioni e You Tube è molto costoso.



2016 Stile di Vita Schiettista: ormai è definito anche lo Stile di vita schiettista applicabile da tutti su cui far convergere miliardi di persone: 
- compiere buone azioni (valide, positive, giuste, sagge, legali, nonviolente), 
- coltivare virtù, 
- conoscere proverbi e aforismi; 
- votarsi a cause nobili (lotta alla guerra, alla povertà, all'effetto serra, alla violenza, alla discriminazione, alla sofferenza, alla deforestazione, all'inquinamento, alla corruzione), 
- svolgere lavori utili per il bene comune.

2016 Senso della Vita: è chiaro anche il Senso della Vita da cui si ricava lo Stile di Vita Schiettista. La vita é come una scuola in cui vengono premiate le buone azioni e punite quelle sbagliate. O se preferite un avventura in cui ci sono prove da superare per diventare fighi, saggi ed esperti. Se si fanno troppi errori la vita diventa come una galera, si soffre per le punizioni e gli sbagli. Il senso della vita quindi è fare buone azioni (valide, positive, giuste, legali), per ricevere premi e superare prove, per diventare saggi ed esperti, riconoscendo il bene (cioè le azioni giuste), e il male (le azioni sbagliate). E da qui si deduce che se nel complesso della vita si sono superate tante prove facendo buone azioni, ci sarà una ricompensa ultraterrena. Nell'aldilà ci si presenta come con un curriculum in base al quale si ricevono nuove missioni. 

Sembrerebbe che Dio e Gea non ci vogliano viziosi e viziati, nella stessa maniera che noi cerchiamo di educare i nostri figli per farli crescere, migliorare, evolvere. 

Da migliaia di anni il genere umano è risentito con Dio perchè le prove che dobbiamo superare sembrano troppe dure e molti soffrono troppo. La verità è che se Dio ci avesse viziato saremmo stati degli imbranati, degli sfigati. Invece Dio ci vuole proprio bravi, con una storia personale e collettiva in cui abbiamo superato ogni genere di difficoltà, riconoscendo il bene dal male, imparando a fare azioni valide, positive, buone, sagge, legali, nonviolente. 

Il senso della vita quindi è diventare esperti, saggi, fighi, e quindi lo stile di vita schiettista ha senso.

2016 Dottrina di Schietti per ordinare civilmente il mondo in pace: ormai sono giunto alla versione quasi definitiva della Dottrina Schietti, migliorabile, ma con moti capisaldi. Si basa sull'idea di stabilire scientificamente  dove viviamo per organizzarci di conseguenza. In particolare si deduce che non avendo un contratto di vendita o di affitto della Terra, non sia nostra e non possiamo stabilire noi le regole che governano l'universo. Ci viviamo, ma non è nostra, non l'abbiamo creata noi. Ci dobbiamo adattare noi alle regole di Dio e Gea (o del caso che ha generato il mondo) e non il contrario e quindi la Terra è una Scuola di vita per diventare saggi ed esperti per riconoscere il bene e il male e fare azioni giuste, positive, valide per crescere, evolvere e convivere in pace, vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/05/la-dottrina-di-schietti.html

Ecco alcuni pezzi: "Siamo a casa di Dio e Madre Natura (la Dea Madre), non a casa nostra e quindi bisognerebbe essere molto più cauti riducendo la violenza, la discriminazione, l’inquinamento, la povertà, lo sfruttamento, la natalità, il progresso, perché se sbagliamo ci si ritorce tutto contro.  Bisogna usare il metodo scientifico. Dio non perdona tutto, é severissimo e le sue punizioni possono essere tremende. La ricerca del limite è pericolosa perchè si possono generare catastrofi su scala globale. Non abbiamo autorizzazioni esplicite per i casi dubbi. Meglio rimanere nel semplice che andare in cerca di complicazioni soprattutto nella speranza di guadagni facili".

"C'è una selezione naturale in cui vengono eliminati i peggiori. Anche a livello sociale chi persevera negli errori non riesce più a fermarsi come gli alcolisti, i drogati, i giocatori d'azzardo, gli obesi. Continuando a sbagliare si rischia la sindrome autodistruttiva senza nemmeno più accorgersene. L'evoluzione puó essere solo in meglio, in peggio ci si autodistrugge".

"Se fosse semplice saremmo già tutti d’accordo da millenni, quindi bisogna ragionare con saggezza insieme prendendo decisioni per il bene comune, in attesa di qualcuno che ci dia migliori delucidazioni. Ci sono prove individuali e prove collettive da superare".



2017- Lancio del Motore Schietti a milioni di persone su Facebook. Da Febbraio il post a pagamento viene mostrato nuovamente su Facebook spiegando anche che sono il Salvatore del Mondo essendo che donerei 500 miliardi all'anno all'ONU per pace, ambiente e povertà. A questo link statistiche ed elenco donazioni. Ormai tutti conoscono il Motore Schietti ed è evidente l'esistenza di un complotto globale per controllare il mondo devastato da effetto serra, guerra e povertà per avere miliardi di disperati pronti a tutto per comprare i beni primari monopolizzati. La battaglia potrà durare ancora anni, però non sono morto con il segreto, non sono sorte obiezioni valide (quindi il Motore Schietti funziona), la denuncia per genocidio è valida e decine di migliaia di amici hanno aderito nonostante in migliaia cerchino di diffamarmi senza addurre prove. La battaglia continua, la vittoria è certa perchè la situazione sta precipitando.  Sul mio sito oltre al Motore Schietti ci sono tante altre invenzioni, tutte le mie ricerche e le mie campagne internazionali che suscitano grande interesse e milioni di visualizzazioni. La verità sta venendo a galla. Se nessuno sporge denuncia per truffa a causa della raccolta fondi non ci sono dubbi che funzioni, la polizia mi arresterebbe e farebbe restituire tutti i soldi raccolti. Le Iene o Striscia o Report farebbero subito un servizio, Wikipedia aprirebbe una voce. Siti antibufala farebbero un articolo. Invece in Italia ci sono 400 mila ingegneri e 200 mila architetti perfettamente in grado di capire e nessuno può pubblicare su Wikipedia o i media ufficiali una notizia falsa dicendo che il Motore Schietti è bufala. In tribunale verrebbero anche 500 ingegneri a testimoniare in mio favore.



15 Dicembre 2017: Lancio della Prima Campagna Mondiale per Fermare le Guerre tramite la tassazione mondiale maggiorata sulla vendita di armi, dei dividendi azionari e dei guadagni sulla vendita di azioni di aziende di armi da versare all'ONU  Tutte le guerre sono finanziate o istigate dai produttori di armi per speculare e quindi siccome sono tutti prodotti regolarmente commerciati è possibile tassarli di piú  e dare i soldi all'ONU. La campagna ha come slogan La Pace nel Mondo Ora e' Possibile ed è la giusta coronazione della Dottrina di Schietti per un ordinamento civile planetario. Era decenni che pensavo ad una campagna realistica contro la guerra. Non è la solita campagna per la pace di ingenui, illusi, buonisti. Si tocca nel vivo chi specula sulle guerre. E insieme con i fondi del Motore Schietti (la tassa mondiale sulla produzione di energia, sempre da versare all'ONU), ci sono i soldi per le missioni di peace-keeping e per lo sviluppo. In supporto alla campagna, per convertire i popoli ad uno stile di vita pacifico, bisogna esporre in ogni luogo pubblico (comune, scuole, commissariati, ospedali, caserme, tribunali, ambasciate, ...) in modo visibile vicino all'ingresso o alla portineria, una bandiera della pace su un asta, o appesa sventolante vicino alla bandiera nazionale.



2018:  Donazioni al Motore Schietti: lo scandalo cresce sempre di più, stanno aumentando le donazioni e il post del Motore Schietti viene ormai dato ad oltre 50.000 persone al giorno, vedi https://domenico-schietti.blogspot.it/2014/12/elenco-donazioni-motore-schietti.html e nessuno ha sporto denuncia per truffa, nessun servizio delle Iene o di Striscia, nessuna voce su Wikipedia, nessun articolo su siti antibufala, nessuna visita della Polizia a casa mia per farmi restituire i soldi.

2018 Accademia delle Scienze di Francia e Settimana enigmistica: fra le curiosità  della Settimana Enigmistica trovo una voce che spiega che nel 1700 l'Accademia delle Scienze di Francia emana un divieto di prendere in esame moti perpetui (a cui tutt'ora aderiscono in tutto il mondo). La scusa era per non perdere tempo con truffatori: "Nel 700 l'Accademia francese delle Scienze era continuamente assediata da persone convinte di aver scoperto una macchina capace di realizzare il sogno del moto perpetuo, ossia in grado di muoversi indefinitivamente senza attingere energia dall'ambiente esterno: per tenere lontani gli innumerevoli ciarlatani che volevano a tutti i costi presentare i loro strambi progetti, i responsabili della prestigiosa istituzione decisero infine di non prendere più in considerazione alcuna ricerca relativa al moto perpetuo".

16/04/2018: chiusura account pubblicitario del Motore Schietti su Facebook, fine di un sogno. Era strano che accettassero la pubblicità, e non mi avessero ucciso, ora manca solo che mi uccidano. Vedrò cosa fare, ho provato con tutto, ho dato la notizia 6 milioni di volte a 2 milioni di persone (senza contare le condivisioni), vedremo. Si tratta di boicottaggio, nessun servizio delle Iene, di Striscia, nessuna denuncia, nessuna visita della Polizia, nessuna voce su Wikipedia. La mia interpretazione ampia è che Dio vuole dare una dura lezione al genere umano se no ci sarebbe un metodo più semplice per produrre energia, oppure tutti avrebbero capito il Motore Schietti e sarebbe scoppiato uno scandalo enorme, oppure avrei trovato decine di finanziatori, oppure non avrebbero sovrappopolato il mondo, o avrebbero capito la Dottrina di Schietti o altro. E' fatto tutto in modo che si vada verso la dura lezione di Madre Natura, anche se l'essere umano in qualsiasi momento potrebbe invertire la rotta. 

A questo link i miei studi sulla fine del mondo e la psicosi di massa a causa del boicottaggio del Motore Schietti in cui spiego anche di pandemie, guerre atomiche e crisi economiche: https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/09/la-fine-del-mondo-avverra-per-il.html

E quindi si ritorna ad inviare mail con segnalazioni del boicottaggio del Motore Schietti a polizia, carabinieri, media, governi, organizzazioni, personaggi, centri di ricerca mentre Madre Natura punisce severamente il genere umano con danni climatici decine di volte superiori agli utili delle multinazionali petrolifere. Anche volendo attirare l'attenzione con bombe, omicidi, manifestazioni, non potrei fare danni superiori ed avere maggiore spazio sui media. Tutti i diretti interessati al potere conoscono il Motore Schietti ed ogni giorno i media parlano di danni climatici ed effetto serra.

2018 Le 12 Proposte di Schietti per Salvare l'Italia: un piano di 12 punti inviato al governo, ai media, ad organizzazioni, per salvare l'Italia dalla crisi del debito e rilanciare l'economia. Fra i 12 punti Motore Schietti, eutanasia per i malati di Alzheimer, Btp a tasso deciso a livello europeo, Europoints in integrazione al reddito di cittadinanza, legalizzazione della cannabis,  ottimizzazione dei servizi con la consulenza di tecnici stranieri, fermare l'acquisto di 90 aerei F-35, Monasteri Moderni Schiettisti, lotta all'elusione fiscale con accordi UE, sovratassazione Amazon, armi, pesticidi, carne intensiva... vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/09/spread-rating-default-le-proposte-di.html

2018  Le 7 Proposte di Schietti per velocizzare la Giustizia: la Giustizia è proverbialmente lenta, ma può essere velocizzata con 7 semplici proposte tra cui l'abolizione giudizio di terzo grado, l'ampliamento delle competenze del giudice di pace, l'obbligatorietà dell'arbitrato per alcune problematiche, il ricorso al patteggiamento, l'azione penale facoltativa, l'abolizione della prescrizione, l'assunzione di più giudici, vedi: https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/09/giustizia-lenta-le-7-proposte-di.html

2019 Invencion Secrecy Act: trovo finalmente traccia di un documento in cui spiega che in Usa e di conseguenza in tutto il mondo vige dal 1951 una restrizione sui brevetti, l'Invencion Secrecy Act. L'elenco del 1971 indica che i brevetti per i generatori solari fotovoltaici sono soggetti a revisione e possibili restrizioni se hanno un'efficienza superiore al 20%. Anche i sistemi per produrre energia sono soggetti a revisione e possibili restrizioni se hanno efficienza superiore al 70-80%. A questo link l'elenco del 1971: https://fas.org/sgp/othergov/invention/pscrl.pdf . E' la prova che certe invenzioni vengono boicottate sistematicamente. Il procedimento all'ufficio brevetti è semplice. Quando si deposita un brevetto affermano che deve essere valutato per possibili segreti militari e quindi viene verificato che non sia nella lista di prodotti non brevettabili. E' il motivo per cui dal 2003 non posso depositare il brevetto. Oltre che una forza mentale che nel momento che mi avvicino alla sede è come camminare contro un vento a 300 kmh, non si riesce a fare un passo in avanti e vengo spinto via, che reputo dovuta al fatto che un brevetto solo in Italia vale poco, andrebbe fatto in tutto il mondo e la spesa sarebbe impossibile. Meglio avvalersi della clausola sui brevetti americani che se qualcuno ha pubblicato in Usa la sua invenzione (anche in internet) vale come diritto di paternità e non può essere depositato il brevetto da altri. Ho conferma anche da un mio amico sin dal 2015, che aveva ideato un metodo simile al mio in cui scaldava aria bruciando gas metano e la immetteva alla base di un cilindro, che quando era andato all'ufficio brevetti gli avevano subito detto che era il Motore Schietti e non poteva essere depositato.


2019 Dopo Katowice: l'umanitá ha scelto il suicidio decidendo di non rispettare gli accordi di Parigi e quindi diventano essenziali i miei studi sulla psicosi di massa generata all'Apocalisse climatica e il senso della fine del mondo, vedi
https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/09/la-fine-del-mondo-avverra-per-il.html

2019: Leader Mondiale dei Buoni e principali proposte di Schietti: non essendoci nessun altro aspirante che voglia coalizzare i buoni, i saggi, i giusti, gli ecologisti, automaticamente dopo tanti anni che mi propongo divento il leader mondiale dei buoni, o meglio l'unico che li vuole organizzare. Il mio programma è semplice: il Motore Schietti per salvare il mondo dall'effetto serra;  le royalties di 500 miliardi l'anno con la tassa mondiale permanente sulla produzione di energia da versare all'Onu per pace, ambiente e povertá; la Dottrina di Schietti per ordinare civilmente il mondo in pace; lo Stile di Vita Schiettista per indirizzare i comportamenti delle masse; la Giornata Mondiale della Buona Azione per coordinare tutti i buoni del mondo; il sito internazionale dei buoni, il social con le campagne, i profili, i gruppi; il Leader Mondiale dei Buoni che parla a nome dei buoni su tutti i media del mondo. E varie altre proposte che aggiungo in seguito, vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2020/04/le-proposte-di-schietti.html




Aprile 2019 riapertura account pubblicitario: l'inserzione a pagamento su Facebook viene nuovamente data per un errore di un impiegato di Facebook che sblocca la mia carta di credito. Mostro la lettera a Greta Thunberg a 50 mila persone al giorno vedi: https://www.facebook.com/motoreschietti/posts/2254472971479361 Poi dopo ho dato la lettera a Grillo: https://www.facebook.com/motoreschietti/posts/2265285807064744 


Poi a Mattarella https://www.facebook.com/motoreschietti/posts/2289149554678369 .  E poi continuo a scrivere ogni settimana una mail a governi, media, polizia, organizzazioni, centri di ricerca, personaggi. Ormai non si parla d'altro e il Motore Schietti fa presa, tutti si informano, ci sono almeno 10 mila visualizzazioni al giorno sul sito del Motore Schietti. Come vedete la notifica di sistema dice Ben fatto, migliore del 90% delle altre pubblicità. In realtà siccome mi dava 10 di pertinenza anche con il 22% di click sul post con la lettera a Greta e il 29% di click con la lettera a Grillo, suppongo che al 44% di click la lettera a Mattarella sia migliore del 98% delle altre pubblicità.  Tutti hanno capito, si interessano e ne parlano, è la notizia più interessante che sia mai stata data su Facebook in base ai soldi spesi. La notizia più importante del mondo non in teoria, nella pratica in base ai click per la gente. Infatti dopo pochi mesi l'account pubblicitario viene di nuovo chiuso per eccesso di click, record mondiale. 


E quindi continuo a scrivere ogni settimana a governi, media, organizzazioni, polizia avvisando che ci sará l'Apocalisse e la psicosi collettiva a causa del boicottaggio del Motore Schietti, e che i potenti in crisi di fallimento si suicideranno facendo esplodere il pianeta o diffondendo gas per bucare del tutto lo strato di ozono o diffondendo virus. I falliti si suicidano, vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/09/la-fine-del-mondo-avverra-per-il.html


2019 prove che negli anni 60 già si sapeva tutto sull'effetto serra: trovo varie prove per esempio l'articolo del 1966 nella foto su una rivista del Congresso dei produttori di carbone in cui si spiega che la temperatura salirà di molti gradi, i ghiacci si scioglieranno e le terre verranno sommerse. Nel 1982 con il film Blade Runner in cui pioveva sempre per l'effetto serra ormai lo sapeva tutto il mondo

2019 Plastica negli oceani: le tubature del Motore Schietti 2003 dovrebbero poter essere costruite in plastica riciclata. Si può quindi pensare di finanziare la raccolta della plastica negli oceani acquistando la plastica raccolta per costruire i Motore Schietti

31/12/2019 Discorso di Schietti all'Umanitá: spedito ad oltre 1500 destinatari tra cui governi, media, organizzazioni, polizia, personaggi, é importante perche di fronte all'apocalisse in corso si vede chiaramente che al potere c'é il male assoluto che non solo boicotta il Motore Schietti, ma il senso della vita, il tentativo di organizzarsi stabilendo dove viviamo, un stile di vita globale per unire i buoni, i saggi e i giusti, i metodi per sanare i bilanci, rilanciare l'economia, finanziare l'Onu, fare la pace nel mondo, salvare l'ambiente, eliminare la povertá. Mai si é visto cosi nitidamente il male assoluto che ci porta al suicidio climatico, vicino al bene direi assoluto incarnato in Schietti, il salvatore del mondo, il messaggero di Dio e Madre Natura che vengono rifiutati scegliendo l'Apocalisse, vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2017/01/lettera-di-schietti-greta-thunberg-e.html



7 Gennaio 2020 Inizio Apocalisse: ho scritto ai governi di tutto il mondo, media, organizzazioni, polizia per avvertire che l'Apocalisse causata dal boicottaggio del Motore Schietti è ufficialmente iniziata come avevo avvertito da anni. Il segnale decisivo sono gli incendi in Australia e tutti i quotidiani del mondo che titolano Apocalisse, vedi https://www.facebook.com/motoreschietti/posts/2454435364816453

Gennaio 2020 Covid: è terminata la mia pianificazione trentennale, Dio e Gea non concedono nessuna ulteriore deroga, bisogna fare giustizia divina, a questo punto non ci sono dubbi che sia cominciata l'Apocalisse causata dal boicottaggio delle mie proposte e dal fallimento delle mia missione per salvare il mondo durata 30 anni dal 1989 al 2019. Volendo guardare bene quando ci furono i primi casi in Cina e quando realizzai la mia pianificazione nel 1989 verrebbe da dire che passati 30 anni il giorno dopo cominciò il Covid

31 Marzo 2020 BTP di Schietti salva coronavirus: ho scritto come al solito a governi e media con la mia idea per far comprare BTP e salvare gli stati europei. Serve una patrimoniale dove uno possa avere due scelte. La prima secca di pagare l'1% dei liquidi e dei conti deposito. La seconda se uno non vuole pagare deve comprare il 2% in Btp Italia a 10 anni inflationed link arrotondati per eccesso. Quindi se uno ha 122 mila per esempio paga 1220 euro secchi oppure compra 3 Btp appositi per 3000 euro. In Italia 100 miliardi in Btp si riescono a fare essendo i risparmi degli italiani circa 4000 miliardi. E poi fra qualche mese può essere rifatto. Sarebbero 200 miliardi. E dopo un anno una terza volta. Sono 300 miliardi. Uno con 122 mila euro al massimo avrebbe 9 Btp, niente di male. Diversamente se salta tutto, se crolla l'Italia, perde tutto. E gli altri stati in UE e nel mondo se lo vogliono fare anche loro sono liberi di farlo. Se uno proprio non volesse questi Btp, ma non vuole pagare la patrimoniale, prima li compra e poi li rivende il giorno dopo. Il Btp inflationed link è facile da vendere. Il Btp di Schietti va visto anche come metodo di contrattazione con l'UE. Se non danno i soldi all'Italia con i Recovery bonds, i Coronabonds e il Mes, a fondo perduto o a tasso agevolato, allora si rischia di dover ricorrere al Btp di Schietti con accanite proteste contro l'UE ed il rischio di Italexit. Vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2020/04/il-btp-di-schietti-per-salvare-il-mondo.html

- 30 Aprile Tatuaggio temporaneo in fronte ai contagiati: fare un tatuaggio temporaneo in fronte ai contagiati da lavare quando sono guariti. Oppure un braccialetto elettronico.  E varie altre proposte per fermare il covid vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2020/04/tatuaggio-temporaneo-di-schietti-ai.html

- il Consiglio dei saggi, geni, giusti, e onesti: é una nuova idea nata dal fatto che debba scrivere sempre a migliaia di governi, media, organizzazioni, polizie nella speranza di essere ascoltato.  Si tratta di selezionare 200 o 300 persone, i migliori, i più disponibili, in ogni settore, e dedicargli un indirizzo mail e un telefono in modo che in qualsiasi momento interpellandoli possano offrire un consiglio ai governi o aziende o a chi vogliano. Il nome dei saggi deve essere pubblico in modo che anche loro possano ricevere consigli ed avere un titolo quando parlano sui social o sui media pubblicando i consigli che hanno fornito o i quesiti a cui sono stati sottoposti. Il parlamento é composto da politici non da geni o saggi o giusti od onesti e non compie questa funzione. Ma lo scopo dei potenti é selezionare in gran segreto i peggiori e prendere decisioni senza ascoltare nessuno e quindi non verrà fatto.

- 2 Maggio Consigliere di Madre Natura: non potrò mai dimostrarlo scientificamente, ma Madre Natura mi ha nominato  suo consigliere. Anche Dio mi ha detto che posso dargli consigli. Ho dato i primi due consigli. Il primo che L'Apocalisse non duri decenni o secoli. Meglio che finisca tutto in pochi attimi, massimo uno o due giorni per non protrarre inutilmente le sofferenze di milioni di persone che non hanno mai fatto nulla di male. Il secondo che venga dato un premio leggermente superiore a chi fa azioni positive, sagge, buone, giuste in modo che ci sia più stimolo a ripeterle. Il secondo é stato accolto.

- 4 Maggio Consigliere di Dio: Dio mi ha chiesto di provare a dare un consiglio anche a lui. Eccolo. Siccome a me ha rincuorato tantissimo la nomina a consigliere, di dare incarichi di riguardo anche ad altri che ha intenzione di salvare. Mi spiego meglio. Appartenere agli esseri umani che si stanno autodistruggendo e non capiscono un tubo a me sembrava un disonore, una vergogna pensando all'aldilà. Invece con la nomina a consigliere anche se l'umanità ha fallito, mi son sentito figo, valutato, considerato, con un ruolo. Non un povero pirla umano. E quindi se ci sono altri esseri umani che ha giá salvato ed altri che ha intenzione di salvare, dargli degli incarichi prestigiosi, di riguardo, che si capisca bene che non erano dei pirla. Altrimenti è troppo un disonore. Il fallimento collettivo rischia di far sentire come dei falliti anche chi personalmente é stato molto bravo. Senza esagerare, ma si deve comprendere di essere stimati, apprezzati, considerati. É stato accolto.



8 Maggio inizio sciopero ad oltranza: Non é possibile nessun ulteriore tipo di aiuto ai potenti nel tentativo di salvare il mondo nel momento che ho provato che la pandemia è voluta dato che vengono ritardati in ogni modo gli esperimenti sui vaccini che sono già pronti e funzionano su ratti, topi e macachi. Per ritardare hanno fatto prima gli esperimenti sui topi, poi con calma sui ratti, poi con calma sui macachi. Non su tutti e 3 assieme. E ora con calma su una persona, poi su due, poi su 3 aspettando che si contagino da soli, senza accettare milioni di volontari assicurati pronti a farsi infettare ed avere i vaccini pronti in un mese. Senza nemmeno preparare la catena produttiva a farne un miliardo in un mese. Ne faranno verso dicembre un milione al mese. Diventano chiari anche tutti gli errori e le contraddizioni in fase di diffusione del virus come che le mascherine erano inutili, che quelli senza sintomi non erano contagiosi, che si poteva andare in giro perché era una normale influenza, e il boicottaggio al Btp di Schietti, al Tatuaggio di Schietti, il termoscanner a 37,5 invece cha a 37,1, la distanza sociale a 1 metro invece che a 2. Come tutti quelli come me che avvisavano da anni del pericolo pandemia. Come i mancati esperimenti sulla terapia dell'ozono, sull'Ivermectin, sull'argento colloidale, sul propoli, la vitamina D, lo zinco, efficaci in laboratorio, senza effetti collaterali. 

I potenti sono dei pazzi che giocano a pandemia, impossibile pensare di consigliarli. Ricattano il mondo, forse si sono fatti dare 1000 miliardi per fermare il contagio. Ma forse lo hanno diffuso come prova di forza per continuare ad usare petrolio, nucleare, armi, oppio, pesticidi, carne intensiva, legname vergine, ecc. Mi sono manifestato come messaggero di Dio, impossibile insistere a dare proposte ad Apocalisse cominciata. Il messaggero di Dio serve prima che la nave vada a sbattere contro gli scogli, non mentre sta affondando. Pazzi che giocano ad effetto serra, a guerre nucleari, a centrali nucleari, a povertà, a sovrappopolazione, a debito pubblico, a carne intensiva, a decine di giochi folli per ricattare il mondo. Come nel 2001 che non venne coltivato oppio in Afghanistan e caddero le torri gemelle. Impossibile non capire, non serve spiegare nulla, non meritano nessun aiuto. La fine del mondo é inevitabile, ma é un gioco folle voluto. Dio lascia liberi di scegliere e io mi adeguo a Dio. Se lo desiderano affari loro. A un pazzo o a un idiota totale è impossibile offrire un aiuto ponderato. 

La mia missione di messaggero di Dio è conclusa, sono al fianco di Dio e Madre Natura a loro disposizione accetto la nomina a loro consigliere, ma in Terra in sciopero ad oltranza, non collaboro, non aiuto, me ne frego, affari loro, sciopero. Quasi come un hikikomori, un eremita, un asceta, esco a fare passeggiate, ma nessun amico con cui esca assieme, nessun lavoro, nessuna donna per sposarsi e avere figli, nessuna collaborazione, non credo a niente, rifiuto qualsiasi cosa. Sono stato promosso a consigliere di Dio e Madre natura, non posso più fare anche il loro messaggero consigliando il Diavolo. Ho un altro compito. Sono in sciopero e ho rinunciato a tutto dal 1986, ma ora non faccio più nemmeno il messaggero, sono consigliere di Dio e Madre natura, accetto il nuovo compito vedi https://www.facebook.com/motoreschietti/posts/2553799141546741

10 Maggio suggerimento a Dio, meno drammatico: ho suggerito a Dio e Madre natura di fare tutto un po' meno drammatico, esagerato, cinematografico, il troppo storpia, anche se si vede bene la libertá di scelta, lo scopo educativo e il senso evolutivo, vedi https://www.facebook.com/motoreschietti/posts/2553471238246198

15 Maggio, suggerimenti sul male e Satanahttps://www.facebook.com/motoreschietti/posts/2557330251193630

- Nuove idee per ridurre  il debito e rilanciare l'economia: proposte numero 13, 14, 15, 16, 17, 18, alcune in vendita a 200 mila euro in modo che terze parte interessate possano proporle ai governi non a mio nome. Ma nessuno é interessato a riprova che lo scopo dei potenti é aumentare il debito e frenare l'economia per ricattare gli stati col rischio default. Vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/09/spread-rating-default-le-proposte-di.html

- Prestito a famiglie in difficoltà: in base alla dichiarazione dei redditi del 2019 non si può capire se qualcuno é entrato in crisi per il coronavirus. Quindi vanno pensati prestiti dello stato di almeno 5000 euro a famiglia, di 1000 euro a neomamme e donne incinta, e pagamento tasse universitarie e libri scolastici a chi ne facesse richiesta. Poi in base alla dichiarazione dei redditi 2020, 2021, 2022, 2023 capire se quei soldi vanno restituiti in 10 anni in comode rate senza interessi o vanno lasciati e semmai aiutare ulteriormente con il reddito di cittadinanza ed altre forme di previdenza.

Complotto alimentare, legumi e farro tra le proposte principali: ho messo il farro con i legumi, il cibo più buono del mondo ( boicottato ormai da secoli), tra le mie proposte principali con la Dieta Sostenibile di Schietti perchè il veganesimo con soia degrassata, tofu, tempeh, seitan, ed alghe non decolla. Essendo frumento e riso i due alimenti più consumati del mondo per passare al veganesimo bisogna sostituirli con farro e abbinarlo ai legumi, perchè farro (e cereali in genere)  hanno proteine con basso valore biologico, invece insieme con i legumi sono complementari e diventano proteine nobili. E quindi anche i superfood come quinoa e grano saraceno (meglio se abbinati ai legumi), pop amaranto, semi di canapa decorticati, i germogli di mung e lenticchie giganti, e la farina di soia tostata non degrassata per fare il latte di soia, vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2015/09/vegani-vegetariani-semivegetariani.html

- Agosto 2020 invento il metodo per regalare giochi a bambini poveri: vedendo un video su youtube di uno scherzo di un bambino finto cieco mi viene una grande idea ( vedi https://youtu.be/QHedRpfuYAE). Nel video il bambino finge di dover cambiare una banconota da 5 dollari in spicci, ma è una banconota da 50 dollari. Molti gli dicono guarda che è da 50, ma molti gli danno 5 dollari in spicci e gli rubano la banconota. Lo scherzo va migliorato con una banconota falsa di buona fattura ( in Ue da 50 euro chiedendo di cambiarla in 10 euro spicci). E quando qualcuno dà gli spicci e fugge con la banconota falsa, a propria volta fuggire di corsa e andare a comprare giochi, caramelle, pizze, dolci, scherzetti, pennarelli, tutto quello che piace o serve con i 10 euro veri. Molti conoscendo lo scherzetto potrebbero regalare subito i 10 euro. Non possono farlo tutti se no non ci casca nessuno, ma molti potrebbero avere delle altre idee altrettanto belle, per esempio fermare un vecchietto e cantare una canzone o fare un balletto, anche in gruppo, magari Jerusalema. Oppure andare da un bullo e dirgli "vedi quell'albero alto? Se mi dai 1 euro ci salgo sopra" e poi se ti da l'euro buttarlo per terra e metterci sopra il piede, raccoglierlo e fuggire. Oppure andare da un signore ricco e dirgli: "se mi dai 50 cent ci soffio sopra e li faccio diventare 2 euro. Se ci riesco ti rendo 1 euro e 1 me lo tengo". Se te li da soffiargli sopra 5 minuti e dirgli "mi spiace non ci sono riuscito, me li lasci lo stesso?". Oppure fuori dallo stadio prima della partita ad un gruppo di tifosi: "se faccio 100 palleggi con la palla mi date 1 euro?". E fare 100 palleggi senza fare cadere la palla.

- 11 Settembre, Dio e Madre natura accettano la dichiarazione di guerra: Come sapete sono messaggero plenipotenziario e plurimandatario di Dio e Madre natura. Dopo 30 anni hanno considerato chiusa la mia missione e sono stato nominato loro consigliere. Pero come sapete ambasciator non porta pena. Siccome per 30 anni sono stato boicottato, diffamato, perseguitato, isolato, impoverito, offeso e molto peggio... non essendo mai stato ricevuto ufficialmente per trattare nonostante abbia offerto varie prove inconfutabili che mi mandassero Dio e Madre natura... sapete cosa é successo? Dio e la Dea madre hanno considerato il trattamento che ho ricevuto un'inequivocabile dichiarazione di guerra ripetuta centinaia di volte, e hanno accettato la dichiarazione di guerra e ora sono in guerra con il genere umano. I potenti della terra se vogliono la pace devono venire da me a firmare una resa incondizionata se no l'essere umano sará distrutto. 


La fine del mondo non é lontana, massimo 2035, o 2050, massimo massimo 2070. In realtá l'essere umano ha scelto di autodistruggersi e per questo i potenti non hanno voluto parlare ufficialmente con me. E a questo punto Dio e Dea non potendo giustificare simili punizioni che verranno inferte anche ad amici o fedeli hanno chiarito che è stato superato il punto di non ritorno, l'apocalisse é cominciata, e loro sono in guerra con il genere umano in quanto hanno offeso e perseguitato il loro messaggero plenipotenziario plurimandatario che portavo in dono il Motore Schietti, la dottrina di Schietti ed altre proposte ( plenipotenziario perche potevo firmare a nome loro per il motore Schietti e le altre proposte, plurimandatario per conto sia di Dio che di Madre natura).  E come me migliaia di altri messaggeri. 


La tattica che verrà seguita per distruggere l'essere umano sará la sindrome autodistruttiva che colpisce chi va ripetutamente contro le leggi di Dio e Madre natura. Come un ubriaco contromano a 140 che beve un altro goccio ed accelera a 180. Come un tossico che aumenta la dose di droga fino all'overdose. Come un giocatore d'azzardo che rilancia sempre di più fino a perdere tutto. Non escludo colpi ad hoc appositi. Oltre ovviamente alla normale meccanica azione-reazione, causa-effetto, un premio per ogni azione giusta e una punizione per ogni sbaglio. La situazione peggiorerá e l'unica speranza diverrá la salvezza eterna.

La gente da fuori vede che i potenti sono pazzi, che sbagliano, ma loro da dentro come un ubriaco, un drogato, come un giocatore d'azzardo, avanzano sempre più velocemente verso l'autodistruzione senza accorgersene, pensando siano le cose giuste da fare.


30-11: Proposte contro aborto, gravidanze non desiderate, sovrappopolazione e frigidità: Ho aggiunto alle mie Proposte Principali spirale al rame, Pearly 2, preservativi, sterilizzazione e pillola a basso dosaggio per ridurre aborti e gravidanze non desiderate, gratis per tutti, vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2020/04/le-proposte-di-schietti.html . La spirale di rame ha un costo esiguo e durata 5 anni ed ha il 95% di efficacia (su 100 donne nel corso di un anno 5 rimangono incinta, va considerato lo user error non solo il method error che è del 99,4%). Spirale e coitus interruptus, o spirale e preservativo, insieme hanno un efficacia quasi del 99,9%. Siccome la spirale di rame ha effetti collaterali sul 20% delle donne, va aggiunto come metodo sovvenzionato il Pearly 2, con la misurazione sublinguale della temperatura per stabilire scientificamente i giorni fertili e quelli in cui si può fare sesso liberamente. Il Pearly 2 ha un'efficacia del 96% e si può copulare per 15 giorni al mese circa. Il Pearly 2 con il coitus interruptus o il preservativo, ha un indice di sicurezza quasi del 99,9%. Il Pearly 2 potrebbe essere migliorato con un App sul cellulare in cui inserire la misurazione sublinguale riducendo i costi di produzione e il consumo di pile permettendo lauti guadagni con le pubblicità di prodotti femminili.  Mentre la pillola che ha il 92% di efficacia ed altri metodi ormonali (che diminuiscono la libido e al 70% delle donne non piacciono perchè fanno ingrassare, o fumano, o bevono o hanno vene varicose), darli gratuitamente come medicina a donne con flusso copioso o dolori mestruali lancinanti per aiutarle a tornare a vivere normalmente. La pillola con il coitus interruptus o con il preservativo, ha un'efficacia del 99,9%. La pillola ha una percentuale di errore ( user error) da parte di chi la utilizza dell'8%, la spirale del 5%, il Pearly 2 del 4%, e quindi valutazioni del 99,6% o 99,4% di efficacia sono solo teoriche per aumentare le vendite, sono il cosiddetto method error. Il Pearly 2 non va bene per chi vuole copulare anche nei giorni fertili senza preservativo e coitus interruptus. Alle donne che hanno giá avuto il numero di figli desiderato bisogna proporre la sterilizzazione in ospedali pubblici in alternativa a spirale e Pearly 2. Infine per i rapporti occasionali, nelle farmacie può essere introdotto il preservativo pagato (uno) per chi ne facesse richiesta insieme ad un volantino sui metodi anticoncezionali.  Il preservativo ha il 92% di efficacia. Preservativo con coitus interruptus 99,9%. Con il Pearly 2 ora la proposta per ridurre aborti e gravidanze è completa, è chiaro il boicottaggio a livello mondiale dei dati sullo user error, di spirale, Pearly 2 e sterilizzazione alla pari del Motore Schietti e delle mie altre proposte. La fine del mondo è inevitabile ormai, ma ora ho anche la proposta per rendere felici miliardi di donne e quindi tutti gli uomini, era possibile essere felici.
 
- 3 Dicembre: con i 209 miliardi di aiuti Ue all'Italia dare 3500 € a italiano da spendere in 3 mesi invece che aiutare i ricchi che comprano auto in sconto, che spendono grosse cifre con le carte di credito, che ricevono detassazioni e finanziamenti a fondo perduto. Ci sarebbero subito 40 miliardi rientrati con l'Iva. Se anche i successivi 3 passaggi fossero accreditati su un app da spendere entro 3 mesi in Italia, in un anno oltre 120 miliardi rientrerebbero subito in tasse. Il Pil crescerebbe di 600 miliardi.

- 4 Dicembre: proposta finale contro l'evasione fiscale, tassa del 10% sul prelievo di  contanti


- 25 Dicembre termine della missione ulteriori inequivocabili segnali di Gea di chiudere la mia missione come il terremoto al Monte Stella, un parco milanese, il 17 Dicembre dove vado ogni giorno, Milano non é zona sismica, capita ogni 500 anni ( da notare che per via di una fascite plantare, male al tallone, da quel giorno non sono più potuto andare a fare la mia passeggiata quotidiana di 5 km al Monte Stella). E la congiunzione di Giove e Saturno con la Luna piena (Gea) che avviene ogni 400 anni il 21 Dicembre il giorno più corto dell'anno. 

Nessun augurio di Natale ricevuto su Facebook ormai deserto e quindi evidenza che sia inutile pubblicare anche se mi riaprissero l'account pubblicitario. E quindi messa all'asta dei cimeli schiettisti come lo schizzetto del primo prototipo funzionante del Motore Schietti realizzato il 25 Dicembre 2003. Missione finita, se ne riparla tra 400 anni. 



In precedenza dall'11 Settembre avevo mostrato almeno 20 prove nitide di messaggi di Gea, come il 3 Novembre il conducente impazzito del filobus 90 uscito fuori strada che ha causato un grosso ingorgo, con l'auto vicina FiLo 666 BuS a riprova che al potere ci sia Satana che è andato fuori strada causando enormi disagi e paura (90). 


O come a fine Settembre la morte contemporanea per suicidio di Joe Papi Galindo famoso cantante latinoamericano, in Florida, e il bambino di 11 anni a Napoli indotto da un app di un fantomatico Joe Galindo, a dimostrazione che per la psicosi di massa erano cominciati i suicidi di massa. Come pochi giorni prima il suicidio di 3 star televisive asiatiche di 36 anni nel giro di 3 giorni (3 volte 6 fa 666) di cui ne parlò la stampa di tutto il mondo che diede ufficialmente inizio ai suicidi di massa



O come il 7 Ottobre il record del mondo a Scarabeo con 990, con 66 di media a parola con 3 bingos. Si vede bene il Salvatore 99 e Satana 66. Miglior parola ESIGESTI, 284 (2x2=4  4x2=8 2x2x2=8). Punteggio droid 323. E poco dopo la vittoria a Scopa 15 a 0 con Napoleone e tutte le carte buone, cappotto, tutte le carte a punti in tasca mie.



O come le luci accese al parco di Trenno alla Fontanella del Drago Verde durante la cerimonia annuale di Benedizione del Creato il 9 Settembre.


O il 31 Ottobre di ricordarmi di aggiungere alla pagina della mia auto ad idrogeno che con 2000 € sono in grado di trasformare un'auto a benzina ad una macchina bifuel ad idrogeno come fosse a GPL o a Metano. Un chiaro segno H trovato per strada. Era anni che Gea mi diceva di sistemare quel problema, ero in sintesi e se non lo facevo prima di chiudere la missione, mi arrivava una dura lezione.


O il 24 Ottobre con le cianfrusaglie da 4 soldi trovate vicino alla colonnina della chiave di entrata del box. Chiaramente si parlava di 4 soldi (4 monetine da 1 cent) e cianfrusaglie inutili (la  mezzaluna e il bullone). Apparivano le misure economiche del governo Conte sui Recovery Found in confronto alle mie proposte attuate quel giorno. Si vedevano misure inutili, cianfrusaglie da 4 soldi, da buttare, schifose, senza valore. E che io avevo la chiave d'uscita.


28 Dicembre Missione conclusa: nevicata di 20 cm a Milano, l'ultima possibile prima dell'effetto serra. Non accadeva da 30 anni, e fra 30 anni con due gradi in più non cadrà neve. Missione conclusa. A un giocatore d'azzardo che ha già perso casa, azienda, fatto debiti, e gli sono rimaste due fiches inutile dire di smettere, non ha un ritorno alla vita normale, è fallito. Ad un automobilista ubriaco uscito fuori strada inutile avvertire di rallentare e accostare. Ad un folle che ha picchiato a morte un malcapitato mentre tutti filmavano inutile dirgli di smettere, il malcapitato è morto e tutti hanno visto chi è stato. Si vede il suicidio come unica possibilità per i leader del mondo, come per i peggiori criminali chiusi in galera con cui nessuno vuole nemmeno stare in cella assieme. Non è possibile una conversione o un ritorno alla normalità. La mia missione è conclusa, posso proseguire a mia discrezione in attesa della fine del mondo.

9 Febbraio 2021 playlist di Schietti: Ho attaccato dopo anni le casse al mio pc e ora si va di musica, si fa festa fino alla fine del mondo, non c'è nessuna speranza l'Apocalisse prosegue, ma io dentro ho festa, gioia, nessun rimorso, nessun rimpianto, la playlist: https://youtube.com/playlist?list=PLRdwGsTCzsbRcEMR5jABuuuqr6q-TXQ8y Molte canzoni fanno ricordare le feste che tenevo al centro sociale che tutti ballavano abbracciati, o in cerchio, sudando, dandoci dentro come dei matti, accalcati, correndo da una parte all'altra della sede tutti assieme. Anche se non è ripetibile quella playlist perchè di tante canzoni i dj non sapevano le traduzioni. Questa va bene.

3 Marzo 2021 Biografia completa:  dopo un paio di mesi di duro lavoro la biografia è completa. Non mi vengono in mente altri episodi densi di significato. Al massimo ne potranno emergere ancora uno o due, non 10 o 20. Col tempo migliorerò la forma espositiva o qualche particolare. Chi ha foto o video mandi a skydom3@gmail.com. Anche correzione di date o diverse versioni dei ricordi. A me interessa raccontare la veritá. Mi conviene. Ho fatto tante di quelle cose, una in più o in meno non cambia nulla. Addio a tutti. Io me la godo fino alla fine con pranzetti vegani, giri in bici, passeggiate, amiche e la mia playlist.


20 Marzo 2021 Sintesi della mia biografia: non è detto che non faccia correzioni  non è un libro stampato, ma ormai è finita. Non è una collezione di successi. Non avendo salvato il mondo è la storia di alcuni miei tentativi, alcuni buoni, alcuni pessimi, che nel complesso non hanno portato allo scopo desiderato. Ma ho comunque vinto. Ho sconfitto il male. Ma non c'è nessuna possibilità di ricominciare da capo, missione conclusa, biografia conclusa. Sulla mia scialuppa di salvataggio, con la nave che sta affondando, lanciare iniziative per salvare la nave è perfettamente inutile. La storia finisce qui. Proseguo sulla mia strada, ma non vedo un abisso nel momento della morte. Vedo un ponte spirituale che procede verso l'infinito. Proseguo la mia strada e a un certo punto non so quando procederò spiritualmente, ma in un modo quasi impercettibile perchè vivo già in una dimensione mentale. Da ragazzo Dio mi fece notare che dovevo proporre qualcosa di diverso da ciò che criticavo, l'ho fatto, non è servito, ma io sono salvo, ho compiuto la mia missione. Non ho paura proseguo ad evolvere senza abissi da superare fra corpo e mente.


26 Marzo mi offro per 200 mila € di liberare la Ever Given: avviso tutti i governi, i media e le polizie del mondo che sapevo liberare la Ever Given, la nave bloccata a Suez, ma nessuno risponde. Ecco come. Hanno fatto lavorare i rimorchiatori disuniti tutti sullo stesso fianco e la leva non faceva effetto. Erano tutti dallo stesso fianco in diversi punti. Infatti la nave si era spostata di 17 metri, ma sempre nella sabbia senza girarsi. Andavano attaccati i rimorchiatori uno all'altro. Il primo attaccato alla nave in punta, il secondo attaccato al primo, il terzo al secondo, il quarto al terzo. Il quinto al quarto. Una fila di rimorchiatori uno che tirava l'altro alla punta della nave. E una fila di rimorchiatori che la tirava nel culo. Un po' a prua e un po' a poppa che tiravano in fila e il centro della nave diventava il perno. Datemi una leva e solleverò il mondo. Il centro della nave era il perno, la nave la leva e le due file di rimorchiatori la forza applicata. La muovevo come niente. Poi alla fine fortunatamente è arrivata un'alta marea eccezionale e la nave si è mossa, ma ero l'unico a sapere come fare.


Aprile 2021 campagna contro bullismo, selezione razziale al contrario e pedofilia: fingo un paio di attacchinaggi fuori dal Gonzaga, il mio liceo, in cui denuncio la mia scomparsa nel 1984 dopo atti di bullismo e selezione razziale al contrario, e un altro per sospetti atti di pedofilia. Mando lettere al liceo, alla polizia e alla stampa dichiarando di aver appeso centinaia di volantini, ma non è vero, ne ho appeso solo un paio per fare le foto e poi li ho tolti. I giornali in tutto il mondo cominciano a parlare di migliaia di bambini indios scomparsi nelle scuole cattoliche in Canada il secolo scorso e di fosse comuni rinvenute vicino alle scuole e smetto per evitare uno scontro diretto. Nelle settimane successive i media parlano anche di 200 mila casi di pedofilia negli oratori e nelle scuole cattoliche in Francia spiegando che era sistematico e non casuale.


22 Aprile 2021 Fine Biografia e pubblicazioni su Facebook: L'ho già detto varie volte poi mi sono un perso nei racconti autobiografici.

Ho dimostrato fin dai tempi del liceo il complotto globale in cui il preside, i prof, i lecchini, i bulli, i delinquenti, gli estremisti, le parrocchie, i partiti e la polizia, erano tutti d'accordo contro di me per eliminare i migliori, i pacifisti, gli ecologisti, gli alternativi, i ribelli, i buoni, i comunitaristi, i simpatici, i preferiti dalle donne.

Con la riduzione della natalità tempo 5 anni, massimo 10 e all'Istituto Gonzaga non si iscriverà più nessuno e chiuderà per fallimento. Mentre io ho fatto qualcosa di diverso e migliore di quello che criticavo ai tempi del liceo invocando la fine del mondo. E' come essermi preso 37 anni invece di essermi fatto uccidere allora scagliandomi contro di loro in forma diretta per motivi personali invece che con campagne oculate o essere deviato verso alcool, droghe, violenza, estremismo, emigrazione.

E ormai la fine del mondo è vicina per tutti, il PIL non reggerà crollerà tutto, ecco vari tipi di riduzioni del Pil progressivamente da qui al 2050:

- 10% per riduzione della natalità e riduzione della popolazione in Italia di almeno 10 milioni di persone entro il 2050  
- 5% per selezione razziale al contrario per cui fanno i figli solo i peggiori. Nelle posizioni di vertice ci saranno solo ladri, corrotti, truffatori, opportunisti, incapaci. Nessuna persona intelligente fará figli con la fine del mondo vicina.
- 5% per aumento tumori, già una persona su 3 nel corso della vita viene colpita da tumori, diventeranno prima 2 su 3 e poi 4 su 5.
- 5% per l'aumento dell'età media e quindi malattie, pensioni, alzheimer
- 10% per l'aumento dell'effetto serra, carestie, aumento del livello del mare, bombe d'acqua, siccità, aumento della temperatura, profughi, guerre
- 10% per riduzione del Pil, delle entrate dell'erario e quindi delle spese nei servizi che rialimentano l'economia
- 10% per i ragazzi hikikomori che non studiano, non lavorano, non escono di casa e nel complesso per suicidi, drogati, impazziti, impasticcati, alcolizzati di ogni fascia di età
- 5% per spese per sedare rivolte, invasione di profughi, motivi di ordine pubblico, sabotaggi, vandalismo, attentati, criminalità, prigioni
- 5% per guerre contro o per petrolieri, trafficanti di droga, materie prime in esaurimento, dislocamento esercito in almeno 40 punti del mondo

Con il Pil crollato complessivamente  del 50% finirà il mondo come fin qui l'abbiamo conosciuto. Forse già nel 2035, massimo 2070.

Ci sono solo 4 posizioni che si possono prendere mentre l'Apocalisse avanza:
- la posizione remissiva: suicidarsi in varie forme non solo buttandosi sotto un treno, ma anche con droghe o estraniandosi dalla realtà come gli hikokomori
- la posizione violenta: impazzire, spaccare tutto, fare attentati, o sparare all'impazzata come nei licei americani
- la posizione menefreghista: fregarsene di tutto e di tutto e puntare a salvarsi personalmente come su una nave che affonda, inquinando, uccidendo, mentendo, rubando, distruggendo
- la posizione schiettista: puntare alla salvezza eterna cercando di rimanere coerenti applicando lo Stile di Vita Schiettista, mentre tutto va allo sfacelo e l'Apocalisse avanza

Vi ricordo lo Stile di Vita Schiettista che avrei proposto a tutto il mondo se fossi diventato famoso con il Motore Schietti:

- compiere buone azioni (valide, positive, giuste, sagge, legali, nonviolente),
- coltivare virtù,
- conoscere proverbi e aforismi;  
- votarsi a cause nobili (lotta alla guerra, alla povertà, all'effetto serra, alla violenza, alla discriminazione, alla sofferenza, alla deforestazione, all'inquinamento, alla corruzione),
- svolgere lavori utili per il bene comune.

Nient'altro. La mia biografia ormai è conclusa, é una bella storia, potrebbero fare un film, la mia missione é finita.

10 Maggio richiesta danni: invio una mail a Polizia, Carabinieri, governi, media, organizzazioni per richiesta danni di 1 milione per diffamazione, persecuzione, boicottaggio, derisione, offese, minacce, che ricevo da quando ho inventato il Motore Schietti. La cifra è irrisoria e va intesa come un invito al dialogo senza prese in giro. Nel caso non verrà pagata la cifra richiesta ci saranno dure ritorsioni (come i 2 Jet malesi, Fukushima, Amatrice di cui avevo rivendicato gli attentati per conto di Gea e Dio), vedi https://www.facebook.com/domenico.schietti/posts/4179932352057937

11 Maggio 2021 Suppliche a Dio e Gea perchè distruggano il genere umano: essendo Dio e Gea in guerra col genere umano, essendo la fine del mondo vicina, l'Apocalisse già cominciata, inizio a pregare perchè Dio e Gea facciano presto, distruggano senza esitazione il genere umano e non la tirino troppo in lungo, una specie di eutanasia attiva che non ci faccia soffrire troppo a lungo, ecco alcuni esempi:

"Oh Dio ti prego distruggi il genere umano. Oh Dio ti supplico distruggi il genere umano. Oh Dio per favore distruggi il genere umano. Non avere pietá di una simile creatura indegna. Non farlo pian pianino lasciando che si autodistrugga da solo. Oh Dio colpisci duro appositamente senza pietá per distruggere il genere umano. Ha già sbagliato troppo il genere umano, non colpire perché impari dagli sbagli, distruggilo e basta, é tardi. La mia missione di tuo ambasciatore é conclusa. Non mi hanno ascoltato, ora distruggili. Mi avevi detto a 15 anni fai qualcosa di diverso da ciò che critichi. L'ho fatto, ed ora tu accogli la mia supplica. Sempre la stessa. Distruggi il genere umano. Oh Dio hai visto come hanno trattato il tuo ambasciatore. Ora accogli la mia supplica. Ti prego distruggi il genere umano. Nessuna pietá".

"Oh Gea non avere pietà del genere umano che ha boicottato, diffamato, perseguitato, isolato, impoverito, deriso, il tuo messaggero. Oh Gea, colpisci duro, uccidi, devasta, distruggi il genere umano. Non avere pietá, non merita niente questa creatura. Oh Gea é tutto programmato che si autodistruggano da soli, lascia che sia e se vuoi dare ulteriori colpi apposta per rincarare la dose, fallo, senza pietà. Oh Gea, il tuo messaggero non meritava un simile trattamento, ogni tua punizione al genere umano é giusta, lascia che sia. Oh Gea, a 15 anni supplicavo Dio di distruggere il genere umano, ma mi disse di dimostrare che sapessi fare qualcosa di diverso da ciò che criticavo. L'ho fatto ora distruggilo".

"Per favore Dio fammi premere il pulsante rosso della fine del mondo. Perfavore Gea fammi premere il pulsante rosso. Fatelo schiacciare a me, é meglio finirla rapidamente. Lo schiaccio io. È meglio, l'essere umano é un fallito, meglio la fine del mondo".

23 Maggio 2021 Attentato di Stresa: rivendico la caduta della funivia al Mottarone con 14 vittime avvenuta in modo anomalo senza spiegazioni scientifiche vedi https://www.facebook.com/domenico.schietti/posts/4222714797779692 . Nei giorni precedenti avevo avvisato che ci sarebbero state ritorsioni per le persecuzioni alla mia persona e la richiesta di 1 milione di danni. Ci sono due problematiche distinte, il boicottaggio del Motore Schietti che causa l'effetto serra e meccaniche indipendenti. E così il boicottaggio alle altre mie proposte. Invece le persecuzioni, le diffamazioni, le derisioni, l'isolamento alla mia persona causano dei danni che vanno pagati essendo una chiaro affronto a Dio e Gea e al loro ambasciatore.

Il significato alchemico di questo attentato è semplice. Sembra sia finito il Covid, la vita sembra che possa tornare alla normalità al termine del lockdown, che ci si possa divertire, ma Schietti invece è a casa sua povero, solo, diffamato, perseguitato, boicottato, deriso. E quindi se non c'è un ritorno alla normalità per Schietti, non c'è per nessuno. I danni vanno pagati. Come i danni alle vittime della tragedia.


23 Maggio 2021 attentato alla Maratona in Cina: Non era mai successo a fine Maggio, una tempesta di vento, grandine, neve, acqua, gelo nel tratto in quota della famosa foresta di pietre Yellow River Stones, simbolo della deforestazione nel mondo. I 172 partecipanti sono stati colpiti da crisi ipotermiche, 21 morti, 6 gravi in ospedale. Rivendico l'attentato a nome di Gea contro la deforestazione. La tragedia infatti è sicuramente legata al cambiamento climatico, al boicottaggio del Motore Schietti e alla deforestazione e posso rivendicare. Si vede chiaramente Gea all'opera nello stesso giorno del Mottarone, in Cina nel paese maggiormente responsabile delle emissioni serra. Diventa evidente che se le tragedie nel mondo triplicano o quadruplicano che c'é un legame con l'effetto serra, la psicosi di massa, la sindrome autodistruttiva. Non potrò rivendicarle tutte, ma Gea sta colpendo duro per il boicottaggio a Schietti e sta ascoltando le mie suppliche di distruggere il genere umano.

5 Giugno 2021, Gea prenderà il Potere? In attesa di sviluppi: Come sapete la mia missione è finita, non ho salvato il mondo, ora ci devono pensare Gea e Dio. Quello che potevo fare l'ho fatto.

Io ho consigliato Gea e Dio di farla finita velocemente con pubbliche suppliche di un Apocalisse rapida invece di una fine del mondo graduale con lenta escalation.

Ma se non avviene ci sono varie ipotesi dato che Gea e tantomeno Dio non sono sadici che ci vogliono cuocere a fuoco lento.

Potrebbe benissimo essere che quando la situazione sarà degenerata che Gea prenda il potere. Però prima deve essere chiaro che non poteva fare diversamente, la situazione deve peggiorare ancora.

All'improvviso si interrompono tutte le trasmissioni Tv e internet, e su ogni televisore e cellulare, anche quelli spenti, si sente la trasmissione di Gea in cui dice che ha preso il potere. Si vedono immagini di migliaia di arresti di responsabili del disastro generale, con la registrazione delle immagini delle loro riunioni segrete, delle decisioni che prendevano con gli altri responsabili, con lo smascheramento di ogni corruzione, di ogni traffico, di ogni inquinamento, di ogni guerra. Anche immagini storiche dimostrando che era tutto registrato, sotto controllo.

Viene svelato anche il boicottaggio del Motore Schietti e che l'intervento è stato reso necessario per le persecuzioni al suo ambasciatore, Domenico Schietti che avrebbe salvato il mondo lasciandoci liberi.

Poi in maniera rapida vengono risolti tutti i problemi come Fukushima, la plastica negli oceani, le discariche, le scorie nucleari, le gravidanze indesiderate, la povertà, la guerra, l'inquinamento, i furti, la violenza, le malattie.

Gea tiene il potere alcuni anni per formare una nuova classe dirigente e poi scompare con i suoi angeli fidati e ci lascia di nuovo liberi, ma ben consapevoli che Gea esiste, il mondo è suo, non è nostro, come spiego nella Dottrina di Schietti, ed è tutto controllato.

Sarebbe bello? Penso di sì vista la situazione, meglio la dittatura di Gea che quella di Satana.

Altre varianti sono possibili. Per esempio che ci voglia lasciare autodistruggere per mostrare in Paradiso cosa succederebbe se non fosse tutto controllato e se non avvenisse una selezione delle persone predisposte a vivere in pace senza creare problemi.La selezione razziale evolutiva invece della selezione razziale al contrario che avviene sulla terra in cui i migliori, gli ecologisti, i pacifisti, i comunitaristi, gli onesti, i giusti, i saggi vengono eliminati uno a uno.

Una specie di esperimento, come una classe in cui l'insegnante se ne va e gli alunni vengono lasciati soli per lasciarci credere di essere liberi, per non interferire.

Oppure che come una tribù di primitivi incontattati voglia lasciarci nel nostro brodo. Affari nostri. Se qualcuno come me si contatta gli viene dato qualche segno, ma senza intervenire nei nostri affari interni anche se ci autodistruggiamo.

Bisogna capire bene il problema della tribù di primitivi. Se per esempio noi andassimo in mezzo a queste tribù prenderebbero il raffreddore e morirebbero tutti. Possono esserci dei problemi simili. Se Gea e Dio interferissero non avremmo mai la sensazione di essere evoluti noi, di avercela fatta noi, e saremmo poi per l'eternità sempre in attesa di indicazioni di Dio e Gea, come una specie di robottini da programmare che eseguono solo istruzioni. Non esseri liberi, coscienti, evoluti.

Con calma risolverò l'enigma, so come funziona. Gea non me lo dice, ma se trovo la risposta mi dà subito il premio, scatta il bonus. ne ho già avuti tanti. Come se sulla Terra ci fosse una gara e per ogni azione giusta si riceve un premio. Come in un videogioco con bonus, energia, vite, armi.

Di certo da millenni è evidente che Dio e Gea non ci vogliono viziati e ci fanno superare prove durissime per farci diventare saggi, esperti, fighi. In natura solo i migliori si riproducono ed evolvono, se no scatta la sindrome autodistruttiva, quello che sta avvenendo, i peggiori si autodistruggono da soli, Madre Natura li elimina.

E quindi è valida anche la tesi della gara in corso in cui alla fine verranno premiati i migliori a costo che gli altri si autodistruggano, come un programma televisivo di sopravvivenza.

E quindi scatta il quesito. Gea ci lascerà autodistruggere o interverrà per salvarci con altre mosse oltre quella dell'ambasciatore? Con il messaggero, il salvatore del Mondo, Schietti, l'inventore del Motore schietti, che donerebbe 500 miliardi l'anno all'Onu per pace, ambiente e povertà, ha provato. Ma Schietti ha fallito. Gli umani non hanno accolto l'ambasciatore. Ci saranno altre mosse? O ci lascerà autodistruggere?

6 Giugno 2021, uccidere 100 capi di stato: Ho chiesto a Gea di uccidere 100 capi di stato nello stesso istante per mostrare la sua potenza e sottomettere il genere umano invece di attentati estemporanei come i 2 jet malesi, o Fukushima o Amatrice, o Stresa, che ho rivendicato, ma non sono stati capiti perchè il genere umano è una creatura indegna incapace di mettere relazioni. Non credo sarò ascoltato, ma serve una mossa dopo il fallimento del suo Ambasciatore.

7 Giugno visione carnale di Gea e stretta di mano: di notte ero sveglio ed ho cominciato a sentire il profumo di alcune donne distinguendole benissimo solo in base al loro odore, capendo tutto di loro. E poi ho sentito il profumo di Gea finissimo, dolce, luminoso, pulito, meraviglioso. Poi ho visto l'immagine di alcune donne distinguendole fra loro per i tratti del viso e del corpo, la loro pettinatura e il loro abbigliamento, capendo tutto di loro al volo. E poi per un attimo ho visto l'immagine di Gea, semplice, pulita, simpatica, elegante, divina. A questo punto mi ha dato la mano lasciando che fossi io a stringerla, e ci siamo stretti la mano. Poi è scomparsa. La sensazione rimasta non era semplice da capire poi alla fine era quella di prostrarsi, nemmeno in ginocchio, ma sdraiato a terra, tipo i musulmani quando fanno Allah Allah Allah. E' la visione più carnale che abbia mai avuto di Gea. Di solito la vedo nella luce o in allegorie, o sento la voce, o la vicinanza. A volte il sorriso. Mi ha stretto la mano, è un gesto di grande ritegno. Credo sia stato fatto un passo in avanti e abbia ricevuto un premio.

9 Giugno rivendico la sberla a Macron: Avevo spiegato l'altro ieri che Gea avrebbe potuto colpire 100 capi di stato insieme nello stesso momento, che c'era un escalation nel conflitto. Avevo spiegato anche il meccanismo delle voragini vedi https://www.facebook.com/domenico.schietti/posts/4256748444376327. Evidentemente io non centro niente con lo schiaffeggiatore di Macron, ma sicuramente mentre gli dava la mano si è creata una voragine di cui parlavo e con lo schiaffo si è compensato qualcosa. Si è creata la voragine ed è stato colpito un capo di stato come avevo avvisato. Poi a me Gea aveva detto che 100 no, preferisce fare il gioco che devono dedurre la sua esistenza invece che manifestarsi esplicitamente, però uno poteva. Se avvisavo che ne sarebbe stato colpito uno solo facevo troppo la figura del figo. 

10 Giugno nuovi attentati, variante indiana: non posso rivendicare ogni giorno attentati e poi parlarne sulla biografia (come la variante indiana del covid), se no la biografia diventa un libro di fatti di cronaca. Però è evidente che c'è stata un'escalation e ormai ogni giorno accadono fenomeni che potrebbero essere attentati di Gea e Dio per il boicottaggio delle mie proposte e della mia persona, che potrei rivendicare, tant'è che l'Apocalisse è in corso e la fine del mondo sempre più vicina (2035, massimo 2050, massimo massimo 2070). Con le mie atroci suppliche ho fatto un ultimo tentativo per chiedere un'eutanasia attiva rapida per il genere umano, ma sembra che Dio e Gea preferiscano la fine lenta con un crescendo di avvenimenti disastrosi. Devo farmi da parte e lasciar agire Dio e Gea, come un calciatore sostituito che segue la partita da bordo campo, come un saggio che si siede sulla riva del fiume ad aspettare che passino i cadaveri dei propri nemici, come un vecchietto in pensione che si gode la vecchiaia e lascia fare agli altri.

Giugno 2021 la Polizia manda due agenti e poi due psicologi a casa mia: riesco finalmente a prendere contatto telefonico con un commissario della Polizia, per spiegargli che sono il messaggero di Dio, il suo ambasciatore portandogli tutte le prove, ma manda prima due agenti a casa mia, molto minacciosi che chiedono di parlarmi per interposta persona tramite mia madre di 90 anni e mia sorella, poi la settimana dopo due psicologi che non si rivolgono a me, ma sempre a mia madre e mia sorella invitandomi a prendere psicofarmaci e con minacce di ricovero in cliniche specializzate e vari altri generi di conseguenze non molto comprensibili (le abbiamo mostrato il cartellino giallo, il prossimo sarà rosso).

21 Giugno addio non sono votato al martirio missione conclusa: Per assurdo per dimostrare la cattiveria del genere umano come quando Cristo fu messo in croce, o Nelson Mandela in carcere, a Dio e Gea converrebbe ci sia una sorta di ulteriore persecuzione nei miei confronti in varie forme anche per tematiche diverse dal mio Motore per assurgermi a ruolo di martire, se non a livello terreno, nell'aldilà. Martire a  riprova che invece di osannarmi venni duramente perseguitato fino al carcere o al manicomio, magari con dei pretesti. In una sorta di destino tragico converrebbe anche a me. Non a petrolieri, governo, polizia, cattolici, massoni... Anche se lavoro per conto di Dio e Gea, ne hanno solo loro da guadagnarne subito.  Io forse nell'aldilá.  Ma tutti gli altri nessuno. Non conviene spingersi al martirio, a me non piace, infatti preferisco chiudere qui la mia missione come dicevo da mesi completando la mia biografia. Il martirio non lo voglio. Si vede che Dio e Gea non mi hanno bloccato ( se siete atei la mia coscienza) nell'escalation del conflitto, perchè c'era una sorta di convenienza al martirio. Ma io non lo voglio. Ho finito. Missione conclusa. Non mi interessa il destino da martire, lo sono giá troppo. Quindi addio a tutti, ho capito il gioco di Dio e Gea, il loro scopo è il mio martirio se voglio proseguire, ma non mi interessa, mi fermo qua. Addio a tutti. Non mi interessa proseguire con attentati, ritorsioni, guerre, violenze, catastrofi, arresti,  dove l'ambasciatore di Dio e Gea viene messo in croce o in carcere o in manicomio. Conoscono tutti l'effetto serra, conoscono tutti il mio Motore Schietti, sanno tutti che donerei 500 miliardi l'anno all'ONU, sanno tutti le mie proposte principali, mi fermo qua, Addio. Se proseguo si vede martirio, non mi interessa. Grazie a tutti. 

24 Luglio 2021, ultimo possibile articolo su Facebook: 

DIO E GEA CONFERMANO NON SERVE UN NUOVO AMBASCIATORE: MISSIONE COMPIUTA 

Se studiate la mia biografia e le mie principali proposte forse per secoli non servirà un nuovo messaggero ufficiale di Dio e Gea. 

Ho ideato e promosso la prima campagna mondiale contro l'effetto serra, la prima per eliminare la povertà con lo sviluppo sostenibile, la prima per un mondo senza guerra. 

Ho inventato il Motore Schietti per produrre energia infinita e acqua con la Serpentina Schietti. 

Coi proventi donerei 500 miliardi l'anno all'Onu per pace, ambiente e povertá rendendo possibili le mie campagne. 

Ho ideato e promosso decine di altre campagne e proposte. Non serve altro. Qualsiasi altra proposta di Dio e Gea non avrei avuto problemi a diffonderla. Sono sempre stato pronto a tutto. Non ho fallito la missione. Se Dio e Gea mi avessero dato altri ordini li avrei eseguiti. Mi sarei anche fatto affiancare se fosse servito aiuto. 

In genere in guerra l'ambasciatore viene ritirato quindi potrei anche scomparire all'improvviso. Sono comunque a disposizione di Dio e Gea, ma non ho più nessun compito. Mi hanno detto di considerarmi in pensione in attesa di sviluppi sotto la loro completa e totale protezione. Non devo temere nulla. Ricevo ogni giorno importanti segnali. 

Non serve piú nessuna mail ai potenti e nessuna mia opera. Con le alluvioni in Germania e Cina non serve altro. Con l'ondata di caldo a 50 gradi a Vancouver dove pensavano di andare i miliardari in estate, non serve altro. Io al massimo potrei scrivere una mail o attaccare un volantino o legarmi ad un albero minacciando nuove catastrofi. Ma ci pensano Dio e Gea. Devo farmi da parte. Ci pensano loro. Addio. 

Non vogliono in nessun modo che partecipi alle azioni di guerra. Ho dimostrato che ero pronto, ma non oltre il limite dell'evidente inutilitá con effetti controproducenti fino al martirio partecipando con azioni ridicole alla guerra da solo contro tutti in territorio nemico. Le mie possibili armi di guerra fanno ridere rispetto ai mezzi di Dio e Gea. I potenti hanno scelto il suicidio, affari loro.

Quando la nave affonda dopo aver urtato contro gli scogli non si mena il can per l'aia avvisando degli scogli. Avevo avvisato per tempo ora non serve più. Non devo avvisare al G20 di Napoli su Clima e Ambiente di niente e così nessuno. Conoscono tutti il Motore Schietti e le mie proposte. E tantomeno minacciare o fare azioni di guerra. Addio. Ci pensano Dio e Gea. Buona fortuna a tutti. Sono in pensione. Missione compiuta. 


29 Agosto 2021 Brucia la Torre Antonini attentato di Gea: Gea mi dice in ogni modo di rivendicare l'incendio alla Torre Antonini a Milano nel giorno del ritorno alle ferie ad Agosto 2021 in cui tutti tornavano alla vita normale mentre io non ero andato in ferie e non avevo una vita normale. Come l'attentato della funivia di Stresa nel giorno che finiva il lockdown e la gente tornava alla vita normale mentre io continuavo ad essere boicottato e non avevo una normalità. Nel grattacielo abitava Mahmood famoso per la canzone Soldi, che sono quelli che richiedevo come danni per diffamazione, persecuzione, isolamento, impoverimento, boicottaggio. Il rogo è stato inspiegabile, forse un autocombustione, il grattacielo è bruciato in pochi attimi, il panico colpì l'intera Milano e se ne parlò giorni in tutta Italia. Una serie di coincidenze incredibili, non negabile scientificamente, ma neanche provabile, con molte coincidenze e fatti inspiegabili che han fatto discutere. Come i danni da pagare alle vittime. Rivendicherò l'attentato solo ad Aprile 2022.


Ottobre 2021 Rapporti IPCC e IEA World Energy Outlook: esconi i rapporti di IPCC, l'agenzia Onu e IEA, Agenzia Internazione dell'Energia in previsione del Cop 26. Ormai si usano i 3 scenari, nel miglior caso, intermedio e nel peggior caso. Finalmente dei dati che parlano chiaro che non sono le mie previsioni. Il miglior caso, zero emissioni per il 2050, comunque sono circa un terzo delle emissioni attuali e si spera di trovare un modo per stivare anidride carbonica (che però richiede altra energia e comunque nessuno sa come farlo). Il miglior caso non viene considerato possibile dall'IEA. L'intermedio è nel caso vengano mantenute tutte le promesse di transizione ecologica e corrisponde a circa due terzi delle emissioni attuali. Nel peggior caso tutte prosegue come adesso e addirittura le emissioni aumenteranno. E quindi nel peggior caso per l'IPCC la temperatura aumenterà di 3 gradi nel 2064, nel caso intermedio nel 2100 e nel miglior caso la temperatura salirà solo di 1,5 nel 2030. Ma non è ritenuto possibile, si passa per lo meno prima ai 2 gradi, poi ai 2,5 e poi a 3. Ormai è chiara la fine del mondo. Con 3 gradi in più ci saranno almeno 3 miliardi di profughi climatici. I potenti hanno scelto già da decenni di non dare il Motore Schietti e proseguire come pazzi contromano in delirio di onnipotenza. Mi ricordo una frase di Bush credo nel 2003 che disse "non abbiamo intenzione di modificare il nostro stile di vita" sottintendendo qualsiasi saranno le conseguenze. Le transizioni ecologiche sono solo propaganda, green washing senza Motore Schietti. I falliti si suicidano e quindi appare evidente che nel 2035, massimo 2050, massimo massimo 2070 i potenti faranno saltare il mondo con bombe atomiche di fronte alla catastrofe ingestibile. Dio e Gea hanno chiuso la mia missione, non c'è più nulla da fare, come appare chiaro dai rapporti IPCC ed IEA. I potenti hanno già scelto il suicidio da decenni e vanno avanti come giocatori d'azzardo all'ultima fiche, come drogati all'ultima dose, come ubriachi contromano. Se fosse diversamente e le transizioni ecologiche fossero sincere parlerebbero subito del Motore Schietti. E quindi già sapendo che sarebbe avvenuta la fine del mondo hanno lasciato degenerare problemi come debito pubblico, povertà, inquinamento, sovrappopolazione, deforestazione, droga. Il giorno in cui scelsero l'autodistruzione va ricercato credo nel 1972 quando venne pubblicato "I Limiti dello Sviluppo" del Club di Roma e si decise comunque di andare avanti fino alla morte, vedi https://www.facebook.com/motoreschietti/posts/2971223743137610 .


Novembre - Dicembre 2021 Dottrina di Schietti: dopo aver riletto e migliorato la mia Dottrina mando alcune mail a Presidenti, Media, Polizia, Organizzazioni, Personaggi, chiedendo di analizzarla meglio se per via del boicottaggio al Motore Schietti non lo avessero fatto, spiegando bene che ho trovato l'origine di tutti i mali della storia umana, non siamo a Casa nostra, ma in una Scuola di vita come spiego nella mia Dottrina.

1 Gennaio 2022 Giudizio Universale: ho ricevuto comunicazione che è iniziato il Giudizio Universale in concomitanza con i festeggiamenti dell'ultimo dell'anno che con la variante Omicron e il clima sociale fallimentare in cui si facevano consuntivi finali per la storia del genere umano e le proprie storie personali. Il giudizio universale ha il compito di giudicare la prova d'insieme del genere umano e valutare le prove singole in un contesto più ampio. Come predetto doveva iniziare alla seconda venuta del Cristo. Essendo io l'Ambasciatore di Dio, si può facilmente interpretate come che sia la Seconda venuta del Cristo. Essendo ormai completata la mia missione da quasi due anni, diventa ovvio che possa cominciare il Giudizio Universale. Rimaneva il dubbio che fosse stata analizzata bene la Dottrina di Schietti, ma è stato tolto in questi ultimi mesi, vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/05/la-dottrina-di-schietti.html. Per chi come me ha dovuto sempre sottostare al potere di organizzazioni (come Chiesa, Mafia, Massoneria, e tante altre), e non ha mai fatto nulla di male, è meglio il controllo e il giudizio di Dio che di simili impostori. Invece per le organizzazioni che con la libertà del potere hanno ucciso, sfruttato, distrutto, inquinato, rubato, mentito, ovviamente potrebbe non essere ben accetto il controllo e il giudizio di Dio e potrebbero preferire autodistruggersi prima in Terra e poi nell'Aldilà.

Gennaio 2022 Eruzione vulcanica a Tonga: a conclusione del Giudizio Universale c'è da segnalare la spaventosa eruzione vulcanica a Tonga. Come sapete l'Apocalisse iniziò due anni fa poco prima del Covid con gli incendi in Australia. Il Giudizio Universale ha condannato inesorabilmente l'umanità come insieme, liberando però i singoli dalle piccole colpe individuali imputabili ad una cattiva gestione del potere. La colpa del potere è tutta racchiusa in un solo problema, non aver capito dove viviamo: non conoscere e non applicare la Dottrina di Schietti che spiega che non siamo a casa nostra, ma in una scuola di vita (vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/05/la-dottrina-di-schietti.html). La fine del mondo secondo i miei calcoli avverrà nel 2035, massimo 2050, massimo massimo 2070.

Tonga è l'arcipelago con il governo corrotto imputata di voler dare inizio allo sfruttamento dei fondali oceanici per la raccolta dei noduli metallici. Un mese fa si era tenuta in Jamaica la conferenza dell'ONU sulle miniere sottomarine. Tonga da sola contro tutti voleva dare inizio, insieme con una multinazionale canadese, alla distruzione dell'ultimo ambiente naturale incontaminato, i fondali sottomarini. Si tratta di un tipico caso di violazione della Dottrina di Schietti in cui si spiega la necessità di un Ordinamento civile planetario. La giustizia divina è sempre accusata di agire troppo a freddo, come per l'effetto serra, in cui non si vedono subito le conseguenze delle proprie azioni. Invece in questo caso sembrerebbe proprio di aver agito a caldo, molto a caldo. L'esplosione è stata forse la più potente degli ultimi 900 anni, ma le polveri sono state inferiori all'eruzione del Pinatubo del 1991 perchè è stata sottomarina e l'oceano ha mitigato la diffusione di ceneri. Nel 1815 quando eruttò il Tambora in Europa nevicò in piena estate. Avvenne anche nel 1883 con l' eruzione del Krakatoa. Ci furono anche bombe d'acqua spaventose come quella che causò la sconfitta di Napoleone a Waterloo. Le carestie causarono la morte di circa un terzo della popolazione mondiale. L'esplosione sembra ricordare quelle nucleari essendo stata decine di volte più forte che Hiroshima.

Torna di moda in questi giorni anche il libro di Kyle Harper che racconta la fine dell'impero romano. Ci fu un'eruzione vulcanica nel 536 che coprì il cielo per mesi con una nuvola nera. La temperatura crollò. Si persero i raccolti per 4 anni e la popolazione mondiale dimezzò. E nel 540 ecco una nuova enorme eruzione vulcanica. Il clima si raffreddò nuovamente. Tutte le popolazioni nordiche discesero in Italia non trovando resistenza nell'esercito romano senza cibo. E nel 541 il colpo finale, la peste nera. Roma che aveva un milione di abitanti divenne un paese di 20 mila abitanti. Crollò anche l'impero cinese e l'impero maya. La fine del mondo.  

L'apocalisse climatica avanza e la psicosi di massa si diffonde come avevo previsto anche con pericolo di guerre nucleari, incendi, cavallette, pandemie, hikokomori, profughi, crisi economiche, .... siamo solo all'inizio ( vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/09/la-fine-del-mondo-avverra-per-il.html).

Febbraio 2022 Piano di Pace di Schietti per l'Ucraina: invio di alcune mail a Presidenti, Media, Organizzazioni chiedendo la tregua di un anno per analizzare meglio la Dottrina di Schietti ed un eventuale ingresso della Russia nella Nato.  In alternativa la finlandizzazione dell'Ucraina e delle nazioni cuscinetto, oppure migliorare gli accordi di Minsk, oppure dispiegare una forza Onu di pace nel Donbass, oppure al termine del primo anno chiedere una nuova tregua di un anno. 

Mentre la situazione degenera invio sempre nuove mail chiarendo che si tratta di un complotto autodistruttivo:

"Putin se volesse vincere portando dalla sua miliardi di persone sarebbe sufficiente parlare di Motore Schietti, Dottrina di Schietti e le altre mie proposte. Ma lui è chiaramente d'accordo con Biden, Zelensky e Von der Leyen di autodistruggersi in un conflitto creato ad arte per dividere il mondo in blocchi. Vuole avere un nemico esterno per compattare il fronte interno. In accordo con Biden e Von der Leyen non vuole più parlare di effetto serra, deforestazione, debito pubblico, corruzione, povertà, inquinamento, ingiustizie, razzismo, traffico di esseri umani, allevamenti intensivi, mancanza di acqua, traffico di droga, hikikomori, psicosi di massa e tanti altri problemi che smascherano il fallimento delle élite globali. 

Potrebbe vincere in due minuti trasformando la Russia in una Scuola di Vita, parlando di Motore Schietti e Serpentina di Schietti. Ma lui non vuole vincere, vuole autodistruggersi con Biden, Von der Leyen e Zelensky, vuole mostrarsi come un tiranno per giustificare la reazione di ucraini e del mondo intero con una guerra senza senso per destituirlo. I falliti si suicidano è risaputo. Hanno deciso di suicidarsi insieme".


20 Marzo 2022 Record del mondo di Mi Piace su Tik Tok: riesco a pubblicare su Tik Tok un video sulla Dottrina di Schietti che fa il record del mondo di Mi Piace per visualizzazioni, 1 Mi piace ogni 2,7 visualizzazioni, vedi https://vm.tiktok.com/ZMLmed4SU/. Neanche Khaby Lame ha mai ottenuto così tanti mi piace. Ma dopo 12 mila visualizzazioni viene bloccato. Il giorno prima mi viene bloccato a 15 mila visualizzazioni un video sul complotto globale contro Motore Schietti e Dottrina di Schietti con 1 Mi piace ogni 3,9 visualizzazioni, vedi https://vm.tiktok.com/ZMLmrhejr/ E' l'ennesima prova che non viene boicottato solo il Motore Schietti, ma anche il pacifismo e tutto ciò che di buono e positivo esista per diffondere la guerra, la distruzione, l'odio, il menefreghismo, tutto il contrario dello  Stile di Vita di Schietti. Pochi minuti dopo il blocco del primo video, il 21 marzo, cade un aereo in Cina ed avviso che potrebbe essere stato per via del blocco ai miei video, una ritorsione di Gea. Essendo che ogni causa deve avere un effetto, ma non si era visto bene cosa potesse causare il boicottaggio al suo ambasciatore, ecco che si è manifestato un effetto in Cina. Un aereo senza spiegazioni, senza danni, senza preavviso, in un minuto è precipitato senza dare allarmi.



24 Marzo 2022 Nuovo record del mondo di Mi piace su Tik Tok: I popoli sono d'accordo con la Dottrina di Schietti e quindi i potenti mi stanno usurpando il potere in preda a sindrome autodistruttiva. Sono infatti riuscito a raggiungere un accordo con Tik Tok per pubblicare a pagamento un video dello Stile di Vita di Schietti, vedi https://vm.tiktok.com/ZMLuy4TLh/ E uno sulla Dottrina di Schietti, vedi https://vm.tiktok.com/ZMLuyQ3nm/

Il primo ha raggiunto 36.700 visualizzazioni con 11.800 cuoricini, con una media di 1 cuoricino ogni 3,11 visualizzazioni. Il secondo ha raggiunto 60.100 visualizzazioni con 18.300 cuoricini, con una media di 1 cuoricino ognuno 3,28 visualizzazioni. Si tratta del record del mondo. Kabhy Lame l'influencer più famoso fa in media 1 cuoricino ogni 20 visualizzazioni.

Ho dovuto sospendere le pubblicazioni perché Tik Tok mi ha chiesto troppi soldi, non mi ha concesso sconti. Non mi ha nemmeno garantito una specie di contratto che se avessi raggiunto 1 milione di fans gli avrebbe dato i miei video gratuitamente. E soprattutto che nel caso fosse stato costretto a bloccarmi mi avrebbe reso i soldi investiti.  Ero disposto anche a diffondere la mia Dottrina con uno pseudonimo, il cognome di mia madre, e farla dire ad un loro influencer. Su Facebook quando raggiunsi il record del mondo di Mi piace per visualizzazioni e cominciavano ad iscriversi decine di migliaia di persone alla mia pagina, mi bloccarono, mi fecero perdere tutto il lavoro, e non mi resero i soldi, oltre 20 mila euro.

L'obiettivo minimo comunque è stato raggiunto. Ho l'ennesima prova che la gente è con me, che se non ci fosse la censura sarei la persona più famosa del mondo, il leader mondiale dei saggi, giusti, ecologisti, pacifisti, buoni. Ho in mano i due bandoli della matassa ingarbugliata, Motore Schietti e Dottrina di Schietti. I leader come Biden, Putin, Von Der Leyen, Draghi, Papa Francesco mi stanno usurpando il potere per fare i propri porci comodi in accordo con mafie e poteri occulti. La fine del mondo è sempre più vicina, il Giudizio Universale è già avvenuto, ma i popoli hanno colpe minori. La prova è che quasi tutti aderiscono alla Dottrina di Schietti. Le responsabilità dell'Apocalisse in corso è dei potenti che non hanno adottato la Dottrina di Schietti perché sono in sindrome autodistruttiva.

Non serve fare guerre per dividere i popoli e deviarli verso un nemico esterno per fare finta non esistano più problemi come effetto serra, corruzione, debito pubblico, deforestazione, povertà. I potenti sono dei falliti. E i falliti si suicidano,  come dimostra l'autodistruzione in corso.


15 Aprile 22 con la danza della pioggia metto fine alla siccità di 5 mesi:  Venerdì 15 volevo fare una danza della pioggia al Parco Sempione dato che a Milano non pioveva da Novembre, ma quando sono arrivato Gea mi ha detto che avrebbe mandato qualche goccia.  La siccità record era determinata che a Giugno 2021 la polizia fece due visite a casa mia mostrandomi il cartellino giallo spiegandomi con tanto di psicologi che al cartellino rosso mi avrebbe rinchiuso in un manicomio criminale. Essendo io l'ambasciatore di Gea si è trattato del più grave affronto mai fatto a Gea. Essendo che avevo spiegato bene chi fossi fu come se fosse stato fatto a Gea. E già eravamo in guerra con Gea proprio per lo stesso motivo, il boicottaggio delle mie proposte, la persecuzione e la diffamazione della mia persona per cui avevo richiesto un milione di euro di danni come invito al dialogo sulle mie proposte. Con la doppia visita della polizia il governo mondiale volle mostrare che proprio se ne sbatteva di Gea, del suo ambasciatore, che volevano andare avanti a boicottarmi fino alla morte in sindrome autodistruttiva. Finalmente è prevista pioggia per la settimana successiva perché nei giorni precedenti avevo aggiunto la vicenda alla mia biografia e ne ho parlato in pubblico chiarendo quindi che il governo mondiale aveva preso contatto con me trattandomi come un folle invece di pagari i danni ed iniziare il dialogo. E quindi a questo punto la fine del mondo è inevitabile come dimostra il Giudizio Universale avvenuto a Gennaio. Di solito le ritorsioni di Gea seguono leggi del primo tipo, cioè causa-effetto, se uno mette un piede nella buca, inciampa. Oppure del secondo tipo, sindrome autodistruttiva, chi sbaglia troppo persevera negli errori senza più rendersi conto fino ad autodistruggersi. Poi ci sono fenomeni del terzo tipo, per esempio coincidenze, fatti in cui si vedono allegorie, sfighe ripetute, causa-effetto in cui non si vede la causa magari avvenuta decenni prima, accumuli con la goccia che fa traboccare il vaso. In questa siccità e nel cambio repentino del tempo dopo mesi con la mia danza della pioggia ci sono una serie di coincidenze inspiegabili colme di allegorie.

20 Aprile richiesta danni di 300 miliardi:  A questo punto non è stata accettata la mia richiesta di 1 milione di euro di danni come invito al dialogo per trattare sulle mie proposte. Ora la richiesta danni è di almeno 300 miliardi ed aggiungo alle mie proposte principali la richiesta danni alla mia persona: 
- ovviamente per il boicottaggio, la diffamazione e la persecuzione che ho ricevuto dal 2003 dovranno essere pagati almeno 300-500 miliardi di danni, che corrispondono agli utili di Motore Schietti, Serpentina di Schietti e prodotti di qualità Schietti (di qualunque azienda, ma approvati come ecologici e vegani dal mio consorzio di qualità). A questa richiesta danni si potrà aggiungere chiunque per esempio per danni climatici, o di guerra. Siccome difficilmente potrà essere pagabile una simile richiesta danni si vede che piuttosto di cedere i potenti proseguiranno nella direzione opposta come masochisti che si fanno tirare calci nelle palle da una mistress, come giocatori d'azzardo con le ultime fiches. Quindi ci saranno ritorsioni di Gea e Dio sempre più dure di tre tipi, causa-effetto, sindrome autodistruttiva e fenomeni inspiegabili con allegorie e coincidenze (per esempio il cielo tinto di rosso sangue a Shangai il 9 Maggio, dove decine di milioni di persone in lockdown hanno gridato all'Apocalisse, all'Armageddon). La fine del mondo è sempre più vicina.

Maggio 2022 obbligo portamozziconi: ogni mozzicone inquina 1000 litri di acqua, forse è un problema peggiore anche della plastica negli oceani. Sull'onda del successo nel 1995 quando ideai l'area recintata per i cani nei giardini di Milano e resi obbligatorio il sacchetto per la raccolta delle feci, comincio a scrivere a vari sindaci per rendere obbligatorio il portamozziconi portatile. Se uno viene sorpreso a fumare e non ha il portamozziconi, 100 € di multa.


21 Maggio Concertone con 210 malori a Milano: era il primo concerto a Milano dopo il Covid, si vedeva ritorno alla normalità, mentre Schietti continua ad essere boicottato, diffamato, perseguitato, isolato, impoverito e subisce danni da centinaia di miliardi. Al Mottarone l'anno precedente era il primo giorno dopo il lockdown, un ritorno alla normalità per tutti tranne che per Schietti. Alla Torre Antonini erano finite le ferie e c'era un ritorno alla normalità per tutti tranne che per Schietti che non era andato nemmeno in ferie. Al concertone si vedeva un ritorno alla normalità. Temevo decine di morti e processi a non finire per la richiesta danni. Ho pregato a lungo che non accadesse nulla, forse è servito. Ormai i media parlano chiaro, al Concertone di Piazza Duomo ci sono stati 210 malori e 6 ricoveri. Mancava aria, mancava spazio, non c'era acqua. La capienza era di 20 mila persone e c'erano 50 mila persone. Si prevedono indagini, richieste danni, polemiche. Decine di migliaia di persone premevano sulle transenne e la polizia cercava di allontanarli. Se avessero ceduto le transenne e la gente si fosse messa a correre sarebbe stata una tragedia. Anche se qualcuno avesse sparato petardi. O spry al peperoncino. Il 90% delle persone in Italia ormai soffre di paura, ansia, panico, depressione. Le ambulanze andavano e venivano. Il servizio d'ordine era in stato di emergenza. Ci sono stati anche arresti. Poteva andare molto peggio. E' stato un fenomeno del terzo tipo, una tragedia chiaramente riconducibile al boicottaggio delle mie proposte e alla mia richiesta danni. Il mese scorso avevo fatto interrompere la siccità a Milano con la mia danza della pioggia. Ma la siccità è proseguita con il Maggio più caldo della storia a Milano. Al concertone faceva caldo. È andata bene. Ma i danni a Schietti non sono stati pagati e continua il boicottaggio alle sue proposte. La situazione è a rischio, a Milano e in tutto il mondo. E' compito di Gea, non mio, stabilire che ritorsioni fare per il boicottaggio del suo ambasciatore. A volte sono leggi di Natura su cui penso non possa farci niente anche Gea. Se dai una spinta ad un bicchiere e cade dal tavolo, si rompe. Se per esempio boicotti il video più importante del mondo con il record del mondo di cuoricini per visualizzazioni, come quello bloccato della Dottrina di Schietti su Tik Tok, dopo pochi minuti cade un aereo come è avvenuto il 21 Marzo. Si apre un voragine e qualcosa ci finisce dentro per forza. Qualcosa deve accadere per legge di Natura se ci sono centinaia di miliardi di danni all'Ambasciatore di Gea. E accadrà sempre di peggio. Anche ieri si è visto psicosi di massa, apocalisse, fine del mondo, tragedia, non era un concerto per un ritorno alla normalità ma di entrata nel delirio e nella psicosi di massa mentre la fine del mondo si avvicina.

Giugno mappa incidenti a Milano: ho trovato la mappa degli incroci a Milano con più di 20 incidenti l'anno cercando di capire quanti incidenti avvenivano in via Dezza. Decido di mettermi alle calcagna dell'assessore al traffico per ridurre gli incidenti a Milano facendo studi sugli incroci pericolosi. Comincio con Via Dezza angolo Via Caravaggio dove basta togliere il posteggio a 4 auto che tolgono la visuale. Si possono usare dossetti, mettere cartelli "incrocio pericoloso rallentare", strisce sulla strada, semafori lampeggianti, cambi di sensi marcia, limiti di velocità, specchi, regolare l'arancione più lungo per fare defluire le auto che intralciano, vigili nelle ore di punta, nuovi semafori. L'obiettivo è che poi tutta Italia ed Europa seguano Milano e ci siano migliaia di incidenti in meno. Scrivo varie lettere con una strategia in 7 punti: 1) studio sulle vie con più alto numero di incidenti. 2) misure sulle persone over 75 che causano circa il 30% degli incidenti. 3) le segnalazioni dei cittadini sui punti pericolosi. 4) personale del reddito di cittadinanza negli incroci trafficati. 5) studio sulle vie in pavè. 6) studio sulle persone con più incidenti e relative misure. 7) misure sui neopatentati che fanno il 30% degli incidenti. Vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2022/06/piano-di-schietti-in-7-punti-per.html

Giugno fenomeni terzo tipo: si susseguono fenomeni del terzo tipo come innumerevoli bambini morti in Italia, feste rovinate a Milano, voragini, scandali sessuali, papere sportive, attentati di folli, proteste simboliche, che nel complesso denotano l'esistenza di una voragine enorme simbolo di fine del mondo, apocalisse, psicosi di massa causata dal boicottaggio a Motore Schietti e Dottrina di Schietti. In Cina viene scoperta la voragine più grande del mondo.

Luglio - Dicembre 2022: inizio a fare ultimatum, ritorsioni, miracoli, avvengono apparizioni di Gea, stragi, fenomeni del terzo tipo, eruzioni vulcaniche, terremoti, con lo scopo di accreditarmi come Ambasciatore di Dio e Gea ed arrivare a trattative. Siamo alla resa dei conti. Ogni cosa che dico avviene. Per esempio 5 eruzioni vulcaniche in un giorno come ultimatum, 17 aerei caduti in un giorno, 7 terremoti in un giorno per le elezioni in Italia, 35 stragi per il Cop 27, un terremoto con centinaia di morti per il G20, frane con decine di morti per ritorsioni a messaggi offensivi, guarigioni come quella di mia madre ormai data per morta, nuove apparizioni della Colombella Bianca alla fontanella di Trenno e tanti altri fenomeni apocalittici e del terzo tipo tutti predetti pubblicamente su Facebook un giorno prima che accadessero. Rivendico nuovamente tante stragi del passato compiute da Dio e Gea per me, che ho omesso nella biografia per non renderla sanguinosa, come il volo Varig 1989 caduto in Amazzonia, Linate 2001, Fukushima, Costa Concordia, 3 aerei malesi, Amatrice, Aceh, Ban. Ma non si riesce ad arrivare a trattative quindi aspetto nuove indicazioni di Dio e Gea mentre la situazione degenera in chiara sindrome autodistruttiva. 


Gennaio 2023 Record del mondo di visite da Tik Tok: riesco a promuovere a pagamento alcuni video del Motore Schietti (vedi https://vm.tiktok.com/ZMYJ1Nvcp/) che hanno grande successo. Ottengo un media di una visita verso il mio sito ogni 2,7 cent spesi quando Tik Tik ne garantisce al massimo una ogni 6 cent (ma in media una ogni 50 cent). La spesa complessiva è di circa 230€  e le visualizzazioni sono state circa 350.000 comprese quelle gratis ottenute dal mio profilo. Si iscrivono anche 2750 followers al mio profilo, alcuni donano per pagare le promozioni. Ma viene bloccato il mio account pubblicitario e non posso più pubblicare a pagamento. In Nepal vicino all'Everest cade un aereo  con 78 morti pochi minuti dopo che hanno chiuso il mio account. Nei miei video spiegavo che parlavo dalla cima del mondo per l'invenzione del Motore del Schietti. Il Nepal è anche vicino alla Cina il paese di Tik Tok in cui cadde un aereo il 21 marzo 2022 quando bloccarono i video della Dottrina di Schietti. L'account viene riaperto, ma poi nuovamente chiuso in maniera definitiva e cade in Ucraina un elicottero con 18 morti tra cui il ministro dell'interno. Negli ultimi post parlavo di Dottrina di Schietti e pace in Ucraina.  Il boicottaggio prosegue, ma si vede chiaramente che anche senza definirsi tanto, senza dirlo a molti (8000 visite extra al sito del Motore Schietti oltre le 8000 pagate a Tik Tik) e senza donare tanto, la gente è interessata. Nessun altro argomento la interessa di più. Si nota selezione razziale al contrario perchè non è partita la rivoluzione, per esempio 800.000 visite extra, ma niente suscita maggiore interesse.

Domenico Schietti
https://domenico-schietti.blogspot.it


Ps: Per la cronaca sono nato il 14 Luglio 1965, non aderisco a nessun partito, religione od organizzazione, sono single, senza figli, vivo a Milano...

Ps2: una delle mie tante invenzioni é la parola anticipatario. In Italia decine di milioni di persone arrivano sempre in ritardo e per definirle c'è la parola ritardatario. Ma nessuno arriva mai in anticipo e non esiste una parola per definire chi è sempre in anticipo, anche sui tempi. Allora l'ho inventata io per definire meglio anche me stesso, un anticipatario. Precursore, avanguardia, profeta sono possibili sinonimi già in uso. Anche messaggero di Gea e Dio.




PERCHÈ SERVIVA L'APOCALISSE E SCHIETTI IL MESSAGGERO DI DIO?

Poteva non servire se l'essere umano fosse stato più intelligente da secoli e gradualmente con il contributo di molti si fosse indirizzato sulla strada giusta. Arrivati a questi punto per unificare tutti i culti, le religioni, le organizzazioni forse serviva una crisi globale enorme da cui potesse emergere un profeta globale che indirizzasse tutto il genere umano ad una mondo migliore, tipo me con la Dottrina di Schietti, il Motore Schietti, i soldi donati all'ONU con la tassa permanente sulla produzione di energia per sistemare tutti i problemi del mondo.

Il Motore Schietti qualcuno avrebbe potuto inventarlo. Ma non per forza tutto il resto se gli altri fossero stati più bravi. Però appunto perchè non emergevano altri molto bravi dato che vengono sistematicamente boicottati da millenni, sono riuscito a concentrare molte proposte in me. Come in un bosco di funghi non ancora battuto, li ho trovati tutti io. Non sono nato "imparato", ma ogni volta che comprendevo i miei sbagli, mi correggevo. Se intuivo che una strada era giusta, anche se ardua, subito la imboccavo.

Non credo potrò inventare molte cose in più. Anche Ronaldo e Maradona non fanno gol ad ogni palla che gli dai. Non credo neanche che lo scopo di Dio sia sminuire tutti gli altri mostrando se stesso e quindi nemmeno un profeta troppo vicino a lui o che troppo evidentemente operi per suo conto. Soprattutto siccome non sono stato accolto e compreso, ma boicottato, diffamato, deriso, non è scopo di Dio e Madre natura farsi ulteriormente prendere in giro e maltrattare essendo che in me ora si vede chiaramente il loro aiuto.

La strada dell'evoluzione porta a Dio. Qualunque essere umano prendendo questa strada arriva a Dio e può diventare messaggero di Dio come lo sono io. La strada non è preclusa.

Non vanno nemmeno prese alla lettera le mie parole e le mie proposte. Ad esempio fino a ieri proponevo di sanificare gli ambienti con gli ozonizzatori. Ora in Usa hanno trovato gli Uvc corti che vanno meglio. Son subito pronto a cambiare idea. Non sono come Silo che quando ha parlato è per sempre. Come Maometto o Gesù.

Dio e Madre natura mi parlano nella luce, nella luce ci sono le virtù e qualcosa riesco a leggere e sentire. Ma la prima cosa che mi dicono è che devo arrangiarmi da solo e farcela da solo e così il genere umano. Anche se ricevo bonus e premi per ogni buona azione e quindi ormai la mia strada è facilitata come per ogni esperto nel proprio mestiere.

Se ci dicesse tutto Dio saremmo come bimbi viziati. Lo stesso se vi dicessi tutto io. Dobbiamo arrivarci da soli e fare la nostra strada da soli come ho fatto io ricevendo premi per ogni buona azione e punizioni per ogni sbaglio.

Quindi il genere umano non deve preoccuparsi troppo se sono il messaggero di Dio. Vanno seguiti i miei consigli e basta se no avverrá la fine del mondo. E chiunque potrá migliorarli. E se volete ne potrò dare ancora altri applicandomi su problemi specifici.

Però se pensate che sono il messaggero il Dio e da 30 anni vengo boicottato, diffamato, deriso, isolato, non credete ci siano ripercussioni proprio per questo? Quello che viene fatto a me è come venisse fatto a Dio. Per ogni azione giusta c'è un premio in questo mondo e per ogni azione sbagliata una punizione. Pensateci bene. Se Dio avesse mandato un messaggero che proposte avrebbe dovuto avere? Analizzate bene le mie principali proposte a questo link https://domenico-schietti.blogspot.com/2020/04/le-proposte-di-schietti.html

Che biografia dovrebbe avere il messaggero di Dio?  Analizzate bene la Biografia di Domenico Schietti a questo link: https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/12/biografia-domenico-schietti-aggiornata.html

Bisogna smettere subito il boicottaggio a Schietti e alle sue proposte, potrebbe accadere ancora di peggio.

L'apocalisse climatica avanza e la psicosi di massa si diffonde come avevo previsto avvertendo centinaia di volte governi, media organizzazioni di tutto il mondo, anche con pericolo di guerre nucleari, incendi, cavallette, pandemie, hikokomori, profughi, crisi economiche, fake news.... siamo solo all'inizio ( vedi https://domenico-schietti.blogspot.com/2016/09/la-fine-del-mondo-avverra-per-il.html).

Ps: La tattica seguita da Dio non va interpretata in base a quello che sarebbe piaciuto a noi che facesse in base al nostro livello di comprensione. Io che fin da bambino avevo preso la strada giusta, sulla strada ho trovato tutto quello che mi serviva. Sulla strada sbagliata si trovano solo punizioni proprio per far comprendere di essere in errore. Un ambasciata piu autorevole con messaggi più chiari come quelli che ricevo io sono dei premi che non possono essere dati a chi non é in grado di capirli. Per capire meglio pensate a tribù  non contattate dell'Amazzonia o delle isole Sentinelle o della Nuova Guinea. Per principio anche noi usiamo la tattica di non metterci in contatto e tantomeno mostrare particolari prove di forza per sottometterli. Con dei primitivi si entra in contatto con uno di loro che è entrato lui in contatto e che comincia a spiegare qualcosa alla sua tribù. Nel corso dei secoli con decine. Ovviamente arrivati a questo punto di fronte all'autodistruzione imminente per il  genere umano si offre qualcosa in più. Ma non tanto. Se non viene accettato il poco non altro, vedi https://www.facebook.com/motoreschietti/posts/2862668507326468

Ps2: è evidente che la mia missione é stata compiuta adeguatamente, ero pronto a tutto anche a morire, se no Gea mi avrebbe dato altre indicazioni, o mi avrebbe affiancato qualcuno che avrebbe migliorato la mia opera, o avrebbe modificato gli avvenimenti a suo piacimento.

Ps3: non ho elencato nella biografia prove di forza come Fukushima poco prima del referendum sul nucleare. O quando il 9 Marzo 2014 rivendicai la  scomparsa dell'aereo malese mai più ritrovato, dopo decine di mail in cui avvisavo che Madre natura stava per colpire per il boicottaggio dei miei blog e delle mie pagine Facebook. E la polizia scientifica venne a casa mia a perquisire tutto anche box e cantina per cercare l'aereo malese e il Motore Schietti alto 30 metri e gli urlai per 2 ore mostrando la cannuccia del Motore Schietti (non trovarono l'aereo malese e nemmeno il Motore Schietti alto 30 metri). E poi cadde il secondo aereo malese per cause ancora controverse. La Malesia era il paese con il più alto tasso di deforestazione, la scomparsa dell'aereo avvenne l'8 Marzo Giornata della Donna, nel giorno che si registrò la più alta temperatura di sempre a Kuala Lampur ed il cielo era completamente coperto da un fitto fumo per gli incendi. La visita della polizia il 21 Marzo giornata mondiale delle foreste e inizio della primavera, giorno sacro a Gea.  Il secondo aereo malese cadde in zona di guerra a simboleggiare guerra con Gea. Il terzo cadde a Dicembre 2014.

O quando rivendicai il terremoto di Amatrice per la chiusura del mio account pubblicitario su Facebook dopo decine di mail a Polizia e Governo in cui avvisavo che Gea avrebbe colpito duramente l'Italia. 

Era risultato evidente che  la tribù di primitivi non voleva nessun contatto, che scagliava pietre e lance contro chiunque si avvicinasse per spiegare e aiutare, come i sentinellesi. E così per altri prodigi come quelli della colomba bianca e della fontanella ripetuto due volte, il messaggio di Gea all'umanità.

Prima apparizione 14 Settembre 2016  é evidente l'avviso di pronto intervento che è infastidita https://youtu.be/7ouXLig4RYQ

Seconda apparizione 18 Ottobre 2017 identico messaggio: https://youtu.be/yM85As_4II8

Ps4: Madre Natura ormai punisce severamente il genere umano con danni climatici decine di volte superiori agli utili delle multinazionali petrolifere. Anche volendo attirare l'attenzione con bombe, omicidi, manifestazioni, non potrei fare danni superiori ed avere maggiore spazio sui media. Tutti i diretti interessati al potere conoscono il Motore Schietti ed ogni giorno i media parlano di danni climatici ed effetto serra. Missione conclusa. Biografia conclusa.

- per chi fosse ateo, Dio è un modo allegorico per rappresentare il bene, le virtù, il positivo e quindi se nelle mie proposte si vedono il bene, le virtù, il positivo, automaticamente io divento un ambasciatore positivo, in cui si vedono le virtù e il bene e quindi Dio.



Il testo della rivendicazione della scomparsa dell'aereo malese in cui avvisavo tutto il mondo, una delle decine di mail inviate a tutti i media e governi del mondo: da notare con le virgolette la mail del 7 Marzo in cui dico che l'ultimatum è scaduto, e quella dell'8 Marzo in cui rivendico l'attentato, non potevo fare di più, in confronto tutti gli altri tentativi sono minori


Subject: Re: Gravi ripercussioni per l'esclusione del blog di Schietti? Meglio avvisare!
From: Domenico Schietti <skydom3@gmail.com>
To: <diffusion@liberation.fr>, <filrouge@humanite.fr>, <ean@ft.com>,
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=?ISO-8859-1?Q?Journal_l=27Humanit=E9?= <poleweb@humanite.fr>,
<reception@scotsman.com>, <leserbrief@fr-online.de>, <INTERNACIONAL@abc.es>,
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Content-Type: text/plain; charset="ISO-8859-1"
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Return-Path: skydom3@gmail.com
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 designates 209.85.219.46 as permitted sender)
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 helo=mail-oa0-f46.google.com;

ULTIMATUM SCADUTO AEREO CADUTO

Dal nostro corrispondente a Pechino - L'ultimo contatto con il Boeing
B777-200 della Malaysia Airlines in volo da Kuala Lumpur a Pechino =E8
stato registrato alle 2.40 del mattino ora locale (le 19.40 in
Italia). Poi pi=F9 niente. Il jet della compagnia di bandiera malaysiana
aveva 239 persone a bordo: 227 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio
http://www.corriere.it/esteri/14_marzo_08/scomparso-aereo-diretto-pechino-b=
ordo-239-persone-anche-italiano-4340534c-a683-11e3-bbe4-676bb1ea55e1.shtml

COME SAPETELA LA MALAYSIA E' CON L'INDONESIA IL PRIMO RESPONSABILE
DELLA DISTRUZIONE DELLA FORESTA PER L'OLIO DI PALMA E NEI GIORNI
SCORSI KUALA LAMPUR ERA COPERTA DA UN FITTO FUMO PER LA DISTRUZIONE
DELLE FORESTE VEDI:
http://www.corriere.it/foto-gallery/ambiente/14_marzo_03/fiamme-foresta-fum=
o-fitto-malesia-f79e7d44-a2cf-11e3-b600-860f014e2379.shtml

I responsabili della Malaysian Airlines dicono che l'ultima
comunicazione =E8 arrivata quando il Boeing volava a 35.000 piedi di
quota, (10.670 metri) tra la costa della Malaysia e quella del
Vietnam. I piloti non avevano segnalato alcun problema.

LA CRISI DELL''OLIO I PALMA, ULTIMATUM SCADUTO, IL BOING E' CADUTO
http://domenico-schietti-2.blogspot.it/2014/02/il-blog-e-momentaneamente-so=
speso-in.html?showComment=3D1394219693658#c1274134158657939044

NELLA NUTELLA =E8 CONTENUTO IL 35% DI OLIO DI PALMA, VA MESSO L'OLIO DI
CANAPA CHE FRA L'ALTRA CONTIENE IL 15% DI OMEGA 3, L'ACIDO
ALFALINOLENICO CHE DA DIMAGRIRE E ABBASSARE IL COLESTEROLO

2014-03-07 21:03 GMT+01:00 Domenico Schietti <skydom3@gmail.com>:
> CRISI OLIO DI PALMA SCADUTO L'ULTIMATUM TEMO LA FINE DEL MONDO
> ------
> ho avvisato i ferrero perch=E8 ne =E8 gi=E0 morto uno per la crisi dell'o=
lio dentro
> palma essendo i pi=F9 grandi acquirenti di olio di palma
> ---------
>
> sono l'assassino di ferrero, presto ne uccider=F2 altri 2
>
> nella nutella invece dell'olio di palma va messo l'olio di canapa sativa
> (non canapa indica) senza thc la droga, che contiene il 15% di omega 3 e =
non
> distrugge le foreste e sa di nocciola
>
> vi ammazzo tutti, la denuncia sta circolando e madre natura compir=E0 il =
suo
> dovere indipendentemente dalla mia volont=E0 che =E8 un omicidio virtuale=
 con il
> denuncia on line ai governi di tutto il mondo
>
> http://domenico-schietti-2.blogspot.it/2014/02/il-blog-e-momentaneamente-=
sospeso-in.html?showComment=3D1394219693658#c1274134158657939044
>
> nel cioccolato invece del 5% di olio di palma va messo olio di canapa
>
> ho avvisato la nestl=E8, ma temo la fine del mondo =E8 scaduto l'ultimatu=
io sono lui
> terremoto forza 9 due mesi di tempo per mettere in atto le mie proposte
>
> LA FINE DEL MONDO LE MIE PROPOSTE LA CRISI DELL'OLIO DI PALMA
>
> http://domenico-schietti-2.blogspot.it/2013/12/sophia-winters-la-modella-=
appena.html


Ps: al termine della missione a compimento della biografia a nome dell'ambasciatore di Dio e Gea ho rivendicato varie altre volte la caduta dei due aerei malesi a polizia, organizzazioni, governi, media di tutto il mondo, portando le prove che anche del secondo aereo malese non ci sono tracce di missili o responsabili ufficiali e quindi è credibile la mia rivendicazione, vedi https://www.facebook.com/domenico.schietti/posts/4089133217804518 .


PER IL PRESIDENTE IN SINTESI IL GENOCIDIO DEI MILANESI

il capo dei Meneghini ( milanesi) racconta in sintesi come è avvenuto il genocidio culturale dello stile dì vita meneghino antico poi confluito nello stile di vita di Schietti 

In sintesi il genocidio è avvenuto perché lo stile di vita meneghino invece di confluire dalle parrocchie e dagli antichi ritrovi nello Schiettismo cioè ecologismo, pacifismo, senza alcol, senza droghe, vegano, non violento, non discriminatorio, è stato perseguitato in ogni modo dalle parrocchie e dalla mafie milanesi che cercavano di fare confluire i milanesi nello stile di vita cattolico, fascista, o comunista ( ateo) e poi verso il leghismo e il Berlusconismo e poi il menefreghismo.

Nello stesso tempo è avvenuta l'invasione di meridionali e poi di stranieri. 

Quindi si è perso sia lo stile di vita meneghino antico con dialetto, proverbi, cucina milanese ( tipico della trattoria milanese di mia nonna) che era il piu evoluto di Italia e del mondo ( il milanese era una spanna avanti non solo agli altri italiani, ma agli europei e agli americani), sia quello figlio del boom economico ( tipico della Standa in cui mio padre lavorava con cui aprì centinaia di supermarket in Italia), che aveva portato i milanesi a confluire verso ecologia, pace, nonviolenza, diritti delle donne ( aborto, divorzio, metodi anticoncezionali, libera prostituzione, lavori femminili, affermazione delle donne professionalmente), dei gay, non discriminazione, diritti umani ( vedi film Oh Serafina del 1976 o la mia ricerca in prima liceo del 1979,  liberamente tratta da Avere od essere di Erich Fromm in cui teorizzavo il mondo nuovo e le conseguenti persecuzioni nel film e contro di me nella mia scuola).

Data anche  la piaga dell'alcol, delle droghe, degli allevamenti intensivi, e dei ritrovi frequentati per il 90% da uomini, si confluí verso il mio centro sociale sui navigli la via della movida nel 1989 con il 65% di donne, pacifista , ecologista, nonviolento, vegano senza alcol, senza droghe e lo stile di vita di Schietti diffamato con una pagina intera dal Corriere della Sera in cui si diceva che si induceva le persone in schiavitù:

Ecco lo stile di vita di Schietti:

- compiere buone azioni (valide, positive, giuste, sagge, legali, nonviolente);
- coltivare virtù;
- conoscere proverbi e aforismi;
- votarsi a cause nobili (lotta alla guerra, alla povertà, all'effetto serra, alla violenza, alla discriminazione, alla sofferenza, alla deforestazione, all'inquinamento, alla corruzione, ...);
- svolgere lavori utili per il bene comune

 In pratica invece di avvenire il passo in avanti scattò la repressione, le persecuzioni e i milanesi vennero eliminati uno a uno come cercarono di fare con me e non si sono riprodotti, sono finiti in droga, sono emigrati, sono morti in incidenti, morti con malattie ( vedi smog, tumori) o rimasti poveri e isolati

E quindi io che mi ero definito come capo dei gagá milanesi nel 1984 in televisione da cui nacquero i paninari, e poi capo degli ecologisti pacifisti nel 1989 quando aprii il mio centro sociale sui navigli, e poi quando inventai i centri di quartiere per radunare i milanesi e gli stranieri evoluti, venni perseguitato in ogni modo. E poi figurarsi con il motore Schietti, Genova G8 ( il movimento derivato dal mio centro sociale da cui lanciai nel 1989 le prima campagne mondiali per un mondo senza effetto serra, guerra, deforestazione e povertà), le mie proposte, e tutto il resto e divenni non solo il milanese più famoso nel mondo, ma l'uomo più perseguitato e boicottato del mondo. 

Quindi si vede che data la mancanza di ritrovi per integrare i milanesi isolati, ripudiati da parrocchie, senza più punti di ritrovo, e integrare gli stranieri allo stile di vita meneghino evoluto cioè lo stile di vita di Schietti, e data  la mancanza di leader come ero io, hanno preso il sopravvento altri stili di vita e non c'è più né lo stile di vita meneghino antico né quello evoluto di Schietti con cui avevo cercato di fare i ritrovi con il mio centro sociale e i miei centri di quartiere

Domenico Schietti
Ambasciatore di Dio e Gea
Capo dei Meneghini