La Leggenda di Mansa Musa e l'Oro di Venezia - Alle Origini del Complotto Mondiale



 

La Leggenda di Mansa Musa, imperatore del Mali e l'Oro di Venezia

- L'inventore del Motore Schietti spiega una vicenda segreta sull'origine dei capitali occulti del complotto mondiale  -

Mansa Musa (1280 – 1337) è stato il nono imperatore dell'Impero del Mali e il primo della dinastia Laye, incoronato nel 1312.

Particolarmente celebre fu il pellegrinaggio alla Mecca di Mansa Musa (1324-1326), descritto tra l'altro dallo storico arabo Ibn Khaldun. Musa partì da Timbuctu con un enorme seguito di 60.000 uomini, 12.000 schiavi (carichi a testa di 4 libbre d'oro in barre, circa due chili a testa quindi 24 tonnellate), con araldi vestiti di seta con cavalli con staffe d'oro e 80 cammelli, ciascuno con una soma di 50-300 libbre d'oro in polvere, donato a ciascun povero che egli avesse incontrato sul suo cammino.

Si dice che egli distribuì talmente oro da causare in Egitto un periodo di inflazione che durò per 12 anni. Fu a causa di questo straordinario viaggio e dell'impressione che fece la ricchezza di Musa, che il nome dell'Impero del Mali iniziò a diventare noto e apparire sulle carte geografiche sia del mondo arabo sia di quello europeo. L'impero del Mali era nella zona dell'attuale Senegal e in parte del Mali e della Mauritania attuale

In valuta attuale alcuni hanno calcolato che possedesse ricchezze per 400 miliardi di dollari (impossibile sarebbero oltre 10 mila tonnellate d'oro, ma in quei tempi l'oro in proporzione valeva molto di più di adesso). Portò con sè massimo 30 tonnellate d'oro nel suo viaggio, non 10 mila. E sicuramente ne doveva avere qualche altro centinaio nel suo regno, per me massimo 500 tonnellate.

Mansa Musa era di etnia Mandingo.

I regni del Mali (e precedentemente del Ghana) trafficavano oro, rame, schiavi spesso in cambio di semplice sale trasportato dai carovanieri. Non erano l'unico fornitore d'oro dei veneziani che avevano il monopolio degli scambi con l'Egitto dove l'oro del Mali arrivava.

Molto oro proveniva dal Caucaso, dalla Russia, dal Kossovo, dalla Spagna,  dall'Etiopia (le miniere della Regina di Saba con popolazione abissina di etnia nera), dal Sudan.



Non è realistico pensare che i veneziani avessero immense quantità d'oro di provenienza dal Mali (e precedentemente dal Ghana che però geograficamente non era situato dove c'è l'attuale Ghana, ma più a Nord nell'entroterra in Mauritania e Mali dove c'è Timbuktu) perchè gli Asburgo con un po' di argento trovato nelle miniere di Schwaz nel XV secolo si comprarono il mondo al punto da dire che sul loro regno non tramontava mai il sole (Impero olandese e spagnolo).

Però certamente molti dei traffici veneziani con l'Egitto erano per comperare oro che poi rivendevano sotto forma di monete ducati d'oro in tutta Europa. Si può pensare che molto dell'oro portato da Mansa Musa finì in mani veneziane spesso in cambio di semplice argento che in Egitto scarseggiava. Ma non poteva essere tantissimo se no ci sarebbe stata svalutazione in Europa come accadde quando gli Asburgo trovarono troppo argento a Potosi in Sud America in Perù. In Europa ci fu una grande crisi perché l'argento non valeva più niente.  Fra il 1503 e il 1650 raggiunsero l'Europa in tutto 20.664 tonnellate d'argento e i prezzi aumentarono di 3-4 volte. Gli Asburgo con l'argento erano diventati imperatori del Sacro Romano Impero. La produzione odierna d'argento è di 40 mila tonnellate l'anno.



La quantità esatta di oro che i veneziani possedevano è quella delle coniazioni della zecca di Venezia di cui raccontavo in un precedente articolo che avevo trovato traccia precisa sull'enciclopedia Treccani  con l'aggiunta al massimo della zecca fiorentina che emetteva fiorini in oro dello stesso peso e della stessa dimensione del ducado veneziano.  Massimo massimo poche centinaia di tonnellate d'oro nel corso di vari secoli considerando che molte monete dovevano essere riconiate perchè i commercianti le grattavano per togliere qualche milligrammo d'oro e diventavano sbecchettate. Però quell'oro valeva molto perché chi ne veniva in possesso lo conservava al sicuro e quindi erano gli unici a commerciarlo sotto forma di monete.

Nell'Impero del Mali  senza dubbio erano neri come nel Senegal attuale che faceva parte dell'Impero del Mali. Il Senegal successivamente divenne un punto nevralgico del traffico di schiavi. Ancora oggi in Mali, e in Senegal ci sono giacimenti d'oro valutati in 800 tonnellate per paese. Il Ghana attuale, paese di Kofi Annan ex segretario generale ONU, di dinastia Ashanti, un piccolo regno indipendente molto coriaceo, è il secondo produttore africano d'oro e il Mali è il terzo. In Ghana ci sono attualmente migliaia di cercatori d'oro cinesi e non trovano quasi niente. La produzione d'oro del Ghana del 2014 è stata di 90 tonnellate, mentre le sue riserve auree sono segrete ma non sono superiori a 1500 tonnellate. Questi dati però rendono credibile che Mansa Musa e l'impero del Mali commerciassero oro con l'Egitto.

Le riserve aurifere della Banca d'Italia sono di 2400 tonnellate e valgono circa 80 miliardi e sono le terze riserve aurifere mondiali, poca roba rispetto al traffico di petrolio. Il fatturato della Exxon è di oltre 700 miliardi di dollari l'anno.

I neri sono tutti nostri fratelli e deve cessare ogni forma di razzismo anche nei loro confronti, ma non può essere esistito un traffico di 10 mila tonnellate d'oro dal Mali verso Venezia nel Medioevo se no ci sarebbe stata una svalutazione tripla o quadrupla di quella di Potosi. Però sicuramente c'era un commercio fiorente e l'oro in proporzione valeva più di oggigiorno.

A conferma nel 1345 circa ci fu la crisi dei Bardi e dei Peruzzi banchieri fiorentini che fallirono clamorosamente per insolvenza di vari re impegnati in guerre, e ci fu anche la peste che provocò un crollo dei commerci dovuti alla diminuzione della popolazione, ma non ci fu una grossa svalutazione. Probabilmente Venezia intervenne in soccorso dei fiorentini avendo abbondanza d'oro, ma non crediate chissà che. Il crac dei Bardi e dei Peruzzi era in totale di 1.400.000 fiorini dal peso di 3,4 grammi quindi in totale 4 tonnellate d'oro. Le loro principali filiali erano a Tunisi, Siviglia, Costantinopoli e Parigi, ma ne avevano 25 tra cui Londra e Venezia. Il crac avvenne per insolvenza del re d'Inghilterra. E' importante capire la questione delle sedi commerciali, come fossero le filiali di moderne multinazionali in ogni paese del mondo.

Per alcuni le riserve auree veneziane ammontavano a circa il 15% delle riserve auree mondiali ma massimo erano alcune decine di tonnellate d'oro, il grosso delle monete circolavano.

Nient'altro, però è una vicenda segreta perchè alcuni temono che si scopra che a Venezia ci fossero immense ricchezze e da lì si controllasse tutto il mondo e quindi si scopra l'origine del complotto mondiale e della massoneria, la famosa nobiltà nera veneziana, la cupola mafiosa di ricchi commercianti di vari paesi con sede a Venezia che poi si trasferì a Londra. Non è vero che ci fossero immense ricchezze, ma è vero che c'era una cupola che gestiva i commerci fra cui quello dell'oro molto fiorente.

Certamente dopo la battaglia di Lepanto nel 1571 contro i turchi le coniature della Zecca veneziana crollarono e la moneta veneziana divenne lo Zecchino e si suppone che i poteri occulti in possesso della banca veneziana si spostarono nei porti oceanici di Lisbona, Gand, Bruges, Anversa, Amsterdam, Stoccolma ed ovviamente Londra in cui nacque la Compagnia delle Indie per riprendere i commerci con l'oriente cessati dopo l'avvento dell'Islam e dell'Impero Turco che aveva conquistato tutto il Medio Oriente e il Nord Africa.



Sicuramente tutti i poteri nemici degli Asburgo, quindi ebrei, armeni, ortodossi, veneziani, fiorentini, genovesi, egiziani, arabi,  birmani, tartari, boemi, francesi, portoghesi, maltesi, ciprioti e tanti altri più piccoli si radunarono a Londra per formare una coalizione contro gli Asburgo e sono famose le guerre tra Spagna e Inghilterra durate vari secoli in vari continenti e che forse per alcuni versi durano tuttora.

C'erano tanti altri poteri nel mondo non solo i veneziani. Per capire meglio va studiata la storia degli sconfitti esuli dei vari imperi. C'è sempre qualcuno che fugge con la cassa quando uno nuovo prende il potere, E magari finanzia una guerra per restaurare il suo impero arricchendo i commercianti di armi come fecero i bizantini e vari altri finanziando le crociate e poi finendo in bancarotta per debiti con le Repubbliche marinare e i Templari.

A Venezia c'erano il ghetto ebreo, armeno, ortodosso e dei mori. Sicuramente c'erano anche molti esuli ciprioti, libanesi, caucasici, bizantini ed egiziani. Celebre è la vicenda di Otello, il Moro di Venezia, raccontata da Shakespeare al capo della flotta veneziana. Probabilmente i mori erano esuli del Mali.

Non è da sottovalutare il ruolo dei fiorentini. Il fiorino divenne la moneta ungherese e olandese. I Medici erano ricchissimi e quando Carlo V d'Asburgo nel 1527 organizzò il sacco di Firenze e Roma dov'era papa Cosimo dei Medici, molti si rifugiarono in Francia e Inghilterra. Famosa la vicenda di Caterina de Medici che finanziò le guerre francesi contro gli Asburgo e varie guerre di religione.

Va studiata anche la vicenda della Repubblica di Genova, la più potente flotta navale del Mediterraneo con sedi commerciali ovunque. I Templari, gli eserciti delle crociate, usavano soprattutto navi genovesi e ancora adesso la bandiera della Royal Navy, di Londra e dell'Inghilterra è uguale a quella storica genovese, la croce di san Giorgio. Non è difficile capire che molti capitali e forze militari genovesi si spostarono a Londra con l'apertura della via delle Indie. Già da secoli le principali banche londinesi si trovavano in Lombard Street, i lombardi, i milanesi, i principali alleati genovesi, anche loro con la croce di San Giorgio, gli inventori delle banconote, famosi anche come orafi e produttori di armi.

Però alcuni alla ricerca di verità occulte fanno risalire l'inizio del complotto globale all'oro di Mansa Musa. Certamente ha contribuito ad arricchire alcuni commercianti veneziani ( ed egiziani) e potrebbe smascherare l'esistenza della nobiltà nera veneziana dietro ai quali c'erano ricchi finanzieri di vari paesi, ma non era così tanto. I portoghesi (1471), poi gli olandesi (1595) e poi gli  inglesi (1667) successivamente conquistarono le coste dell'attuale Ghana, che divenne la Costa d'Oro per il fiorente commercio d'oro, ma certamente poche centinaia di tonnellate d'oro nel corso di vari secoli. Era più redditizio il traffico di schiavi. Ora è diventato redditizio il commercio di cacao. Però non c'è dubbio ripresero i commerci d'oro e quindi a Venezia arrivava oro da quella regione.

Certamente i commercianti veneziani non erano ebrei. Il complotto globale ebreo è da far risalire al monopolio delle banconote dei Rothschild ( e poi dei Warburg) che sostituirono le monete d'oro veneziane e le monete d'argento asburgiche. Ma anche la teoria del complotto ebreo è naufragata col denaro elettronico, perché i Rothschild e i Warburg ormai non detengono più nessun monopolio e durante il loro presunto complotto si sono arricchiti in particolar modo gli antisemiti come il fondo sovrano arabo (2000 miliardi di dollari), il fondo sovrano norvegese (800 miliardi) e quello del Kuwait (400 miliardi). E quindi si sono arricchiti i petrolieri infatti dal 1973 si usa la parola petrodollari e si può parlare del complotto globale dei commercianti di petrolio che boicottano il Motore Schietti causando l'effetto serra, povertà, scarsità di energia e corruzione dei politici, dei giornalisti e degli scienziati. Mentre le banche falliscono una dietro l'altra perché non sanno più come far fruttare il denaro. Addirittura se si danno dei soldi ai Rothschild non si ricevono più interessi. bisogna pagare una percentuale ogni anno solo perché li tenga. Il petrolio frutta molto di più del traffico di banconote.



Sicuramente ai vertici mafiosi della cupola che governa il mondo i petrolieri oggi contano molto più di chiunque altro. Contano i venditori di armi, di petrolio, di energia nucleare, di droga, di junk food, di tecnologia, di medicine, di prodotti chimici, assicurativi, bancari. Ci sono i vari settori finanziari e a i vertici della cupola ci sono degli esperti che dividono il business fra i vari investitori e le loro banche fra cui sono importanti le mafie, le case regnanti, le lobby massoniche, le chiese e vari altri poteri occulti di tutto il mondo. In Inghilterra sicuramente essendo che si erano radunati esuli di ogni paese che dovevano unirsi in affari si formò nel 1600 la Compagnia delle Indie, una moderna multinazionale con fondi misti e si formarono le massonerie di York (ex templari) e Scozzese.



In questa miniatura su un tavolino del 1400 senese, si vede San Giorgio con scudo templare cristiano che uccide il drago, si vedono i simboli della massoneria egizi, la piramide e l'occhio sul dorso del cavallo. E' il più antico ritrovamento di piramide ed occhio massonico. Il Monte dei Paschi di Siena è la più antica banca del mondo, ma Siena contava proprio pochino, però contava.

La massoneria aveva una cupola decisionale per gestire il business nell'impero britannico e poi in USA e ovviamente conquistare il mondo, come d'altronde desiderano quasi tutti i poteri occulti che ormai si sono uniti nel G8, nel G20, nell'ONU e decidono tramite i trattati del WTO come suddividere i business, le produzioni e i commerci su scala globale. Salvo i traffici occulti come droga, armi, prostituzione, gioco d'azzardo, usura, avorio, che però attraverso i paradisi fiscali riciclano in investimenti delle grandi banche.




Il progetto del Nuovo Ordine Mondiale è di lasciare miliardi di persone in povertà in balia di guerra e cambiamento climatico per avere milioni di persone pronte a tutto per avere dei soldi per comprare i beni di prima necessità monopolizzati, gente pronta a tutto, ad uccidere, ad inquinare, a fregarsene di ogni etica pur di avere dei soldi per sopravvivere. Quindi schiavi volontari invece di schiavi in catene controllando i beni primari ed il potere politico, economico, militare e religioso.

Tutti i governi, i media e le organizzazioni del mondo sono finanziati dal governo mondiale ombra, gli Illuminati che ricevono i fondi dalle banche e dalle multinazionali. Sono gli unici che hanno i soldi per gestire centinaia di istituzioni, poteri occulti ed organizzazioni in ogni parte del mondo. In USA i finanziamenti ai partiti non sono vietati, sono pubblici e la cosa sembra normale. Ma non è normale che il mondo vada a rotoli per garantire il business ad alcune banche e multinazionali.

Ci vivono anche loro su questo mondo e non ne abbiano uno di scorta, non è casa loro ma di Madre natura e non è d'accordo che sia gestito così perchè siamo tutti figli suoi e per ogni sbaglio dà una punizione e per ogni azione giusta un premio anche per loro e tutto gli si sta ritorcendo contro. Nessuno è più d'accordo con loro. Non si può essere felici in un mondo di infelici.



Non aggiungo altro, ribadisco che è il momento di una svolta, molti dei prodotti che finanziano il governo mondiale non interessano le masse che protestano (armialcoolsigarettedroga, traffico di esseri umani, sodomiacarne bovinainsaccatilegname di foreste verginipesticididetersivipetrolionuclearecarbonepellicceavorioanimali raritonno in scatola, baccalà, tacchi a spillo, ateismo, banconote in carta e decine di altri prodotti nocivi come traffico di organi, cibo OGMsovrappopolazionemedicinali inutilialzheimerimballaggi di plasticapallini di piombo, caro estinto, sesso estremofilm pornoolio di palma, lettini UVA, tuta alare, consumo di territorio, gioco d'azzardo, utero in affitto, ...).

E' inutile vietarli in assoluto, ma è diventato evidente che sono nocivi e alle masse non interessano e quindi è necessario aderire alla mia Dottrina ( http://domenico-schietti.blogspot.it/2016/05/la-dottrina-di-schietti.html ) e finanziare il nuovo corso con il Motore Schietti ( https://domenico-schietti.blogspot.it/2016/05/motore-schietti-energia-per-tutti-no.html ).

La gente lavora comunque per avere una casa, una moglie, dei figli, cibo buono, vacanze, elettrodomestici, smartphone, vestiti belli, auto ecologiche,... non c'è bisogno di tenere miliardi di persone in povertà in balia di guerra ed effetto serra dipendente da prodotti nocivi monopolizzati per avere lavoratori a buon prezzo sottomessi economicamente, fisicamente e psicologicamente.

Vogliamo prodotti buoni, utili, ecologici, etici, basta guerra, effetto serra e povertà! No terrore! No ultimo fiume, ultimo pesce, ultimo albero!

Domenico Schietti
http://domenico-schietti.blogspot.it/

Ps1: se ti è interessato leggi anche La Storia del Complotto Globale - I Signori della Guerra ed il Traffico di Armi per capire come nacquero i commerci ed i monopoli nell'età del bronzo e come si formò la coalizione che ancora oggi controlla il mondo